di Beatrice Cammertoni
Pronta al via la trentatreesima edizione della Disfida del Bracciale di Treia. Mentre la città si prepara alla rievocazione storica il Sindaco Santalucia e Franco Capponi, che quest’anno ritrova il ruolo di Presidente dell’Ente Disfida, hanno presentato la manifestazione nell’ufficio del primo cittadino in Comune accompagnati da alcuni figuranti in abito d’epoca in rappresentanza delle contrade protagoniste. I celesti del Borgo, i viola di Vallesacco, i gialli dell’Onglavina ed i verdi del Cassero sono pronti a sfidarsi a colpi di palla al bracciale fino alla finale in programma per il pomeriggio del 7 Agosto, quando verrà decretato il vincitore. Ma quest’anno ad essere celebrato non sarà solamente il gioco tanto caro a Treia: con l’occasione dei 150 dell’Unità d’Italia la rievocazione storica si tinge dei colori del tricolore, come riassunto dallo slogan dell’edizione “Bianco, Rosse e Disfida”.
A fianco di Carlo Didimi, giocatore cantato anche da Leopardi a cui è intitolato l’intero evento, verranno ricordati anche due patrioti treiesi protagonisti del processo di unificazione nazionale. Luigi Bonvecchi prese parte insieme al mazziniano Didimi alle riunioni dei più importanti nuclei carbonari e della Giovane Italia della Penisola. A Filippo Pierucci, che partecipò alla difesa di Roma nel 1849 ed alla Prima e Seconda guerra d’Indipendenza è dedicata la mostra che aprirà nel pomeriggio di Sabato 30 nella Pinacoteca Comunale. Dall’inaugurazione al 31 dicembre verranno esposti gli abiti del garibaldino e le sue medaglie al valore. 150 dopo le nobili gesta dell’illustre prozio, Silvano Pierucci riceverà invece il Premio Carlo Didimi, riconoscimento con il quale la Disfida premia i “Campioni nello Sport e nella Vita”. “Un uomo che dei valori dello sport ha fatto una bandiera in ogni campo della sua intensa esistenza”: già tra i primi 25 ostacolisti italiani, Pierucci è oggi uno dei cinque atleti master più forti al mondo nella fascia d’età compresa tra gli 80 e gli 85 anni. Per questa ragione, nel corso della cerimonia che si terrà nella serata di sabato 30 in Piazza della Repubblica verrà insignito dello stesso titolo già ricevuto nel corso delle scorse edizioni da Don Luciano Genga, Nardo Scorcella, Luciano Sileni e Yuri Chechi.
Nove intense serate per la Disfida del Bracciale, che affianca alle qualificazioni per la sfida finale tra gli atleti delle contrade anche un ricco cartellone di eventi. Notti Rosse, Verdi e Tricolori condurranno alla ormai collaudata formula della Notte Bianca di Sabato 6 Agosto, che come di consueto finirà alle quattro del mattino successivo con la colazione offerta da Cucine Lube. E’ proprio il colosso cuciniero treiese a mettere la firma su uno degli eventi più attesi della settimana. Domenica 31 Luglio nel campo sportivo della città si terrà l’atteso concerto dei Nomadi, che ripercorreranno i loro successi fino all’ultimo e recente album “Cuore Vivo”.
Non solo colpi di bracciale: per le contrade la sfida si rinnova anche sul piano culinario con i piatti tipici della tradizione serviti nelle taverne e nelle locande dislocate nel centro storico: la Taverna dell’Artigiano nel quartiere Vallesacco, l’Hostaria del Cassero, la Locanda dello Zingaro dei colori dell’Onglavina e la Locanda del Contadino, quartier generale della contrada del Borgo.
La tradizione della Palla al Bracciale è fortemente legata alla stessa storia della città di Treia: per questa ragione tra gli eventi più importanti della rievocazione figura anche il Convegno in programma per le 18 del 30 luglio nella Sala Consiliare dal titolo “Giochi storici e rievocazioni: valorizzazione e sviluppo del territorio”, un convegno sui contenuti della proposta di legge a sostegno dell’iniziativa per l’istituzione di un circuito delle Città del Gioco del Pallone con il Bracciale.
