di Lucia Paciaroni
“Una campagna senza big della politica”, lo ribadiscono Francesco Acquaroli e i candidati che lo appoggiano. Solo oggi, a chiusura della campagna elettorale, è arrivato, dalla direzione nazionale Sel, Paolo Cento a sostenere la candidatura alla presidenza della Provincia di Macerata di Acquaroli.
La formula scelta per uno degli ultimi appelli al voto è stata quella del comizio, in piazza Cesare Battisti. “Ringrazio Sel per aver riscoperto il gusto del comizio – ha detto Cento – Pensiamo che la politica debba riscoprire queste forme di rapporto con i cittadini”. Ed è poi passato all’attacco degli avversari sul territorio: “Il Pd è un nostro alleato naturale sul piano nazionale, ma già due anni fa, in questa regione, ha avuto la presunzione di parlare di laboratorio politico non con chi verrebbe naturale farlo, ossia la sinistra, ma ha preferito un fantomatico elettorato centrista confondendo i ceti medi attraverso la rappresentanza dell’Udc”.
Secondo Cento “il voto a Sel rappresenta il modo per battere un’idea sbagliata di centro sinistra che si allea con un centro cancellando la sinistra”. Parla di “un centro sinistra che non ci piace molto in queste elezioni provinciali” e “di un centro destra che si batte costruendo una idea diversa di società”. E sul referendum si chiede “cosa dice il candidato di centro sinistra moderato”, certo che “quello di centro destra, vuole boicottare il referendum”.
Tra gli interventi, quello di Valerio Calzolaio, dell’assemblea nazionale Sel, che ha parlato a lungo delle elezioni di Milano e ha poi parlato anche lui di referendum, sottolineando come “l’unico che voterà “si” sarà Acquaroli” e che “ci abbiamo provato in tutti i modi ad allargare la coalizione, siamo per un percorso in cui vengano coinvolti i cittadini e non per uno in cui ci siano imposizioni”: E ancora: “Vogliamo un nuovo centro sinistra in cui ci sia partecipazione e condivisione. Voi siete curiosi di sapere cosa succederà martedì, noi di cosa farete domenica e lunedì. Votare Acquaroli è un onore, oltre che un dovere e un piacere”.
Non solo comizi oggi, ma anche una conferenza stampa di Sel che si è tenuta in mattinata, a cui ha partecipato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Macerata Stefania Monteverde e alcuni candidati.
“Chiudiamo con la Monteverde questa campagna elettorale in qualità di rappresentante di Sel in Comune – ha detto Roberto Acquaroli – Da un anno si sta impegnando nella riorganizzazione dei servizi sociali e della cultura. Non dico niente riguardo le vicende di questi giorni, noi siamo fieri di questa amministrazione, frutto di un gesto coraggioso del centrosinistra che ha proposto le primarie. Ci sono amici che prendono posizioni poco confacenti, c’è una battaglia logorante che rischia di consegnare la città al centro destra”.
“Sel ha dimostrato di essere un partito che sa amministrare, con una grande capacità di dialogo e incontro, siamo fermi su alcuni principi e valori, come l’ambiente, il welfare culturale e sociale – ha affermato la Monteverde – Macerata è capoluogo di un territorio e di una provincia e ha la capacità di essere un modello a livello regionale. A Carancini va un attestato di stima e sostegno”. “E’ ora di uscire da una logica campanilistica, per una logica di area vasta. Sel è la forza più adeguata e attrezzata per ascoltare il territorio” ha commentato Riccardo Picciafuoco.
Marco Ricci ha sottolineato che “quando il centro sinistra era convinto di perdere, è stata proposta un’amministrazione rinnovata, in cui è stata messa la società civile e alla fine ha vinto le elezioni. Per quanto riguarda la questione Smea, quando si incontra una situazione con interessi, le cose cambiano, si fa resistenza. Il nostro impegno è questo, un cambiamento contro la resistenza. I consiglieri come fanno a fare questi giochetti di uscire dal consiglio, ci sono lavoratori che attendono di sapere che fine faranno”.
Il candidato alla presidenza Francesco Acquaroli ha parlato di una “voglia di cambiare un modello di politica che negli ultimi anni ha fatto si che la gente si allontanasse da essa. Noi abbiamo ribaltato il modo di fare politica, noi ascoltiamo la gente, i loro problemi. In questo mese abbiamo costruito un progetto che non finisce con le elezioni. C’è una politica diversa, migliore e la stiamo rappresentando noi”.
