«Tanto lavoro per nulla? Parafrasando con licenza il poeta inglese si potrebbe intitolare così la stagione lirica 2011 ». E’ questo il grido lanciato dai lavoratori dello Sferisterio, animati da un crescente malumore per la situazione che si è venuta a creare per loro negli ultimi anni e che continua con il tempo ad aggravarsi.Tutto è iniziato qualche anno fa quando lavori straordinari effettuati sulla struttura furono affidati in appalto a ditte esterne: «Noi potevamo fare – spiega Mauricio Pasquali, rappresentante dei lavoratori – i lavori su palcoscenico, retropalco e buca d’orchestra, soprattutto quelli che riguardano il legno, nostra competenza, e ci siamo anche proposti, senza risultato. Quando queste opere sono state affidate ad altri, abbiamo dato anche dei consigli sul come fare visto che conosciamo benissimo il teatro e che siamo forse i più innamorati, ma nessuno ci ha ascoltato e non è stato seguito il dovuto criterio di costruzione. Quest’anno ci siamo ritrovati a dover rimediare a queste deficienze con un aggravio dei costi ed un aumento inevitabile dei ritmi di lavoro con la macchina organizzativa per gli spettacoli già in moto. Questo corrisponde a compressione dei tempi e accelerazione dei ritmi di lavoro per effettuare allestimenti sicuramente d’effetto come la fama e la carriera del Direttore Artistico stanno a dimostrare, ma che di certo non sono maestosi, nè particolarmente originali. Noi lavoriamo in tanti teatri e le scenografie dello Sferisterio sono da teatro al chiuso e vengono in buona parte prodotti altrove, non valorizzando l’esperienza e le capacità di costruzione e produzione dei tecnici “maceratesi”ai quali vengono ridotte le giornate lavorative rispetto al 2010. Tra l’altro, molto spesso, sulle scene vanno rimesse le mani e non sono adatte al nostro teatro, perciò o vengono rifatte da noi o persino rimandate indietro».
I lavoratori dello Sferisterio danno anche la loro ricetta: « Sappiamo che ci sono meno soldi ma potremmo essere utili a capire come utilizzarli. Abbiamo accumulato negli anni nel magazzino del teatro molto materiale scenografico che potrebbe essere ripreso, recuperato e rimesso in scena con qualche giornata in più di lavoro anche per noi. Molte sono rovinate perché non concepite per il teatro all’aperto ma altre sono bellissime. La Traviata di Svoboda, ad esempio, potrebbe caratterizzare il Festival ed essere riproposta invece se la stanno godendo altri. L’Arena Sferisterio inoltre è davvero un teatro meraviglioso che riceve elogi da chiunque vi acceda anche se solo per una volta, ma come abbiamo detto anche in passato necessita di una manutenzione ordinaria ed a volte anche straordinaria per consentirne l’utilizzo dal punto di vista artistico e culturale, ma anche come bene architettonico di rilievo da valorizzare anche come attrazione turistica. Senza pretendere ulteriori incrementi di spesa agli enti locali, i lavoratori precari dello spettacolo pensano logico tornare come in passato ad effettuare anche opere di manutenzione ormai urgenti di una struttura invidiata da molti in Italia e all’estero come lo Sferisterio che non deve essere abbandonata a se stessa e vedere utilizzate a pieno le proprie potenzialità».
I lavoratori lamentano anche l’assenza della politica: «I rapporti sia con l’associazione che con il Sindaco sono molto corretti ma vorremmo un confronto anche prima dell’inizio delle prove e più rispetto per gente che lavora in arena da 20anni. E’ il momento di rivedere la situazione e chiederemo un incontro al sindaco durante il Festival. Chiediamo agli amministratori locali di prendere atto della necessità ormai di accorpare la gestione del Teatro Lauro Rossi, anche per un contenimento dei costi di gestione, a quella dell’Associazione Sferisterio e per consentire un prolungamento del periodo lavorativo per i tecnici e maggiori garanzie per quel riguarda modalità di assunzione e certezza dei pagamenti. Con queste righe crediamo di andare incontro alle direttive del Consiglio Comunale sulla lirica riunitosi nel mese di marzo,chiediamo al più presto la convocazione di un tavolo di discussione e denunciamo, oggi più che mai, la difficile situazione di coloro che permettono ormai da anni che la magia degli spettacoli (di ottimo livello anche in questo anno di crisi) si realizzi e sia goduta dal pubblico».
