“La popolazione di Sforzacosta, Casette Verdini, Colbuccaro e Pollenza Scalo pensa che i limiti della tollerabilità sono stati ampiamente superati e che non è più possibile andare oltre”, si legge nella nota stampa dell’Associazione Nuova Salvambiente ” di Pollenza, che organizza un’assemblea pubblica per il 14 luglio alle ore 21,30 al locale “Vecchio Mulino” di Casette Verdini, per gridare alle autorità competenti tutta la propria rabbia per l’incuria con cui viene rimandata la risoluzione delle gravi problematiche ambientali che affliggono da troppi anni il territorio.
“I problemi più seri – si legge nella nota – sono quelli legati soprattutto alla presenza dell’impianto di smaltimento rifiuti Cosmari, che la politica, alcuni decenni fa, ritenne idoneo localizzare nella verde e popolata vallata del Chienti, a due passi tra l’altro dalla riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, per poi disinteressarsi completamente delle problematiche legate al suo funzionamento, comprese quelle più note ed evidenti, ricordandosi esclusivamente di notificare ai cittadini bollette sempre più salate.
Con maggiore urgenza si vuole veder risolto il problema dei “cattivi odori”, diventati, soprattutto negli ultimi tempi, assolutamente intollerabili. Il potenziamento della raccolta differenziata ha determinato infatti un aumento della produzione del compost, senza però che si sia provveduto al necessario adeguamento dell’impianto, ciò comportando l’emissione di esalazioni costanti e talmente nauseabonde da provocare , in molti casi, irritazioni, vomito e malesseri vari, che costringono i cittadini, specialmente nelle ore mattutine e notturne, a barricarsi dentro le proprie abitazioni, con il comprensibile conseguente disagio di essere prigionieri in casa, soprattutto durante la stagione estiva.
Al di là delle implicazioni legate alla probabile tossicità di concentrazioni così maleodoranti, è sicuramente certo che l’esposizione a “odori molesti”, oltre i limiti di tollerabilità, influisca in maniera negativa sullo stato psico-fisico delle persone, determinando di fatto sia una violazione del diritto alla libertà personale che di quello alla salute, inteso come stato di benessere leso da ogni fatto idoneo a provocare stress, esasperazione e tensione psicologica, anche prescindendo dalla prova dell’esistenza di patologie specifiche.
In relazione alla problematica, su sollecito della popolazione, è spesso intervenuta l’ARPAM che ha redatto numerosi verbali, alcuni dei quali risultano al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
L’Associazione “Nuova Salvambiente” reputa pertanto improrogabile il richiamo all’attenzione dei Sindaci dei Comuni di: Macerata, Tolentino, Pollenza, Corridonia e Urbisaglia, in qualità di autorità sanitarie locali preposte alla vigilanza delle industrie insalubri, sulla necessità di provvedere alla risoluzione immediata del problema, con prescrizioni e ordinanze che impediscano la continuazione del danno.
L’Associazione inoltre intende manifestare alle autorità il totale dissenso della popolazione alla realizzazione delle opere di adeguamento dell’impianto di incenerimento previste nel Bilancio di 2011del Cosmari per cui risulta preventivata una spesa di €. 2.885.000, che dovrebbero comportare, tra l’altro, un potenziamento dell’impianto pari a + 24%. Alla luce dei frequenti arresti per avaria subiti dall’impianto nel corso del 2010, con conseguenze negative in termini di emissioni di diossine, che dimostrano la vetustà dell’impianto, ci si interroga infatti sull’opportunità di continuare a investire su una struttura oramai tecnologicamente superata, oltre che sulle motivazioni che ne giustificano il potenziamento, che contrastano con la sensibile diminuzione del prodotto da bruciare in conseguenza all’aumento della raccolta differenziata..
