Nota della Provincia di Macerata:
Si allunga la lista dei lavori pubblici appaltati negli ultimi mesi dalla Provincia di Macerata che non possono essere materialmente avviati a causa delle restrizioni poste dalle norme del Patto di stabilità interno. Norme che la Provincia, con l’appoggio delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali locali, ha chiesto di modificare per consentire di “spendere fondi già disponibili e regolarmente finanziati per oltre 40 milioni di euro e dare così alle imprese opportunità di lavoro”. A poco più di un mese dalla costituzione dell’apposito “tavolo provinciale” a cui hanno aderito le associazioni industriali, artigiane, sindacali e la Camera di commercio, il presidente Antonio Pettinari è ritornato ad esprimere “forte preoccupazione per l’attuale situazione, che impedisce la garanzia dei livelli occupazionali e lo sviluppo delle imprese del territorio” e sollecita nuovamente i rappresentanti delle istituzioni, ed in particolare l’Unione delle Province d’Italia (Upi), nel fare pressioni per indurre Governo e Parlamento a rivedere norme giudicate “assurde” che “frenano proprio quelle concrete possibilità di rilancio dell’economia e dell’occupazione tanto auspicate”. Di questo Pettinari ha parlato anche con alcuni leader nazionali dei partiti giunti in queste ultimi giorni nelle Marche.
Il momento propizio per rivedere le norme – secondo Pettinari – è dato dalla discussione in corso in Parlamento sulla manovra di agosto, dove al momento ancora non si parla di allentare la morsa per gli enti locali “virtuosi” ed in regola con i conti ed i bilanci. Al contrario sembra invece prendere piede nel Governo la volontà di estendere le norme restrittive anche ai piccoli Comuni.
“Tutto il lavoro che stiamo approntando in questo periodo – sottolinea il presidente Pettinari – rischia di non poter produrre gli effetti che ci proponiamo. Stiamo progettando opere pubbliche per altri dieci milioni di euro circa, tutte regolarmente finanziabili, senza sapere quando potremo realizzarle concretamente. Proprio in questi giorni sono stati ultimati da parte del nostro ufficio tecnico e stanno arrivando sul tavolo della Giunta per l’approvazione progetti per oltre un milione di euro relativi alla sistemazione delle strade provinciali 77 nell’abitato di Sforzacosta e 256 nell’abitato di Matelica, oltre all’eliminazione di una grossa frana nel territorio di Pievebovigliana e alla sistemazione di un ponte a Belforte del Chienti”.
Pettinari, che alla luce dell’esito parlamentare della nuova manovra del Governo si ripromette di riconvocare una riunione con le associazioni produttive e sindacali, ricorda, tra l’altro, una delle richieste “minimali” formulate a fine luglio dal “tavolo istituzionale” provinciale; in particolare la possibilità di escludere dal patto pagamenti per spese di investimento per una quota percentuale di almeno il 15% dei residui passivi in conto capitale risultanti dall’ultimo rendiconto approvato.
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In realtà Pettinari e tutta la sinistra in genere, frenano lo sviluppo maceratese…
Meno male, caro pseudo-Travaglio, che a far crescere il Paese ci pensa la destra…
TRAVAGLIO E FESTA Vi prego non vanificate un dibattito su Destra e Sinistra pensando che una coalizione faccia e l’altra no. Anche perchè alla fine a Macerata son tutti figli di Mamma DC mentre l’unico caso di percorso inverso è quello di Bianchini che da uomo di sinistra è diventato un vero democristiano! Quindi non ne farei un problema di Dx e Sx ma di classe politica in toto e soprattutto della responsabilità di chi governa di far emergere attitudini della società verso determinati comportamenti.E’ chi comanda che deve necessariamente guidare un popolo che è sempre lo stesso ma prende esempio da chi viene guidato.Cosa significa questa cosa detta da Pettinari? Mi sembra che in campagna elettorale abbia detto tutt’altro.
@ carletta
(io non sono di mamma DC e) quello di Bianchini non mi sembra l’unico percorso singolare.
Ce ne sono tanti altri che, al confronto loro, il percorso di Bianchini è lineare e granitco 🙂
D’accordo, Carletta. Ma la mia è stata una reazione: trovo gratuite le affermazioni di chi, qualunque cosa si dica o si faccia, non perde l’occasione di esprimere il suo livore, anche a sproposito.
Marcare Pettinari, UDC doc, come uomo di sinistra, infatti, significa soffrire di un certo daltonismo politico; e il patto di stabilità (patto leonino, perché imposto dal governo berlusconi e subìto dalle amministrazioni periferiche) non lo ha certo voluto la Sinistra. Dunque, Travaglio, prima di scrivere, dovrebbe avere la bontà di documentarsi, e non sparare slogan tanto per il gusto di sghignazzare. Ragion per cui lo critico.
