di Alessandra Pierini
Una ne fa e cento ne pensa Enzo Marangoni, candidato presidente alla Provincia di Macerata della Lega delle Marche e di Famiglia Identità e Territorio. A pochi giorni dal voto, non riesce proprio a star fermo sulla sedia ma l’impressione è che la sua vitalità, pur accentuata dall’adrenalina pre elettorale, sia una caratteristica che lo contraddistingue nella vita di tutti i giorni.
La giornata di Marangoni inizia da Recanati, suo comune di residenza. Questa mattina il candidato ha dato le dimissioni dal consiglio comunale di Recanati dove è stato fino ad oggi consigliere: «L’ho fatto per ringraziare il gruppo che mi ha seguito in questi anni e per fare spazio ai giovani – spiega – a mio posto siederà in consiglio Simone Lambertucci, un trentacinquenne preparato e attivo».
La mattinata prosegue a Monte San Giusto dove Enzo Marangoni incontra i cittadini o meglio si fa sentire dai cittadini utilizzando un megafono, che lo ha accompagnato durante tutta la campagna elettorale, tanto che nel pomeriggio avrà bisogno di essere rinforzato con un giro di scotch. “Comizi volanti” è il termine che il candidato utilizza per questa modalità comunicativa che lo ha contraddistinto in questi giorni.
Da Monte San Giusto, il candidato si sposta a Tolentino, negli studi di Video Tolentino dove rilascia un’intervista. «Dopo di me, c’era Pettinari, il candidato di centro sinistra – ha scherzato Marangoni – gli ho detto che avevo parlato male di lui e si è sbiancato». Non c’è molto tempo per pranzo, quindi Marangoni si è accontentato di mangiare un boccone al volo con i collaboratori di Tolentino per poi tornare a Recanati per altre due tappe. La prima in un centro grafico dove Marangoni ha elaborato un cartellone che utilizzerà poi nel pomeriggio e la seconda a prendere a scuola la figlia Elisa, 15 anni, che frequenta il IV ginnasio.
Elisa non può ancora votare per suo padre così come non andranno alle urne gli altri 2 figli Guido iscritto al quarto anno del Liceo Scientifico dell’Istituto Salesiano di Macerata e Gioele, iscritto alla prima media, che domani partirà per partecipare ai giochi matematici e tentare di conquistare la finale a Parigi. In famiglia c’è poi la moglie Franca Marina, manager aziendale, unico voto certo in famiglia. Fa a pieno titolo parte della famiglia il cane Genny che a sua insaputa è persino finito nel logo del Fit (Famiglia Identità e Territorio).
Alle 17,00 Enzo Marangoni arriva nella sua sede di Macerata, in Corso della Repubblica e attende la stampa. Ha infatti invitato tutti per mettere in atto l’operazione che promette dall’inizio della sua campagna elettorale, chiudere la Provincia di Macerata. In un attimo si arma di cartellone da collo e megafono, i suoi collaboratori lo precedono con nastro bianco rosso e mettono i sigilli al portone della sede della Provincia.
La sua azione e tanto meno la sua voce amplificata non possono passare inosservate e in men che non si dica Corso della Repubblica si riempie per il suo comizio elettorale: «Basta con la corsa alle poltrone, noi le poltrone le spaccheremo. Le Province costano dieci miliardi l’anno e vanno eliminate. Io la eliminerò, certo non da solo ma con una proposta popolare raccoglieremo più di 50.000 firme. Vogliamo abolire questi enti inutili».
Marangoni ribadisce più volte i concetti che hanno contraddistinto la sua campagna elettorale e lo fa con voce decisa, senza tentennamenti, senza quasi riprendere fiato. Va avanti attaccando i suoi avversari: « Ormai le ideologie vengono usate solo per fare poltrone, business e soldi. Che vinca l’uno o l’altro dei due treiesi per i cittadini non cambierà nulla».
I passanti si incuriosiscono, leggono il suo cartello ma non osano fermarsi o avvicinarsi, intimoriti da tanta determinazione.
Terminato il comizio, Marangoni e i suoi rientrano nella sede elettorale. Dai muri li guardano i volti, tutti nella medesima posa, con una mano in alto e una in basso ad incorniciare il volto, dei candidati delle liste che sostengono Enzo Marangoni. Durante il confronto sull’organizzazione logistica degli ultimi due giorni di campagna, il candidato stacca manifesti, ne attacca di nuovi, sistema scatoloni e mette in ordine.