Dopo decenni di funzionamento dell’impianto di incenerimento si reputa necessario altresì, a tutela della cittadinanza, approfondire i monitoraggi per una più coerente valutazione dell’impatto ambientale prodotto dall’impianto, agendo sia sull’incremento dei controlli della qualità dell’aria che sull’implementazione dei controlli medesimi, agendo su matrici diverse dall’aria, quali terreno e prodotti alimentari provenienti da zone limitrofe all’ impianto, chiedendo, se necessario, l’intervento del Servizio Prevenzione dell’Asur, magari utilizzando, per fronteggiare la spesa necessaria allo scopo, parte delle somme di equo indennizzo percepite dai Comuni di Macerata, Tolentino, Pollenza, Corridonia e Urbisaglia, a titolo di risarcimento del danno subito dalle popolazioni residenti nelle zone adiacenti all’impianto.
Insomma, la popolazione, pur nella consapevolezza che il progresso si paga e qualcuno è chiamato a farlo, chiede alle autorità competenti che rivolgano finalmente la dovuta attenzione a quanto con forza rappresentato”.
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…chiaramente il compostaggio non funziona.
Impiato vetusto???
Ma che dite mai????????????
Quando da noi si cominciava a ragionare su questo tipo di impianto, altrove in Italia ed Europa questi “camini” venivano smantellati perchè considerati sorpassati; ciò significa che l’impianto è nato STRAVECCHIO prima ancora di cominciare….
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L’unica risposta possibile è trovare una soluzione per il composit e SPEGNERE l’inceneritore…
E’ una vergogna che migliaia di persone debbano vivere in queste condizioni, abbiamo tutti noi conoscenti o amici che abitano in quelle frazioni, quindi sappiamo benissimo quello che sopportano da moltissimi anni e che più tempo passa più la situazione peggiora. Inoltre i comuni, come per esempio Pollenza che è coinvolta con la grande frazione di Casette Verdini, incassa ogni anno oltre 120.000 euro di accise proprio per l’impatto ambientale che il Co.sma.ri crea nei residenti, ebbene gli amministratori di questo Comune avrebbero dovuto reinvestire tutti questi soldi per creare parchi, verde pubblico e cercare di compensare il disagio. Questo non solo non è avvenuto perchè questo comune ha utilizzato impropriamente questi soldi per risanare bilanci fallimentari violando anche obblighi e leggi, ma si è anche adoperato per aumentare la cementificazione di Casette Verdini e tutta la sua vallata, autorizzando anche l’abbattimento di pini protetti (come pubblicato anche da cronache maceratesi) per far realizzare parcheggi e asfalto. Provate a fare un giro per Casette Verdini e Sforzacosta, guardate che scempio hanno fatto questi amministratori pubblici con i loro partiti del mattone e odorate la puzza nauseabonda del Co.sma.ri, così capirete in che condizioni vivono in quelle zone.
Bravi ragazzi di Nuova Salvambiente, organizzate anche una colletta per finanziare un nuovo sondaggio sia dell’aria che della terra attorno al Co.sma.ri, fatto da un’azienda che non sia pagata e incaricata da questi politici che non possono certo essere presi sul serio. E’ risaputo che l’aria non dovrebbe essere inquinata ma ricontrollare privatamente non sarebbe sbagliato.
Avete pensato a “Striscia la notizia”?
Come ogni anno arriva l’estate, e con essa l’acuirsi delle polemiche per i cattivi odori del Cosmari.
Però è anche vero che il Cosmari è lì dagli anni 80, mentre molte abitazioni no.
Perchè negli anni si è continuato a costruire vicino ad una industria insalubre ? E perché questo modo di fare viene costantemente seguito da buona parte degli amministratori nostrani ?
Così, accanto ai problemi dell’impianto se ne aggiungono altri, sopportati da chi abita nei paraggi mentre i centri cittadini non hanno più residenti.
Il valzer del mattone è sempre di moda (se ci metti poi i moscerini………andiamo diretti allo Zecchino d’Oro)
I cattivi odori sono una “fortuna” per i cittadini: fanno scattare il campanello di allarme.
Il problema maggiore purtroppo è che sono molto pericolosi per la salute:
http://www.ehjournal.net/content/6/1/19
La soluzione è unica: non produrre rifiuti e riciclare il 99.9% dei materiali utilizzati. Ma per fare una cosa del genere ci vuole una classe politica nazionale capace…quindi…
è evidente che a questi signori, che sbraitano tanto ma non concludono niente, della puzza del Cosmari non interessa niente… vogliono solamente accreditarsi e guadagnare consenso cavalcando il più facile degli argomenti.