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Mentre scrivo, Casini ad Annozero sta dicendo…Prodi nel 2006 andò a casa perchè non è riuscito a governare con una formazione di governo che non aveva nè capo nè coda.
Ecco, appunto. Lo assumo come testamento politico per le nostre provinciali.
Ma a parte questo.
Avrei voluto intervenire stasera dicendo in conclusione, che dopo tutto il battage elettorale, i tanti o pochi soldi spesi dai candidati per la loro propaganda e per tutti quelli necessari alle operazioni elettorali, la sfilata di tutti i Ministri…
io pensavo che a nulla fosse servito tutto quanto, pensavo che ognuno fosse rimasto nelle sue convinzioni , come nulla fosse successo da un mese in qua e invece devo ricredermi, sarà stata la giornata passata all’aria aperta a lavorare sotto il sole, sarà stata complice l’ aria mite di maggio, ma io per esempio, ho deciso stasera contrariamente a quanto mi ero ripromessa, di entrare a far parte della schiera degli astenuti.
Perchè.
Perchè io avrei votato SEL, chiaramente, ma se Sefania Monteverde è Sinistra Ecologia e Libertà a Macerata., come leggo ora in questo articolo…allora c’è fortemente qualcosa che non va nella nostra SEL.
Lei rappresentante di SEL al Comune di Macerata?
Da quando?
Ma non era stata scelta dal Sindaco come assessore nella rosa delle tre candidate proposte lo scorso anno da “La Sinistra per Macerata”?
E che c’entra lei ora come rappresentante di SEL in Comune?
Non sapevo neanche fosse iscritta a SEL.
E quindi tutti questi ruoli, da dove gli derivano? Dall’essere assessore o come esponente di spicco di SEL?
Sulle sue qualità, per quel poco che ho potuto constatare, non mi rassicurano affatto – e non è la sola , ma in buona compagnia tra le perle al femminile di questa amministrazione, a suscitarmi questi giudizi di merito e di valore – mentre sul resto, sul suo alone fuori dalle mura di palazzo, ho forti dubbi di legittimità che la Direttrice di Emmaus, sia LA rappresentante di SEL a Macerata.
Evidentemente, come succede in tutti i partiti, ha la sua forte spinta dai soliti noti dell’entourage di SEL nostrana, da cui da questo momento, prendo le distanze più che mai.
Poi sull’arrivo del ” non big” Paolo Cento per la SEL…mah.
Sul candidato Acquaroli, doppio mah.
E allora, non avendo io SEL qui da votare, mi asterrò.
Vuol dire che dovrò aspettare le politiche,per votare l’ originale di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, che è il solo al momento che mi ispira fiducia nel quadro del Partito.
Cara Tamara,
Sinistra per Macerata condivide con SEL molte idee e tanti impegni; ci siamo costituiti in modo autonomo, ma sono le cose che vogliamo fare che ci accomunano. Stefania Monteverde è parte integrante di questo percorso che vuole realizzare i nostri progetti, nel nostro territorio come in una prospettiva nazionale, in un’ottica realmente “di sinistra”. Lasciamo da parte le obiezioni e le divisioni personali, così piccole di fronte agli obiettivi che possiamo realizzare. Tutti abbiamo motivi per dubitare, ma non possiamo astenerci, mai!
CARA TAMARA,COME MEMBRO DEL COORDINAMENTO DI SEL PORTORECANATI HO SEGUITO NEGLI ULTIMI DUE MESI TUTTI I COMMENTI SULLE PROVINCIALI PER FARMI UN SIMIL-QUADRO DELLA SITUAZIONE E SONO RIMASTO SEMPRE INTERESSATO AI SUOI DISCORSI MOLTO APPROFONDITI E MAI FATTI A CASO FINO A PROPORLA SCHERZOSAMENTE COME CANDIDATO PRESIDENTE PER LE PROSSIME ELEZIONI,PERO’ ADESSO MI DISPIACE CONSTATARE CHE BASTI UN PICCOLO MATTONE DI PAGLIA E FANGO PER FAR CADERE TUTTO IL SUO PALAZZO DI CERTEZZE!!MI AUGURO CHE CI RIPENSI E CHE NON RIMANGA FOLGORATA ALL’ULTIMO MOMENTO SULLA VIA DI………DOVE ANDRA’ A VOTARE!!SEL A BISOGNO DI GENTE COME LEI E DELLE SUE CONVINZIONI PER CAMBIARE IL MODO DI PENSARE SUPERFICIALE DELLA POLITICA IN QUESTI ULTIMI ANNI.
