Dal Comitato regionale per il Sì al referendum nucleare:
“Quello che sta accadendo in Giappone è la conferma drammatica, cui nessuno di noi avrebbe voluto assistere, del fatto che il nucleare a prova di incidenti non esiste, che la sicurezza delle centrali atomiche è una favola alla quale gli italiani non crederanno”. Il Comitato ‘Vota sì per fermare il nucleare’, le oltre 50 associazioni che oggi, a Roma, hanno presentato la campagna referendaria per portare al voto almeno 25 milioni di cittadini e far prevalere il sì, denuncia la “follia” di un ritorno dell’Italia, che conosce bene il dramma dei terremoti, all’energia atomica. “Dalla centrale di Fukushima – sottolinea il comitato in una nota – ci arrivano immagini che sono la prova lampante di quanto sosteniamo da tempo: il governo non deve portare il Paese in un’avventura pericolosa, impopolare e antieconomica come quella dell’atomo”.
Ecco le bugie da smascherare e altrettante ragioni per votare SI’ contro l’energia atomica:
– Il nucleare ha un ruolo fondamentale e viene rilanciato in tutto il mondo. NON E’ VERO.
Non è così, né in termini relativi, né in termini assoluti. In termini relativi il
peso del nucleare nella produzione globale di elettricità è sceso dal 17,2% del 1999
al 13,5% del 2008 (International Energy Agency, 2010).
– L’energia nucleare è abbondante, serve all’Italia per la sua sicurezza energetica e dà lavoro. NON E’ VERO.
La propaganda filonucleare continua a ripetere che tra 50 anni le fonti fossili potrebbero non bastare. Che le fonti fossili avranno un declino è certo, ma anche l’uranio è un elemento che si estrae da risorse limitate e dunque anche l’Uranio tra 50 anni sarà in declino. L’impatto occupazionale del nucleare in Italia è valutato in 10 mila posti di lavoro, per la maggior parte nella fase di costruzione (8-10 anni). Per centrare gli obiettivi europei obbligatori al 2020 per le fonti rinnovabili secondo uno studio della Bocconi, l’impatto occupazionale può generare in Italia fino a 250 mila posti di lavoro.
– L’energia nucleare costa meno. E’ FALSO.
Con i nuovi impianti i costi aumenteranno. Le stime più recenti fatte negli Stati Uniti dimostrano che al 2020 il costo del kilowattora nucleare da nuovi impianti sarà maggiore del 75% rispetto a quello del gas e del 27% rispetto all’eolico. E a pagare saranno i cittadini.
– L’energia elettrica è in Italia più cara perché non abbiamo fatto il nucleare? BALLE!
Se in Italia l’energia elettrica per le utenze domestiche costa più che negli altri paesi non è certo per l’assenza d’impianti nucleari ma piuttosto per aspetti ed extracosti caratteristici del sistema elettrico italiano. Sulla tariffa che paghiamo in bolletta, il costo di produzione è circa un terzo, il resto è rappresentato da altre componenti legate al ricarico dei produttori, ai costi di distribuzione, alle tasse, allo smaltimento delle vecchie centrali.
– Le centrali di ultima generazione sono totalmente sicure. ASSOLUTAMENTE NO!
Non ci sono certezze dal punto di vista della sicurezza: nemmeno i nuovi reattori sono stati progettati con criteri di sicurezza intrinseca e in caso d’incidente non sono in grado di autoregolarsi.
Tre agenzie europee per la sicurezza nucleare, la britannica HSE’sND, la finlandese STUK e la stessa agenzia francese ASN hanno clamorosamente bocciato con un comunicato congiunto (novembre 2009) l’EPR di Areva.
– Il nucleare è una fonte pulita che di norma non produce impatti. DECISAMENTE FALSO.
Al di là del rischio di incidenti gravi, i reattori nucleari rilasciano radioattività nell’aria e nell’acqua, nel corso del loro normale funzionamento e a causa di incidenti piccoli che sono abbastanza frequenti. I lavoratori delle centrali e i cittadini che abitano nelle loro vicinanze sono sempre a contatto diretto con la radioattività. Un’indagine fatta in Germania su 17 centrali ha mostrato una dipendenza dell’insorgenza di patologie infantili (bambini da 0 a 5 anni) dalla vicinanza alla centrale. Nel raggio di 5 km dalla centrale è stato, addirittura, rilevato un incremento dei tumori embriogenetici (del feto nel ventre materno) di 1,6 volte rispetto alla media e di 2,2 volte delle leucemie infantili rispetto ai casi attesi.
