Entro un anno circa il 90% del territorio della provincia di Macerata potrà avere una copertura a banda larga, in modalità wireless, con un’offerta di servizi di connettività internet a prezzi vantaggiosi per i cittadini e per le imprese.
E’ giunta infatti a conclusione la gara unica di appalto, svoltasi in forma coordinata con le altre Province marchigiane, per la realizzazione di un sistema di accesso wireless di proprietà pubblica previsto dal Piano Telematico Regionale.
La progettazione esecutiva, la realizzazione (che dovrebbe iniziare nel mese di settembre) e la gestione in concessione della rete unitaria per tutte le aree marginali del territorio regionale saranno effettuate da WiMarche, una cordata di imprese composta dalle ditte Servili Computer S.r.l. (azienda capofila) e da General Impianti S.r.l., Fastnet S.p.A., Milliway S.r.l. e Picchio in rete S.r.l. Entro il prossimo mese di giugno è prevista la firma del contratto di appalto.
La rete pubblica wireless è una delle azioni mirate a ridurre il cosiddetto “digital divide”, cioè l’assenza di connessioni a larga banda, previste dal Piano Telematico Regionale, finanziato con i fondi del Piano Operativo Regionale 2007-2013. L’intervento prevede la realizzazione di una copertura wireless delle aree territoriali non ancora servite dalla connettività ADSL o che sono distanti più di due chilometri e mezzo dalle centrali Telecom. Gli altri due interventi, entrambi gestiti dalla Regione Marche, sono il collegamento con la fibra ottica delle centrali Telecom ancora non collegate e il potenziamento delle centrali Telecom collegate in fibra ottica. Tutti gli interventi sono coordinati da una “cabina di regia” unica a livello regionale. Ciò allo scopo di ottenere le migliori sinergie fra la copertura in fibra ottica e le coperture wireless. Il risultato finale di tali azioni sarà di garantire le stesse condizioni di accesso a tutte le imprese ed i cittadini del territorio, fornendo copertura a larga banda che parta da un minimo di 4 Mbit fino ad arrivare a 20 Mbit alla conclusione di tutti gli interventi.
La Provincia di Macerata ha scritto ai Comuni per comunicare loro l’esito delle gara di appalto e per invitare le Amministrazioni comunali a collaborare attivamente per la piena riuscita del progetto. In particolare è stato chiesto ai Comuni di segnalare la disponibilità di torri civiche, torri di acquedotti, pali illuminazione pubblica, tralicci comunali, ed altri manufatti simili, utili per un possibile posizionamento delle antenne wireless.
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Entro un anno tutte le località e le frazioni distanti svariati chilometri dai centri storici, e tutti i comuni dell’entroterra che attualmente non hanno neanche l’accesso ADSL a 640 kbps dovrebbero essere on-line con velocità minima di 4 mbit?!
Un piano molto, molto ambizioso… forse troppo?
Noi studenti dell’università di Macerata abbiamo rivolto questa domanda ai candidati alla presidenza della provincia. Per ascoltare le loro risposte http://www.unimc.it/rum/podcast.
Ci risiamo, a ridosso delle elezioni il digital divide in città ed in provincia torna ad essere un pressante problema da risolvere con tanto di dettagliato piano d’intervento… Da cittadino deinternettizzato di corneto sono stanco di essere preso in giro per cui inviterei una volta per tutte di parlare dei mirabolanti interventi a cose fatte … Prima sono solo chiacchiere e inutili proclami. Per ora limitatevi a parlare del wifi free al centro ritenuto prioritario dall’amministrazione locale rispetto ad un intervento identico in aree non coperte dalla banda larga in città…
Quanto mi fanno venire l latte alle ginocchia questo tipo di articoli… 1) Wireless non significa nulla, anche un telecomando lo è; 2) e le aziende che già operano nel settore? questa è pubblicità o concorrenza sleale??? a proposito, 3) Che fine ha fatto il mirabolante Wimax (per beppe grillo bastava un’antenna x avere internet anche in mobilità)??
