Da ieri i top manager della sanità marchigiana avranno compensi economici molto più soft. E’ questo l’effetto pratico di un emendamento presentato dal consigliere regionale Marangoni e approvato durante la seduta dell’Assemblea Legislativa delle Marche dedicata al riordino del servizio sanitario regionale. L’emendamento è passato con 17 voti favorevoli: 15 voti del centrodestra, oltre a Latini (Api) e Binci (Sel), 14 contrari (11 voti Pd, Marconi e Malaspina dell’Udc, Donati Idv), 4 astenuti (Acacia, Eusebi e Giorgi dell’Idv, Camela dell’Udc).
In pratica il direttore generale dell’Asur, i direttori generali delle aziende ospedaliere e i 5 direttori di area vasta avranno uno stipendio più leggero. «La retribuzione dei top manager della sanità marchigiana – precisa Marangoni – sarà inferiore al trattamento economico complessivo annuo previsto per i consiglieri regionali dell’Assemblea legislativa delle Marche, cioè, al massimo, pari a 3.000,00 euro netti mese, appunto il compenso dei consiglieri regionali marchigiani, i meno costosi tra i consiglieri regionali di tutte le altre regioni d’Italia.
Secondo Marangoni, «si parla solo di privilegi della casta politica mentre si dovrebbe parlare soprattutto di privilegi e compensi esagerati per buona parte dei dirigenti della pubblica amministrazione nazionale, regionale, provinciale e comunale. Ad esempio, pochi sanno che i segretari comunali, anche di piccole città o paesi delle Marche, hanno in genere un trattamento economico complessivo superiore a quello dei consiglieri regionali marchigiani. La “casta amministrativa e burocratica” – aggiunge Marangoni – è molto più numerosa e più remunerata rispetto alla casta politica regionale. Come mai nessuno punta il dito sulla casta dei manager pubblici che hanno spesso garantiti posto e retribuzione, diversamente dai politici che ad ogni mandato elettorale devono, giustamente, accreditarsi nei confronti dei cittadini per essere rieletti?»
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era ora
Era ora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
per restituire tutto il surplus e risanare i debiti della sanita devono lavorare 10 anni gratis
tipica azione di propaganda: non so quali responsablità abbia un consigliere regionale ma il direttore generale dell’asur risponde di un bilancio di 2600 mln di euro, della sicurezza del lavoro di 15.000 dipendenti, della normativa sulla privacy, ecc…
essere cittadini significa saper distinguere la propaganda dalle cose serie: sono preoccupato dai rischi per la qualità professionale di chi accettera’ di assumere nun tale incarico da cui, volenti o nolenti, dipende la vita di tante persone!
proposta da espandere a tutti i manager italiani!
che cosa staranno tramando? dov’è la fregatura?
qualsiasi professionista o artigiano rischia di suo, quindi quando accetta un incarico lo farà con la massima professionalità e si farà un’assicurazione personale! Era ora, basta con tutti questi privilegi a chi lavora nel pubblico!!!!!!!
privilegio e’ essere pagato per il lavoro che uno fa?
trovatemi una impresa di quelle dimensioni che paga il management quelle cifre… il resto sono solo chiacchere!
@ Angelica
MAh… fregatura… non penso…
la verità è che l’emendamento, preparato e consegnato con una buona dose di tempestività e furbizia, è stato votato quando mancavano diversi consiglieri di maggioranza nell’aula…
l’appoggio di API e Sel, con l’astensione dell’IDV, ha portato al risultato conseguente…
l’unico problema è che si stanno già muovendo le “burocrazie plenipotenziarie” ospedaliere per ripristinare lo status quo…
per il resto… senza voler provocare i tanti estimatori dell’antipolitica…
un consigliere regionale, e quindi il Consiglio Regionale, che determina la vita, con le proprie iniziative e con l’azione legislativa regionale, dell’intera popolazione marchigiana, ed in tutti i settori, non solo quello sanitario, è investito di un compito meno importante e con minore responsabilità di un direttore sanitario?
Non penso, anzi… ci si aspetta che le scelte fatte siano tutte nell’interesse della collettività…
E bravo, Marangoni! Noi è da tempo che lo diciamo (inascoltati).