La celebre attrice Claudia Koll sarà domani sera (12 ottobre) alle ore 21.00 a Treia nella chiesa di San Filippo per partecipare al ciclo di festeggiamenti in occasione del 25° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Padre Giovanni Petrelli e come ringraziamento per i 40 anni di servizio svolti da Mons. Giuseppe Palmucci. (leggi l’articolo). La testimonianza dell’attrice sarà sul tema “L’incontro con Cristo cambia la vita”.
Negli ultimi anni alcune situazioni della sua vita l’hanno portata ad avvicinarsi alla fede e ad essere intensamente coinvolta nella fede cattolica. In questo percorso hanno avuto un ruolo importante le letture d’infanzia della mistica carmelitana Teresa di Lisieux che le hanno suggerito il concetto di alleggerirsi dei fardelli pesanti, dei bisogni indotti e del superfluo per vivere più pienamente la dimensione spirituale della vita.Ha deciso, quindi, di dare una svolta alle proprie attività personali e professionali. Si dedica con passione e solidarietà alle sorti dell’umanità più disagiata attraverso numerose associazioni di volontariato e all’apostolato, testimoniando in numerosi incontri di preghiera il “giro di boa” che ha impresso alla propria esistenza
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Ma per cortesia!!
Avete specificato il luogo e il giorno ma non è riportata l’ora
Penso che la sua vita è stata cambiata soprattutto dall’incontro con Tinto Brass!!
aahahahahah giusto!!! che tristezza sta gente!
Quale tristezza?
Sentir parlare Claudia Koll con la certezza dell’esistenza di Dio e la grazia che Egli le da, non può che mettere dentro a chi l’ascolta tanta serenità e tanto voglia di conoscere Dio sempre più da vicino.
Del resto, chi meglio di lei, Paolo Brosio e altri che hanno lasciato una vita di lussi e denaro per seguire gli insegnamenti di Dio, possono testimoniare la differenza tra credere e non credere.
La tristezza la mette chi non crede in Dio perchè chi conosce la Sua esistenza ha tanta allegria, tanta serenità, tanta forza e la certezza di non essere mai soli nei momenti peggiori.
Senza parlare del mistero dell’aldilà…
Liana Paciaroni
Cara Liana,
il “mistero” dell’aldilà è invece centrale. E’ il fondamento essenziale dell’incontro. Perché un contributo reale da parte di Cristo può venire, oggi, solo dall’aldilà. Un aldilà che non è più spettrale, nebbioso, anonimo e confuso, ma prossimo a noi, aperto: come la vita che attende il nascituro all’uscita dal ventre materno.
Peccato che la nostra generazione se ne faccia beffe (correndo però, cinque minuti dopo, a dar credito a fattucchiere, spiritisti e quant’altro).
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo
Guardatevi dal praticare le vostre buone opere DAVANTI AGLI UOMINI PER ESSERE DA LORO AMMIRATI, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini.
In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, NON SIATE SIMILI AGLI IPOCRITI CHE AMANO PREGARE STANDO RITTI NELLE SINAGOGE E NEGLI ANGOLI DELLE PIAZZE, PER ESSERE VISTI DAGLI UOMINI.
In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, CHIUSA LA PORTA, prega il Padre tuo NEL SEGRETO; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Tralasciando il fatto che nel Vangelo si parla chiaramente di Sinagoge (e che quindi presumibilmente a Cristo non era nemmeno passato per l’anticamera dell’anticamera dell’anticamera del corridoio del cervello di creare il cristianesimo, visto che lui è nato vissuto e morto da ebreo) mi sembra che venga detto molto chiaramente di NON fare quello che sono secoli che la chiesa invece fa, la SPETTACOLARIZZAZIONE della pregheira (con tutti gli annessui e connessi: vestiti di lusso, crocifissi d’oro, paramenti costosi, ecc.)
Giusto Filippo, non volevo di certo svalutare l’argomento dell’aldilà, solo non ritengo questo poco spazio, il luogo adatto per parlare di un argomento come questo proprio per la sua importanza e la sua vastità
Invece vorrei rispondere qualcosa a Cerasi.
Quella che chiami spettacolarità della Chiesa non la condivido nemmeno io.
Solo che troppo spesso e troppe persone fanno confusione tra la Chiesa formata da essere umani, come me e come te, che quindi sbagliano come tutti ogni giorno, e la fede.
La fede è un’altra cosa, è quel filo sottile come la seta, robusto come l’acciaio che ti lega a Dio pur passando inevitabilmente attraverso la Chiesa,.
Per quanto riguarda invece Claudia Koll, Palo Brosio, Ania Goledzinowska, ed altri, ritengo che facciano parte proprio di un progetto di Dio col quale vuole farci capire che se, gente come loro, lascia l’ambiente dello spettacolo per trovare Dio, vuol dire che dietro la fede c’è veramente qualcosa di inimmaginabilmente grande.
Da considerare anche il fatto, che facendo parte dello spettacolo, proprio attraverso i mass media, possono raggiungere ed essere ascoltate da molte più persone, così Dio può dare a tutti una possibilità di salvezza attraverso la conoscenza, pur lasciando senza limiti la scelta di ognuno.
Liana Paciaroni
Sono lieto che, sia pure per motivi di polemica, l’amico Gianfranco si risolva a prendere in mano il Vangelo, citando tra l’altro un brano notevolissimo del Sermone della Montagna (credo dell’evangelo di Matteo, se non vado errato).
Peccato che la sua “esegesi” finisca nello spettacolare, tralasciando una visione completa dello stesso Vangelo nelle parti che comprendono le dichiarazioni di Gesù sull’istituzione della Sua chiesa. Ma bisogna avere pazienza: non si può pretendere da un lontano che divori tutte le pagine del Vangelo in un solo colpo! E tanto meno che gli punga vaghezza di approfondire la storia, come pure la Scrittura, sulla base dei documenti. Troppo presto: per questo ci sarà tempo.
Mi rendo conte che le testimonianze di persone che, incontrando la fede, hanno cambiato stile di vita suscitano interesse, coinvolgono, magari rinnovano interrogativi. Non trovo strano che per altri sia considerato uno bieco strumento per far parlare di se.
Personalmente ho spesso trovato affascinati testimonianze di fede da sacerdoti di piccole parrocchiette sperdute (di campagna e di montagna) che, nonostante la modesta affluenza di fedeli, in modo semplice e diretto (trascurando i complicati enigmi delle Sacre Scritture) raccontano la vita e la morte.
Credo che la gente (fedeli praticanti e annoiati) abbiano più bisogno di una Chiesa semplice e vicina piuttosto che della politica ecclesiastica che mi pare stia affollando i media.
@ Filippo
Approfondire la Storia al (presunto) tempo di Gesù?
Non vorrei sbagliarmi poichè sono letture fatte molti anni fa, ma non mi pare di ricordare che ci sono molti storici (quasi contemporanei) che abbiano poi scritto così tanto sul “Messia”….
ma smettila Gianfranco, la tua è polemica spicciola…