Anche il sottoscritto e’ stanco di essere preso in giro. Premetto che sono residente all’estero e precisamente in Vietnam. L’anno scorso, nel mio consueto viaggio in Italia nel mese di Aprile, partecipai ad un’assemblea comunale a Corridonia (MC). Si erano riuniti anche i sindaci/consiglieri dei comuni di Mogliano, Petriolo, Loro Piceno, ed altri che non ricordo. Si era appunto discusso del progetto wifi max, hiperlan e tecnologie analoghe. I lavori sarebbero stati ultimati entro la fine dell’anno 2010, per lo meno a Mogliano in contrada Macina, dove ho la mia residenza natale, se cosi’ si puo’ dire. Quest’anno sono tornato e, come al solito, nulla di fatto. Per Marco Maria: cosa intendi per progetto ambizioso? Non lo e’ affatto. Anzi, le tecnologie wifi sono di facile implementazione, e per questo sono ulteriormente deluso. La motivazione e’ quasi banale: passiamo ad una tecnologia “intermedia” dal punto di vista delle prestazioni. Sono del parere che quando si fa una cosa, questa debba essere fatta nel migliore dei modi. In questo caso, il migliore dei modi e’ rappresentato dalle fibre ottiche. Per esempio, a Mogliano (MC) la zona industriale di S.Pietro, a mio avviso, andrebbe servita con un progetto di MAN a fibre ottiche. Presso l’azienda in Vietnam dove lavoro sono sysadmin e gestisco server Linux e Windows con servizi di FTP, posta elettronica, DNS, mailserver, e tutti gli annessi e connessi di una intranet. Di conseguenza so di cosa sto parlando. A Hanoi, dove risiedo, ho un servizio di ADSL a 8 Mbit. Ovviamente, potrei passare ad un servizio di fibra ottica: 30/40/100 Mbit. Nell’azienda in cui lavoro, ne abbiamo gia’ fatto richiesta ed il servizio verra’ erogato entro un mese circa. In ogni caso, per concludere, sono sempre piu’ consapevole che la crescita infrastrutturale e civile dell’Italia sia inversamente proporzionale alla cescita di tutte le altre nazioni. Al momento, questo rappresenta uno dei tanti motivi della mia scelta di andare a lavorare all’estero, anche se nel cuore non nascondo un sentimento di nostalgia e voglia di ritorno. Mi scuso per la lunghezza del post. Mirko Pompei
Per Mirko:
Ho parlato di un progetto “ambizioso” non da un punto di vista tecnico, ma da un punto di vista “politico”, diciamo così, e cioé: come hanno scritto altri, dopo annni di promesse, passare dall’attuale situazione ad una copertura totale del territorio provinciale in meno di un anno mi sembra “troppo bello per essere vero”…
elezioni -> Internet per tutti!!! Ma scusate siamo nel 2011 ed ancora non siamo arrivati al 90% DI COPERTURA???
Ho capito che magari quell’unica villetta su in cima al monte si dovrebbe arrangiare per conto suo, ma non siamo nemmeno al 90% del territorio provinciale adesso??
Nulla da fare, l’Italia rimarrà sempre indietro rispetto alle altre Nazioni in fatto di infrastrutture, aivoglia con tutte queste promesse… Lavorando nel settore, posso solo dire che la voglia di fare c’è, i progetti ci sono e sono PAUROSAMENTE SEMPLICI DA ATTUARE, ma il supporto della politica è sotto zero, e senza di quella non si può andare da nessuna parte. (per non parlare che con i crolli e cambi di governo annuali se non semestrali bisogna ogni volta ricominciare da capo e quindi non si può fare affidamento nemmeno su di loro… piccola parentesi sul governo nazionale)
Parlo da persona informata sui fatti.
@erreci
Se sei “deinternattizzato” è grazie alla privatizzazione di telecom avvenuta anni fa. Ora ai suoi occhi tu non sei più un cittadino ma un consumatore, e ti garantisco che da consumatore rappresenti solo una spesa. Quindi deve intervenire di nuovo lo stato malgrado abbia regalato a privati tutta l’infrastruttura informatica in italia…
Pertanto per darti la linea internet o si spende un botto o si spende di meno con le tecnologie wireless, che riescono ad offrirti un servizio corrispondente.
Il bando comunque è regionale, le province hanno collaborato attivamente, ma quello che leggi è solo l’ultimo atto (prima della realizzazione) di un percorso durato anni.
@Karogna
Wimax è brand commerciale che è stato pubblicizzato, nulla più. Il Wimax è nato morto comunque (e non ha mobilità in italia).
Perché concorrenza sleale? A cosa ti riferisci?
@MK77, Vorresti cablare con fibra ottica tutte le zone di Italia? Tutti lo vorrebbero ma non è al momento sostenibile, a causa della morfologia e della distribuzione delle abitazioni sul suolo nazionale. Pertanto il wireless arriva dove la fibra non c’è (e la stanno cmq mettendo in ogni comune, sempre a spese dello stato e sempre data in regalo a telecom) oppure dove il rame non ti dà connessione. In realtà il progetto wireless nasce per quello: arrivare dove il rame non arriva, perché la fibra è ormai in ogni centrale telecom.
@Marco Maria Moretti
Dalle informazioni che ho, ti assicuro che è un progetto “ambizioso”. 🙂
@ ipno:
1) d’accordissimo su svendita rete pubblica
2) chiariamo un attimo al pubblico… wimax è, come hyperlan, una tecnologia che consente di collegarsi ad Internet tramite un router -> antenna -> ripetitori -> punto di accesso come avveniene con le reti umts […] dei cellulari, ma in maniera molto più efficiente soprattutto in termini di velocità.
siamo d’accordo su questo?
3) “concorrenza sleale”: Volevo solo dire: e le aziende che già hanno iniziato ad operare in questo ambito senza avere il capitale inziale che può investire una amministrazione? Se le reti sono realizzate in 802.11.g/n faranno interferenza tra loro. Punto.
@Marco mria moretti: non è poi così difficile, concordo.
Il WIMAX nella provincia di Macerata è arrivato in diverse località!
Leggi questa pagina
http://www.giornalesegreto.com/2012/10/il-wimax-e-arrivato-provincia-di.html