di Alessandra Pierini
Ci si avvia verso lo sciopero generale dei lavoratori del 6 maggio ma lo sciopero che è iniziato questa mattina nella classe IV della scuola elementare di Via della Pace è di tutt’altro tenore. I genitori, infatti , hanno deciso di tenere a casa i loro figli per protestare per la mancata presa di posizione delle insegnanti e del dirigente scolastico nei confronti di un alunno della classe. Il ragazzino, piuttosto vivace, spesso crea difficoltà in classe: disturba le lezioni, non ubbisdisce agli insegnanti, talvolta è violento e ha tentato anche di sottrarsi al controllo e di allontanarsi dalla scuola. L’alunno, che in passato era stato trasferito da un’altra scuola dove aveva incontrato le stesse difficoltà, è stato sospeso per 3 giorni ed è tornato a scuola proprio oggi ma ha trovato ad attenderlo in classe solo le insegnanti. I suoi compagni di classe sono stati infatti trattenuti a casa dagli stessi genitori che stanno valutando anche la possibilità di continuare lo sciopero finchè non sarà trovata una soluzione adeguata.
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e non si vergognano??
vergognarsi fino a un certo punto,ci sono bambini che sono bestie i cui genitori non si curano minimamente dei problemi che recano nella classe. gli insegnanti non possono fare nulla, adesso sono passibili di denuncia anche se solo danno del maleducato ad un bambino.
caspita
?..e di cosa si dovrebbero vergognare??? alcuni genitori che non fanno niente per educare i propri figli, che li difendono sempre oltre ogni limite plausibile si dovrebbero vergognare, perchè non fanno il bene del proprio figlio…se è un intera classe a prendere questa decisione un motivo serio ci sarà!
Leggo e non mi stupisco. I nodi cominciano a venire al pettine. Il modello educativo/formativo che è in vigore nelle nostre scuole: il meccanismo di ingerenza prevaricatrice scuola-famiglia, la formazione dei giovani insegnanti, l’ignoranza delle famiglie, hanno creato una situazione di “confusione” di ruoli, di “paure” e di sostanziale mancanza di strumenti per gli insegnanti. Sono continuamente delegittimati da parte di alcuni genitori, loro si, ignoranti con un errato senso di protezione per la loro progenie. Insomma se si delegittima, agli occhi degli alunni, il docente e gli si mina continuammente l’autorevolezza, lo stesso rimane senza strumenti e praticamente impossinilitato a dettare le regole della convivenza civile, che evidentemente alcuni alunni non praticano a casa, che sono la base sulla quale costruire un percorso formativo decente.
Anche alcuni insegnanti hanno le loro responsabilità. Costretti dalla burocrazia cieca e imbelle (e come potrebbe essere altrimenti), non tutti naturalmente, si dividono in due grandi categorie: i menefreghisti, che hanno abbandonato la lotta e fanno il minimo indispensabile si muovono con il regolamento in mano. I secondi, peggiori e pericolosissimi, sono gli pseudo-pedagog-psicologi che abbandonato il ruolo di docente minano definitivamente il ruolo, confondendo, agli occhi degli alunni, il rapporto docente-discente, diventano “amici”, si fanno dare del tu o, peggio ancora, tendono a sostituirsi ai ruoli che spetterebbero alla famiglia, con le nefaste conseguenze che leggiamo.
Insomma la famiglia si deve preoccupare di “educare” il proprio pargolo e a marachella o manifestazione di “maleducazione” dovrebbe domandarsi cosa c’è che non va nel proprio ambito e non cercare scuse nel “sociale” o nell’ambiente esterno. E gli insegnanti devono fare gli insegnanti. L’origine contadina/artigiana del nostro dialetto confonde il termine insegnare con imparare: in altre parole a volte si usa imparare al posto di insegnare, ad esempio si dice “ti imparo ad andare in bicicletta” anzichè “ti insegno ad …”. In altre a parole Il docente ha il dovere di insegnare e il discente la facoltà di imparare. E se impara bene se no resta indietro nella scuola s’intende.
ci vogliono i ceffoni. il metodo educativo più funzionale di sempre che non ha mai fatto danni a nessuno.
non è sempre facile accettare le problematiche di un figlio ma fare finta di niente è peggio !!!! bisogna aiutarlo non emarginarlo ancora di più !!!!!
@Marcus
….PAROLE SANTE…
Premesso che non conosco i problemi reali di questo bambino, vorrei raccontare la mia esperienza. Ho un figlio che già dalla 1^ elementare le maestre lamentavano un comportamento molto vivace con disturbo alla classe ( con conseguente profitto scarso), noi genitori chiedevamo di continuo alle maestre un consiglio su come risolvere il problema e ci veniva risposto che il bambino era svogliato e che siccome non interessava a lui la scuola faceva in modo di non far seguire anche gli altri. I genitori degli altri bambini si lamentavano e non potete immaginare come mi sentissi io che tutti i giorni lo andavo a prendere. Siamo andati a parlare con uno psicologo, la risposta è stata che dovevamo aspettare che il bambino crescesse. Tutto questo si è protratto fino alle medie con comportamenti sempre vivaci. All’inizio della 2^ media fortunatamente un insegnante bravissima che non finirò mai di ringraziare ci disse che probabilmente nostro figlio era dislessico e che dimostrava il suo disagio per non essere capito con la vivacità e ci consigliò un centro di Camerano. Siamo partiti e lo abbiamo portato da questo psicologo che, dopo vari test, ci ha confermato che il ragazzo è dislessico e che quindi questi problemi potevani essere evitati se gli insegnanti avessero capito il problema. Oggi il ragazzo è tranquillo tanto che in 1^ superiore è stato promosso con 9 in condotta (il giorno che ho visto questo voto ho pianto). Tutto questo per dire che (ripeto non conosco i genitori del bambino) noi abbiamo sofferto tanto e nostro figlio con noi, eppure eravamo presenti sempre anche con castighi e negazioni ma che purtroppo la nostra unica “colpa” è stata solo quella di non sapere cosa fosse la dislessia. Scusate ho raccontato questo perchè a distanza di anni sentire certi commenti portati solo a condannare i genitori mi fa male molto male, perchè credetemi ho le lacrime agli occhi mentre sto scrivendo, e non vorrei che altri genitori affrontassero tutto quello che abbiamo passato noi. e vorrei dire al Signor Psiko mike che se non si trova il vero problema non lo si può affrontare (in questo mi permetto di dare un pò di colpa anche alla scuola che non informa in modo adeguato gli insegnanti) e i ceffoni non servono a nulla…scusate per lo sfogo
Ma su che quattro sventolo’ non ha mai fatto male a gnisciu’!!!
@pise59
Un intervento speciale il suo signora, sia per il contenuto che per la squisita delicatezza dell’esposizione….grazie di cuore.