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La gestione Pizzi/Gasparon si è contraddistinta per la totale mancanza di rispetto per le categorie che da anni prestano la loro opera allo Sferisterio … tutto ruota intorno ai due ed alla loro corte dei miracoli (vari cantanti come William Corró, ex comparsa, o Enrico Cossutta, onnipresenti, oppure i mimi come Tonucci, Santinon, Fernandez, Potente anch’essi onnipresenti e soprattutto strapagati ed osannati) … mandiamoli a lavorare altrove e restituiamo lo Sferisterio alla sua originaria destinazione, la MUSICA
Condivido pienamente quanto sostengono i “lavoratori” dello Sferisterio. Nella mia interrogazione consiliare avevo chiesto il perchè di scenografie rodottissime e anche la “dimenticanza” delle scenografie già utilizzate. La grande dimensione del Palcoscenico è umiliata dal rimpicciolimento scenografico.Sono convinto che la spesso menzionata Scuola Maceratese ( vale a dire chi vi lavora da una vita, e ne sono molti ) debba essere ri\utilizzata e di molto, sono anche convinto che il nuovo Statuto della Associazione e i nuovi gestori saranno più attenti al “nostro” indotto. Guido Garufi Capogruppo IDV Comune di Macerata
Bravi!!!!!!!! Finalmente, anche voi, sottolineate i vostri grandi disappunti!!! Macerata ed suoi cittadini, “uniti per lo Sferisterio”, avrebbero tutte le carte in regola per gestire egregiamente le necessità dei suoi TEATRI, coprendo con efficienza tutti i ruoli di competenza, ad essi consoni.
Un “REFERENDUM PER I TEATRI”, darebbe risultati ,di consenso popolare,inaspettati!
Ma, purtroppo, qualcuno ( sicuramente troppi “qualcuno”) non muoverebbe un dito per promuoverlo e sostenerlo. E mi sorge spontaneo, domandare, ai Signori della Politica:
” Perchè, vista l’attuale situazione, purtroppo logora, dello Sferisterio, nessuno di Voi si è mai battuto, o ha pensato di affidare al popolo l’unanime decisione sulla gestione dei Teatri Maceratesi? Quale, motivazione , non ha mai sollecitato nessuno di Voi, ad intraprendere e promuovere, un Referendum altamente Legittimo, in difesa e a sostegno della nostra cultura? ” Oltretutto, una simile realtà, rafforzerebbe ad avvicinerebbe, l’interesse della gente ai suoi Teatri.
Mi piacerebbe molto ricevere delle risposte!!!!!!! Grazie.
Il problema è squisitamente “politico”, nel senso più alto e più nobile che questa parola possa avere.
lo Sferisterio è un biglietto da visita, forse l’unico di una rilevanza che non sia locale, che ha Macerata nei confronti del turismo.
Quindi io NON mi meraviglio che vi possa essere una Stagione in perdita, a patto che vi sia un RITORNO economico diffuso, un RITORNO di immagine, un RITORNO in qualità dei cantanti, un RITORNO nell’utilizzo delel esperienze locali, ecc. ecc. ecc.
Ed invece qui, da molti anni, lo Sferisterio è un pozzo senza fondo per i soldi spesi mail ruitorno E’ INESISTENTE.
