di Alessandra Pierini
Appendice di riunione di maggioranza questo pomeriggio in Comune. Capigruppo e segretari di partito, poco più di 12 ore dopo l’assemblea di ieri sera (leggi l’articolo), si sono nuovamente incontrati per completare la verifica di maggioranza ma in realtà ancora una volta non si è giunti a nessun risultato definitivo. Bisognerà ancora attendere. Intanto, come spesso è accaduto in questi quattro mesi, i segretari riferiranno ai loro partiti e c’è anche chi come Giuseppe Pieroni dei Comunisti Italiani ha convocato un direttivo di urgenza per la valutazione di questa fase. «La verifica – ha precisato il sindaco Romano Carancini – deve essere vera innanzitutto, non dimentichiamo che è reciproca e che deve portare ad una sintesi che accontenti tutti e che porti ad equilibri. Se così non sarà dovremo prenderne atto».
Mentre i tempi della verifica si dilatano a dismisura, necessarie saranno invece le decisioni relative ai componenti del consiglio di amministrazione dell’Apm. In particolare sul nome del presidente scelto personalmente dal sindaco Romano Carancini non trapela nulla, solo dopo l’assemblea di domani sera si saprà il nome.
Nel frattempo, nelle sale del Palazzo Municipale, si è riunita questo pomeriggio anche la Commissione Scuola e Sport.
«Una scuola media a Villa Potenza»è stata questa la comunicazione data dall’assessore Stefania Monteverde ai componenti della Commissione presieduta da Alessandro Savi (Idv). L’importante e inattesa decisione è stata presa in seguito ad una serie di confronti e valutazioni ed è determinata dal ridimensionamento richiesto dalla manovra finanziaria. In sostanza, a partire dall’ anno scolastico 2012- 2013 sopravviveranno solamente gli istituti comprensivi già esistenti o quelli di nuova istituzione, purchè abbiano un numero di iscritti superiore a mille.
A Macerata gli istituti comprensivi esistenti sono solo due: Mestica e Fermi. Dopo aver valutato tutte le possibilità, la proposta più vantaggiosa per il territorio è sembrata quella di accorpare in un nuovo istituto comprensivo “Dante Alighieri ” le scuole elementari e materne che insistono nell’area di Collevario per un totale di 1170 studenti, mentre le scuole di via Fratelli Cervi, di via Panfilo e di Villa Potenza saranno riunite in un unico istituto e affiancate appunto dalla nuova scuola media.
«La proposta – ha spiegato Stefania Monteverde, affiancata dall’assessore della Provincia di Macerata Leonardo Lippi – è nata su tavoli di concertazione con sindacati e dirigenti e dopo una serie di riunioni nel corso delle quali abbiamo valutato possibilità ed opportunità. Questa ci è sembrata la soluzione che, non solo presenta minori criticità, ma ci permette di raggiungere diversi obiettivi: allo stesso tempo possiamo mantenere gli istituti comprensivi e perseguire una politica di sviluppo scolastico, d’altra parte riusciremo a decentrare il sistema scolastico anche verso le frazioni. Questo ci permetterà di risparmiare sotto il profilo dei trasporti e di conseguenza anche nella valorizzazione ambientale». Cosa cambia praticamente per gli studenti? Il prossimo anno, a gennaio, al momento di iscriversi alla scuola media, gli studenti avranno un’opportunità in più e potranno decidere di frequentare la nuova sezione di prima media che prenderà il via a Villa Potenza, all’interno dell’immobile in cui si trova anche la scuola elementare con la quale la nuova scuola conviverà all’inizio. Naturalmente questa è solo una fase di transizione e la nuova scuola media ha delle prospettive di sviluppo. Villa Potenza diverrebbe così la prima frazione ad avere una scuola media.«Gli spazi disponibli ci consentono al momento di avviare una sola sezione. Grazie al risparmio sui trasporti e grazie alla condivisione del progetto da parte della Provincia di Macerata che ci è stata molto vicina in questa fase e il cui apporto è stato importante per valutare tutti i possibili aspetti, prevediamo di poter accedere a quelle risorse che ci permetteranno di ampliare la scuola e di renderla idonea ad ospitare in futuro più classi».
Molto soddifatto l’assessore provinciale Leonardo Lippi: «Riteniamo che si ala soluzione migliore per il territorio e andremo a costituire un bacino che offrirà un servizio anche ad utenze dislocate nelle zone limitrofe».
La delibera proposta dall Giunta in merito alla questione sarà votata dalla Commissione Scuola e Sport lunedì pomeriggio ma in linea di massima i consiglieri presenti hanno manifestato la loro disponibilità, dopodichè sarà discussa nel consiglio comunale di lunedì e martedì per poi essere recepita dalla Provincia di Macerata che presenterà il piano alla Regione Marche.
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Anche a Civitanova diventeranno quattro gli istituti comprensivi (leggi l’articolo)
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A Villa Potenza????????????????????????????????????
Potenze del cielo!!!!!!!!!!!!
Ma a Villa Potenza c’è una scuola elementare???
Non mi risulta.
Bohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!
La IV Novembre che fine fa? non è in via fratelli cervi ma non è nemmeno a Collevario!!! Quindi di che morte moriremo???
Bene la media a Villapotenza, ma l’emergenza nella nostra frazione è la mancanza di un nido!!!
