di Alessandra Pierini
In consiglio si torna a parlare di Suap. Dopo la ben nota vicenda Giorgini (il consiglio comunale approvò una delibera che non permetteva all’azienda di costruire in un’area all’ingresso della citta, poco lontana dall’insediamento produttivo di Valleverde, attualmente al vaglio del Tribunale Amministrativo) e l’approvazione di un regolamento relativo alla procedura che prevede un pre – parere da parte del consiglio, si è discusso in aula delle richieste della ditta Eurospin per un’area in via dei Velini e un’altra dell’azienda di prodotti agricoli e zootecnici di Mochi Mauro in contrada Valleverde. Semaforo verde per entrambe le richieste ma la delibera relativa alla ditta Mochi, nelle immediate vicinanze della Giorgini, ha inevitabilmente richiamato e riaperto vecchie questioni e ha animato il dibattito. La Suap Eurospin ha ottenuto 13 voti favorevoli della maggioranza e da Ivano Tacconi capogruppo dell’Udc e 12 astensioni, quelle della minoranza, Pierpaolo Tartabini de La Sinistra per Macerata, Luciano Borgiani della Federazione della Sinistra e Stefano Blanchi dei Comunisti italiani per la Federazione della sinistra.
Il pre-parere sull’ampliamento dell’azienda Mochi (che chiedeva di realizzare 16 silos necessari per la sua ttività) ha ottenuto il voto favorevole della maggioranza e di Ivano tacconi (Udc), si è astenuta la minoranza, il Pdl è uscito dall’aula. La commissione Ambiente e Territorio ha posto dei paletti alla costruzione: «L’azienda – ha spiegato Luigi Carelli, presidente della Terza Commissione – non dovrà costruire più di 8 silose dovrà rispettare la distanza di 20 metri dalla sede stradale». Il consigliere Claudio Carbonari (Pdl) ha espresso le sue motivazioni di contrarietà alla delibera: «Ci apprestiamo a dare parere negativo in una zona che ha visto diniego sofferto con la Giorgini. Non vorrei che siano decisioni improntate più all’ideologia che alla logica comportino conseguenze gravi. Abbiamo detto no alla Giorgini perché avrebbe comportato problemi al traffico e a tutta l’area di Piedirpa. L’impresa Mochi ha chiesto in questo caso la realizzazione di 16 silos di 18 metri di altezza e 12 metri di diametro ed ha tutte le ragioni ma io mi sento in difficoltà ad approvare questa delibera. Ritengo che un pre-parere positivo possa essere utile in questo contesto per il rigetto della delibera Giorgini, attualmente in esame al Tar. Non vorrei che questo fosse un modo per far rientrare la Giorgini dalla finestra e per far decidere il giudice amministrativo sulla vicenda». Netta la risposta del sindaco Romano Carancini: «Siamo in una fase precedente all’approvazione e credo che la contraddizione tra Giorgini che voleva costruire 90.000 metri cubi e Mochi che invece vuole solo ampliarsi non sia riscontrabile». In seguito alle dichiarazioni del Sindaco, il Pdl ha deciso di abbandonare i banchi come preannunciato dalla dichiarazione di voto di Carbonari: « Usciremo dall’aula al momento del voto in quanto il sindaco è sempre abile a non rispondere alle domande. Non mi ha risposto in nessun modo. Non possiamo votarlo finchè l’amministrazione non darà un indirizzo preciso e chiaro su quell’area, una pianificazione seria».
A questo punto, è entrata in aula una delegazione di tifosi della Lube che con tanto di bandiere e sciarpe, biancorosse come le maglie della Maceratese, i cui giocatori hanno varcato invece ieri la soglia del Palazzo Comunale per chiedere la ripresa dei lavori del Campo di Collevario (leggi l’articolo). Hanno voluto assistere alla discussione dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Marco Guzzini sull’ampliamento del Palas di Fontescodella (leggi l’articolo). «Il palazzetto ha 2400 posti – ha ripercorso la storia Guzzini – mentre le norme federali richiedono 3.500 posti. La Lube ottenne a maggio una deroga eccezionale per disputare la semifinale a Macerata a patto che fosse realizzato l’ampliamento necessario. A luglio il sindaco ci informò sulle possibili soluzioni. Dopo 2 mesi mi ritrovo con l’appoggio di tutta l’opposizione a chiederle la soluzione definitiva. Tutti sanno anche che c’è una penale che la Lube dovrà pagare in caso di mancato adempimento». Il sindaco Carancini ha illustrato lo stato attuale della questione: « L’amministrazione nel rispetto del Consiglio sta lavorando per ricercare una soluzione, le possibilità sono l’ampliamento che costerebbe 2milioni e 500 mila euro o l’ adeguamento con intervento non strutturale di un costo compreso tra tra i 500 e i 600 mila euro. Stiamo verificando nei dettagli. La novità importante è che la Lube oggi è disponibile a partecipare. Tutto questo sarebbe soggetto a un percorso di gara. Siamo attenti al fatto che il campionato ha una pausa tra novembre e dicembre durante la quale si potrebbero fare i lavori». Mentre Fabio Massimo Conti (Lista Conti Macerata Vince) ha ricordato l’occasione persa quando Macerata non si è candidata per essere sede di partite dei mondiali di volley, Narciso Ricotta(Pd) ha ricordato il ruolo prioritario del nuovo palasport a Villa Potenza e Pierfrancesco Castiglioni(Pdl) ha tuonato: «Sindaco, lei ha ripetutamente promesso cose che non può mantenere». L’ordine del giorno che impegnava il Sindaco ad informare l’assise cittadina sulla soluzione definitiva da adottare è stato votato all’unanimità. Stefano Machella del Collettivo Biancorosso, storico tifoso della Lube, presente in aula, ha commentato: «Non vogliamo continuare ad andare in giro per la Regione a sostenere la nostra squadra. Il momento opportuno per prendere una decisione è questo. Attendiamo fiduciosi che vengano mantenute le promesse fatte».
