di Laura Boccanera
Saranno circa 1300 i cittadini stranieri che già dal prossimo appuntamento elettorale potranno votare il consigliere straniero aggiunto. Nell’ultimo consiglio comunale infatti è stato approvato all’unanimità il regolamento che disciplina le regole per le candidature e l’elezione. Potranno partecipare tutti gli stranieri maggiorenni e domiciliati da almeno sei mesi in città. La votazione avverrà in maniera diretta apponendo una croce sul candidato prescelto. <<E’ un passo storico per la città – ha detto il sindaco Massimo Mobili – un gesto concreto che smentisce le accuse di città razzista che ci sono piovute addosso in estate a causa di un fatto di cronaca. I nostri concittadini stranieri lavorano e sono integrati e questo è un passo in più verso la conoscenza reciproca>>. Soddisfatto anche il consigliere di Fli Giorgio Pollastrelli che da tre anni guida la commissione per il regolamento: <<faremo un lavoro capillare per raggiungere più cittadini possibili, tradurremo il regolamento in diverse lingue e lo faremo circolare nelle comunità religiose, sperando che in tanti accolgano questo nuovo diritto>>. Gli stranieri a Civitanova rappresentano il 10% della popolazione e appartengono ad oltre 30 etnie e nazionalità differenti, tra queste le più numerose sono la comunità rumena (501), pakistana (435), cinese(327), albanese (256) e bengalese (168). Mentre gli stranieri che hanno chiesto la residenza sono 3.312 di cui 712 minorenni. Di questi, sono 66 quelli nati a Civitanova a fronte di 2 decessi nel 2010. Sono 91 quelli che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, di cui 57 femmine e 34 maschi. In 1512 famiglie c’è almeno uno straniero, una crescita notevole, basti pensare che nel 2008 erano 1379.
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A porto Sant’ Elpidio vedremo un sindaco con gli occhi a mandorla?
1) Veramente e da qualche anno che, in molti Comuni, si vota (l’inutile) Consigliere Comunale aggiunto.
Quindi potremo dire che Citanò è arrivata dopo gli spari e che l’intervento del Sindaco è solo un maldestro tentativo di sottolineare, impropriamente, che la città non è razzista dopo gli ionqualificabili episodi estivi.
2) Il commento di Gennari ha -spero involontartiamente- lo sgradevole sapore di razzismo in quanto descrive, presumibilmente in senso negativo/dispregiativo, una caratteristica fisica di alcune popolazioni asiatiche per dire che a P. S. Elpidio ci sono molti cinesi.
L’ha già detto Cerasi: il consigliere aggiunto non vota e quindi non conta. Tant’è che la maggioranza degli stessi stranieri non va a voltare. Se il Consiglio vuole dimostrarsi aperto faccia una mozione per il riconoscimento del voto amministrativo agli stranieri regolari.
Mi ricordo che all’Università mi insegnarono che gli anglosassoni inventarono il molto pragmatico principio democratico secondo cui “no taxation without representation”: quand’è che le persone di origine straniera che vivono, lavorano e pagano le tasse in questo Paese potranno accedere all’elettorato attivo e passivo!? Il resto, ahimé, sono solo parate mediatiche buone a tenerci la nostra cattiva coscienza a posto… Mi piacerebbe che i Consigli Comunali di Civitanova e di tutte le località marchigiane facessero sentire la loro voce per chiedere l’estensione del diritto di voto almeno amministrativo anche agli stranieri.
@ Perilli
Alle amministrative mi sembra che in Olanda ed in Inghilterra già ci sia il voto per gli “immigrati” che sono regolari, che hanno la residenza, che pagano le tasse, che vivono in quella nazione.
Alle amministrative poichè, visto che con le politiche si decide (o in teoria si “dovrebbe” decidere) il destino della Nazione, i residenti immigrati (a mio avviso giustamente) non votano.
Anni fa quel “comunista” di Fini propose timidamente di estendere il voto agli immigrati per le amministrative.
Poi -come quasi sempre accade in Italia- non se ne fece nulla…