Si è aperta con una sorpresa l’assemblea del Cosmari di oggi pomeriggio: il presidente Fabio Eusebi ha rassegnato le dimissioni e non si è presentato all’assemblea che lui stesso aveva convocato. All’origine delle dimissioni ci sarebbero le tensioni per la trattativa Smea-Cosmari. “L’assemblea è ancora in alto mare – spiega Massimo Mobili, sindaco di Civitanova, a pochi minuti dalle 21 – e quasi sicuramente questa sera non si prenderà una decisione definitiva visto che ci sono indicazioni a superare il problema ed andare avanti ma ci sono anche problemi da risolvere tra il Cosmari e il Comune di Macerata”.
Alla seduta, in corso presso la sede di località Piane di Chienti a Tolentino, partecipano tutti i sindaci (o loro delegati) della provincia. Sono chiamati ad esprimersi sullo stato dell’acquisizione della Smea spa. Sono sottoposte all’esame ed alla determinazione dell’assemblea le linee di indirizzo del Consiglio d’Amministrazione, adottate con una specifica delibera, per la prosecuzione e la conclusione della trattativa con il Comune di Macerata e la Foglia Umberto srl per l’acquisto dell’intero pacchetto azionario della Smea spa.
La seduta è presieduta dal vice presidente Daniele Sparvoli. I contenuti della lettera di dimissioni di Fabio Eusebi restano “top secret” ma all’origine della scelta sembra ci sia proprio la difficoltà di portare avanti questa trattativa di cui si discute da tanto, troppo tempo.
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Aggiornamento delle ore 21.50 – La seduta è stata sospesa poco dopo le 21.30 e rinviata a mercoledì alle ore 17. Domani si riunirà un tavolo tecnico composto da Cosmari, Comune di Macerata e alcuni sindaci. L’indicazione dell’assemblea dei sindaci e del Cda del Cosmari è di respingere le dimissioni di Eusebi.
m. z.
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Eusebi cade, Carancini vacilla. E’ autunno, ma non cade Foglia.
Aggiornamento – La seduta è stata sospesa poco dopo le 21.30 e rinviata a mercoledì alle ore 17. Domani si riunirà un tavolo tecnico composto da Cosmari, Comune di Macerata e alcuni sindaci. L’indicazione dell’assemblea dei sindaci e del Cda del Cosmari è di respingere le dimissioni di Eusebi.
“….I contenuti della lettera di dimissioni di Fabio Eusebi restano “top secret” ma all’origine della scelta sembra ci sia proprio la difficoltà di portare avanti questa trattativa di cui si discute da tanto, troppo tempo….”
Un Presidente di un Consorzio Pubblico si dimette e consegna ufficialmente una lettera al Consiglio di Amministrazione e la lettera è “top secret”????
Ma stiamo scherzando?
CHE I CONTENUTI della lettera di dimissioni SIANO RESI PUBBLICI……
INTEGRALMENTE!!!
Sembra di rileggere Cronaca di una morte annunciata. Non so se la cosa sia tragica e drammatica o, come mi sembra, sfiori più la farsa.
E’ impensabile che ancora oggi a distanza di quaranta anni non siamo in grado di far funzionare il CONSMARI come tutti gli impianti simili del nord Europa. Macerata e Pollenza ancora navigano nel buio.
Macerata da sempre ha contribuito agli ammortamenti dell’impianto ma da sempre come Pollenza non usufruiscono dei servizi del consorzio all’origine facoltativo oggi obbligatorio.
Le cose dovrebbero essere semplici La Smea chiude perché cosi dice la legge tutto è conferito al Cosmari le maestranze debbono essere assorbite dal consorzio i vecchi titolari oggi dirigenti dato che per contratto non sono a tempo indeterminato vanno a casa.
Penso che i cittadini dei comuni aderenti siano stanchi di vedere l’aumento delle tariffe nonostante la raccolta differenziata sia a un buon livello. Al Cosmari serve tranquillità amministrativa e soprattutto amministratori scelti per loro competenze e non tra ripartizioni politiche compresi i soliti i trombati
Comunicato stampa del Cosmari:
Lunedì 20 ottobre si è riunita l’Assemblea Generale dei Comuni soci del Cosmari. Hanno partecipato 33 Comuni su 57. A presiedere la seduta il Vicepresidente Daniele Sparvoli, presenti tutti i componenti del Consiglio d’Amministrazione, che in apertura dei lavori ha informato i presenti della decisione di Fabio Eusebi di dimettersi quale presidente del Cosmari. Il Consiglio d’Amministrazione – ha detto Sparvoli – ha solo potuto prendere atto della volontà di Eusebi che ringraziamo per il grande lavoro svolto in tutti questi anni e proprio per l’impegno e la professionalità dimostrati, il CdA e l’Assemblea contano di respingere le dimissioni, auspicando la prosecuzione dell’incarico di Presidente da parte di Eusebi, che ha raccolto moltissimi attestati di stima da parte di tutti i Sindaci presenti. Subito dopo, Sparvoli ha chiesto di anticipare la discussione del terzo punto iscritto all’ordine del giorno e riguardante le valutazioni e le eventuali determinazioni della previsione di bilancio al 31 dicembre 2011, proposta accettata con il solo voto contrario del Comune di Macerata. In pratica i problemi di bilancio nascono dal forte aumento scaturito dallo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nelle discariche fuori provincia. Infatti non essendo a disposizione una discarica comprensoriale i costi degli abbancamenti degli indifferenziati non sono prevedibili e sono determinati dalle tariffe stabilite, di volta in volta, a seguito degli accordi con i titolari delle discariche e con le diverse Province. Dai vari interventi l’intenzione generale è stata quella di intervenire presso la Provincia di Macerata per ottenere, in fase di trattative con le altre Province marchigiane, una spesa contenuta ed ottenere condizioni favorevoli, scongiurando il rischio di aumenti della Tarsu che ricadrebbero inevitabilmente sulle tasche dei cittadini. L’argomento è stato rinviato ad una prossima seduta dell’assemblea da convocare a breve, preferibilmente addivenendo ad una soluzione condivisa. Nel corso della discussione sono state anche fornite le ultime notizie inerenti lo stato dell’arte della discarica di Cingoli di cui è in fase di predisposizione il bando di gara per i lavori di realizzazione del nuovo impianto di abbancamento.
