Popsophia, il sindaco Mobili:
“Superato ogni record del 2009”

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Popsophia-1-300x200di Laura Boccanera

Troppo borghesi e ordinate le sedie collocate in fila, una dietro l’altra in piazza della Libertà per i Tambours du Bronx. Ieri sera, non appena l’atmosfera, al ritmo dei tamburi si è scaldata, i componenti della band francese, hanno invitato il pubblico a “rompere gli schemi”, andare avanti e saltare e ballare come in un concerto rock.
Un po’ di stupore e malumore tra il pubblico che aveva il palco coperto, ma tant’è: impossibile rimanere fermi, e così via a ballare, saltare e incitare i ragazzi della banlieu che in circa due ore di spettacolo non si sono risparmiati, lasciando solo lamiere ammaccate di barili. Anzi no, nemmeno quelle dal momento che alla fine della performance hanno “gettato” in mezzo alla folla i bidoni, subito raccolti dai fan che hanno iniziato a suonare per un secondo concerto improvvisato. “Quando suoniamo sentiamo solo energia – ha detto Cedric Armengaud, uno dei tamburi del Bronx – per noi è importante creare una performance, coinvolgere il pubblico con le luci, i video, il corpo”. Popsophia-3-200x300Tripudio di applausi e di entusiasmo anche per il concerto jazz al teatro Annibal Caro, pieno per la seconda volta da tutto esaurito. L’esperimento di Popsophia e Jazzdimarca ha funzionato in pieno e ha permesso di avere come ospite AAron Golberg , gigante talentuoso, personaggio artistico che con estrema naturalezza si è mosso sui tasti del pianoforte. Colpi da maestro con le note di Fabio Zeppetella, Dario Deidda e Greg Hutchinson. Goldberg si è esibito con alcuni brani originali che hanno fatto trasparire tutta la sua identità artistica che è fatta di uno stile personalissimo e carico di pathos comunicativo e di controllo musicale che all’ascolto tiene lo spettatore incollato alla sedia. Ma la giornata di ieri è stata aperta con il pensiero, come ci ha abituati ormai l’appuntamento pomeridiano al Chiostro Sant’Agostino, con la lectio riflessione sul concetto di Straniero. Protagonista Umberto Curi, direttore scientifico del Festival, intervistato da Donatella C. Mandolesi . Per l’occasione e la vicinanza al tema trattato, l’iniziativa è coincisa con la giornata del volontariato civitanovese e ha avuto il sostegno anche dell’associazione Anima Mundi. Al termine dell’incontro un momento di riflessione sul ruolo dei servizi sociali con l’assessore Fabrizio Ciarapica e il presidente della consulta ai servizi sociali Moira Giusepponi. In chiusura l’ esibizione dei Nio. E sempre sul versante filosofico impareggiabile ieri sera Giulio Giorello che ha tenuto la prima vera e propria lezione di Pop filosofia, spiegando perchè anche dietro Dylan Dog sia possibile cogliere il sentimento della morte, della vita, della scienza e del confine fra realtà e finzione. Va così in archivio il primo week end, si riprende venerdì prossimo al Lido Cluana quando arriverà Remo Bodei, sabato e domenica Platinette, Barbara Alberti, le Winx, Franca Leosini e l’inaugurazione della mostra di Bengt Wanselius.

Popsophia-17-300x240“Felice”. È lo stato d’animo del Sindaco Massimo Mobili dopo il primo weekend di Popsophia. “Felice – dichiara -, non solo perché il pubblico ha superato le nostre aspettative ma soprattutto per la qualità degli spettatori. Obiettivamente, contando le navette e i parcheggi che abbiamo dovuto aprire, sabato e domenica non hanno precedenti e hanno stracciato qualunque record del 2009. Tuttavia la nostra è un’operazione culturale che non si valuta solo sui numeri, quindi ciò che mi soddisfa di più è il fatto di aver visto tanti giovani, come non c’erano mai stati due anni fa e tante persone che prendevano appunti alle conferenze. Ho visto spettatori con in mano una sorta di piano di studi, il pubblico arriva preparato per assistere a più cose possibile nella stessa serata”. La città “è stata in grado di sostenere l’urto” secondo il direttore Di Lupidio “ma siamo al limite della capienza”. Mercoledì nella riunione tecnica parleremo di eventuali correzioni anche per il venerdì. Si è parlato di spostare più dietro il palco del Lido. Lo valuteremo ma è una soluzione che implica chiudere la strada per tre settimane e non ci sembra opportuno d’estate. Magari lo sposteremo solo per la conferenza di Margherita Hack. Un’altra soluzione possibile potrebbe essere quella dei maxischermo fuori dal Lido. Comunque – conclude Di Lupidio – siamo partiti come meglio non si poteva ma le vere valutazioni le faremo ad agosto. Speriamo di continuare così”. Parla del programma invece il direttore artistico Ercoli “soddisfatto per la riuscita di una serata all’insegna delle contaminazioni da Civitanova Danza a Jazz di Marca che hanno contribuito al nostro successo fino ad Abitanti & Abitare e Vitalitys: due iniziative volute da privati e che ieri hanno collezionato migliaia di visite”. “L’unica considerazione che sbaraglia ogni altra – secondo Ercoli -, è che raddoppiando l’intensità culturale del programma raddoppia anche il pubblico. Dato che smentisce tutti coloro che giocano con programmi al ribasso per paura di non intercettare il successo. Quello di Popsophia è invece un pubblico doppio nel numero rispetto a qualsiasi manifestazione precedente a Civitanova Alta e triplo rispetto alla preparazione culturale e al coinvolgimento che la gente mette nel Festival”. “Insomma – dice Ercoli -, qui nessuno viene per passeggiare. Il programma non ha nessun cedimento nello spettacolo ma rende spettacolare la filosofia facendola diventare trasversale dalla letteratura al teatro, dalla psicologia alla poesia. Non c’è alcuna facilitazione e per adesso la formula ci da ragione”.

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(foto di Luigi Gasparroni)
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