Al termine dell’assise Marco Guzzini commenta l’approvazione del suo ordine del giorno: «Chiediamo al Comune di accorciare i tempi e crediamo ci sia la possibilità anche per l’ammortamento dei costi. la Lube potrebbe avere una convenzione di utilizzo più lunga e con la gestione ventennale ad esempio coprire i costi». Fabio Massimo Conti (Lista Conti) ha sottolineato la gravità del problema: «Il problema degli impianti sportivi è molto grave. Ieri abbiamo avuto la Maceratese ma presto avremo altre società visto che non si è pensato ad una alternativa valida al campo dei salesiani che ormai non esiste più».
Ieri il Consiglio ha detto sì anche alla delibera sullo stato di attuazione dei programmi e dei provvedimenti straordinari per la salvaguardia degli equilibri del bilancio 2010 (20 i voti a favore della maggioranza e 13 i contrari della minoranza) e su quella inerente invece ad alcune variazioni al bilancio di previsione 2011 e a quello dell’Istituzione Macerata Cultura. Con 30 voti a favore (maggioranza e minoranza e 2 astensioni, quelle dell’Udc) l’assise cittadina ha dato il via libera anche al provvedimento relativo alla modifica dell’art. 28 dello statuto comunale riguardante il Consiglio delle donne che verrà costituito dalle rappresentanti delle istituzioni che al loro interno prevedono organismi di parità.
Non è invece arrivato in Consiglio l’ordine del giorno del consigliere Francesca D’Alessandro sulla scuola di via Panfilo(leggi l’articolo) che, firmato solo da Fabrizio Nascimbeni, Giorgio Ballesi, Fabio Massimo Conti e Marco Guzzini non ha raggiunto le 10 firme necessarie per essere discusso.
Prima del consiglio il Sindaco Romano Carancini ha anche accolto la carovana della Pedalata dei Trapiantati, nata per dimostrare che la vita continua anche dopo il trapianto.
***
Sul caso-Apm (leggi l’articolo) l’assessore Canesin fa alcune precisazioni: «Il mio riferimento all’estrema sinistra è limitato al comportamento del consigliere Michele Lattanzi che da quando è iniziata l’Amministrazione Carancini non ha fatto altro che danneggiare l’immagine del centro-sinistra. Dalla Federazione della Sinistra mi aspetterei una presa di distanza nei confronti delle dichiarazioni dello stesso Lattanzi e un maggior sostegno all’Amministrazione che da un anno e mezzo sta lavorando per il bene della città. Ho apprezzato molto le dichiarazioni rilasciate a Cronache Maceratesi dall’assessore Pantanetti che ha già preso le distanze da certi comportamenti».
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Vorreo capirci, riguardo a quest ‘ ” altro” Suap: chi mi spiega per favore?
– Ma l’aea dove dovrebbe sorgere quest’ampliamento dell’Azienda Agricola Mochi, è agricola o artigianale o commerciale o industriale?
– Se è agricola e andrebbe a ospitare l’ampliamento di un’azienda agricola- zootecnica, perchè fa ricorso al Suap , che serve da quanto ho capito io, a chiedere sostanzialmente una variante da terreno agricolo ad altra destinazione.
Non vorrei rispondermi da sola, ma per logica, è perchè non è agricola. Altrimenti, ci sarà stata ben pure una legge o un regolamento per casi come questo. Non vorrei essere ripetitiva, ma il Suap è uno strumento che si usa in quei casi in cui un’impresa, non avendo altra possibilità di insediamento e sviluppo in un dato PRG, si sceglie un’area agricola e quindi poi chiede al Comune la variante necessaria alla sua trasformazione.
Allora: è zona agricola o no Valleverde? L’Azienda Mochi, è agricola o no?
E tutti i reperti archeologici in quell’area , che impedivano anch’essi l’insediamento della Giorgini, dove sono finiti adesso? C’è sempre da costruirci sopra: o silos o stalle, o container…
Quindi mi domando. non c’è due senza tre?
1)Orim
2)Giorgini
3) Mochi
oppure è davvero un’altra questione ed è tutto chiaro a tutti in questo caso?
A me no, per niente, a partire da questo passaggio del pre-parere in Consiglio, che mi sembra tanto un tecnicismo introdotto per pilotare d’ora in poi ogni futuro insediamento industriale e altro che non vincolante!! Vaglielo poi a spiegare all’imprenditore , che oggi, tu Consiglio Comunale, dai parere positivo e domani magari hai cambiato idea…ergo: il sì di oggi, sarà , dovrà essere in ogni caso per non inciampare ogni volta nel Tar, il sì di domani ( se la pratica non si ferma prima in qualche ufficio , ma capirai, è passata la Giorgini per la Sovrintendenza e l’Ufficio Ambiente…)
E naturalmente poi, una volta dato parere positivo, valorizzata l’area, tutto quel che c’è da fare da parte del Comune, tipo strade di collegamento e di sbocco per proprietari di terreni vicini interessati , anche quello s’ha da fare. E mi viene in mente per caso in proposito, anche il previsto ampliamento del Cityper, ora.