Ultimi ritocchi e si riparte per il salone dell’Ircer di Recanati per la presentazione del libro “L’osteria dei Marangoni” di Gabor Bonifazi. Subito dopo, con un’affollata cena, ha chiuso con un giorno d’anticipo la campagna a Recanati
Gli appuntamenti continuano fino a tardi tardissimo. Prima Marangoni è stato presente a Macerata nel rione di Santa Lucia in un incontro convocato dal candidato consigliere Sandro Seri per discutere dei problemi del quartiere. Il giovedì è il giorno della movida universitaria e Marangoni approfitta del flusso di giovani per tenere la sua sede elettorale aperta fino a tardi e parlare e confrontarsi con loro.
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Se non erro il comitato elettorale era proprio nei pressi della Provincia da abolire.
L’aspettare le ultime battute della campagna elettorale per “sigillarla” mi sembra solo un colpo di teatro, nemmeno dei migliori….
Se voleva fare veramente la scena madre, se voleva il colpo da maestro, il genio di teatro doveva almeno usare le catene ed i lucchetti; così invece sembra veramente una loffa
buongiorno cerasi.con il gesto simbolico che abbiamo fatto volevamo avere almeno un pò di visibilità , visto che non si sa per quale motivo da 15 giorni a questa parte i nostri comunicati stampa venivano ignorati dai giornali locali……io immagino comunque il perchè. quindi chiudere simbolicamente la provincie ci ha dato la possibilità di dare un messaggio chiaro e che arrivi a tutti gli elettori. su una cosa la penso come lei . dovevamo usare le catene e il lucchetto ma all interno c erano dipendenti provinciali(che rispettiamo e alla quale assicureremo in caso di abolizione di province in futuro il posto di lavoro , magari anche piu gratificante)e potevamo avere problemi con la legge e ora non possiamo permettercelo (anche se va di moda in parlamento). se all interno ci fossero stati consiglieri assessori e presidente lo avremmo fatto comunque . e le assicuro che se riusceremo ad essere eletti con almeno uno due consiglieri la chiuderemo da dentro …
Quello che alla fine dispiace, al di là dei gesti plateali, è che per far sentire alla cittadinanza che non ci sono solo i partiti politici a dire la propria, si debba essere costretti ad arrivare a gesti di questo tipo.
Sono oramai 10 giorni che non riesco a far pubbllicare sulle testate dei principali quotidiani articoli da me sottoscritti aventi a tema:
1) gli esiti della procedura di VIA per il megafotovoltaico di Boschetto Ricci perchè credo che al di là dei residenti della frazione di Sorzacosta, il megaelettrodotto Terna con l’impatto sull’inquinamento elettromagrnatico, credo, avendo visto gli sviluppi nodali del tracciato, che non interessi solo noi, o noh??
2) questa notte è stato impossibile dormire…ma non per la campagna elettorale, anzi, solo per il tremendo odore nauseabondo del Cosmari.E non mi dite che questa è una cosa da mettere in secondo piano, con rispetto parlando dei big scesi in campo, noi le tasse le paghiamo e quindi se ci riuniamo in una nuova associazione quale la “Salvambiente Onlus” perchè la situazione è davvero insostenibile credo che a qualcuno interessi, o noh?
3) gli artigiani ed il SISTRI, gli artigiani che sono la spina dorsale della nostra economia sono costretti a pagare in caso di ritardo cifre enormi per tasse “ambientali” non sapendo bene ne a chi, ne per cosa..Ne vogliamo parlare o facciamo finta di niente, all’italiana?
4) vogliamo fare minimiamente un cenno all’agricoltura, settore che mi tocca da vicino, pubblicando magari un estratto economico da cui evincere il numero di aziende agricole saltate, indebitate, al collasso, o noh?
Concludo, scusandomi verso tutti per lo sfogo, spero che nessuno ci imbavagli durante il comizio di chiusura previsto per oggi , alle 18.30 in Piazza Mazzini.Siamo stati autorizzati seguando le procedure di legge, vorremmo poter parlare, o noh?
@ seccacini, prenna
Se volessi fare una battuta alle vostre lamentele potrei dire “è la dura legge del goal” oppure “questa è la vita, baby”.
Credevate che, solo perchè eravate in corsa per le Provinciali, avreste avuto la stessa visibilità degli altri???
Scusate, ma fino a ieri dove è che vivevate?
In uno sperduto villaggio in mezzo all’Oceano della Tranquillità sulla Luna???