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Un grazie alla Lube che ha consentito che anche nel 2011 la disfida si svolga.
Una tirata di orecchie al sindaco che fino all’1 di luglio non pensava alla disfida del bracciale manifestazione che da sempre non sopporta.
Non ringraziamo Capponi perché assumendo la presidenza dell’Ente disfida, di fatto inesistente, non a fatto altro che riparare ai suoi errori passati sostenendo un’amministrazione inefficiente.
Un rammarico per la manifestazione che da anni si è ridotta a una. c………….con risorse pubbliche e private gestite male.
Tanto fumo e niente arrosto
Avrei voluto commentare solo dopo la fine dell’evento , ma dato che pierini ha aperto il dibattito faccio alcune considerazioni (alcune con “ beneficio di inventario” fino al termine dell’evento ).
Guardando il programma della disfida quello che risalta sono la gran quantità di concerti e spettacoli che purtroppo c’azzeccano poco con la rievocazione storica della treia del primo 800 e del risorgimento, tema portante di questa edizione. Saranno belli per carità ma ci aspetteremmo altro , come una maggior concentrazione su rievocazione storica, botteghe artigiane e locande veramente addobbate, gioco del bracciale e ricorrenza 150° . Peccato.
Belli i claim come “bianco rosso e disfida” ecc. e in generale la comunicazione seguita dall’egregia agenzia impegnata da diversi anni con il comune. Anche se….. certi concetti creativi sono anni che girano e si riciclano. Serve una certa freschezza, novità e maggiore chiarezza espositiva anche se rimangono belli e ricercati.
Uno degli eventi in cartellone, prettamente attinente alla rievocazione storiaca e al gioco del bracciale , è il convegno di sabato pomeriggio. Tra i vari interventi verrà ripropinata la proposta di legge regionale di Capponi e Solazzi caduta poi nel dimenticatoio credo con la candidatura del ns. Franco “comunale” alle elezioni provinciali 2009.
Col senno di poi, quella occasione ( l’abbandono da parte di capponi del seggio regionale) cosituisce il punto di svolta in negativo della carriera di uno che fa politica di professione. Oggi lo ritroviamo, a piedi, a raccogliere la carica temporanea di presidente dell’ente disfida, organismo che non gode certo di un’ottima fama , e a dare una mano ad una sciagurata amministrazione il cui massimo obiettivo (nel bene e nel male ) è stato quello di organizzare il festival del lavoro trascurando sonoramente l’evento clou per TUTTA la cittadinanza treiese e forestiera .
Mi aggiungo anche io ai ringraziamenti agli imprenditori privati come la Lube che costituiscono una presenza fondamentale per una città come Treia. Però , lasciatemelo dire, avrei investito meglio e in modo più durevole le risorse destinate ai fuchi d’artificio. Mezz’ora di fuochi sanno di sperpero (letteralmente soldi che bruciano) : 10 minuti di fuochi (o niente ) e il resto destinato ad un’opera pubblica che rimanga per sempre ai cittadini invece mi sembrano il miglior compromesso.
Dimenticavo . Esiste già un comitato nazionale che si occupa del gioco del pallone col bracciale ( http://www.pallonecolbracciale.it dal menu selezionare storia e leggere l’ ultimo paragrafo ).
L’istituzione di un circuito delle città del gioco del pallone con il bracciale è praticamente un doppione. Una fuga in avanti di qualcuno per scopi propagandistici ?
esatto sig. Fratini per Treia uno dei gioielli è il bracciale però non ha ne un museo ne un sito, anzi il lavoro che ha fatto Treia per il bracciale è stato “scippato” da altri comuni. Treia è quella che da sempre ha rievocato e mantenuto la tradizione del Gioco; la stessa iniziativa del comitato nazionale, mi dicono, sia partita da Treia nel 1992 . Come le prime edizioni erano veramete rievocazioni storiche dove tutti i citatdini partecipavano come volontari e i soldi ne giravano pochi.
