di Matteo Zallocco
Si è svolto ieri sera il tanto atteso incontro tra Pd e Udc. Il segretario provinciale dei centristi Augusto Ciampechini si è riunito a cena in un ristorante di Corridonia con alcuni esponenti del Pd: il segretario provinciale Roberto Broccolo, Massimo Montesi e il consigliere regionale Angelo Sciapichetti. “E’ stato un incontro interlecutorio – spiega quest’ultimo -, se ne terrà un altro all’inizio della prossima settimana, probabilmente lunedì. Non abbiamo concluso nessun accordo ma la trattativa va avanti, ora ci sarà una consultazione interna nell’Udc, il segretario Cimapechini si è dimostrato disponibile. Credo che questa alleanza si possa fare, il vero problema è costituito dai tempi, quelli dell’Udc sono più lunghi mentre noi abbiamo bisogno di decidere in fretta, siamo già in ritardo. Se l’accordo non si chiuderà l’intenzione resta quella di fare le primarie per scegliere il candidato presidente, i tempi sono stretti e bisognerà farle entro marzo”.
In caso di alleanza con l’Udc come noto la candidatura andrà invece ad un uomo dei centristi. L’ultimo parola spetta al partito di Casini con il coordinatore regionale Antonio Pettinari che si ritrova di fronte ad una decisione non certo facile, ossia quella di andare contro al centro destra di Franco Capponi, della cui giunta è stato vice presidente fino all’annullamento delle elezioni del 2009. Tant’è che il nome di Antonio Pettinari resta in pole position per la candidatura alla presidenza.
La sinistra continua ad essere scettica riguardo l’alleanza con l’Udc ma secondo Angelo Sciapichetti ci sono tutte le possibilità per realizzare una coalizione ampia.
Sul fronte centro destra invece si viaggia spediti: Franco Capponi ha pronta la sua squadra e oltre a Pdl, Lega e La Destra si farà anche La Lista del Presidente.
Le elezioni provinciali si terranno domenica 15 e lunedì 16 maggio, l’eventuale ballottaggio due settimane dopo: il 29 e 30 maggio.
Si voterà anche per il nuovo sindaco in sei Comuni macerratesi: Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Morrovalle, Muccia e San Severino Marche.
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confronto serrato sul programma immagino…..
Si, su come programmare l’occupazione delle poltrone.
E’ in fin dei conti un programma anche quello… Del resto è stasto l’unico e il solo e l’esclusivo programma di molti (sia di qua che di la) in questi ultimi 20 anni.
“Cominciamo con il prendere la sedia, poi il resto (forse) si vedrà” sembrerebbe essere la strada maestra che in molti perseguono, sia qui da noi che laggiù a Roma
vero! usano tutti lo stesso metodo!..anche a macerata, nonostante si parlava di grandi cambiamenti, ricordo che prima sono stati scelti i nomi degli assessori poi si è deciso dove metterli….come succede coi ministri, CHE MANIE DI GRANDEZZA!!! mi chiedo com’è possibile assegnare assessorati a persone non competenti anche in piccole realtà come la nostra!
invece di cliccare “non mi piace” perché non commentate??..oppure non sapete come giustificarvi???
In provincia di Macerata i numeri parlano chiarissimo: l’alleanza con l’UDC non è affatto indispensabile per un’eventuale vittoria di una coalizione alternativa alla destra. Perciò, l’insistenza del PD a cercare alleanze con l’UDC è quanto meno sospetta. Conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che il PD, lungi dal realizzare una sintesi delle diverse culture politiche riconducibili al centrosinistra, è un partito che guarda al centro e la cui opposizione (si fa per dire) a Berlusconi è fatta nel nome di interessi probabilmente occulti piuttosto che di un progetto di trasformazione della società italiana. Gli osservatori più avvertiti se ne sono resi conto fin dall’inizio, nonostante la cortina fumogena innalzata da Veltroni. Dietro la retorica del nuovo c’era l’ennesimo progetto verticistico, quanto di più decrepito si potesse immaginare alla luce della storia del nostro paese.
Per scongiurare questa deriva verso il centro del PD, del resto intrinseca nella natura stessa del progetto politico di quel partito, e niente affatto incidentale, è essenziale che gli elettori di sinistra del PD lo puniscano, abbandonando quel partito e scegliendo quelli alla sua sinistra, a cominciare da SEL. Bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà per quel che è.
