di Alessandra Pierini
Sono passate solo 48 ore da martedì pomeriggio (leggi l’articolo), quando in Consiglio Comunale è mancato il numero legale, nonostante si dovesse discutere la delibera per la cessione della Smea al Cosmari, concordata in riunione di maggioranza e approvata in commissione Bilancio. Sono bastati due giorni di riflessione per placare i toni della discussione e far approvare senza troppi patemi l’atto predisposto dalla Giunta Comunale, a dimostrazione del fatto che il problema non sta nella sostanza delle cose o nel modo di vederle, ma è squisitamente politico.
La proposta di acquisto da parte del Cosmari dell’intero pacchetto azionario della Smea e l’accettazione dei termini della compravendita sono state definitivamente approvate con il voto favorevole dei 22 consiglieri di maggioranza e l’astensione dei 9 consiglieri di opposizione dopo più di 2 ore di discussione che ha visto emergere pareri molto diversi tra loro.
Se da una parte Narciso Ricotta (Pd) ha difeso a spada tratta l’operato della sua Giunta («Penso che sia un’operazione strategica e va dato con onestà intellettuale alla lungimiranza politica di quanti sono intervenuti in questa vicenda. Va ripensato però un contratto di servizi che permetta di pensare un servizio migliore a costi più contenuti») dall’altra parte Fabrizio Nascimbeni (Macerata è nel cuore) ha ribadito le perplessità che aveva manifestato (leggi l’articolo) sulla delibera nei giorni scorsi («Nella transazione noi perdiamo e in cambio non ci danno niente. Noi pagheremo con gli interessi al Cosmari la dilazione del pagamento in dieci anni, loro pagano in 24 mesi e a interessi zero. La vicenda è stata condotta in maniera non consona, non si è fatto valere il peso di Macerata, piuttosto arrivati a questo punto per toglierci il problema abbiamo acconsentito alle richieste del Cosmari senza avere nulla in contropartita»).
Maurizio DelGobbo (Pd) ha sottolineato l’importanza della delibera lanciando una frecciatina a Michele Lattanzi (Comunisti Italiani – Federazione per la Sinistra): « Lattanzi da un lato lui recrimina una scarsa partecipazione alle questioni e dall’altra si lamenta che la giunta lo coinvolga in questioni che lo riguarderebbero da vicino». Sia Giorgio Ballesi (Lista Ballesi) che Ivano Tacconi (Udc) hanno segnalato la gravità della mancanza del numero legale per una questione tanto importante.
Guido Garufi (Idv) ha addirittura disturbato Alessandro Manzoni per descrivere la questione: « il Cosmari che ora è pubblico diventerà semipubblico. Un pubblico che sfiora il guinness dei primati per le tariffe che chiede. L’Idv guarda ai fatti, agli atti: ci guadagna il Comune con questo matrimonio? Io ritengo che l’amministrazione sia un po’ come Don Abbondio che dietro aveva i Bravi. Il Cosmari vuole obbligarci ad adottare il suo modello ma io prima voglio vedere i costi».
Luciano Borgiani (Federazione della Sinistra) invece ha accusato la volontà di privatizzare tipica del centro destra: « Stiamo vedendo una società che ho visto nascere con la Giunta Maulo, è una società che va bene ma è vittima della volontà del centrodestra (e anche del centrosinistra) di privatizzare tutto ciò che è pubblico perché ci sono multinazionali, anche fuori dall’Italia,che attendono come squali queste operazioni » .
Accorato l’intervento del sindaco Romano Carancini: «La Smea è stata un modello per questo Comune, sulla differenziata e sul perché non siamo ad un livello più alto io ho un’idea sulle responsabilità. Per quanto riguarda i dipendenti, ricordo che non è mai stato in discussione la garanzia del livello occupazionale. Noi vendiamo le azioni dell’azienda quindi il personale non rischia nulla. Noi non dobbiamo pensarci contro il Cosmari, noi siamo il Cosmari e abbiamo la partecipazione più grande di questo Comune».