Non ho nessuna difficoltà ad affermare, da parte mia, che alle ultime provinciali ho votato Pettinari, come si dice, turandomi il naso, perché proprio a votare il suo oppositore, uno che ha il nome “berlusconi” nel logo del suo partito non ci sono riuscito.
Inoltre, se non erro, l’attuale amministrazione comunale di Macerata, con tutti gli sbagli che può aver fatto, si trova in difficoltà proprio perché non risponde alle vecchie e squallide logiche spartitorie. In questo ha tutta la mia solidarietà.
@CERASI Scusi ma lei sta in politica? No e allora nessuno può appellarsi alla sua coerenza perchè la sua coerenza da un punto di vista del pratico governo non seve a nulla. E i voti, si sa come si vota in Italia o per coerenza o perchè ancora ancorati ad una forte ideologia o perchè il voto è merce di scambio. Non si spiegherebbe perchè Prodi l’abbiano buttato giù proprio i suoi!!@FESTA Se il problema non è considerare Pettinari un uomo di Sinistra, mi faccia dire che neanche Berlusconi è un uomo di destra! Anche io non lo amo ma la Sinistra purtroppo è andata più a destra di Berlusconi se non sono riusciti a farlo cadere e se anche nelle Regioni rosse hanno lasciato il posto alla Lega.E’ vero che sta finendo anche questo fenomeno ma allora capisce che quando poi in Parlamento c’è da alzare la manina ci pensano tutti tre volte!
Carletta, il motivo del mio primo intervento su questo articolo, lei lo sa, è la gratuità di certi interventi apodittici come quello che ho rintuzzato dello pseudo-Travaglio.
Venendo alle sue osservazioni, non sono d’accordo: berlusconi E’ un uomo di destra, nel senso ovviamente non di destra liberale ed europea, ma in quello becero e arrogante di chi è convinto che governare significhi in realtà comandare, che plutocrazia significhi aristocrazia e che criticarlo sia un reato di lesa maestà. E’ stato lui stesso a definirsi un unto del Signore, a dire che lui può essere giudicato solo dai suoi pari, che i giornali di Sinistra sono sovversivi e non bisognerebbe finanziarli. Uno che si ritiene superiore ai suoi concittadini e ad ogni critica, e intangibile dalle leggi, è tanto di destra che più di destra (sempre quella becera e arrogante) non si può.
Gli errori della Sinistra italiana sono gravi, e numerosi, e tutti li conosciamo: primo fra tutti la litigiosità e il frazionismo, che la mettono in condizione di perdere il potere pochi mesi dopo averlo conquistato, almeno a livello nazionale (e a quanto pare, anche qui a Macerata). Ha quindi anch’essa le sue responsabilità, ma indirette; le responsabilità più gravi, dirette e oggettive, per la situazione in cui versa attualmente il nostro Paese, sono tutte di chi ha governato per ben dieci degli ultimi tredci anni.
Il problema dell’avanzata dela Lega è complesso, e non lo si può discutere così, nelle poche righe di un blog. Ci sono di mezzo ad esempio la scomparsa della DC, già partito di riferimento del Nord-Est, e il mutamento del quadro industriale, finanziario e politico mondiale, con conseguente spostamento altrove di tante attività produttive e sviluppo di malcontento e sfiducia; ridurre il tutto all’equazione “crescita della lega = colpa della sinistra”, non me ne voglia, è semplicistico. Riconosce lei stessa, tuttavia, che il fenomeno lega si sta ridimensionando. E comunque, pur se quello pseudo-partito è avanzato un po’ dappertutto, non ha conquistato nessuna regione rossa, se si eccettua il Piemonte, che comuque proprio rosso non era, e dove ha giocato a suo favore il qualunquismo di Grillo.
Ribadisco comunque che altro è discutere argomentando, magari anche con toni accesi, ma sempre in modo razionale e documentato, come ad esempio ho fatto con Davoli in materia di religione, o faccio ora – con piacere – con lei, altro è sparare slogan a casaccio, tanto per beccarsi qualche “mi piace” da altri superficiali cultori dell’antipolitica. Criticare per partito preso è la cosa più facile del mondo, come lo è sparare un “In realtà Pettinari e tutta la sinistra in genere, frenano lo sviluppo maceratese”: è un’affermazione falsa in partenza (perché Pettinari stesso andrebbe su tutte le furie, a sentirsi dire che è di sinistra), e vera quanto dire “piove governo ladro”. Lo pseudo-Travaglio ha tutto il diritto di sparare queste bordate di nulla, ma mi lasci il piacere di contestargliele.