Se le loro intenzioni fossero sincere indirizzerebbero la loro protesta verso tutti i Comuni della Provincia, che poi sono quelli che compongono l’Assemblea del Cosmari e che decidono quello che il Cosmari fa o non fa.
Invece le loro urla sguaiate hanno solo una finalità politica, di attacco a 5 amministrazioni di centro-sinistra… come se i sindaci e gli amministratori dei Comuni tirati in ballo non fossero consapevoli del disagio subito dalla popolazione della vallata del Chienti… come se ci fosse qualcuno che non volesse risolvere il problema.
Se il problema fosse stato di facile soluzione penso che sarebbe già stato risolto.
Credo che se questo comitato fosse stato animato da intenzioni serie si sarebbe posto in maniera più costruttiva e più documentata verso le amministrazioni coinvolte. Invece preferisce convocare assemblee che, nella migliore tradizione populista, si concludono sempre con indegne gazzarre e processi sommari che non risolvono nulla.
@andrea
Ecco ci mancava l’avvocatino delle cause perse dei politici di centrosinistra, non hai capito proprio niente del problema. Punto primo bisogna stabilire se la puzza oltre che provocare bruciori di gola, conati di vomito, qualità della vita indecente, sia anche nocivo come sostiene qualcuno, le responsabilità politiche sul Co.sma.ri sono gravissime e riguardano tutti i partiti trasversalmente. Poi come nel caso del comune di Pollenza dove la popolazione subisce l’impatto più forte, ci sono delle gravissime irregolarità nella gestione delle indennità che il Comune percepisce dal Co.sma.ri e non utilizza per compensare al disagio che vive la frazione di Casette Verdini, creando spazi verdi, riducendo le tasse comunali agli anziani o portandoli in soggiorni estivi gratuitamente ecc., ma devia irregolarmente detti fondi per risanare bilanci comunali.
Se il problema non è di facile soluzione non ce ne frega proprio un c….o, se l’impianto è obsoleto saranno tutti i comuni che lo sfruttano a doverlo mettere a norma, altrimenti la monnezza o se la mangiano o se la portano a casa i politicanti come te.
Certo per essere uno di sinistra che deve avere a cuore i problemi sociali hai una bella faccia tosta, tra i miei tanti conoscenti che vivono in quelle zone, c’è una signora di 80 anni pensionata con problemi respiratori e senza figli, ha una sua abitazione di proprietà e non potendo aprire le finestre con questo caldo il medico l’ha fatta ricoverare in un centro per anziani. Se vieni all’assemblea la vado a prendere e ti ci faccio parlare, politicante da quattro soldi.
@ gandalf
il livore con il quale attacchi il Comune di Pollenza, solo il Comune di Pollenza, mi lascia pensare che tu conosca molto bene quella realtà. Non sarai mica anche tu un politicante da trenta denari???
Verrò molto volentieri all’assemblea, alla quale mi aspetto di vederti argomentare, documenti alla mano, le “gravissime irregolarità” (come dici tu) commesse dal Comune di Pollenza.
Per inciso, se sei a conoscenza e sei in grado di documentare queste “gravissime irregolarità” perché non ti rechi presso la Procura della Repubblica a sporgere denuncia? Sembri così convinto di quello che dici…
Oppure sei il solito quaquaraquà tanto di moda in questi tempi di populismo galoppante???
@andrea
E’ chiaro che sei uno molto vicino alla politica di Pollenza, allora rispondi a queste domande:
1) dove e come sono stati spesi i soldi delle accise del Co.sma.ri a Casette Verdini?
2) il piano di riqualificazione ambientale è stato la variante urbanistica approvata da questa ultima
amministrazione comunale che prevede la totale cementificazione di Casette Verdini fino alla
stazione di Pollenza?