Lo capiranno su in comune?
Non condivido, anche questa volta le scelte vengono fatte senza una lucida previsione, si analizza il presente senza prendere in considerazione molti altri elementi.
A mio avviso la scuola va realizzata nella vallata del Chienti in modo da poter servire 2 frazioni, Piediripa e Sforzacosta e non una sola Villa Potenza, frazioni che si trovano più distanti dal capoluogo e che complessivamente hanno il doppio degli abitanti. Tale Soluzione avrebbe una ricaduta positiva sui tempi di percorrenza dei ragazzi e quindi dei trasporti, con riduzione di circa il 50% delle percorrenze e di conseguenza sul traffico, l’inquinamento e sopratutto i costi.
Invito i consiglieri comunali a prendere in cosniderazione questa ipotesi e dare il loro parere.
Grazie!
Leggo con stupore che si parla ancora di Istituti Comprensivi. A differenza dei segretari sindacal , ho insegnato per 39 anni, gli ultimi dei quali in un’istituto comprensivo e mi sono reso conto che la loro costituzione è stata la cosa più insignificante e, oserei dire ridicola, che il MPI abbia mai partorito. Qualcuno di coloro che sono favorevoli alla loro creazione può dare una spiegazione, se pur minima, sulla loro utilità dal punto di vista formativo dell’alunno? Lo spirito è la CONTINUITA’. Ma c’è qualcuno che ha mai visto un insegnante della scuola secondaria di I° grado andare a fare lezione a una quinta classe della scuola primaria e uno di quella primaria andare in una terminale dell’infanzia? Icomportamenti attesi dagli insegnanti della scuola primaria e a cascata da quelli della secondaria si sono mai verificati? NO. Consideriamo inoltre che esiste la libertà di scelta dei genitori in merito al percorso formativo dei propri figli per cui si verificherà come sempre che un bambino venga iscritto alla scuola materna x, poi alla scuola primaria y e infine a quella secondaria z. perchè giustamente e ovviamente ogni genitore cerca sempre la migliore scuola per i propri figli. Quindi Assessore non verticalizzi, ma faccia accorpamenti orizzontali; crei un unico polo di scuola secondaria tre la “D.Alighieri” e la “E.Mestica”, ceda le scuole primarie e dell’infanzia dell’I.C. “E.Mestica” alle altre D.D ed a Macerata non si dovrà più fare nulla per sempre, altrimenti tra due o tre anni si dovrà procedere a un nuovo piano di razionalizzazione. Cerchi di staccarsi da coloro che non sanno cosa significa fare scuola ma pretendono di conoscere ogni cura per sanarla.
Leggo con stupore che si continua a parlare ancora di creare istituti comprensivi. A differenza dei nostri rapresentanti sindacali generalmente favorevoli alla loro creazione, ho insegnato per 39 anni, di cui gli ultimi in un I.C. scoprendone la sua inutilità. E’ come la moneta unica europea senza Europa. C’é qualcuno di coloro che sono favorevoli che può spiegarmi, anche minimamente, l’utilità degli I.C. per la crescita e formazione degli alunni? Non mi si risponda la continuità. C’è mai stato qualche insegnante della scuola secondaria di I° grado che sia andato in qualche 5 a fare lezione, e qualche insegnante della scuola primaria che sia andato in una classe terminale della scuola dell’infanzia? Certamente NO. I comportamenti attesi dagli insegnanti della scuola secondaria e da quelli della scuola primaria sono stati mai concordati e sopratutto raggiunti? Si deve inoltre considerare che nel nostro paese c’è libertà di scelta per l’istruzione dei propri figli, quindi si potrà verificare che un genitore iscriva il proprio figlio alla scuola dell’infanzia x, per poi iscriverlo alla primaria y e infine alla secondaria z; perchè come è giusto e ovvio ogni genitore sceglie per i propri figli la scuola migliore. Quindi Assessore non verticalizzi, ma accorpi creando un grosso polo di scuola secondaria di I° grado formato dalla S.M.”Alighieri” e la S.M.”E.Mestica” e unisca le scuole dell’infanzia e primaria dell’ I.C.”Mestica” alle altre direzioni didattiche.Solo così si eviterà tra due o tre anni di procedere a una nuova razionalizzazione. Si stacchi da coloro che non sanno cosa significa fare scuola ma pretendono di avere la cura appropriata per i suoi mali.
grottesca e superficiale ipotesi; è chiaro che è la politica che guida questo disastro e non il buon senso! mi piacerebbe sapere se chi impone questo scempio, senza confronto con chi vive la quotidianità della scuola è a conoscenza delle norme della sicurezza, se sa che cosa recitano le scienze dell’antropometria e dell’ergonomia… se conosce la psicologia dei ragazzi e le loro molteplici differenze, tra le varie e tanto diverse età…
tagli e decisioni frettolose e superficiali, che non tengono in alcun conto dei bisogni dei nostri figli… una classe di prima, secondaria di primo grado, in una succursale!… ghettizzata e costretta a confrontarsi con discenti più piccoli, con interessi e relazioni diverse e lontane… vista l’incompetenza dei politici che hanno la presunzione di amministrare, confido nella maturità dei genitori, che avendo a cuore la normale e reale crescita dei propri figli, sappiano fare opera di discernimento al momento delle iscrizioni