Carissimo Pettinari, capisco che il ruolo di amministratore di una provincia non le si addice, perchè non è da tutti avere le capacità gestionali e decisionali. Se fosse più lungimirante, prima di dire certe baggianate in merito alle restrizione che devono colpire tutti comuni, la invito a venire ad Urbisaglia e vedere quello che l’amministratore del comune e suo consigliere di consiglio provincile, nonche segretario provincile del pd, in assenza di un PATTO DI STABILITA’, è stato capace di realizzare. Buttare via 2000000 di euro (soldi dei cittadini) per un parcheggo multipiano, solo per favorire l’amico imprenditore, senza un ritorno sociale alla cittadinanza, è al quanto poco democratico e molto “Cattocomunista”.
Il tutto solo perchè il paese è inferiore a 3000 abitanti, e quindi in assenza di un PATTO DI STABILITA’. Faccia una cosa più intelligente, se gli riesce, inviti il governo a inserire il PATTO a tutti i comuni, dando la possibilità a quelli più virtuosi di non rispettare tale PATTO, con una condizione: in caso di un passivo dell’ente, sarà il Sindaco o il Presidente a mettere di tasca propria l’ammanco della sua incapacità. Così che, viste le incapacità indivisuali, non farete più niente.
@FESTA Però guardi bisogna accettare anche i commenti più estremisti, l’importante è mantenersi nei limiti della decenza, del rispetto e della liceità. Altrimenti uno non accetterebbe di scrivere e partecipare: io mi sono beccata della qualunquista e della generica, ci sta, magari lo sono.
Tornando a noi le posso assicurare che in Emilia Romagna c’è stato un avanzamento della Lega pauroso perchè la politica del PD non ha mai accontentato l’indole rossa di chi, comunque e a priori, nemmeno per protesta lo avrebbe dato a Berlusconi. C’è una destra becera, c’è una sinistra becera, c’è un MODO di fare politica che è becero per cui sto bene nella mia poltrona di qualunquista e mi chiedo, come nel caso di Macerata, se un Governo è fatto di Maggioranza e Opposizione, io che osservo e ho diritto a che le cose funzionino in modo equo, su chi devo contare? E’ questa legge elettorale allucinante che ha causato anche la perdita di punti di riferimento e se guardo dall’esterno non è che posso solo essere intransigente con Berlusconi ma lo devo essere anche con quelli che lo criticano e fanno i moralisti e sottobanco prendono accordi o alla meglio tacciono. Il caso D’Alema è emblematico. Così come è emblematico che il sistema PD nelle Marche abbia creato un monopolio di alcuni settori della vita economica e culturale.Avevamo cominciato con la Cultura Lei ed io, si ricorda? La prego mi delinei il quadro culturale di questa Regione e mi dica se da Spacca in giù non ci sia un monopolio stalinista per cui si sovvenzionano solo gli amici degli amici.Esattamente come la destra becera di Berlusconi.
Carletta, non mi sono mai sognato di impedire a chicchessia di esprimere quel che ha in testa, anche se si tratta di vuoto pneumatico: al riguardo, non ha che da rileggere la coda del mio intervento precedente. Ma non si può parimenti negare a me, o chicchessia, di ribattere. Ognuno, nei limiti della buona educazione e della decenza, ha il diritto inviolabile di esprimersi, ci mancherebbe altro! Solo berlusconi, coi suoi famosi editti bulgari, ha dimostrato di pensare il contrario; ed è stato lui, non dimentichiamolo, a volere la legge elettorale allucinante che attualmente castra la libertà di scelta dei cittadini.
Mi auguro che il referendum abrogativo del “porcellum” (per il quale ho firmato) passi, e ai cittadini sia restituito il diritto di votare i propri candidati e non, come accade con questa legge simil-sovietica, di dover subire scelte piovute dall’alto.
Quando mi parla dei vizi della Sinistra (e anche per questo la rimando al mio post precedente) non fa che sfondare una porta aperta. Ma insisto nel ritenere che il fenomeno lega sia molto più complesso e sfaccettato di come lo descrive lei, e che la sua crescita non si può ascrivere solo al disgusto nei confronti di un PD clientelare e opportunista, quale esso oggettivamente spesso è.
Non ho mai nemmeno sognato di pensare che il PD sia il ricettacolo di ogni virtù, e non credo che una simile idea si possa evincere da quel che vado dicendo.
Resta il fatto che se la scelta è fra due mali, si opta per il minore. E non mi pare proprio che bossi e belusconi rappresentino il male minore.