Un grazie comunque a quei signori che con sacrifici personale assistono e allenano e avviano i ragazzi al questo antico e sentito sport
bravo pierini , se veramente santalucia amasse la disfida a quest’ora lo vedremmo in mezzo alla strada a guidare i lavori come per il festival dei consulenti del lavoro .
pero’ c’e’ da dire che e’ un sindaco ke ama molto i giovani. si , ma solo quelli che non rompono le p***e e che lo riveriscono adulandolo. gli altri sono disadattati da non considerare
Egr. Sig.Fratini, non entro nel merito dei giudizi o delle considerazioni personali che è libero, come è logico e imprescindibile, di esprimere secondo coscienza. Vorrei però segnalarle, per onestà intellettuale, che l’informazione da lei riferita sul “già esistente comitato del gioco del pallone con il bracciale” è errata. O per lo meno incompleta. Il sito a cui lei rimanda – del quale testi e foto sono a cura del prof. Leone Cungi di Monte San Savino – fa riferimento a un precedente comitato riunitosi in assemblea proprio nella città toscana nel 2009 al fine di decretare il proprio scioglimento (per motivi fisiologici, difficoltà organizzative, di stanchezza…veda lei…). Da quella assemblea è emersa altresì la volontà di rilanciare il circuito (non per propaganda ma per sincera passione, le assicuro) in modo da far si che il lavoro svolto negli anni (gare sportive, convegni e quant’altro) non cadesse invano nel dimenticatoio, ma che anzi venisse rilanciato con un’azione diversa, più efficiente e contestualizzata al nostro tempo (aperto alle istituzioni, agli istituti scolastici e di ricerca e alle associazioni). Ciò, dopo un anno e mezzo circa di lavori, incontri (tra cui quello di Treia, nel marzo 2010) e confronto tra le diverse realtà del Centro Italia, trova oggi conforto e ulteriore stimolo nella proposta di legge nazionale di salvaguardia dei giochi storici (primi firmatari gli onorevoli Ermete Realacci e Manuela Di Centa), la quale fa seguito alla proposta di Legge regionale a firma di Franco Capponi e Vittoriano Solazzi (oggi Presidente dell’Assemblea regionale), temi centrali del convegno di questo pomeriggio a Treia. Molti altri comuni (oltre a Treia e Monte San Savino, dunque) e associazioni sportive hanno in seguito hanno condiviso (in quanto nel loro dna storico-culturale) questi principi e finalità, decidendo quest’oggi di ritrovarsi tramite i loro rispettivi delegati nel nostro centro storico per la firma del protocollo d’intesa di una costituente associazione che avrà ampio respiro in tutto il Centro Italia. Cordiali saluti.
un grazie a cronache maceratesi che riesce a far parlare anche i cittadini che di norma per varie ragione stanno zitti.
La disfida del Bracciale non rientra negli interessi del Sindaco ne degli altri amministratori tant’evvero che il presidente dell’Ente Disfida è Capponi che tra l’altro è anche il sindaco e giunta ombra.
La Disfida, i giovani e sopratutto Treia è in mano a degli incompetenti che si preoccupano solo dei problemi degli amici degli amici. Prova ne è che stanno svendendo un pezzo di proprietà pubblica situato in una porta storica del centro storico.
Credimi sig. Fortunati sono pericolosi.
Se sei un cittadino Treiese e sopratutto giovane impegnatevi per mandarli a casa.
Bando alle critiche, contestazioni e al disfattismo per partito preso ( il mio vuole essere un riferimento generale e non ad personam ), in quanto è facile osservare gli altri fare e tenersi in disparte rilassati ad osservare in modo da non stancarsi ed avere la mente fresca per denigrare tutto e tutti, avendo la pretesa di interpretare anche le intenzioni di ognuno riuscendo a captare quelle che hanno secondi fini.Scusate, non era questo il motivo del mio intervento, volevo solo suggerire, essendo nella settimana della disfida, se era possibile allestire a Treia in modo permanente, un Museo del Bracciale e della sua storia. Credo che la realizzazione di un tale Muso renderebbe un giusto onore a : TREIA CITTA’ DEL PALLONE COL BRACCIALE.