San Giuliano è il giorno della festa, ma non si possono dimenticare i problemi economici e le difficoltà del mondo del lavoro. Per questo la Cgil ha deciso di approfittare del significativo flusso di gente per promuovere lo sciopero generale del 6 settembre. Di fronte alla propria sede in corso Garibaldi, la Cgil ha posizionato uno striscione con il significativo slogan “Non pago la crisi”. Sono stati distribuiti anche dei volantini per spiegare gli scopi della manifestazione che si svolgerà in piazza Vittorio Veneto a partire dalle 10,30. «Diciamo basta – spiegano – contro una manovra che impoverisce i lavoratori, i pensionati e non dà futuro ai giovani. Bisogna far pagare chi ha più ricchezza e chi non paga mai. In un mese sono state fatte due manovre ingiuste, sbagliate che impoveriscono i lavoratori e i pensionati. Bisogna cambiare la manovra per dare un futuro al Paese e investire sull’istruzione e sull’occupazione dei giovani».
Anche sulla facciata dello Sferisterio, monumento simbolo della città, è apparso uno striscione che ricorda lo sciopero generale di 8 ore del 6 settembre.
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La CGIL, oltre a non pagare la crisi (i residui aderenti sono quelli che hanno il posto garantito), non paga neppure l’ICI come gli enti ecclesiastici; pero’ i sindacalisti, per darsi da fare a litigare con quelli delle altre sigle e con il loro partito di riferimento, prendono lauti indennizzi.
L’Ansa oggi lancia questa notizia:
“Manovra: Salta norma su pensioni, recupero da lotta a evasione”
Evidentemente la CGIL non aveva torto se anche il governo si è reso conto che quanto evidenziato dal sindacato era giusto.
Inoltre su questo punto mi sembra che le tre sigle si siano ricompattate.Traduco: anche la Cisl e la Uil si sono rese conto di quali sono gli interessi dei lavoratori.
Io il 6 settembre vado a protestare.Ho un lavoro fisso, dei figli,ma mi sono rotto le scatole di essere preso per i fondelli da una classe politica incapace.é ora che il popolo si faccia sentire veramente,è inutile lamentarsi sempre che le cose vanno male e poi abbiamo paura di alzare la voce contro questi incapaci.Basta per la prima volta mi asterrò dal lavoro per uno sciopero e spero che tanti concittadini maceratesi lo facciano.E ORA DI DIRE BASTA.
La crisi c’è ed è evidente.
Che la crisi sia anche di valori sociali sopratutto dei nostri amministratori è chiaro.
Che all’interno della CGIL ci sia una “sezione” che vuole più protestare che risolvere è ovvio e risaputo oramai da tanti .
Che tra gli altri sindacati c’è chi ha proposto soluzioni radicali come eliminare le province, è palese.
Che lo stesso PD era contrario all’eliminazione delle province, era prevedibile.
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Che dall’accorpamento dei comuni il centro sinistra è quello che ci rimette di più è lapalissiano (dove li mettiamo-sistemiamo tutti quanti?)
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Che oggi, in questa situazione, scioperare è inutile e contro producente, è per me, purtroppo vero.
Dallo sciopero dovrebbe nascere il “dialogo”, ma in realtà non si riesce a dialogare con chi ha “l’acqua alla gola”. Si ottengono più risultati semplicemente proponendo una “via d’uscita”.
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Quindi rassegnarsi?
Ma neanche per sogno!.
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Ognuno nel suo piccolo può contribuire, senza aspettare che lo “facciano gli altri”…
E quando andremo a votare , cerchiamo di conoscere colui/colei che merita il nostro voto.
(Se ovviamente cambieranno la legge elettorale).
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Ecco, per questo sciopererei, si , per cambiare la legge elettorale sciopererei ad oltranza.
come al solito il pubblico sferisterio è al servizio della pubblicità di eventi privati.
quando avrò qualcosa da comunicare non farò pubblicità ma mi prenderò lo sferisterio.
Il cittadino ha solo due modi per far valere la propria voce: il voto e lo sciopero.
Considerando l’attuale legge elettorale il voto ha veramente poco valore.
Cosa mi rimane?
Il “lasciare che ci pensino gli altri” è il tipico atteggiamento delle persone che poi passano ore a lamentarsi.
Io martedì 6, manifesto! e come colonna sonora scelgo questa
http://www.youtube.com/watch?v=eLS4IHVXJac
Peace!
io invece penso questo : oltre a togliere le provincie , accorpare i comuni , ridurre i costi della politica e tante altre cose minori proporrei L ABOLIZIONE DEI SINDACATI. tutti . ostacolano qualsiasi cosa e da anni sono il freno delle riforme . sono colpevoli anche loro della situazione dove siamo arrivati. non possono più fare scarica barile .è evidente che anche loro hanno sbagliato e di brutto.
Riforme?? Quali sarebbero le riforme, quelle di abolire l’art. 18 e continuare a far pagare le tasse ai soli che le pagano, senza intaccare mai i privilegi e tanto meno dare la caccia agli evasori??