@FESTA Mi scusi ma è lei che si è lamentato del colore folkloristico di certi commenti come quelli di Travaglio che mi appare più goliardico che offensivo e quello che le volevo dire è che è un tipo di goliardata che ci sta, di non prendersela.
Per quanto riguarda quelli che lei chiama vizi del Pd io le dico che lei è più tollerante col Pd perchè lei è di sinistra. Tanto che quelli del Pd li chiama Vizi, quelli di Berlusconi sono castrazioni di libertà.
Si metta da un punto di vista neutro e vedrà che davanti si punzecchiano e fingono di odiarsi, dietro, chi sotto le lenzuola, chi dentro gli armadi, e sui temi cruciali attraverso i quali possono gestire le sorti del popolo, stringono patti di sangue e di non belligeranza.
Carletta, quel che lei dice di me a proposito della Sinistra, io potrei dirlo di lei a proposito della Destra, e dello pseudo travaglio. Quest’ultimo, che a mio avviso dice di solito solenni e non documentate sciocchezze, per lei dice goliardate perché in qualche misura ne condivide gli orientamenti, se non le opinioni (con questo non voglio assolutamente insinuare che lei dica sciocchezze). Non me la prendo, ovviamente, sul piano personale: quel che dice lo pseudo-Tavaglio non mi fa né caldo né freddo, e non mi tiene certo sveglio la notte. Sul piano però del dibattito politico, mi ritengo in diritto di ribattere alle sue “goliardate” (che comunque non fanno ridere), perché la politica va commentata seriamente, con argomenti plausibili e – spiacente di ripetermi – documentati.
Non condivido la sua affermazione circa la contiguità fra tutti, che serve solo ad assumere atteggiamenti rinunciatari e perdenti. Nell’onestà di Bersani, di Bindi, di Franceschini e Letta, a sinistra, e in quella di Fini e dei suoi FLI (quel che ne rimane), a destra, fino a prova del contrario ci credo. Ovvio che anche a Fini addebito errori mostruosi, ma questo non mi impedisce di riconoscergli della buonafede. Insisto quindi nel dire che a livello nazionale le differenze ci sono. Con tutti i difetti e i vizi che ha, la Sinistra non ha promosso leggi ad personam, né ha svillaneggiato la Costituzione, né ha fatto l’occhiolino agli sfascisti della lega. E neppure uno degli esponenti della Sinistra si è permesso di svillaneggiare un’avversaria con frasi tipo il “sei più bella che intelligente” indirizzato da berlusconi a Rosy Bindi, né ha dato collettivamebnte del coglione a tutti gli elettori della parte avversa. E’ ovvio che io sia un simpatizzante della Sinistra (anche se, lo ripeto, non del PD).
Non esiste, in ogni modo, un punto di vista neutro: si è sempre da qualche parte. Esiste, se mai, un punto di vista onesto, capace cioè di riconoscere qualità e difetti in ognuno. Per quanto mi riguarda, mi sforzo di giuudicare onestamente.
Concludendo, ribadisco che a mio parere la Sinistra ha dei vizi: stupidi, autolesionistici, puerili e perniciosi. Arrivo a prevedere che, anche se vincerà le prossime elezioni, riuscirà a mettersi nel guano, poco dopo, a causa delle sue divisioni interne. Ma la destra di berlusconi è autoritaria, arrogante, presuntuosa e liberticida.
E, tanto per ripetermi, fra due mali scelgo il minore.
@FESTA La neutralità è un privilegio caro Festa necessario per giudicare i fatti e leggere la storia. Io non amo Berlusconi, lo trovo un uomo spregevole e convengo sulla sua volgarità e quant’altro..Ma come è stato possibile che in vent’anni e più la Sinistra non sia riuscita a dare il benservito a quest’uomo? Perchè la Sinistra non ha smobilitato le masse quando cose ancora più terribili sono accadute? Checchè lei ne pensi io avevo votato per il Governo Prodi- l’unico ad aver battuto il Cavaliere- e anche Prodi aveva fatto una manovra richiedendo il sacrificio degli italiani.La Sinistra radicale decise che non poteva starci e perchè? Io non ho ancora capito cosa è accaduto ma li’ nasce la spinta che si è data alle persone, una spinta di allontanamento e di sfiducia.
La verità è dobbiamo smettere di parlare di Sinistra e Destra, basta rinvangare ideologie che oggi muoiono di fronte all’esistenza di nuovi problemi. In questo senso le dicevo che Berlusconi non è di destra, non più di D’Alema almeno. Finchè Lei e Travaglio continuerete a difendere le fazioni a priori non cambierà mai nulla.