3) per l’abbattimento dei 16 pini di oltre 20 metri di altezza di cui 13 PROTETTI, avvenuto poco tempo fa’
nel pieno centro della frazione di Casette Verdini dove è stato costruito un parcheggio privato, quando
abbiamo avvisato la Forestale ci è stato detto che era stato autorizzato del comune di Pollenza, anche
questo fa parte del piano di riqualificazione che stà facendo l’amministrazione comunale tua amica?
Rispondi servo del potere!
@ gandalf
dalle domande puntuali che mi fai è evidente che quello “vicino” alla politica, ma non all’amministrazione, di Pollenza sei tu… abbiamo quindi scoperto le carte: della puzza del Cosmari non te ne frega un bel niente, la strumentalizzi solo per attaccare l’amministrazione di Pollenza.
Per il resto hai fatto le domande alla persona sbagliata, purtroppo di quello che succede a Pollenza non ne sono a conoscenza. In ogni caso dal tono con cui fai le domande immagino che tu conosca già la risposta, quindi è superfluo che qualcuno ti risponda.
Grazie a Dio sono un cittadino libero, magari con idee sbagliate, ma libero.
Lascio a te il piacere di essere schiavo di una delirante demagogia… quaquaraquà!
@andrea
proprio non riesci a capire ma è tipico dei tarati politicanti come te, provo ad aiutarti, sono molto lontano dalla politica anzi come potrai rileggere attribuisco le responsabilità del Co.sma.ri a tutti i partiti trasversalmente, quindi non difendo nessun politico e nussun colore, sono invece molto legato sentimentalmente a quelle zone e frequentandole molto conosco bene i problemi che subiscono per colpa di gentaglia come te.
Tutto parte dal Co.sma.ri e della sua incapacità di rendere vivibile la vita alle migliaia di residenti nelle frazioni limitrofe all’impianto, le responsabilità politiche più gravi sono delle amministrazioni comunali che avendo i loro abitanti in quelle aree non hanno saputo o voluto mai intervenire, uno dei motivi te lo ripeto è che il Co.smari PAGA il silenzio di queste amministrazioni con delle indennità che dovevano servire per cercare di compensare il disagio. Questo non solo non è sufficiente per compensare alla puzza schifosa ma per offendere ancora di più quelle popolazioni non sono mai stati utilizzati per riqualificare al danno ambientale, inoltre come se niente fosse hanno continuato a cementificare ed eliminare completamente il verde peggiorando sempre di più la situazione.
La puzza si può risolvere adeguando l’impianto o trasformandolo, basta che chi lo utilizza investa per la messa a norma invece che pagare il silenzio di qualche amministrazione comunale, quello che non si può risolvere ma si deve trasformare è la politica fatto di demagoghi come te che non hanno sensibilità ne verso il prossimo, ne verso le persone più deboli, ne verso la società. Dal suo computerino lontano da quella puzza schifosa e dai problemi della gente fà arringhe da tribuna politica.
Se non abiti in quelle zone e non conosci i problemi di quella gente, taci che fai più bella figura, policante di basso profilo!
Fosse per me spegnerei subito l’inceneritore, però una domanda mi sovviene da tanti anni, da quando le lottizzazioni a C. verdini, Sforzacosta e Colbuccaro si susseguono a ritmo sostenuto: ‘ma che cosa ha in mente la gente quando compra casa, nuova perdipiù, da quelle parti?????? ma possibile che nessuno sia a conoscenza di ciò che comporta la vicinanza al cosmari??’
Io non comprerei nemmeno un garage da quelle parti…..
Adesso la colpa e’ di chi compra le case in quelle frazioni? I piani regolatori e le varianti urbanistiche non hanno padri? Sara’ responsabilità anche di tutte le attivita’ commerciali e dei relativi clienti?
Su dai ragazzi siamo seri, il Cosmari era nato non come inceneritore e doveva servire un Consorzio di poco piu’ di 10/15 comuni, oggi deve smaltire per tutta la Provicia, l’impianto non e’ adatto per la funzione che deve svolgere oggi. Quindi bisogna trovare soluzioni e non dei palliativi che costano cari e non risolvono i problemi neanche di oggi, figuriamoci quello che succedera’ tra qualche tempo se non corriamo subito ai ripari seri.