E tutto questo ovviamente, al netto delle implicazioni che potrebbe avere il parere favorevole a questo Suap, sul ricorso in atto della Giorgini.
Insomma: a che gioco giochiamo maggioranza? E stavolta compatta, anche il Sindaco non si è opposto.
Complimenti sindaco un’altra promessa campata per aria, chi è che vuole questa amministrazione ancora per 3 anni?
@ Tamara
Sarà sicuramente un caso….
Nessuno provi nemmeno lontanamente a pensar male…
Non azzardatevi a dire che che potrebbero essere altri interessi dietro…
Lungi da me l’idea che qualcuno possa avere qualche tornaconto personale….
Sia ben chiaro a tutti che bisogna assolutamente e necessariamente sgomberare il campo da strane ipotesi inciucio….
Diciamo chiaramente e pubblicamente che ogni decisione è scevra da possibili opportunismi e viene presa solo per migliorare il benessere cittadino….
Ma….
Ma quasi tutte le volte che c’è da costruire, violentare il territorio, allargare gli insediamenti, trasformare terreni di patate in terreni dove sorgeranno centri commerciali sembra assistere a delle particolari convergenze in Consiglio Comunale, in cui sembrerebbe che l’alta bandiera da tenere sia solo quella presumibilmente di aumentare le colate di cemento dovunque sia possibile…
Per affrontare argomenti come quelli relativi alla decisione sulla richiesta della ditta Mochi sarebbe opportuno avere certo più informazioni di quelle che abbiamo noi e magari evitare di iniziare a discutere con una posizione già presa (a favore o contro che sia). Dico banalità ricordando che l’impatto ambientale di un insediamento produttivo dipende dalle sue caratteristiche e poi da come viene realizzato. Da questo punto di vista sembrerebbe non essere la stessa cosa l’insediamento di una nuova azienda con profilo ambientale pesante come mi sembra di ricordare fosse la Giorgini e l’espansione di un azienda che è già presente con un probabile minor impatto delle sue attività (mi rendo conto che una valutazione che faccio leggendo poche parole sull’articolo qui sopra) . Certo sarebbe oltremodo necessario che il Comune e gli altri organi competenti chiarissero poi definitivamente quale debba essere la destinazione d’uso della zona e quindi la presenza di vincoli più o meno assoluti agli insediamenti produttivi di vario tipo.Detto questo mi fa piacere che ci sia poi questo controllo sociale sul gravissimo problema del consumo del suolo e della distruzione del paesaggio. Accidenti sta succedendo di tutto non solo nel nostro comune ma in provincia ed in regione (e via andare) E mentre ci accapigliamo per la Mochi che magari i suoi silos li usa davvero, tutta la pianura si sta riempiendo di capannoni che rimangono spesso vuoti.
Io l’unica cosa che capisco (o credo di capire, non essendo un addetto ai lavori di questo tipo) è che forse la Mochi offre alla Giorgini il precedente per appellarsi e modificare la decisione a suo danno.
ASSESSORE CANESIN
IL CONSIGLIERE MICHELE LATTANZI FA IL SUO LAVORO,
TUTELA NOI ELETTORI,
METTENDO GIUSTAMENTE IL DITO NELLE PIAGHE MACERATESI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
IL DOLORE SI SENTE ……………………………………E DA FASTIDIO
FINCHE’ LA FERITA NON E’ CHIUSA
Filippo, neanche io sono un’addetta ai lavori, ma oltre al grosso punto interrogativo, che comporta in questo momento il pre-parere positivo all’insediamento dell’Azienda Mochi, rispetto alla sentenza Giorgini, però arrivo a capire , che ci sono degli elementi macroscopici di dissonanza con il precedente impianto che ha fatto dire no a Giorgini ,al di là che si trattasse di un’ industria insalubre ( dotata per questo, di adeguati impianti di protezione ambientale e smaltimento a norma dei rifiuti, così come lo dovrà essere l’azienda agricola zootecnica per i suoi liquami ) e quindi non posso che chiedermi:
1) che fine hanno fatto i buoni propositi del Sindaco, del PD, della maggioranza e dello stesso Narciso Ricotta, che in quella conferenza stampa al Bar Pierino nei giorni caldi (luglio 2010) della Giorgini , con tanto di mappa territoriale alle spalle, illustrava ai giornalisti e ai presenti, come l’area Valleverde sarebbe dovuta diventare una zona con vincolo ambientale paesaggistico, una sorta di reificata Abbadia di Fiastra a San Claudio?
2) Non è imbarazzante solo da questo punto di vista, che da quelle buone intenzioni, oggi si va a dare possibilità di costruire in quell’area, 18 ( o 16) silos, di diametro 12 metri x 18 di altezza?
L’equivalente ognuno di un palazzo a 5 piani.