Ha parlato di un atto inevitabile Fabio Pistarelli (Pdl): “Cosmari ha sempre accusato Macerata di essere troppo distante da un discorso provinciale. La situazione è stata per anni quella da fratelli coltelli. Ora il percorso di acquisizione è obbligato vista la normativa e i termini. Il Comune di Macerata è arrivato male, col fiato corto e una trattativa irta di problemi. Non aiuta una delibera che non è scritta in maniera chiara e trasparente».
Ci prova Bruno Mandrelli (Pd) ad indicare la strada da seguire :«La discussione che stiamo portando avanti rischia di assumere caratteriali surreali. C’è una generale condivisione dell’operazione anche se non dobbiamo dire che è la stessa cosa se la gestione è pubblica o privata perché così non è. Sono certo che sapremo rappresentare la città e i lavoratori della Smea che domani saranno tutti lavoratori del Cosmari».
Gli emendamenti presentati da diversi consiglieri sono stati riuniti in un unico maxi emendamento condiviso dalla maggioranza e presentato da Guido Garufi. In sostanza i primi due emendamenti erano volti a dare maggior peso al Consiglio Comunale nel definire la questione, l’assise infatti si pronuncerà ancora una volta prima del definitivo atto di compravendita. Il terzo emendamento è stato redatto con l’obiettivo di assegnare alla Giunta ogni responsabilità relativa al ricorso al Tar presentato dalla Giunta senza consultare l’assise cittadina. Per concludere, con un ultimo emendamento il consiglio ha voluto ha voluto rafforzare la garanzia nei confronti dei dipendenti.
Nel commento agli emendamenti, Michele Lattanzi (Comunisti Italiani – Federazione per la Sinistra)che si era scambiato nei giorni scorsi frecciate a distanza con il sindaco Carancini ha precisato: «Al di là di quello che viene detto, noi siamo molto responsabili e abbiamo cercato un consenso più ampio possibile. E’ la Giunta che, nella vicenda, non ha reso partecipe il Consiglio perciò ha una responsabilità. Questo comunque è solo il riscaldamento, visto che prima dell’estate ci ritroveremo a parlare del contenuto reale della delibera del Cosmari». Critico anche Massimiliano Bianchini (Pensare Macerata): «Oggi qualche gruppo è assente – ha detto alludendo a Pierpaolo Tartabini di Sinistra per Macerata – ma domani non andrò a dire alla stampa che non c’è perché non crede nella gestione dei rifiuti. Chiederei quindi di moderare i termini della polemica».
Il consiglio ha approvato con 26 voti favorevoli e 2 astenuti l’atto di indirizzo per l’affidamento in concessione dell’impianto sportivo di Collevario con connesso intervento di posa in opera del sintetico e dell’illuminazione. E’ stato votato all’unanimità anche l’ordine del giorno presentato da Fabio Pistarelli (Pdl) che ha impegnato il Sindaco a chiarire al Consiglio nella prima seduta utile la situazione del palasport di Fontescodella e la necessità di ampliamento.
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Da fuori, e da quel poco che viene dato sapere, sembrerebbe che le riflessioni di Nascimbeni avrebbero meritato un attento esame, prima di prendere qualsiasi decisione definitiva.
Invece, nonostante che in maggioranza sembrava che le posizioni fossero diversificate e alcune anche in parziale antitesi, alla fine si è trovata la quadra, senza spiegare nulla.
Quello che però vale la pena di sottolineare è che su importanti decisioni che investono la collettività, su importanti questioni che riguardano tutti si arriva spesso a votare pressati dalla necessità di fare presto, sempre a ridosso delle scadenze.
Se c’è una scadenza spesso si rimanda, si posticipa e si riinvia fino a quando “si è costretti a votare oggi perchè già domani potrebbe non essere più utile”.
Questo “metodo di lavoro” (di mettere i consiglieri sempre all’angolo) sembrerebbe dimostrare una scarsa forza dell’esecutivo.
Come al solito “Macerata nel cuore”, e gli Amici del MENC, la loro la dicono, eccome!!!