@ Cicarè
non so a che titolo sia intervenuto tu in risposta nei miei confronti, se personale o come membro attivo per La Sinistra per Macerata oppure come voce di SEL, ma questo è quanto replico a te o ciò che rappresenti, precisando a monte, che io non sono vittima di nessuna divisione da vicino, in quanto parlo da sostenitrice di SEL ma come osservatrice esterna, non avendo voluto condividere il vostro percorso in queste elezioni.
Quanto hai scritto, per me che conosco bene come te la genesi della lista “La Sinistra per Macerata” è sconcertante e conferma quindi la mia idea, che c’è molta confusione nelle vostre teste , ad essere benevola nella valutazione.
Che “La Sinistra per Macerata”, condivida infatti molte idee e impegni con SEL non discuto minimamente sul piano valoriale, ma raccontalo ai lettori di Cronache Maceratesi, non a me, che siccome Stefania Monteverde fu proposta a Carancini come assessore ESTERNO per la lista ” La Sinistra per Macerata”, diventi oggi automaticamente il volto SEL della lista comunale e il suo passepartout al gradino successivo alle comunali.
Questo fatto non ha fondamento, ma è un ennesimo aggiustamento, tutto elaborato da voi internamente, secondo logiche tutte vostre che io non approvo, oggi come allora, quando un anno fa, tra il presentare al Sindaco l’assessore di spettanza della lista La Sinistra per Macerata fu deciso con motivazioni che ho contestato anche pubblicamente qui, oltrechè con dissenso interno quando bazzicavo tra voi, di sostenere un personaggio civico, rispetto a quanti avevano raccolto voti col proprio impegno alle comunali e mi riferisco precisamente ai vostri silurati come Stefano Casulli, tanto per non far nomi , a cui spettava molto di più secondo un percorso di scelta democratica, dal momento che dopo il capolista Pierpaolo Tartabini con circa 100 voti , arrivò secondo con 85 voti.
Questa è storia.
E per riprendere il discorso, io non ho mai visto la Monteverde prima d’ora, prima cioè di questo appuntamento elettorale, impegnata su niente a nome di Sinistra Ecologia e Libertà; non l’ho mai vista attiva, nè partecipe a qualche assemblea decisionale, locale o nazionale sul fronte del Partito, per cui non vedo motivo del suo avanzamento di carriera interna tra due entità distinte: da un lato SEL, dall’altro La Sinistra per Macerata.
Se poi metto assieme questo aspetto di polivalenza dell’assessore Monteverde,con tanti altri elementi di poca chiarezza che hanno caratterizzato la posizione di SEL al ballottaggio, che quasi sicuramente ci sarà tra Pettinari e Capponi, rispondo implicitamente a Falchino, che ringrazio per la sua considerazione per me , ma in questo turno, proprio per i miei convincimenti radicati che mi riconosce, SEL non avrà il mio voto.
A sostegno di SEL arriva Paolo Cento detto “Er Piotta”, spina nel fianco interna dell’ultimo governo Prodi. Avventura che è andata a finire come sappiamo.
A sinistra questi “tafazzisti” dovrebbero essere presi ad ortaggi.
Tanti auguri: errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
la politica migliore si è sempre risolta nel cercare di investire al meglio il proprio pacchettino di voti. ed anche in questa occasione se ne avrà la conferma (scommettiamo ?)
@Tamara, del discorso che hai fatto onestamente non ci ho capito tanto perchè non conosco bene persone e vicende della sinistra maceratese (e francamente me ne importa anche poco). In ogni caso la tua è un’opinione e come tale va rispettata, però una considerazione voglio farla…tutte le volte che ho la tentazione di non andare a votare mi convinco pensando a quanto ci teneva mia nonna…classe 1914 non ha avuto diritto al voto fino al 1946!
scusate non ho capito qui c’è la foto dell’onorevole Calzolaio che parla, di là c’è la foto dell’onorevole che saluta D’alema che era da Pettinari
ciao Marta,
tu dici che la mia è un’opinione. Forse, o forse no: lascio decidere chi legge sulla democraticità di certi passaggi decisionali, di quegli stessi che oggi, a detta di Cicarè, identificano alcuni personaggi della lista comunale ” La Sinistra per Macerata” con quelli di Sinistra Ecologia e Libertà.