3) Perchè quest’amministrazione si ostina a non dare un indirizzo programmattico delle attività produttive e a individuare una volta per tutte, una diversa area per tutte queste richieste di insediamento di tipo industriale che arrivano coi Suap ? E non dico agricolo, ma industriale: 18 “casotti ” di 12 diam. x18 metri h. , hanno un bell’impatto ambientale, va là, per inserirsi in un’area archeologica, naturale, paesaggistica.
E perchè quindi ,si continua a fare strumento dei Suap, di pianificazione industriale e urbanistica?
Poi viene tutto il resto dei discorsi che si possono far sopra ( valorizzazione dell’area, varianti, accessi- sbocchi stradali, collegamenti viari) , che possono portare anche a fare pure congetture, anche se più che giustificate dal fatto, che lì sappiamo tutti ,c’erano e restano dei grossi interessi terrieri e industriali, che non sono spariti certo insieme alla Giorgini, motivo per cui, non c’è mai da abbassare la guardia, quando c’è di mezzo quell’area.
Perchè poi, tutto è collegato. Finchè il cavallo tira da quella parte, c’è da scordarsi la Pieve Mattei, che aprirebbe un’altra via d’entrata e uscita dall’altro lato di Macerata , svincolando così la viabilità da quel cul de sac della zona industriale e commerciale di Piediripa, legata alla chimera dello svincolo di San Claudio.
Gli interessi sono tutti lì oggi, dài; Inutile che ci meniamo intorno. Se non vi dispiace quindi, come titolava CM allora ” Occhi aperti sulla Giorgini”, io li tengo aperti anche qui, sempre per non farmi ingannare dalle parole e dalle buone sembianze.
@ Iesari, hai fatto un commento misurato che condivido, però fammiti dire che per me, io per principio non sono nè pro , nè contro a niente e nessuno. Giorni fa ero dalla parte del Sindaco sul Pcl22,tanto per dire. A ogni cosa nuova, guardo le cose con occhi nuovi, e qui, mi sembra assurdo davvero, che ci sia tanta prudenza di tutti a commentare su questo Suap, bastando a me per poterne parlare, quindi a tutti quelli che come hanno seguito la vicenda Giorgini, quegli elementi di discussione acquisiti attorno ad essa.
Quello che mi preoccupa un pò, Tamara, è che sulla Giorgini così come su molte altre questioni squisitamente ambientaliste si siano mossi (privatamente o in gruppo) i cittadini (di ogni colore politico)….
….Mentre si è notato l’assordante ripetitivo silenzio (non solo su questi ultimi silos, ma in generale su tutto ciò che riguarda edificabilità, lottizzazioni, nuovi poli industriali, SUAP, Santa Lucia, ecc. ecc.) di quella componente che, in teoria, in Consiglio dovrebbe avere sempre le antenne alzate quando si parla di territorio.
Eppure il principale, se non unico, motivo per cui ci sono i Verdi in Consiglio dovrebbe essere proprio questo… Eppure il Consigliere tace e l”Assessore sembra disattento.
Che anche loro siano presumibilmente finiti stritolati nell’ingranaggio della edificazione a tutti i costi???
Gianfranco, presumibilmente sì, si fa squadra, quando serve a non andare a casa tutti , specie se in odore di perdere le nuove elezioni.
A te preoccupa, a me no, perchè non risiedo al momento ,nè a Macerata, nè a Piediripa, nè a Villa Potenza, nè a Sforzacosta e perchè so bene anche, che quando l’imbeccata a far riflettere su alcune questioni di pubblico interesse e attualità , non viene dai giornali, dalle associazioni, dai partiti, da qualche personaggio politico , ma da qualche altra testa pensante da cane sciolto, tutto cade nel vuoto pneumatico della soporifera provincia, cui non si sottrae Macerata.
Ora restiamo a guardare questi sviluppi, ma secondo me, il dato più importante è già emerso e cioè ,che questo ” pre-parere pro ” è il segnale di un esito a favore della verifica della maggioranza ( e anche verso qualcun altro ” oppositore” oltre il Sindaco ) e quindi ,che Carancini andrà avanti, come tutto andrà avanti come sempre è stato, senza stavolta sporcarsi per niente la faccia nessuno su Valleverde, come con Giorgini.
Ma adesso è più Importante , capisco, pensare tutti al Palas, alla Lube, al campo di Collevario, che erano sapientemente inseriti nell’O.d.G. di ieri e l’altro ieri, in cui in mezzo al folklore delle varie magliette colorate, c’erano due Suap passati quasi inosservati – se non per l’intervento contro di Carbonari ieri, e quello sollevato sulla viabilità da Tartabini l’altro ieri, per Via dei Velini con l’Eurospin -( per quest’ultimo, la votazione si è chiusa con 13 a favore e 12 astenuti, mentre non ho colto per radio, l’esito di quest’altra votazione e qui non è riportata, quindi non so, ma è passata)
Con ciò, ciao Gianfrà….io preferisco fà il sorcio di campagna, che quello di città non mi si addice -:)))
Quello che mi preoccupa e seriamente è che stiamo assistendo, inermi, a una ghettizzazione del territorio e dei cittadini Maceratesi. C’è il cittadino di seria A che può fare, disfare, dire tutto e il contrario di tutto e c’è il cittadino di serie b che non può fare niente e quando ci prova viene ostacolato da iter procedurali che spesso poi si perdono, vengono sapientemente fatti perdere, in un nulla di fatto.
COMPLIMENTI VIVISSIMI.