Le coalizioni maggiori hanno più visibilità per una lunga serie di motivi, primo fra tutti che ci sono più candidati che corrono (e quindi hanno amicizie, relazioni, ecc.) e quindi il coinvolgimento è superiore al vostro.
Secondariamente le coalizioni maggiori hanno assai più probabilità, di voi, di andare al ballottaggio e pertanto è ovvio che l’interesse si concentra sui possibili vincenti e non sugli esclusi.
Da non sottovalutare nemmeno la lunga rete di rapporti che i candidati “principali” hanno nel corso degli anni tessuto con i gornalisti, le radio, gli ambienti culturali e sociali della Provincia: rapporti che quando poi serve ti danno un pizzico di visibilità in più, un pizzico di interesse in più, ecc. ecc.
E vogliamo anche metterci il fatto che queste Provinciali per almeno il 30-40% degli abitanti sono poco/nulla interessanti e che pertanto è ovvio che l’interesse, se mai si accende, si accenda principalmente (nel disinteresse genrale) sui candidati che possono arrivare al ballottaggio…
Ma queste cose le sapete benissimo e pertanto il vostro è un lamento per avere un pochino più di visibilità in chiusura della campagna elettorale.
State giocando (giustamente dal vostro punto di vista, io al vostro posto farei esattamente la stessa cosa) la “carta calimero” per avere un briciolo più di attenzione.
Però i lettori di CM sono tutti maggiorenni e vaccinati e, più o meno tutti, minimamente scafati e pertanto questo vostro (legittimo, lo sottolineo) strumento di pressione su CM non credo che potrà portarvi chissà quanti voti in più…
Queste battaglie con i comitati sai bene che anche in tempi non sospetti, prima delle elezioni, anche in comune con altra lista civica attualemnte presente con due consiglieri ccomunali validissimi, mi vedevano partercipe.
Per la visibilità, diamine, credo che siano avanzati i manifesti con i visi di ciascuno.
Fa paura , e concordo in pieno con te , l’indifferenza anzi la sofferenza delle personee sul fatto che sui giornali non parlino di questi temi i principali attori del palcoscenico, facendo parlare solo ministri, sottosegretari, e chi più ne ha ne metta.
Questo dispiace sopra ogni altra cosa, credimi
Ma Marangoni che nuovo porta? E’ consigliere Comunale è consigliere regionale,vuole diventare consigliere provinciale di una provincia che vorrebbe sciogliere…ma per piacere.
wow, aboliamo le province, basta alle poltrone però si candida… In caso di ballottaggio come si comporterà Maragoni? Farà astenere i suoi? Oppure appoggerà Capponi per avere una poltrona anche lui? E’ importante questa cosa a casa mia si chiama coerenza… 🙂
Opinioni sgradevoli al di là di ogni sospetto:
http://www.radioerre.net/public/notizie/2009_05_13/1242189276.php
Stanche parabole di vecchi gabbiani si intersecano sopra la Provincia, quasi come se il tetto di quell’ente intermedio obsoleto che in molti vorrebbero sopprimere rappresentasse l’ultimo giaciglio del bianco pennuto di mare che garrisce, reso famoso dal romanzo di Richard Bach “Il gabbiano Jonathan Livingston”. Non basterebbe un manifesto di tipo futurista per elencare tutti i politici che hanno espresso l’intenzione di abrogare le province, additandole più volte al pubblico ludibrio per la loro inutilità. Infatti queste province non le vuole proprio nessuno: né Berlusconi né Fini, né D’Alema né Casini, né Salomon né Calearo e neanche tutta quella gente che ha aderito alle campagne d’opinione condotte da Vittorio Feltri su “Libero” e da Aldo Forbice su “Zapping”. Nonostante ciò è paradossale che a Macerata, tra i candidati delle tredici liste, si celino alcuni consiglieri regionali in perenne riposizionamento, una infinità di assessori, un esercito di consiglieri comunali e addirittura una ventina tra sindaci ed ex sindaci. Una ragione in più per dire “NON SERVE, NON VOTO”.
“”…ma all interno c erano dipendenti provinciali(che rispettiamo e alla quale assicureremo in caso di abolizione di province in futuro il posto di lavoro , magari anche piu gratificante)””
FATE LA FILA PROVINCIALI. E STATE TRANQUILLI, PENSANO A TUTTO LORO.
PECCATO CHE A MARANGONI SFUGGA IL FATTO CHE SE LA PROVINCIA è INUTILE ANCH’EGLI è UN CANDIDATO INUTILE