Capponi al Pd di Pollenza:
“Balle sui rifiuti e sulle colpe del Cosmari”

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Franco Capponi

L’ex presidente della Provincia Franco Capponi risponde al Pd di Pollenza e a Sinistra Pollentina:

E’ proprio incomprensibile e assurda la critica rivolta al sottoscritto dal Pd di Pollenza e da sinistra pollentina in merito al bilancio approvato dal COSMARI.

Intanto rilevo con piacere che il bilancio e le scelte del COSMARI sono state condivise ed approvate da tutti i comuni, di qualsiasi tendenza, salvo proprio Macerata e Pollenza ma soprattutto e’ una nostra grande vittoria registrare il 67% circa di raccolta differenziata nei comuni serviti dal Cosmari che oltre agli indubbi benefici ambientali sostengono un costo pro capite abitante/servito molto al di sotto della media nazionale (circa 70 Euro pro capite rispetto alla media di 110 che ha l’Italia)

Dico inoltre al PD di Pollenza che forse e’ sempre meglio riflettere prima di lanciare accuse ad altri e farsi prima alcune semplici domande:

* Perché Pollenza e’ rimasta sola anche contro gli altri sindaci di centro sinistra e di centro-destra?
* Perché Pollenza, insieme al comune di Macerata, è da anni isolato anche all’interno dell’Assemblea del COSMARI?
* Perche’ la raccolta differenziata nel loro comune non e’ mai decollata?

Ritengo inoltre che siano state da me chiarite e smentite in più circostanze le storielle che se manca una discarica in provincia la colpa è di Capponi.

Basterebbe al Pd di Pollenza e alla cd sinistra pollentina cercare al loro interno (Ex Presidente della Provincia, assessori regionali di Morrovalle, ecc.) e troverà i motivi reali per cui oggi ancora non si dispone di una discarica di appoggio in Provincia.

Ribadiro’ all’infinito ad esempio che Silenzi ha lasciato la Provincia appena due mesi prima dall’esaurimento della discarica di Tolentino senza una previsione condivisa di una nuova localizzazione provinciale. Quindi in piena emergenza dato che un progetto di discarica per veder la luce necessita almeno di due anni di iter burocratico e lavori.

Ecco la programmazione che questo il PD e l’ex Presidente ha lasciato all’Amministrazione Capponi. L’emergenza in questa provincia ha avuto sempre una sua logica e tutti nel PD lo sanno.

Questi invece sono i fatti……tutto tracciabile con atti e delibere. Appena insediata, la mia amministrazione, ha subito attivato un deciso confronto con tutti i comuni, il contrario della politica di minacce e proclami di silenziana memoria, mettendo attorno ad un tavolo i comuni sede di discariche (Cingoli, Treia, Camerino, Mogliano e San Severino) e il COSMARI proponendo un accordo per scongiurare future crisi ad ogni chiusura di sito. Non essendo stato raggiunto tale intesa il Cosmari ha proseguito senza intralci l’iter autorizzativo approvato dai Sindaci e cioe’ della realizzazione di una delle discariche previste dal piano, Cingoli per l’appunto, che ormai dovrebbe aver concluso il suo iter autorizzativo.

I tempi lunghi a causa dei ricorsi legittimi presentati non sono addebitabili ad alcuno e, fortuna che, per sopperire alla situazione lasciata da Silenzi, l’amministrazione Capponi nel settembre 2009 ha trovato un’intesa con la Provincia e il Comune di Fermo per un utilizzo temporaneo della discarica (di 6 mesi in 6 mesi) di quel comune. Capponi non presiede piu’ la Provicnia dal 21 Giugno 2010 e se il Cosmari avesse avuto qualche altra soluzione poteva cambiare quando voleva. Certo questo comporta dei piccoli costi aggiuntivi (di qualche centinaia di migliaia di Euro e non quelli falsamente indicati nei giorni scorsi da Silenzi e riportati anche nell’articolo) anche perchè il porta a porta necessita di iniziali costi d’investimento.

Ma forse i signori in questione (sempre al governo con giunte diverse) dovrebbero anche interrogarsi su chi ricade la colpa se i cittadini di Pollenza si troveranno a sostenere forti incrementi dei costi della nettezza urbana a causa della mancata attuazione nel loro territorio della raccolta differenziata spinta quando gli altri comuni vicini (sia di centro destra che di centro sinistra), attivavano, con il concorso del COSMARI, la raccolta differenziata porta a porta, limitando così la produzione dei rifiuti addirittura del 67% e implementando l’occupazione di circa 100 unità.

Pollenza continuava a marciare, con la propria società di gestione, su percentuali di raccolta differenziata vicine a quelle di Napoli, senza curarsi di nulla e di nessuno. Errori non addebitabili sicuramente ai cittadini che non hanno mai avuto a disposizione un’organizzazione per migliorarsi.

Con la scusa o almeno l’alibi, più volte ripetuto dagli amministratori di Pollenza, che la gestione del servizio non era affidata al COSMARI (se fosse questo il motivo del ritardo il colpevole degli aumenti sarebbe anche qualcun altro), sarebbe importante sapere dov’era il Pd pollentino, e le Amministrazioni comunali di Pollenza, quando in questi tre anni gli altri comuni si attrezzavano e scommettevano sulla raccolta differenziata porta a porta, secondo le linee di indirizzo volute con forza e giustamente dalla Provincia e dalla Regione Marche?

Non a caso in Assemblea dei Sindaci questi comuni sono stati spesso isolati (addirittura hanno promosso contro tutti gli altri un ricorso al TAR). Certamente in questo scenario non puo’ essere chiamato a rispondere per la situazione di Pollenza il sottoscritto o i sindaci dei Comuni virtuosi della nostra provincia ma chi ha portato avanti in questi anni una politica non di confronto ma di sfida al COSMARI e alle sue scelte. Oggi costoro sono chiamati a rispondere per l’aumento delle tariffe ma anche per i ritardi ambientali che le loro azioni hanno causato. Risulta oggi chiaro chi sono i responsabili degli incrementi dei costi che si troveranno a sostenere i cittadini e non basterà ad ogni piè sospinto cercare di scaricare vigliaccamente addosso a Capponi, perche non puo’ reagire, o al COSMARI le loro inefficienze.



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