Stefano Ciabattoni
@ Tamara
Il mio intervento era misurato per cercare di mediare con altri che non mi sembravano tali. Se poi parliamo di ambiente su questo tema posso diventare anche fondamentalista visto gli scempi che vengono fatti giorno dopo giorno e settimana dopo settimana.Ma so che poi bisogna ragiornare con la realtà e non si può neanche avere un atteggiamento di sola chiusura che fa il gioco della parte “avversa” . Quella ditta (che non conosco e con cui non ho niente a che fare ) alla fine è già li e se i silos servono per seguire una opportunità di crescita e di lavoro bisogna valutare e cercare di trovare la soluzione migliore possibile . Certo poi quello che dici tu (e non solo) a proposito della mancanza di un quadro di riferimento chiaro è il punto fondamentale . In assenza di questo si gioca sempre sulla difensiva ! (magari di proposito)
Bon, Mario. Io adesso mi metto alla finestra e poi ci risentiamo qui fra qualche tempo, se avevo visto giusto o no su tutti i vari punti che ho toccato, oppure se sollevo questioni di proposito e a sproposito. scripta manent.
Ciao anche a te
Nonostante abbia cercato di seguire per radio il Consiglio sono sicuro che (in mezzo a tutte queste discussioni, insulti, giravolte, magliette topesche, grida, capriole, ordini del giorno) devo essermi perso qualche pezzo della discussione che c’è stata in Consiglio Comunale in questi 2 giorni.
Adesso sembrerebbe che a Piediripa un’AZIENDA AGRICOLA abbia bisogno di qualche silos, presumo per stoccare del mangime per le bestie…
Ma per curiosità: quanto è grande questa azienda agricola??????????
Perchè se si realizzassero tutti questi silos dovremo presumere che abbia qualche migliaio di capi, di più.. Probabilmente se servono questi silos (grandi come palazzi) questa azienda presumibilmente dovrebbe essere uno dei più grossi allevamenti di bestiame e pollame in Italia.
Ma se è un AZIENDA AGRICOLA che se ne fa del SUAP??????????
Non vorrei sbagliarmi ma dovrebbero esistere già delle Leggi (nazionali e regionali) per cui senza alcun SUAP un AZIENDA AGRICOLA potebbe realizzare quanto necessario per la propria attività.
Invece, se non erro, si chiede il SUAP poichè ci dovrebbe essere di mezzo un’IMPRESA COMMERCIALE, pertanto i silos, presumibilmente, dovrebbero servire a chi rivende sementi e granaie, e non certo per stoccare il mangime per una semplice azienda agricola.
Per cui, sempre se non ho capito male, una zona agricola diventa commerciale grazie al SUAP.
Ma se diventa commerciale non è che per errore la SUAP Giorgini, uscita dalla porta, con un ricorso in atto rischia di rientrare dalla finestra???????????
Tra l’altro in questi giorni alcune le voci di piazza (che dovrebbero essere verificate e quindi vano prese per quello che sono: voci da bar) suggeriscono che magari tanta gazzarra è stata creata ad arte in Consigio per far passare sotto silenzio questa chiave, che aprirebbe presumibilmente la porta alla Giorgini, ad una grossa speculazione edilizia dove presumibilmente sono coinvolti in tanti (avvocati, comericalisti, architetti, costruttori, centrosinistra, centrodestra).
Inltre qualcuno sa spiegarmi perchè si mormora, da molte parti, che la Pieve-Mattei presumibilmente va in soffitta perchè i fondi sembrrebbe essere necessari per completare (con strade) tutta la zona intorno a ValleMorta????
@Cerasi
L’azienda in questione è un azienda che commercializza prodotti agrcoli e zootecnici , una rivendita anche di merce che necessita di essere stoccata, insomma una commerciale e, dato che suddette merci sono soggette a speculazione, esiste per esempio la borsa del grano dei cereali ecc si tende a comprarle quando i prezzi vanno giu, immagazzinarle e poi rivenderle coi margini, conosco poco il settore ma dalla conoscenza di attori in questo mercato, sempre molto bassi (al limite della sopravvivenza). Quindi l’azienda, GIUSTAMENTE, necessita di silos per stoccare suddetti materiali mi pare che ne abbia richiesti 16 a fronte degli 8 concessi, quindi la procedura è stata corretta. Le voci da bar che descrivono fantasmagorici quanto inverosimili piani per la conquista del mondo, o meglio di Macerata le lascerei al bar, tra una birra e un campari. I problemi sono altri e di altra natura ma lei è un attento osservatore e sicuramente li conosce di gia.
P.S. alla mia domanda non mi ha ancora risposto, ma la risposta mi è stata data dai fatti e a ragione il vegliante quando dice che è scandaloso ed indecente… e una vergogna…
Stefano Ciabattoni
@ Ciabattoni
Io avevo premesso che credevo di aver saltato qualche passaggio in quanto mi sembrava strano che un’azienda AGRICOLA necessitasse di così tanti silos.
Lei sembra confermarmi che, su un terreno agricolo, un’azienda COMMERCIALE ha chiesto un SUAP per un’attività economica…. Cioè se non erro lo stesso che aveva chiesto la Giorgini.
Il mio timore, e lo ribadisco, è che con un ricorso in atto (quello della Giorgini) questo nuovo SUAP sia poi il grimaldello che possa permettere, ad altri, di andare ad aprire aziende commerciali nela stessa zona.