Riepilogo.
All’indomani delle ultime comunali, la lista ” La sinistra per Macerata ” con capolista Pierpaolo Tartabini , ottiene 1 consigliere e 1 assessore. Per quanto riguarda Tartabini che doveva essere lui l’assessore , per motivi suoi lavcrativi ,si trova a rinunciare e quindi va ricercato un altro nominativo da proporre per la nostra lista come assessore da presentare a Carancini, tra cui doveva esserci almeno una donna, secondo i criteri espressi dal Sindaco.
Quindi.
Dopo alcuni incontri e dibattiti interni a “La Sinistra per Macerata” si arriva a lunedi 19 aprile 2010, nella cui serata si sarebbe espresso per le preferenze inviate tramite email da noi che ne facevamo parte , la rosa dei nominativi da presentare al Sindaco.
Nella stessa giornata infatti, ricevo anch’io una email, con alcune indicazioni sui criteri da tenere presenti nella selezione di questo nostro assessore, dopodichè, nella stessa sera in Via Verdi, saremmo venuti tutti a conoscenza dei nominativi prevalenti.
Ora.
Una persona con quoziente intelletivo medio , che avrebbe fatto? Penso come ho fatto io, tenuto conto delle indicazioni di selezione date, tra cui primeggiava questa precisa indicazione: “Che abbia condiviso il percorso, o direttamente in questi mesi o indirettamente restando ai margini.”
Poichè io conoscevo infatti solo quanti avevano percorso insieme tutta la fase elettorale, e non quelli ai margini, non potevo che fornire due nominativi tra quelli conosciuti e così ho fatto i miei due nomi, uno maschile e uno femminile, con relative motivazioni.
All’incontro serale però, emerge quanto segue per bocca del capolista Tartabini, che presa la parola ci dice che purtroppo, per quanto riguarda i nominativi interni delle donne da presentarsi per la nostra lista, non essendocene con gli attributi ( leggasi palle), l’assemblea composta da alcuni nostri membri ( non ricordo altri , solo Branchesi che ne faceva parte, Cicarè mi aiuti, se possibile quindi a fornire tutti i nomi) si è riunita a parte ed ha deciso di presentare i seguenti nominativi esterni alla lista, che nulla hanno a che fare col percorso fin qui fatto insieme e sono:
Marta Massetani – Lina Caraceni – Stefania Monteverde e Donati ( un ragazzo, un operaio di Sforzacosta che aveva fatto parte della lista La Sinistra per Macerata).
Ecco quanto.
Io mi alzai subito e andai via appena sentita la procedura deviata rispetto a quella comunicata, con cui si era giunti ai nominativi. Feci poi anche la mia protesta in più occasioni, non solo per il metodo, che trovo sovietico a dir poco, ma soprattutto per le motivazioni con cui fu escluso Stefano Casulli, che doveva essere il principale tra i nomi da fornire al Sindaco, perchè secondo arrivato in quanto a voti, ma che proprio su questo terreno, fu attaccato “dal senato” della Sinistra per Macerata, perchè gli si rimproverò vilmente – poteva e doveva essergli detto prima, durante semmai il suo impegno elettorale e non dopo – di essersi andato a cercare voti nelle fabbriche, nelle scuole e di essersi appeso a sue spese dei suoi manifesti elettorali, insieme a quelli di altri giovani come lui, di suo libero arbitrio, cioè fuori da quanto convenuto come minimo sindacale di propaganda murale per tutti i candidati di lista.
Il resto è storia. Sappiamo tutti che fu poi scelta Stefania Monteverde da Carancini, nella rosa dei nominativi presentata.
Un anno dopo, ecco che ci risiamo; Ecco che ancora viene ripresentata e sostenuta la Monteverde dagli stessi, ma stavolta addirittura come espressione di Sinistra Ecologia e Libertà: un bel passo avanti, non c’è che dire, come escalation da assessore scelto solo un anno fa, tra i personaggi fuori dei partiti.
Ma poi, viene da chiedersi :che farà se verrà eletta consigliere alla provincia? Rinuncerà a un assessorato così importante come quello delle politiche sociali in Comune?
Cara Marta perciò, tua nonna aveva ragione, ma erano altri tempi. Oggi andare al voto senza una vera scelta in cui ci si rispecchi e quindi senza convinzione, per me non è voto , ma vuol dire solo assecondare chi fa i suoi giochetti e ne detta le regole.