– Siamo già circondati da reattori, allora tanto vale farne anche da noi. TANTO PEGGIO
Il rischio in caso d’incidente nucleare è puntuale, cioè tanto maggiore quanto più vicini si è alla sorgente di radiazioni. Questa semplice osservazione è alla base di uno dei principi della radioprotezione.
– La questione delle scorie nucleari è risolta. MAGARI!
La questione delle scorie radioattive più pericolose e del loro enorme tempo di dimezzamento (il tempo che occorre per dimezzare la radioattività di un elemento, che va dalle migliaia ai milioni di anni) costituisce ancora un problema di ricerca fondamentale. La “vetrificazione”, spesso contrabbandata come soluzione del problema, è soltanto una fase di condizionamento di queste scorie e resta aperto il problema del loro confinamento in siti geologici adeguati.
Negli Stati Uniti è dal 1978 che si sta studiando un deposito definitivo per le scorie radioattive a più alta intensità nel sito di Yucca Mountain, nel deserto del Nevada. I suoi costi di costruzione supereranno i 54 miliardi di dollari (e dovranno essere pagati con le tasse dei contribuenti), ma non è affatto certo che entrerà mai in funzione.
– Il nucleare è la strada per tagliare le emissioni di gas serra che provocano i cambiamenti climatici e non è in alternativa all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili. NON E’ VERO.
Si stima che anche raddoppiando l’attuale potenza nucleare installata, le emissioni di CO2 si ridurrebbero solo del 5%. E in Italia il nucleare arriverebbe, comunque, dopo il 2026.
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L’improbabile accade.
se il giorno del referendum gli italiani non andaranno a votare contro sta pazzia del nucleare per andare al mare i danni non saranno solo per loro stessi ma per tutte le moltitudini di generazioni future!!!
poi al comitato regionale consiglierei di aggiungere un altro motivo in piu’ per non costruire centrali nucleari ovvero……..CHE SIAMO IN ITALIA E CHI SI FIDA PIU’ DELLA IMPREGILO O CHI PER ESSA?
il nucleare e’ come il ponte di messina,serve solo per far arricchire la stramaledetta mafia lo vogliamo capire o no?!?
http://www.forumnucleare.it/index.php/homepage/in-evidenza
Incollo qui prima che venga cancellato, ma campeggia da questa sera, anche ora che è stato appurato un nuovo incendio al reattore 4 nella centrale di Fukushima.
”
Fukushima: i quattro reattori di nuovo sotto controllo
È troppo presto per dire che il peggio è alle spalle, ma le notizie che arrivano da Fukushima, in Giappone, sembrano indicare una positiva stabilizzazione dei quattro reattori nucleari della centrale. Dopo le esplosioni che hanno danneggiato le strutture civili esterne dei reattori, e l’incendio (poi spento) che si è sviluppato nella piscina del combustibile esausto del reattore 4, la temperatuura dei quattro reattori, desta minori preoccupazioni perché le barre di combustibile sono stabilmente immesre nell’acqua..
Anche i livelli della radioattività di Tokyo, che ieri erano cresciuti –anche se non avevano raggiunto livelli pericolosi – sono scesi.
I tecnici continuano a fare affluire acqua all’interno dei reattori per evitare che si surriscaldino.
In una conferenza stampa di stamattina il portavoce del governo aveva attribuito l’elevato livello di radioattività nell’area dell’impianto all’incendio che si era sviluppato nella piscina che ospita il combustibile esausto del reattore 4. In seguito quella versione è stata corretta. Il portavoce ha detto che il picco delle radiazioni rilevate potrebbe essere stato causato da detriti dell’esplosione di lunedì che si sarebbero accumulati nei pressi degli strumenti di misura. Livelli così alti di radioattività (500 millisievert/ora) non sono stati infatti più rilevati.
Secondo il portavoce del governo, i livelli di radioattività nei pressi dell’impianto sono scesi sotto i 600 microsievert/ora (questo livello corrisponde all’assorbimento, ogni ora, di una dose radioattiva pari a quella assorbita durante una singola radiografia). A Tokyo oggi il livello è sceso da 0,8 microsievert/ora a 0,6 microsievert/ora. Il valore storico medio è 0,03 microsievert/ora.”
Questo sarebbe l’establishment che dovrebbe guidare l’Italia verso la transizione al nucleare. Tralasciando il fatto che c’è già stato un referendum meno di 25 anni fa… negano anche l’evidenza. Qualunque evidenza. Per questo non mi fido della propaganda sui costi ridotti, sull’opportunità, sulla NECESSITA’ addirittura del nucleare, ma al contrario condivido pienamente i contenuti di questo comunicato.