I fantasmagorici piani per la conquista del mondo, che si sentono in giro, saranno sicuramente esagerati ma sull’edilizia, su terreni di patate che ediventano edificabili, su progetti e commesse girano così tanti interessi, così tanti soldi, così tante parcelle che io non getterei tutto nel cestino dei rifiuti, senza prima aver cercato di capire il cosiddetto “stato dell’arte”.
Cioè mi spiego meglio: dal dopoguerra ad oggi, in tutta Italia isole comprese, gli unici concreti imperi monetari si sono costruiti proprio sull’edilizia.
Perchè la città di Macerata dovrebbe esserne immune?
Se ho amici, colleghi o conoscenti che hanno un bel terreno di rape, cosa c’è di meglio che avere qualcuno dentro la stanza dei bottoni che decide che proprio in quella zona dovrà svilupparsi la città e quindi il terreno di rape, improvvisamente, vale oro quanto pesa????
Se costruisco una palazzina e poi, magicamente, è un pò più larga e un pò più alta del progetto, ma nessuno viene a controllare (e pazienza se poi la strada pubblica è più stetta) ciò significa più mq da vendere…..
Se voglio realizzare un bel casermone ma c’è un vincolo che me ne impedisce la realizzazione: cosa c’è di meglio se questo vincolo paesaggistico o ambientale viene tolto????
Devo continuare?
Credo che lei abbia perfettamente capito che sul mattone (qualsiasi genere di mattone: civile, industriale, commerciale) ci si costruiscono sterminati imperi, girano tanti soldi, tante progettualità, tanti favori fatti e ricevuti….
D’ora in poi , mi sono ripromessa di occuparmi solo di gossip e intervenire solo nella ” Rubrica Rosa” di CM, a cura della banda delle stronze, ma non trovo pubblicato ancora il mensile ( non vedo l’ora, dopo anche il perizoma in pizzo nero della Marcegaglia, intravisto dai pantaloni bianchi nella sua ultima conferenza) e quindi intanto che aspetto con appetito, il gossip, il glamour e il fashion, mi tocca parlare delle solite cose, noiose
Gianfranco
mica è colpa tua, nostra, se solo Stefano Ciabattoni, sa che l’azienda richiedente il Suap, non è agricola ma commerciale. Pensa che non ne era cosciente nemmeno chi ha votato a favore come Ivano Tacconi, che nel suo intervento perorava infatti la causa ” dell’agricoltore” .
Ma d’altronde ” azienda di prodotti agricoli e zootecnici di Mochi Mauro”, si presta a tale equivoco.
Chiarito questo, l’attività da essa svolta, resta in piedi e aumenta di valore anzi, quanto tu asserisci ( al netto delle chiacchiere da bar), quindi passo a rispondere a Stefano Ciabattoni ( con simpatia, Stefano) che dice:
“Quindi l’azienda, GIUSTAMENTE, necessita di silos per stoccare suddetti materiali mi pare che ne abbia richiesti 16 a fronte degli 8 concessi, quindi la procedura è stata corretta.”
GIUSTAMENTE che, Stefano? Un par de ciufoli giustamente!
Ma non spreco parole per spiegarti che il giusto ( in senso giuridico) in questo caso, deve fare i conti con un’altra giustizia, ovvero quella del ricorso al Tar da parte della Ditta Giorgini, per illegittimità della delibera n. 80 del 12/10/2010 del C.C. di Macerata . Per cui, rimando a quegli atti tutte le perplessità che ho sollevato ( inutilmente, pare) , e prima che vi rinverdiate tutti la memoria, io ribadisco l’inopportunità del Consiglio di pronunciarsi favorevole in questo momento, verso quest’altro Suap a Valleverde, quando ancora cioè, il ricorso al Tar della Giorgini non si è concluso.
Bastava un minimo principio di precauzione, di previdenza. Il Sindaco si diceva fiducioso appena saputo del ricorso della Giorgini, ma proprio lui avvocato, saprà bene che le cause non si vincono sulla fiducia, ma sulle carte e sugli articoli di legge. ( non credo per altri motivi. Credo nell’imparzialità del giudice).
Quanto meno quindi, sono stati precipitosi e improvvidi a creare un vulnus alla delibera oggetto del respingimento alla Giorgini.
Trascrivo i punti più interessanti di quella delibera , dopo avere richiamato la motivazione del ricorso della Ditta Giorgini, premettendo che altro dell’intervento del Sindaco nella presentazione del Suap Mochi non ricordo, ma che ha parlato di traffico di mezzi pesanti da parte di questa rivendita di prodotti agricoli e zootecnici sì ,me lo ricordo bene ( ribaltabili presumibilmente, per il trasporto di cereali e mangimi ) .
Per quanto incompetente in materia giuridica, mi pare che a sfavore della Giorgini , sia rimasto a questo punto, soltanto il fatto che s’inquadri come industria insalubre, che però tenuto conto del suo adeguamento progettuale al rispetto di tutte le misure di sicurezza in fase amministrativa come richiesto dagli uffici competenti, mi chiedo quindi necessariamente:
tutte le altre motivazioni annesse alla delibera contro Giorgin, tengono sulla sua legittimità, rispetto a quest’altro Suap?