A seguire è stato trattato il punto avente per argomento l’acquisizione Smea. Il Vicepresidente Sparvoli ha letto la proposta di delibera elaborata dal CdA del Cosmari, compreso l’allegato.
Sono intervenuti il Sindaci di Matelica, Urbisaglia, Corridonia, Pollenza, Monte San Giusto, Porto Recanati, Serrapetrona e l’Assessore all’ambiente di Camerino. Al termine ha preso la parola il Sindaco di Macerata Carancini che ha precisato tutta una serie di questioni inerenti in particolare al Bilancio economico e finanziario di Smea. Il Vicepresidente Sparvoli a sua volta ha dato diverse risposte confermando la volontà unanime del CdA di acquisire la Smea, rappresentando lo stato dell’arte della questione.
Al termine la proposta è stata quella di respingere le dimissioni del Presidente Fabio Eusebi e di rinviare il punto ad una seduta da tenersi mercoledì 12 ottobre, alle ore 17 previa riunione, che si terrà nella mattinata di martedì 11 ottobre, di un tavolo tecnico ristretto composto dal Sindaco Carancini, dai Sindaci dei Comuni di Monte San Giusto, Porto Recanati, Tolentino, Urbisaglia, dal Vicepresidente e dal direttore del Cosmari e dai consulenti che hanno stilato le diligence, uno in rappresentanza di Macerata e uno del Cosmari. Quindi è stata votata la sospensione all’unanimità al 12 ottobre. Al di là, della questione inerente le dimissioni di Eusebi a cui spetta l’ultima parola, il CdA del Cosmari con il Vicepresidente Sparvoli continua nella sua azione amministrativa e nelle trattative per l’acquisto della società Smea.
Me domanno na cosa: come mai a Macerata la Smea paga li stipendi più ardi alli dirigenti? Qulli dellu Cosmari piglia de meno, perché? Forse perché a Macerata se pò fa quello che ce pare e favorì sempre li soliti?
Stamattina Cm era in ristrutturazione, stasera credo sarà in ristrutturazione in sindaco con la vicenda apm, ma tutti tacciono…
Leggo da un altro sito di cronache locali (www.marmellataitalia.it) che c’è stata addirittura una interrogazione di un consigliere provinciale al riguardo, dalla quale escono fuori tante altre cose “strane” nei bilanci SMEA.
Il fatto in particolare dell’affitto della sede per “circa 180 mila euro l’anno, eppure di proprietà di un suo azionista la Foglia s.r.l” è una novità che ci era sfuggita sino ad ora, così come parecchie altre: l’aumento della TARSU a Macerata serve anche a coprire questi costi? Invito a leggere l’interrogazione, comunque.
Zura interroga la Provincia. Troppi dirigenti e troppo alti i loro stipendi. L’acquisizione della SMEA metterebbe a rischio il COSMARI
MACERATA, 7 ottobre 2011 — Le trattative in corso per l’acquisizione della SMEA da parte del COSMARI sono un argomento all’ordine del giorno in più di una sede, in queste ore. Tanto che il Capogruppo della Lega Nord al Consiglio provinciale di Macerata, Luigi Zura-Puntaroni, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al Consiglio, per conoscere i dettagli dell’operazione che coinvolge le due società miste operanti nella provincia. Ma anche e soprattutto «in virtù del fatto che, se l’operazione giungesse a conclusione, costituirebbe un notevolissimo aggravio di costi per tutti i Comuni, un ulteriore aumento delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti in questo momento così difficile», sottolinea il Consigliere Zura-Puntaroni.