Come si può pensare seriamente di dotare l’italia di reattori nucleari se non siamo capaci di gestire cose di minore importanza come la monnezza o, per rimanere in tema di calamità naturali, di restituire L’aquila agli aquilani 2 anni dopo un terremoto mila volte minore di quello giapponese? L’Italia inoltre ha la mafia, o no? anzi le mafie! e oltre a loro esiste una diffusa corruzione e una continua speculazione che fanno paura! Queste cose non lasciano scampo ad un’apertura dei cittadini verso un argomento così grave ancora prima di valutare se vale o meno la pena di costruire una centrale nucleare. Crozza ha fotografato in pieno l’assurdo di questa idea proprio da noi, proprio in italia con questa copertina a ballarò
http://www.youtube.com/watch?v=aUcTPElsWYo
Il nucleare in Italia è una barzelletta. Tra le altre tempo fà abbiamo assistito a uno sversamento illegale nel nostro fiume chienti.. e chi mi garantisce che domani le scorie non faranno la stessa fine di quelle sostanze e della monnezza e, per risparmiare nello smaltimento, ce le seppelliscono sotto casa? L’amianto qualcuno se lo ricorda? Allora dico: MAI il nucleare in Italia MAI, nemmeno un pazzo direbbe di si se conoscesse anche un pò questo paese.
Iniziasse la classe politica a dare il buon esempio sotto tutti i punti di vista (meno stipendi, meno deputati, meno privilegi, meno inquisiti ecc) e poi forse un giorno i cittadini torneranno a fidrsi di loro e magari anche delle loro pazzie nucleari!
Invece che spingere verso forme di risparmio energetico (dalle auto più pulite fino alle abitazioni) il nostro Governo (da sempre più attento agli appetiti industriali che alla volontà della popolazione) “tira dritto” sul nucleare, sebbene chiunque dotato di un briciolo di intelligenza comprenderebbe che, tale tecnologia, a corsa lunga non può essere la risposta.
Evidentemente a Roma molti politici quindi hanno abbondantemente superato il punto di non ritorno della cretineria.
Per giustificare quanto sta accadendo in Giappone sulla TV (cioè da Vespa, classico esempio di giornalismo servile con chi sta al potere) i nostri Ministri ed i nostri Esperti raccontano la favoletta che le centrali giapponesi sono vecchie, superate, tecnologicamente arretrate: esatto, giusto, perfetto.
Peccato però che quando esse vennero realizzate erano all’avanguardia, tecnologicamente futuristiche, il non plus ultra in campo nucleare.
Quindi, visto che passeranno almeno 10 anni, da quando si comincerano a costruirele per farle andare a regime anche le centrali nucleari italiane (sulla carta OGGI avveniristiche) comincieranno ad essere SUPERATE e VECCHIE….
Quindi visto che poi dovrannno funzionare per almeno 20 o 30 anni anche le centrali (OGGI, sulla carta, MODERNISSIME, anzi FUTURIBILI) saranno SORPASSATE.
A questo punto solo un grave malato mentale potrebbe ritenere che costruire una centrale nucleare sia un’ipotesi intelligente.
Senza oltre questo semplicissimo ragionamento aggiungere che una centrale nucleare in un ambiente come quello italiano (terremoti, straripamenti di fiumi, frane, ecc.) sarebbe totalmente ed irrimediabilemente un’idiozia.
Ed invece, nonostante che gli italiani si siano espressi chiaramente al NO al nucleare egli (che ogni 2 x 3 si richiama al voto popolare per continuare a fare il Presidente) “se ne frega” di un referedum, e gli interessa una seg@ dell’espressione popolare…
Ed anche qauesto sarebbe, da solo, un motivo per dire no al Nucleare….
Sul Corriere c’è una bella lettera di Adriano Celentano.Vi prego di leggerla.
http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_16/celentano_trappola_radiattiva_e30fc2d6-4fb0-11e0-acff-d18cea4068c4.shtml
Condivido le argomentazione esposte nell’articolo. In più, penso, ne vedremo delle belle ( anche in Giappone), quanto a “responsabilità”. Per ora si vuol dare la “colpa” unicamente all’accadimento terribile ( tsumani e terremoto, insieme). Al contrario sarà da “contrallare” meglio chi “cià magnato” rerlativamente ai mancati “aggiornamenti” dei vecchi reattori nucleari. Penso che ne vedremo, e forse ne sapremo, delle belle.