Si rinvia, poi non solo l’UDC ha detto il programma? Non ho fiducua che questa alleanza si farà, ma nel frattempo non si discutono i programmi, perchè c’è una parte del PD che insiste che in primis la candidatura certa di Pettinari e poi si vedrà! Vogliono questo accordo a presindere da tutto e nel modo peggiore.
Ai cittadini verrà in mente facilmente che si tratta solo di potrone, e quindi della sporca politica.
Secondo me chi non è d’accordo dovrebbe far nascere il 4° Polo di cambiamento nella gestione territoriale. Si rischia l’etichettatura “tanto siete tutti uguali”
@Gian Berdini
Il punto è perché il PD cerca a tutti i costi l’alleanza con l’UDC, anche in un contesto, come quello delle provinciali di Macerata, diverso da quello nazionale, in cui l’alleanza con l’UDC non è affatto indispensabile per sconfiggere la coalizione berlusconiana.
Tu che risposte ti dài?
la verità fa male, lo sò!
E’ bellissimo vedere un PD allo sbando, che non dà risposte neanche al suo elettorato sui temi centrali, tentare l’accordo con chi mercanteggia da anni le poltrone: UDC
Sarebbe bello vedere l’UDC in Provincia col terzo polo, in modo da averli col centro sinistra in Regione, col centro destra in Comune e col 3° polo in Provincia.
Ma quando cominciate a vergognarvi?
Il punto è proprio questo: l’alleanza con l’UDC non è affatto indispensabile per “un’eventuale vittoria” di una coalizione alternativa alla destra. Invece,piaccia o no, questa alleanza è necessaria per una “vittoria sicura” e, se possibile sin dal primo turno.
Il problema non è solo la provincia di macerata, qui sono in gioco i destini dell’Italia. Devono partire dal basso e da subito le alleanze più vaste per abbattere questo regime che sta distruggendo una Costituzione che è stato un modello per il mondo intero e, con essa, l’idea stessa di legalità.
@Pio Angeletti
Non è che, con il pretesto di Attila Berlusconi alle porte, il PD può proporre qualsiasi alleanza e gli elettori di sinistra sono tenuti a farsela piacere, volenti o nolenti.
L’UDC è stata alleata di Berlusconi per quattordici anni, Casini era un alleato della prima ora. Chi ci assicura che, domani, l’UDC non cambi di nuovo posizione? L’abbiamo già visto cosa succede in casi del genere, ci sono i precedenti Dini e Mastella.
Siccome parto dal presupposto che i leader del PD non siano stupidi, ne deduco che, dietro la volontà di allearsi con l’UDC, ci sia la scelta di difendere altri interessi, a noi, comuni cittadini, non noti.
“Qui sono in gioco i destini dell’Italia”, ma per fortuna a Macerata l’alleanza Pettinari – Partito Democratico ci proteggerà e la Costituzione sarà salva.
Complimenti ad Angeletti, bella battuta, che stia pensando di proporsi a Zelig?
Complimenti, continuiamo a perdere ed a fare gli intellettuali, non a caso la sinistra di fronte al voto popolare è quasi sempre perdente.
Invece di rappresentare la gente comune, la sinistra vuole chiudersi nel suo splendido isolamento, rivendicando primati culturali e morali che la gente non comprende.
1) Ma è ufficiale la candidatura di Meschini?
1.1) se così fosse, probabilmente prenderebbe molti voti a civitanova (soprattutto alta) come ringraziamento per aver fatto traslocare “tuttoingioco”!
A questo punto suggerisco al centro destra, questo slogan per le provinciali:
” VINCERE E RIVINCEREMO ”
Addirittura se si farà l’accordo PD-UDC, la candidatura per la presidenza all’UDC, che dire…Ubi minor , major cessat.
A proposito di fumate, giusto riguardo le procedure, tra la priorità di scegliere prima il candidato e poi di stendere un programma, la politica impari dalla Chiesa come si fa: prima l’impronta che vuol dare a quel determinato papato e poi individua il candidato che abbia le caratteristiche per compiere quella missione.
Chuissà che politica incarna Antonio Pettinari…