Io, prima di attaccare i sindacati proponendone l’abolizione (che è un po’ quello che vuole Marchionne…), non perderei di vista i privilegiati e gli evasori.
Ricordiamoci che Al Capone andò in galera perché evasore. Solo in Italia facciamo finta di non capire perché siamo in crisi.
@ Filippo
Il problema è che di Al Caponi/evasori qui l’Italia è piena…. Ed anche chi dovrebbe essere “intoccabile” ha così tanrti problemini con i tribunali che non può (perchè sarebbe il primo a rimetterci) o non vuole fare nulla (perchè altrimmenti perderebbe il voto di migliaia e migliaia di al caponcini)…
Vorrei replicare al sig. Andrea MARCHIORI per alcune inesattezze contenute nel suo commento.
1) Le Organizzazioni sindacali, compresa la CGIL, pagano l’ICI
2) Quelli che lei chiama “residui” sono persone, lavoratori, operai,impiegati, precari disoccupati che sono iscritti alla Cgil, che, con sacrificio, pagano la tessera per sostenere il sindacato e difendere i propri diritti (in provincia di Macerata sono iscritti , ad oggi, 11.698 lavoratori). Altro che posto fisso! Ma dove vive, sig. Marchiori, non conosce le tante situazioni di crisi che mettono a rischio posti di lavoro anche nella nostra Provincia? E i sindacalisti, si informi, e, se vuole lo invito a verificare nelle sedi della Cgil, affrontano quotidianamente vertenze per difendere posti di lavoro e salvaguardare un minimo di diritti che il Governo vuole smantellare.
Al Sig. SECCACINI consiglierei di leggere qualche manuale di storia! Le organizzazioni sindacali, storicamente, sono state abolite quando si sono instaurate le dittature. Per fortuna l’Italia è ancora una Repubblica democratica fondata sul lavoro…
@Aldo Benfatto
– la giurisprudenza che si e’ formata sulla legge 504/1992 ha equiparato le organizzazioni sindacali e i partiti alle Onlus con diritto alla esenzione ICI; non credo che Lei sia in grado di esibire le ricevute di versamento dei centinaia di immobili di vostra proprietà, che non sono solo le sedi periferiche.
– pur avendo il sindacato più di 15 dipendenti (ne sono migliaia) agli stessi, loro malgrado, non si applica l’art. 18 perché quei lavoratori sono evidentemente figli di un dio minore.
– attorno al sindacato gravitano associazioni ed enti no profit che, sempre per leggi di favore, non vi obbligano al bilancio consolidato sicché i conti restano sempre in penombra.
– i leader sindacali che sono entrati nel Palazzo della politica romana non mi risulta si siano battuti per l’abolizione dei privilegi della casta ma anzi hanno votato quelle odiose leggine bipartizan.
– il numero dei vostri iscritti e’ sensibilmente sceso ma ciò che più vi umilia e’ che e’ crollata la stima degli stessi.
– la vostra attuale leader non solo non e’ incline al dialogo ma non mi pare abbia proprio capacita’ persuasive, tanto che la Cisl si e’ dileguata ed anche il PD e’ diviso sul vostro conto.
– se la polizia vi ha fatto rimuovere lo striscione abusivamente steso sulla facciata dello Sferisterio significa che era illegale!
Vi siete mai chiesti se un lavoratore sia tutelato da un processo con rito del lavoro che dura 8 anni o da una procedura fallimentare che rimane pendente per 12 anni? Eppure al Governo negli ultimi trent’anni ci sono passati un po’ tutti!
Quando organizzerete una manifestazione su tali argomenti con proposte di legge e non solo con slogan ritriti, mi mandi una mail.
del gran pezzo di gnocca arrogante della camusso l’itala puo’ farne a meno….è solo sindacalista di se stessa……non ha esitato un attimoad allontanare in modo poco sindacalista e molto dittatoriale alcuni suoi iscritti che avevano protestato contro la sua persona (con manifesti ironici)….
fuori i sindacalisti fascisti che si reputano solo sindacalisti…..vergogna!
LA CGIL DIFENDE I DIRITTI DEI LAVORATORI…….I FATTI DICONO IL CONTRARIO
“Licenziato tre anni fa dalla CGIL, reintegrato dal giudice. ma la cgil non ha ancora rispettato la sentenza.
.La Cgil licenzia. Il giudice reintegra il lavoratore. Ma la Cgil non rispetta ancora la sentenza”
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http://licenziatidallacgil.blogspot.com/
Risposta al sig. Marchiori. Sabato 3 settembre alle ore 11 la Cgil organizza una conferenza stampa per presentare lo sciopero e la manifestazione del 6 settembre.In quella occasione esibiremo le ricevute del pagamento dell’ICI sugli immobili di proprietà (sede di Civitanova Marche e sede di Tolentino) così la smette con questa polemica stucchevole e che serve a sviare la discussione sui veri problemi che angosciano le famiglie maceratesi.
Vorrei parlare di questi argomenti. E’ possibile confrontarsi sulle cose reali? Me lo auguro nell’interesse dei cittadini di questo territorio.