di Alessandra Pierini
«Chi tocca Rampa Zara muore». Lo ha affermato Ivano Tacconi (Udc) ricordando i problemi avuti da passate amministrazioni sul famoso parcheggio di cui a Macerata si parla da decine di anni.
Lo ha fatto in occasione di un ordine del giorno del consigliere Claudio Carbonari (Pdl) che ha provocato la bagarre in consiglio quando il terzo giorno di discussione sul bilancio comunale sembrava ormai avviarsi a scorrere via senza troppi patemi. Carbonari ha chiesto all’amministrazione, per quanto riguarda il futuro parcheggio di Rampa Zara, di modificare la voce del piano pubblico che pone la progettazione a carico del Comune, di affidare con decorrenza immediata la progettazione, la realizzazione e la gestione all’Apm inviando i progetti già esistenti per un esame valutativo e comparativo, di stralciare dal bilancio la voce fondo progettazione pari a 75.000 euro, da riutilizzare in altro modo.
Nelle scorse settimane c’era anche stata una mozione di Nascimbeni e D’Alessandro 8Macerta è nel Cuore) in cui si chiedeva di investire gli utili dell’Apm derivanti dalla gestione dei parcheggi nella realizzazione del parcheggio di Rampa Zara.
Andrea Netti, consigliere del Pd, ha sollevato in merito la questione pregiudiziale in quanto il testo dell’ordine del giorno indicava all’amministrazione un impegno, quando invece è nella ragion d’essere dell’ordine del giorno la sua funzione di invitare l’amministrazione e non di indicare provvedimenti da prendere nel procedimento amministrativo. Il presidente del Consiglio Romano Mari, sentito il parere della segretaria, si affretta a far votare la questione pregiudiziale tra le proteste dell’opposizione. Carbonari esce dall’aula sbottando: « Siete una vergogna, il mio ordine del giorno non è prescrittivo» poi rientra per la votazione che si conclude a suo favore e spacca la maggioranza.
Bocciano la questione pregiudiziale proposta da Netti tutta l’opposizione e diversi consiglieri della maggioranza: Guido Garufi (Idv), Michele Lattanzi e Stefano Blanchi dei Comunisti Italiani per la Federazione della Sinistra. Si astengono Pierpaolo Tartabini (Sinistra per Macerata), Gabriella Ciarlantini (Verdi), Massimiliano Bianchini e Antonio Carlini di Pensare Macerata e per finire Luigi Carelli, Maurizio Romoli e Marco Gasparrini del Pd. Bruno Mandrelli (Pd) prova a rimettere ordine e a spiegare: « Un ordine del giorno che assume funzione prescrittiva non è un ordine del giorno».
Amareggiati i soggetti protagonista. «Mi meraviglia – ha sottolineato Carbonari – che il Pd si faccia spaventare da questo ordine del giorno al punto di proporre una questione pregiudiziale per un semplice termine».
Andrea Netti (Pd) ha commentato: «Prendo atto della eterogenea posizione all’interno del mio gruppo, valuterò di conseguenza la posizione da assumere nelle prossime deliberazioni».
La seduta era iniziata con il colpo di coda della discussione di ieri e con l’intervento di Giorgio Ballesi (Lista Ballesi): «All’amministrazione chiedo qual cosina in più che navigare a vista. Questa amministrazione mi sembra un onesto maggiordomo che, in assenza dello chef, va a fare la spesa e compra un po’ di tutto per poi accorgersi che quello che ha preso non serve a niente».
Si è poi iniziata la discussione degli ordini del giorno e ancora una volta la Tarsu tiene banco. Mentre gli esercenti maceratesi, proprio in queste ore, si stanno incontrando per illustrare le infinite ripercussioni che l’aumento della tassa avrà sulle loro attività, in Consiglio è stato votato favorevolmente dai 26 consiglieri di maggioranza l’ordine del giorno presentato dal consigliere Narciso Ricotta (Pd) che ha invitato l’amministrazione ad impegnarsi ridurre la Tarsu nel caso in cui diminuiranno i costi di smaltimento e a rateizzare il pagamento. In merito Michele Lattanzi (Comunisti Italiani Federazione per la Sinistra) ha dichiarato: «L’aumento della Tarsu è difficile da comprendere per i cittadini. La maggioranza ha accettato con difficoltà questo provvedimento ma sta ora prevedendo delle misure per ristabilire poi le quote precedenti».
Il tema Tarsu è stato protagonista anche dell’ordine del giorno di Fabio Pistarelli volto a sospendere l’aumento della Tarsu e a chiedere l’impegno per rientrare nelle cifre previste dalla legge per diminuire i costi bocciato con 12 voti favorevoli dell’opposizone, 21 contrari della maggioranza e l’astensione dei due consiglieri Udc e di Giorgio Ballesi.
Bocciato l’impegno chiesto da Fabio Massimo Conti (Lista Conti Macerata Vince) per l’apertura del centro storico al transito dalle 18 e con acceso libero la domenica e i festivi. La spuntano invece i due ordini del giorno proposti da Deborah Pantana (Pdl) per finanziare un corso per le mamme disposte a gestire asili in casa e per impegnare l’amministrazione a sollecitare l’Apm perché il permesso di sosta gratuito per due ore concesso alle famiglie con figli fino a tre anni sia allungata alla fascia di età zero – cinque anni.
La discussione sul bilancio proseguirà in una ulteriore seduta di Consiglio a partire da lunedì.
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Mancano solo i Bravi che dicono: “Questo parcheggio non s’ha da fare e non si farà”. Ma quelli – che poi tanto bravi non sono… – aleggiano.
