Recanati diventa off limits
per nomadi e mendicanti

Ordinanza del sindaco Fiordomo. Enzo Marangoni rivendica come sua l'iniziativa e rilancia: "E' mia intenzione estenderla in tutta la provincia"

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mendicanti

di Roberto Scorcella

Stop a nomadi e mendicanti a Recanati. E, se dovesse vincere le elezioni provinciali Enzo Marangoni, divieto di transito e sosta per i nomadi in tutta la provincia di Macerata. Dopo l’ordinanza del sindaco di Recanati Francesco Fiordomo (Partito Democratico) del 4 aprile scorso si accende il dibattito.  Su tutto il territorio comunale leopardiano è vietata “ogni forma di sosta e accampamento di nomadi e lo sgombero di cose e veicoli entro tre ore dalla notifica dell’ordinanza”. Trascorse le tre ore, verso il responsabile del gruppo scatti la denuncia penale e l’intervento delle forze dell’ordine per lo sgombero forzato.

Ma non basta. Infatti, nell’ordinanza immediatamente esecutiva del sindaco di Recanati si vieta anche su tutto il territorio comunale “ogni forma di questua nonché di pressione molesta sul pubblico”. Quindi viene proibito qualsiasi tipo di elemosina: da quella dell’anziano a quella del giovanotto insolente e insistente. E anche come sanzioni pecuniarie c’è poco da scherzare. Per i nomadi che sostano e si accampano abusivamente è prevista una multa da 100 a 500 euro, mentre per i mendicanti la multa va dai 25 ai 100 euro.

 

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Ma, Enzo Marangoni rivendica la paternità dell’iniziativa e rilancia: “Ho già inserito nel mio programma per le elezioni provinciali il divieto di transito e di sosta dei nomadi in tutta la provincia di Macerata”. All’indomani dell’ordinanza di Fiordomo, il candidato alla presidenza della Provincia ricorda che “alcuni mesi fa avevo proposto in consiglio comunale a Recanati una mozione contro l’accattonaggio invasivo  che era stata respinta dalla maggioranza di sinistra dopo un’ ora di animata discussione in consiglio comunale. La mozione era basata sulla constatazione che, soprattutto il sabato, innanzi alle chiese e ai supermercati,  si verificano da  tempo anche a Recanati situazioni spiacevoli di molestie a danno dei recanatesi che talvolta sfociano  anche in atti più gravi.  In molte altre occasioni, anche in consiglio comunale, ho chiesto il divieto di transito e di sosta dei nomadi in tutto il territorio comunale poichè la presenza dei nomadi si accompagna, sempre, ad una lunga sequenza di furti nelle case dei recanatesi.  Anche questa mia richiesta era sempre caduta nel vuoto.

Ora, all’improvviso, il Sindaco ha emesso una ordinanza che accoglie, in buona parte, le mie  richieste, in precedenza respinte dal Sindaco stesso e dalla sua maggioranza. Sul piano politico debbo constatare che, come spesso accade, la sinistra  respinge in modo preconcetto le proposte che arrivano dall’opposizione anche quando sono valide, salvo poi ripresentarle, dopo qualche mese, come se fossero proprie. Sul piano personale dico al Sindaco che ho sempre considerato il cambiare idea un segno di maturità, non di debolezza”.

Tutto questo proprio nei giorni in cui la Corte Costituzionale boccia la legge 125 del 2008, adottata a suo tempo anche a Civitanova Marche dal sindaco Mobili e contestata dall’associazionismo no profit dai pacifisti e dal movimento ecologista. L’ordinanza del sindaco di Civitanova era stata ribattezzata proprio “ordinanza anti accattonaggio” perché non solo prevedeva il divieto di chiedere l’elemosina ma sequestrava anche quei proventi, sanzionava con pene pecuniarie da 100 a 500 euro e poneva altre limitazioni.



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