Carletta, la neutralità è un’utopia, come ben sa chi si interessa di studi storici e antropologici. Delle divisioni e dei personalismi interni al mondo della Sinistra – cause prime delle sue débacle – le ho parlato fino alla nausea; non vedo dunque perché torni a citarmele: si tratta del peccato originale che da sempre, fin dal Congresso di Livorno che vide la prima scissione nel movimento socialista italiano, ne ha marcato la storia.
Non sono d’accordo sulla cancellazione dell’idea di Destra e di Sinistra; ritengo se mai che ne sia necessaria una ridefinizione. Poi, le si può chiamare come si vuole, ma delle polarità, in politica, sono necessarie. Semplificando fino al rischio della banalizzazione, direi che per “Destra” si può intendere un sistema di pensiero secondo il quale un gruppo ristretto di “migliori” ha il diritto/dovere di decidere del destino di tutti gli altri. In quest’ottica si colloca, ad esempio, il famigerato art. 8 della manovra fiscale attualmente in discussione. E’ invece di “Sinistra” un sistema di idee che esclude la possibilità, per una minoranza, di assurgere ad arbitro assoluto e permanente della vita di un popolo. Lei dirà che il bolscevismo, secondo queste mie definizioni, non sarebbe di sinistra ma di destra. Ed io le rispondo che è proprio così: i sistemi ove vigeva il cosiddetto “socialismo reale”, come tutti i regimi autoritari, erano in realtà tutt’altro che socialisti.Il mio è ovviamente un ragionamento non poco utopico, ma mi permette di discernere, nella babele di chiacchiere che caratterizza la politica (non solo quella italiana) chi è cosa.
La prego infine – a rischio di apparirle spocchioso e arrogante – di non assimilare le mie riflessioni alle sparate dello pseudo-Travaglio. Le ricordo infatti che il mio primo, sarcastico intervento in merito a questo articolo è stato di risposta ad un’affermazione errata ed apodittica dello stesso pseudo-Travaglio, che lei stessa ha poi definito una “goliardata”. Né condivido la definizione di “settarismo” per la scelta di campo che uno opera. Anche perché, a rigore, è settario chi, all’interno di un certo gruppo, crea una frazione (l’etimo viene infatti da “seco”, in latino = tagliare). Sono settari i neocatecumenali e Comunione e Liberazione, ad esempio, all’interno del movimento cattolico. Scusi la digressione: non intendo certo darle lezioni; il fatto è che il settarismo, come a più riprese ho già detto, lo considero il peccato originale della Sinistra. Io, viceversa, vorrei l’unità delle sinistre in un movimento aperto, coeso, leale e onesto, libero dalle alchimie dei D’Alema e dalle astruserie speciose dei Bertinotti. Mi piace il parlare diretto e chiaro della Camusso e della Bindi, non mi piace il buonismo amorfo di Veltroni.
Ma finché ci sarà un individuo che pretende di identificare l’idea di Stato con sé stesso, quasi novello Luigi XIV, e si attribuisce il diritto di disprezzare le leggi, perfino quelle che ha fatto approvare lui stesso (vedi norme sulla circolazione del denaro contante e somme elargite a Tarantini), e, quel che è peggio, propone un modello ideale di cittadino orientato sull’egoismo più sfrenato e sull’arricchimento personale a qualsiasi costo, preferirò sempre e comunque la parte che a questo individuo si oppone.
@FESTA Mi parla di neutralità come categoria filosofica! La prego non giochi con le parole nè con concetti che nulla hanno a che vedere.Non ho velleità di disquisire come commentatore politico e sarà il mio ultimo intervento perchè lungi da me l’idea di manipolare attenzione e spazi. Non ho spocchia nè certezze di uomo di sinistra. Mi interessa giudicare l’operato delle persone chiamate a governarMI e questo ho adottato come metro di giudizio politico, solo su questo mi piacerebbe che si delineasse la polarità politica, su valori realizzati e non. Apprezzo la sua fede nella Sinistra che si oppone”realmente” a Berlusconi, io invece non ci credo. Non ci credo perchè ho visto bruciare tutti i valori per la costruzione di una società giusta e civile. Lei sceglie il male minore, io non voglio scegliere il male e quindi mi tengo le mie delusioni e le mie amarezze.
Buona fortuna, Carletta. La saluto cordialmente, e mi auguro che quando dovremo tornare a votare una scelta – libera, autonoma, non condizionata da chicchessia – comunque deciderà di farla, al di là delle sue legittime delusioni e delle sue giustificatissime amarezze.
c’è per caso da comprare un’autostrada ?