di Laura Boccanera
C’è movimento in giro. Che siamo in aria di elezioni lo si nota il sabato al mercato, tra i corridoi di Palazzo Sforza, alle riunioni delle associazioni (solitamente uno zoccolo duro di fan piuttosto risicato). Ricompaiono i personaggi della politica locale, riappaiono come funghi dopo la siccità. Le vele e i 6×3 campeggiano agli angoli della città. E in giro iniziano a farsi i primi nomi. Ormai sono noti i candidati che correranno per la carica di presidente della Provincia e non ci torneremo, ma scendendo verso la costa, i giochi non sono ancora molto chiari e le liste provinciali rischiano di creare bufera nel pd civitanovese e non solo. Una delle novità è che Civitanova sarà divisa in 3 collegi, non più 4 come nelle precedenti elezioni (Collegio 4 – Civitanova I°, comprende le zone est quella più vicina al mare e sud di Civitanova, fino al confine con Porto Sant’Elpidio. Collegio 5 – Civitanova II°, comprende il centro e la zona nord-ovest Civitanova. Collegio 6 – Civitanova III°, comprende la parte ovest di Civitanona Marche, fino ai confini con Porto Sant’Elpidio, Montecosaro e Potenza Picena).

Remo Matassoli, Giovanni Latanzi e Giorgio Berdini nel corso della conferenza stampa con cui il Movimento Democratico ha contestato le candidatura uscite dall'Assemblea del Pd
E tra i primi nomi in casa Pdl c’è quello già ufficializzato dell’ex presidente del Consiglio provinciale Umberto Marcucci, seguito dall’ex assessore Maria Grazia Vignati e dato come possibile, quello dI Ottavio Brini, presidente delle Farmacie comunali. Più mistero attorno all’Udc che seguendo il “modello Marche” schiera anche in provincia l’alleanza con il Pd. A Civitanova la partita è difficile perchè l’Udc, ormai da più di un decennio è l’alleata storica della maggioranza comunale con Forza Italia prima e Pdl poi e occorre capire chi il segretario Antonio Carusone vorrà far scendere in campo per le provinciali al fianco di Pettinari. Sembrano comunque quasi sicuri i nomi dello stesso Antonio Carusone e di Vittorio Taffoni, mistero invece ancora sul terzo nome. Scelte che potrebbero cambiare anche l’attuale assetto della giunta comunale e il destino delle amministrative 2012.
All’interno del Pd le cose non vanno meglio perchè se per le candidature rispondono ai nomi di Giorgio Palombini, Giuseppina Bruno (mamma dell’ex assessore Alessandra Boscolo nella giunta Silenzi) e Gustavo Postacchini, tale manovra ha scatenato le ire di Giorgio Berdini, area Modem (Movimento Democratico) che avrebbe invece attualmente la maggioranza in consiglio comunale con tre esponenti (Berdini, Cognigni, e Ghio) ma che non è stato tenuto in considerazione per la scelta delle candidature provinciali. Un’esclusione avvenuta forse per motivazioni politiche legate al voto contrario espresso dai Modem contro la candidatura di Pettinari, come ipotizza Giovanni Lattanzi, o più semplicemente legato, nel caso di Berdini ai giochi di potere fra le due anime Pd civitanovesi.
Ma tra questo scorrere di nomi salta agli occhi l’assenza di Giulio Silenzi, attualmente segretario del Pd civitanovese che ultimamente appare sempre meno mediaticamente a fronte di una presenza invece sul territorio e tra la gente. Tra i bene informati c’è già chi scommette che stia studiando da “sindaco” in vista delle elezioni comunali di Civitanova nel 2012. E forse è più di una voce di corridoio.
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Ancora studia da sindaco dopo che l’ha fatto per 10 anni a Montesangiusto. Ha la memoria corta evidentemente.
Non è che ci vogliano capacità divinatorie per prevedere che l’immarcescibile Silenzi ce lo ritroveremo candidato a sindaco di Civitanova l’anno prossimo. 🙁