Io non lo so e penso che non lo sa nessuno ,ad oggi. Per questo ,credo che sia stato giocato d’anticipo, a dare il via libera al Suap Mochi.
Premesso che le ditte Giorgini Claudio & C. snc e Industrie Giorgini srl in persona del legale rappresentante sig. Giorgini Claudio, rappresentate e difese dagli Avv.ti Francesco De Leonardis, Ranieri Felici e Paolo Giustozzi, con atto notificato a questo Ente in data 31/12/2010 e assunto al protocollo in pari data n 59530 hanno presentato ricorso innanzi al TAR delle Marche
avverso il Comune di Macerata, per l’annullamento della deliberazione del Consiglio comunale n 80 del 12/10/2010 di non approvazione della variante parziale al PRG per la realizzazione di edifici produttivi, commerciali e uffici in contrada Valleverde richiesta dalle ditte ricorrenti e di tutti gli atti presupposti connessi e consequenziali perché ritenuta illegittima;
Parte conclusiva della delibera n.80 del 12/10/2010
Atteso in conclusione che sulla base di tutti gli ulteriori elementi di riflessione intervenuti successivamente alla conclusione della conferenza di servizi e sopra riferiti, questa Amministrazione non può consentire l’approvazione di questa variante urbanistica poiché in forte contrasto con la
pianificazione urbanistica del territorio comunale ed in particolare con quello della frazione di Piediripa che in questi ultimi anni ha accentuato sino al massimo sopportabile il suo ruolo di snodo viabilistico con l’autostrada A14 senza alcuna adeguata infrastruttura, la sua vocazione produttiva e commerciale, la sua espansione residenziale a supporto non solo del piano insediamenti produttivi ma dello stesso capoluogo urbano, oltre che specificatamente porsi in netta opposizione con la linee guida della espansione produttiva più rilevante (Valleverde) che peraltro si trova adiacente alla presente proposta di variante;
si propone quanto segue
1) non approvare, richiamando tutto quanto sopra esposto, la proposta di variante parziale al Piano Regolatore Generale per come deliberata con esito favorevole dalla Conferenza dei Servizi nella seduta del 4 dicembre 2009, a seguito dell’istanza presentata dalle ditte GIORGINI CLAUDIO & C.
s.n.c. e INDUSTRIE GIORGINI s.r.l. di realizzazione di edifici produttivi, commerciali ed uffici in variante parziale al Piano Regolatore Generale ex art. 5 DPR 447/1998 nel terreno sito in c.da Valleverde a Piediripa di Macerata identificato al C.T. fg. 105 p.lle 151-152 avente superficie complessiva di mq.71.610, ricadente secondo il PRG vigente in parte in zona agricola normale ed in parte in zona agricola di salvaguardia paesistico-ambientale, regolamentata dagli artt. 26 e 28 NNTTAA, in quanto in contrasto:
a) con l’assetto viabilistico della zona, comportando indubbiamente il nuovo insediamento un sensibile aggravio alla viabilità della frazione di Piediripa, oramai fortemente compromessa e già oggi non più in grado di smaltire adeguatamente tutto il flusso veicolare in transito da e per il capoluogo e la stessa frazione, in relazione alla quale le prospettate soluzioni migliorative di PRG (ad esempio, il nuovo svincolo di San Claudio) da tempo hanno perso concretezza e certezza temporale di realizzazione;
b) con la volontà individuata in strumenti ordinari di pianificazione, ed in particolare nel PRG vigente, di contenere la possibilità di edificazione nella parte nord-est di Piediripa fino alla strada di San Claudio, quale limite urbano da non oltrepassare, mentre il nuovo insediamento in oggetto si
pone al di là di tale confine;
c) con la volontà di non aggravare ulteriormente nella sua interezza la frazione di Piediripa posto l’esaurimento sostanziale di uso del territorio sia all’uso produttivo che residenziale, compatibile con un mantenimento sufficiente della qualità della vita;
d) con la volontà espressa in tutto il piano insediamenti produttivi in area Valleverde, così come analiticamente argomentato al punto F), consistente nella determinazione di tenerlo indenne da industrie inquinanti, pericolose o moleste, divenendo invece la futura localizzazione dell’insediamento
Giorgini in zona adiacente all’area Valleverde di fatto un ampliamento della lottizzazione stessa con la sostanziale elusione della volontà obbligatoria espressa nel citato atto di pianificazione ordinaria comunale.
Il Responsabile del procedimento
F.to Ing. Cesare Spuri
EMENDAMENTO 1:
Da inserire a pag. 1 il punto e):
Con la volontà di rivisitare la possibilità di edificazione non solo nella parte di territorio oggetto della presente deliberazione, ma anche, considerati peraltro ritrovamenti di reperti storici di indubbio valore, di tutta l’area di Valleverde e segnatamente quella confinante e contigua all’evenienza storico-archittettonica rappresentata dal complesso monumentale dell’Abbazia di San Claudio.”
Preso atto che sull’emendamento ha espresso parere favorevole il dirigente del Servizio
(Ritirato su mozione d’ordine del Consigliere Ballesi invece, il seguente emendamento del Consigliere Netti, PD )
EMENDAMENTO N.2
“ Si propone di aggiungere il seguente punto dopo le parole “proposta presentata”:
f) Ritenuto altresì che la proposta di variante sia non coerente con l’impostazione del DPR 447/98 in quanto propone una soluzione alle esigenze delle imprese proponenti assolutamente esorbitante tenuto conto delle attuali dimensioni e capacità economico finanziaria delle proponenti stesse.”