Certo che, con l’agio dell’età e la memoria buona, vien da farsi grasse risate a pensare a tutta la storia di questa tragica barzelletta del Parcheggio di Rampa Zara (nel frattempo diventato tachipirina a fronte di un malato moribondo); intanto, la bella vista della campagna (che secondo interpretazioni risibili non poteva essere deturpato dal parcheggio ‘a raso’) mostra nel suo bel centro la deturpazione del troncone della strada Nord (quella poteva deturpare! Era il parcheggio ‘a raso’ che non poteva…); più in fondo, l’altro piccolo capolavoro della strada di scorrimento che termina sul frontespizio di una villetta e – alla sua sommità – gli orrendi palazzi con le vetrate, pressoché invenduti, di Via Trento. Anche quelli potevano deturpare, ovviamente. E’ solo in prossimità di Rampa Zara che gli animi si ingentiliscono vieppiù: lì la vista è talmente bella così com’è (con il mostro della Casa del Clero e del Palazzo degli Studi visti dal retro) che parrebbe crudele interrompere le luminose sensazioni da Sindrome di Stendhal…
E poi c’è il consueto appello per il verde (sempre e solo lì), per il no alla cementificazione (figurarsi se può mancare… mentre peraltro si continua a costruire un po’ ovunque); mancano solamente i comitati spontanei per la difesa del plancton (non essendo purtroppo zona di mare).
Si può tuttavia ovviare con le pregiudiziali di cui parla l’articolo: piccole anfibologie terminologiche, minuscole vivisezioni letterali, spaccature nella maggioranza, allungamenti del brodo: momenti – beninteso – di (se non altro) vivacità dialettica. Meglio senza dubbio dell’astensione della Ciarlantini (qualcuno le spieghi che, oltre a uscire dall’aula o astenersi, qualche volta può anche prendere posizione). Intanto, tuttavia, arriva il prete. Per l’estrema unzione alla città.
Di progetti, disegni, ipotesi, schizzi, planimetrie, ecc. sul Parcheggio di Rampa Zara, nel corso degli anni, ce ne sono stati molti.
Invece che spendere (inutilmente) altri soldi in nuovi progetti che poi (inevitabilmente) verranno modificati, cambiati, aggiornati (e quindi ulteriori studi, ricerche, consulenze) non sarebbe più semplice recuperare qualcuno di quelli vecchi????
Originariamente il parcheggio doveva essere a BASSO COSTO ed essere per circa 500 auto.
Ma se il pacheggio costa poco poco ci si guadagna in consulenze, incarichi, realizzazione per cui (negli anni) le successive proposte sono state fatte tutte “migiorative” (e più costose) rispetto alle precedenti: via via parcheggio più grande, seminterrato, pensile, con uffici, negozi… Insomma da quello che doveva essere un semplice parcheggio a raso con strada che entra/esce i progetti successivi l’avevano modificato in una specie di Macerata 2; mancava solo la piscina e lo stadio che poi c’era tutto.
Ritorniamo quindi, anche per contenere la spesa, al progetto originario: una piattaforma in cemento con una strada di ingresso e una di uscita sulle mura, senza catafalchi accessori quali negozi, uffici, supermercati…
PS: SE si fosse realizzato il Parcheggio a Rampa Zara 25 anni fa non sarebbe stato necessario il ParkSi dei Giardini Diaz costato, sembra, oltre 12 miliardi delle vecchie lire contro l’ipotesi di spenderne solo un paio…
E chi sono stati i grandi timonieri dell’operazaione ParkSi?
Gli stessi che hanno malgestito l’urbanistica cittadina negli ultimi 30 anni…
PROPRIO VERO……….CON TANTI GALLI A CANTARE NON SI FA’ MAI GIORNO !!!!!!!
Ottimo Claudio! bene così; la maggioranza dopo neanche un anno non c’è più e quindi purtroppo la città è ferma.
… la bretella via mattei – la pieve?
Credo che si continui a pensare alle vetture più che all’UOMO. La nostra è una città piccola che non ha bisogno di nuovi parcheggi (quelli che ci sono sono sfruttati al 50%) ma di offrire ai cittadini servizi di trasporto efficenti. Città europee meravigliose come Friburgo (http://smartercity.liquida.it/2010/09/04/vauban-il-quartiere-verde-e-sostenibile-di-friburgo) hanno puntato sul trasporto pubblico migliorando enormemente la qualità di vita dei propri abitanti.
Se i mezzi pubblici passassero ogni 7 minuti e coprissero bene il territorio tanti cittadini li sceglierebbero in sostituzione delle costosissime vetture.
Perchè allora non pensare di investire i soldi guadagnati dall’APM in un progetto di questo tipo e non nell’ennesimo parcheggio costoso, che aumenta le polveri sottili e la circolazione delle auto nel centro cittadino?
Forse sarà il caso di rivedere tutto il trasporto urbano di Macerata e prevedere un bus-navetta che unisca tra loro in tutti i parcheggi con il centro di Macerata, naturalmente gratuitamente in quanto la gestione dei parcheggi e del servizio urbano è demandato alla stessa azienda.
Rimodulare anche le linee urbane, evitando anche dei doppioni che si sovrappongono, come il caso del tratto stadio-corso cavour percorso da due linee che passano a distanza di 2-3 minuti l’una dall’altra e poi per altri 50 minuti niente.
La bretella pieve via mattei della quale Carancini si vantava in campagna elettorale che fine ha fatto, il collegamento villa potenza tunnel delle fonti quando parte? Il problema delle polveri sottili non migliorerà mai fino a quando questi snodi viari non verranno realizzati, il resto è sola aria fritta di un governo della città fermo da 1 anno!