Un grazie a Fabrizio e Francesca, avanti tutta
Mi vieme spontaneo chiedere: dopo 48 ore è stata votata la stessa delibera proposta dalla Giunta martedì scorso o il Sindaco ha accettato gli emendanenti proposti da chi, in quella seduta, si era dato latitante per non far scoppiare un caso politico?
Sarebbe curioso accertare che il Sindaco, dopo gli anatemi contro qualcuno degli assenti, ha accettato le modifiche proposte 48 ore prima!
Chi può può illuminarmi in proposito? Cronache Maceratesi sa rispondere?
La delibera è stata emendata, è stato specificato in maniera molto forte che si tratta di atto non definitivo e che la votazione dell’atto definitivo avverrà soltanto in presenza della carta dei servizi, è stato inserito un importante punto che fa esplicito riferimento (nella delibera non c’era) alla salvaguardia del livello occupazionale dell’ azienda Smea, in pratica il Consmari dovrebbe assumerli tutti e allo stesso livello occupazionale ora raggiunto da ciascuno, infine è stato rimarcato che qualunque decisione la Giunta prende in materia dei ricorsi tra il Comune e il Consmari(transazione o meno)è di sua esclusiva competenza ed è questione su cui il Consiglio Comunale non ha alcuna voce in capitolo, questo perchè i ricorsi non sono mai stati avallati con delibera di Consiglio, sono stati atti di Giunta, la Giunta li ha fatti e la Giunta si regolerà da sola sulla materia.
Erano gli emenendamenti che volevamo fare fin dal primo giorno, sono stati votati da quasi tutto il Consiglio e anche al Sindaco sono andati bene.
Romano Carancini: “La Smea è stata un modello per questo Comune, sulla differenziata e sul perché non siamo ad un livello più alto io ho un’idea sulle responsabilità”
scusi modello di cosa?
siamo la città che più inquina e satura le discariche della provincia, ma perchè non ce lo spiegate a noi cittadini il perchè non fate la differenziata?
Che spettacolo!!!!!!!!!!
basta guardare le foto di questo articolo per capire in che mani è Macerata, adesso vendetevi anche lo Sferisterio ma con tutta la giunta dentro.
Bravi solo i ragazzi di Macerata è nel cuore.
Perchè il sintetico nel campo di collevario ? Io abito li vicino e adesso quel rettangolo di verde “vero” diventa nei pomeriggi di primavera-estate uno dei pochi spazi in cui si può trovare ancora il contatto con qualcosa di “naturale” . Il cancello rimane “socchiuso” ed il campetto si riempe di podisti che cercano il sollievo del manto erboso rinunciando al duro cemento, di padri e figli piccoli che tirano 4 calci al pallone , di giovani che con la scusa dello streching si godono anche un pò di sole. E l’odore dell’erba “vera” che richiama alla mente tante sensazioni perse negli anni è una emozione raggiungibile senza ulteriori costi. Adesso tutto questo dovrebbe scomparire ? Non credo che un impianto di sintetico rimarrà disponibile ad uno utilizzo spontaneo come quel campetto a volte spelacchiato! Non so forse favoriremo l’attività di chi fa calcio in maniera più o meno organizzata, ma credo che alla fine quello che rimane è la perdita, ancora una volta, di qualcosa di autentico, e ce ne è rimasto cosi poco!
@ IESARI
ABBIAMO UN SINDACO CHE GIOCA A PALLONE , QUINDI GLI SERVE UN CAMPO SEMPRE PERFETTO PER I SUOI ALLENAMENTI !!!!!!
SISTEMARE LE STRADE DI MACERATA ???? MOLTO PIU’ URGENTE !!!
MA AVVERA’ IN UN SECONDO TEMPO E SE CI SONO I SOLDI…………
SICURAMENTE E’ QUESTA LA RISPOSTA CHE DARA’ L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE AI SUOI CITTADINI!!!!!!!
@ marco p
Per completezza dell’informazione dimentica di dire che anche il vescovo tira 2 calci ad un pallone….