un monumento alle morti evitabili del ns iniquo sistema sanitario non sarebbe cosa giusta? il monumeto proposto è come un monumeto a chi danneggia il sistema!
CAL provinciale: "in particolare, per ciò che riguarda la Provincia di Macerata, c’è il rischio concreto che ne venga di fatto annullata l’identità, maturata in 150 anni di storia, per catapultarla all’interno di un territorio disomogeneo di 5.000 km quadrati e più di 700.000 abitanti, che non hanno tra loro in comune usi, costumi, tradizioni;"
come noto Fermo sono attive pratiche di cannibalismo, mentre la poligamia è una usanza comune tra gli ascolani...
ma quali teste posso partorire simili fesserie?
quante adesioni raccoglierebbe un "comitato per la provincia Macerata - Fermo - Ascoli Piceno"?
ulterio dimostrazione che lo stato è quella invenzione finalizzata a far vivere tutti sulle spalle di tutti. mi dispiace per la iella, ma qualche variabile lo stato assistenziale dovrebbe lasciarla!
una riunioneper discutere come coordinare il servizi, accorpare i comuni per raggiungere una dimensione decente, per smettere la lotta per la proliferazione delle sedi scolastiche (con donazioni di soldi pubblici per mantenere quello che non si puo' mantenere)?
ci sono cause piu' serie da combattere nella ns sanita' regionale... certo che la chiarezza del disegno complessivo consentirebbe a tutti di comprendere le scelte.
ha senso attendere 20 giorni per l'indicazione della proposta dell'ASUR dei nuovi direttori di area vasta? la Giunta poi si concederà il lusso di altri giorni? Possiamo permetterci in questo momento la principale azienda regionale (3 miliardi di euro l'anno!) senza vertici di area vasta?
se si spende piu' quello che si ha (predendolo dal futuro!) prima o poi qualcuno presenta il conto.
Bisogna, quindi, trovare i soldi da restituire: ma mentre l'aumento della tassazione (con i rischi che porta rispetto alla riduzione dei consumi e quindi di depressione dell'economia) è immediato, sui lussi che ci siamo concessi i tempi si allungano.
E' vero che per ridurre i parlamentari occorre una legge costituzionale: ma nulla impedisce che la metà dei parlamentari marchigiani si dimetta da subito, dando sostanza alle parole.
Come pure nulla impedisce ai consiglieri provinciali di Fermo di dare l'esempio dimettendosi (anche per togliere il dubbio che leggina fatta con calma più avanti consenta, aumentando ancora le tasse, di mantenere la provincia sotto casa).
Infine una domanda: la Giunta regionale avrà la forza di superare da subito la piccola area vasta 4 di Fermo, che ha le dimensioni di una zona territoriale (e l'inutile discussione sul destino di Amandola)?
privilegio e' essere pagato per il lavoro che uno fa?
trovatemi una impresa di quelle dimensioni che paga il management quelle cifre... il resto sono solo chiacchere!
tipica azione di propaganda: non so quali responsablità abbia un consigliere regionale ma il direttore generale dell'asur risponde di un bilancio di 2600 mln di euro, della sicurezza del lavoro di 15.000 dipendenti, della normativa sulla privacy, ecc...
essere cittadini significa saper distinguere la propaganda dalle cose serie: sono preoccupato dai rischi per la qualità professionale di chi accettera' di assumere nun tale incarico da cui, volenti o nolenti, dipende la vita di tante persone!
Stefano: siamo cittadini e non possiamo dare le colpe agli altri. il dividendo di favori sui quali troppi svendolo il loro voto e' un fatto e comunque un regime si regge sul consenso dei cittadini. dei piu' certo, ma dei piu' dei cittadini.
PS: visto l'ottimo lavoro di contenimento delle spesa... forse si sarebbe dovuto candidare il commissario prefettizio!
Non esiste piu' la politica ma solo oligarchie cooptate e cooptanti. I vecchi partiti selezionavano persone almeno in grado di esprimere un ragionamento, dovendo confrontarsi con assemblee: oggi ascoltando il parlamento sentiamo il vuoto e nel vuoto tutto accade perche' ogni direzione e' libera.
non c'e' visione, non c'e' politica, ma solo partitica.
La colpa naturalmente e' da dividere in parti uguali tra tutti noi troppo sazi e ignari del valore altissimo della politica per la realizzazione personale di ciascuno di noi.
troppo spesso si preferisce sparare invece di capire e su un sistema sanitario c'e' molto da capire.
ci sono molte storture ma purtroppo da fuori non si vedono e l'opacita' del sistema impedisce una discussione e quindi il superamento delle stesse.
per partire con un discorso serio sulla sanità bisogna partire (secondo me) dalla Carta dei servizi:
la principio di necessari assoluta trasparenza nell'azione di cio' che e' pubblico.
la dichiarazione esplicita degli standard nei servizi che si erogano e' un fulcro straordinario per consentire al sistema di cambiare
cambiare per seguire i bisogni di oggi, mentre il sistema e' strutturato per i bisogni del passato.
remo appignanesi
«appignanesi»
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27/3/2011
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