Poichè per gestire la complessa macchina che sta dietro allo Sferisterio è impensabile che 2 soci (senza nessun tipo di controllo), tra l’altro SENZA nessuna esperienza artistica, manageriale, pubblicitaria o culturale al riguardo, nominino un pool di persone (CdA) anche loro senza alcuna esperienza nel campo della Lirica e nonimino e rinominino un Direttore Artistico (Ricciarelli/Pizzi) che, al di la del nome, non ha portato alcun valore aggiunto allo Sferisterio.
E’ impensabile che 2 persone (senza nessun controllo e sebnza nessuna competenza artistica, manageriale, pubblicitaria o culturale) possano accendere mutui sulle spalle dei cittadini così, come se nulla fosse, facendo finta che i 10 MILIARDI siano bruscolini e che NON vi sia alcun RITORNO di immagine, economico, di professionalità.
L’Associazione Sferisterio il classico infinocchiamento per cui, senza nessun controllo, si fa e si disfa (e spesso si pontifica) senza nessuna competenza artistica, manageriale, pubblicitaria, culturale per ciò che riguarda la Lirica.
L’ho già scritto e lo ripeto: dopo che per anni (in TUTTO il Mondo) si è spinto il brand “Macerata Opera” è da idioti oceanici cambiarlo in SOF….
Se è stato fatto ciò signfica che sia chi ha proposto il cambio del nome che chi lo ha supinamente accettato dimostra di avere zero competenza in materia di promozione e di marketing e che pertanto è inadatto a compire scelte di questo genere.
Negli ultimi anni chi ha gestito la promozione dello Sferisterio ha cancellato i nomi dei cantanti ponendo l’attenzione solo su chi fa la regia, le scene, i costumi, il direttore artistico: non c’è cartolina, manifesto, pieghevole (che paghiamo noi come collettività) che non sia solo un autoglorificazioone del maestro Pizzi: chi pensa che questo sia un modo di fare pubblciità farebbe bene a seguire qualche lezione di marketing alla CEPU.
Ora si parla di un nuocvo Statuto dell’Associazione che NON servirà a nulla se l’impianto del CdA e la Presidenza (e Vicepresidenza) rimangono immutati.
Questi (senza alcun controllo) spendono e spandono allegramente SOLDI di TUTTI e poi non hanno nemmeno gli attributi per fare vedere i Bilanci INTEGRALI ed il Sindaco si prende gioco anche della cittadinanza dando i “riassuntini” dei bilanci dove, anche un cretino, capirebbe che non si riesce a scomporre distintamente ogni capitolo dio spesa e quindi ci si capsice poco/nulla.
Ma al di la dei mutui, al di la delle scarse professionaoluità, al di la di una campagna pubblicitaria (costosa) e dilettantistica, al di la di un CdA politico (nel peggiore senso della parola), al di la di tutto questo la cosa che veramente mi fa [email protected], che mi fa girare le balle come le eliche di un transatrantico, che mi manda fuori di testa e che negli ultimi 6/7 anni si è allegramente [email protected] quanto di buono e positivo si era fatto negli ultimi 30 anni.
io non sono un esperto di lirica, un fine intenditore, un melomane: come il 90% di chi va allo Sferisterio sono uno qualsiasi, che gli piace ascoltare musica lirica, che gli piace ascoltare le belel fvoci dei cantanti, che gli piace vedere una scenografia che non sia un riciclato di altre opere….
Ma da Maceratese, da cittadino di questo “paese mio che stai sulla collina, disteso come un vecchio addormentato, la noia l’abbandono solo la tua malattia” mi riempiva di orgogglio sapere che questa nostra piccola città, puntino insignificante nel Mondo, caccola tra i milioni di città sulla Terra era UN NOME di rilevanza Mondiale quando si parlava di Lirica.
inqualificabile sperpero di denaro in scenografie quasi o deltutto inutilizzate, “professionalità” sovradimensionate e strapagate e non vado oltre per amor della città….ma per i macchinisti, attrezzisti e maestranze varie..1 (leggasi: uno) euro di aumento in 10 anni!
ogni ulteriore commento è superfluo..