@Cerasi
Io sono perfettamente conscio che sul mattone (qualsiasi genere di mattone: civile, industriale, commerciale) ci si costruiscono sterminati imperi, girano tanti soldi, tante progettualità, tanti favori fatti e ricevuti e non solo e, vedendo i personaggi che gravitano intorno alla sudetta zona condivido in pieno le sue paure e considerazioni e Macerata non è e non sarà esente da questa speculazione. Io sono un giovane cittadino, giovane nel senso residente da poco più di un anno, ma credo che negli anni scorsi la cittadinanza abbia di già assistito a operazioni del genere. Dico solo che è stato, è e sarà sempre cosi se non si fà qualcosa partendo dal basso, incominciando a far entrare nell’amministrazione persone pulite con un alta morale e che non coadiuvano questo stato di cose. E’ utopia la mia?
@Tamara
per verificare l’attivita della ditta in questione basta fare una gogolata e si vede benissimo che l’azienda opera nella rivendita di prodotti agicoli e zootecnici, poi se oltre a questo svolge anche l’attivià di azienda agricola io non lo sò, non mi lega alla suddetta nessun vincolo di parentale ne di amicizia per saperlo basterebbe fare una visurina camerale online al modico costo di € 11,00. Quando io dico GIUSTAMENTE, lo dico per solidarietà all’imprenditore che vuole aumentare la sua capacità di stoccaggio per immagazzinare più merce in modo da percepire i vantaggi che questo comporta. In un momento di crisi certe operazioni sono anche “pesanti” da fare, bisogna realizzare i silos e ho idea che non sia una cosa economica, ma spesso da questi sacrifici dipende la sopravvivenza dell’azienda stessa. Per questo ho espresso il mio “GIUSTAMENTE”, capendo perfettamente l’attuale situazione dell’imprenditore. Come detto pocanzi sono un giovane cittadino, quindi non conosco il discorso della giorgini lo apprendo dalle tue parole, non ho abbastanza elementi per poter commentare, certo è che, se si è fatta una disparità di trattamento la giorgini ha tutte le ragioni per ricorre ai vari organi per tutalare le sue ragioni, e questa sarebbe un ennesima prova, come se ve ne fosse bisogno, dell’incapacità oggettiva dei nostri amministratori.
Per passare dal sacro al profano in questi giorni ti sei resa latitante e io avanzo sempre un caffè da te, con simpatia è 🙂
Stefano Ciabattoni
@ Ciabattoni il 29 settembre 2011 alle 20:06
“…Dico solo che è stato, è e sarà sempre cosi se non si fà qualcosa partendo dal basso, incominciando a far entrare nell’amministrazione persone pulite con un alta morale e che non coadiuvano questo stato di cose. E’ utopia la mia?…”
quando uno sogna, è solo un sogno, quando sono in due a sognare, è la realtà che comincia…
Stefano, il punto è, che non devo saperlo io che azienda è, ma i Consiglieri che hanno votato. Io tutto quello che so, è da quanto discusso in Consiglio Comunale:questo è il dramma.
Appena verranno pubblicati gli interventi di quel Consiglio Comunale, se li ascolti, vedrai anche tu, che in Consiglio regnava una gran confusione sull’attività di quest’ azienda dal ” nome agricolo”, quindi interventi retorici, e per il resto una grande indifferenza ai possibili rischi legati al ricorso al TAR di Giorgini, allertati da Carbonari.
.Per cui sono intervenuta commentando in forma dubitativa., chiedendomi “ma come?” perchè un Suap per un’ azienda agricola preesistente , che vuole ampliare la sua attività sempre su terreno agricolo?
E infatti, non è un’azienda agricola – la fattoria di Nonna Papera – ma commerciale., con le sue esigenze di edificazione e viabilità.
@ Tamara
Esigenze di edificazione e viabilità che sembrrebbe essere comuni a tutta ValleMorta….
@Cerasii
ahahahhaahahhahahah mi scusi, la risata non è per lei è solo che l’immagine di un ” vecchio” socialista come lei e di un uomo proveniente dalle estreme destre come me, almeno cosi vengo considerato a TORTO però, mi suscita un attimo di simpatia:))).
Per tornare seri condivido quello che dice, lo vedo ogni giorno nel mio quartire, quando vado a prendere il caffè o a comprare le sigarette, troppo spesso aimè, quando parlo con le persone. Da tempo ho in mente di organizzare un tavolo aperto a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, un tavolo di confronto per evidenziare i problemi della nostra amata città e provare a fornire soluzioni per risolverli con l’apporto di tutti indipendentemente dal colore politico. Il fatto è che non è semplice ma sicuramente continuerò a valutare la cosa, anzi invito tutti a valutarla insieme e a fornire proposte.
Tranquillizzo tutti anticipatamente, non ho nessuna ambizione di sedie o poltrone amministrative, io sono un uomo di commercio quello è il mio lavoro ed è in quello che, modestia a parte, eccello. Ho l’ambizione però, attraverso un massiccio lavoro e con l’aiuto di uomini e donne di buona volontà, di poter cambiare le cose, aiutando chi ne è davvero meritevole, ad occupare le suddette sedie e poltrone.
Stefano Ciabattoni