Il COSMARI è un Consorzio intercomunale per la gestione e smaltimento dei rifiuti che associa 57 Comuni, serve una popolazione di 320 mila abitanti impiegando 117 dipendenti con un bilancio di oltre 23 milioni di fatturato. Ma nella provincia operano nello stesso settore altre due Società, Sintegra con 146 dipendenti e 8 milioni di fatturato e SMEA con 76 dipendenti e 7,5 milioni di fatturato. «Dalle notizie che appaiono quasi ogni giorno sulla stampa – si legge nell’interrogazione del Capogruppo della Lega Nord – esistono fondati motivi di preoccupazione, in quanto la SMEA è da ritenere sicuramente sovradimensionata rispetto ai servizi offerti pressoché alla sola città di Macerata. Siamo di fronte a un esorbitante costo del personale, soprattutto quello che ricopre funzioni direttive, ma anche per gli oneri relativi alla sede legale e laboratori, il cui costo del solo affitto è di circa 180 mila euro l’anno, eppure di proprietà di un suo azionista la Foglia s.r.l. Nemmeno l’avvenuta riduzione del personale, passato dai 108 ai 76 attuali, è riuscito ad abbassare il costo complessivo che rimane considerevolmente alto, anche a causa dell’esagerato costo della governance che percepisce stipendi elevati, senza che sia avvenuta una scrupolosa e adeguata selezione a livello concorsuale né in relazione alla professionalità, compresi alcuni casi di possibile nepotismo. Appare evidente – continua Zura-Puntaroni – che SMEA ha una situazione economica a rischio anche per il fatto che serve una clientela molto più limitata rispetto alla stessa SINTEGRA, la quale opera su un numero di comuni dieci volte maggiore e può così ridurre il rischio d’impresa. Anche un rapporto commissionato dal COSMARI e divulgato a tutti i Comuni soci evidenzia che SMEA presenta uno squilibrio finanziario che con il tempo può solo peggiorare».
Premesso questo, l’interrogazione di Zura chiede quale ruolo abbia la Provincia in questa operazione, ma anche «se non ritenga che, proprio perché i costi per i servizi ricevuti sono considerevolmente più alti, in relazione all’utenza, sia di Civitanova che di tutti gli altri Comuni, il Comune di Macerata stia forzando in maniera politicamente scorretta l’acquisizione di Smea da parte del Cosmari. Inoltre se non reputi necessario che il Cosmari, già in evidente difficoltà per la mancanza di discariche, prima di procedere all’eventuale acquisizione detti precise condizioni. Ad esempio non assumendosi il carico della governance e delle sedi di SMEA potendo utilizzare, per una riduzione di costi, le proprie. In caso contrario anche la Provincia si renderà corresponsabile di un ulteriore aggravio dei tributi non solo per Macerata, ma per tutti gli altri Comuni soci e di effetti peggiorativi sul bilancio del Cosmari».
@ Tex
Uno degli aspetti “collaterali” delle società pubblico-private è che queste, per molte questioni, percorrono la strada del privato e non del pubblico.
Cioè si viene assunti non per concorso (come capita nella pubblica amministrazione) ma per chiamata diretta, non serve una gara a base d’asta (come avviene per le pubbliche amministrazioni) per acquistare un veicolo ma si acquista direttamente.
Quindi non mi meraviglio, nonostante le tante proprietà comuali, depositi mezzi, uffici e siti che il Comune paghi degli affitti per una società di cui è il maggiore azionista…
Società di cui è proprietario del 51% (cioè dove possiede la maggioranza e pertanto avrebbe, in una logica di imprenditoria privata, le redini amministrative) ma non esprime l’Amminisratore Delegato.
Se poi aggiungiamo che, a detta di molti cittadini, Macerata è genericamente più sporca e meno curata di come lo era in passato ma che, anche aumentando le bollette, il servizio non migliora forse ci sarebbe (come ci sarebbe da fare anche per lo Sferisterio e l’APM) che degli esperti contabili vadano a verificare minuziosamente i bilanci (integrali) degli ultimi 10-15 anni della SMEA per comprendere se è stata gestita con l’intelligenza del buon padre di famiglia oppure se, malauguratametne, vi possono eserci stati presumibilmente spese che si potevano evitare….
Quando il privato gestisce un servizio a valenza pubblica dove è richiesta una tariffa , il privato è più sprecone dell’amministrazione pubblica. Le perdite di gestione non sono ripianate mediante la riduzione dei costi ma vengono aumentate le tariffe previste per il servizio che ovviamente paga il cittadino. Perciò nei servizi pubblici è opportuno che tutta la gestione sia sempre pubblica. Il privato può gestire il servizio pubblico se a parità della qualità dimostra de generare economie e quindi riduzione delle tariffe. La gestione dei rifiuti gestita normalmente dovrebbe creare economie a beneficio dell’utente/cittadino. Invece ogni anno i bilanci comunali prevedono il ritocco in alto delle tariffe.
Perciò ha ragione chi sostiene che l’acquisto della Smea è solo un dramma per i cittadini dei comuni aderenti obbligatoriamente al Consmari. Oltretutto occorre verificare se il consorzio può acquistare la Smea o se questa doveva essere sciolta e Macerata doveva affidare come tutti gli altri comuni i servizi al consmari