di Marco Ricci
Ieri, con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della Delibera che ha respinto la richiesta di SUAP da parte della ditta Giorgini, questa lunga e per certi versi tormentosa vicenda è finalmente terminata con un voto pressochè unanime e trasversale da parte di tutte le forze politiche. Visto l’esito finale è quasi soprendente che in passato la discussione abbia raggiunto toni da autentico psicodramma. Su questo la politica – tutta – dovrebbe interrogarsi un momento prima di ripartire con il lavoro quotidiano. Sarebbe però facile adesso e inutile dividersi tra vincitori e vinti, premesso che il lungo lavoro dei tre comitati è stato giustamente premiato dall’esito finale e che i veri vincitori sono loro. Va anche sottolineato che chi – legittimamente – era favorevole al SUAP, ieri ha compattamente votato con la maggioranza. Anche questo – a mio parere – va in qualche modo riconosciuto.
Detto questo, ritengo molto più utile approfittare di questo spazio per sottolineare alcuni errori che sono stati commessi, sottolinearli per evitare che situazioni simili possa ripetersi in futuro. Così come sono da sottolineare quelle “best practises” che sono state perseguite in questi mesi e che andranno con maggior vigore perseguite in futuro.
Queste – a mio parere – sono le vere lezioni che dobbiamo imparare dalla vicenda del Suap Giorgini
Mi permetto quindi un piccolo elenco, ritenendolo ovviamente di parte e non certo completo.
1. La discussione doveva emergere molto tempo prima, probabilmente ai tempi della richiesta di SUAP da parte della Ditta. In mancanza di un regolamento – di cui il comune si sta oggi dotando – una larga discussione preventiva avrebbe evitato sia alla Ditta Giorgini di perdere anni di tempo, sia di mettere la politica in una difficile posizione nel momento in cui si è deciso per il no.
2. I cittadini vanno ascoltati, sempre, anche quando possono non avere ragione (e in questo caso ce l’avevano e come!). Per troppo tempo le loro istanze e i loro richiami sono stati ignorati. Una buona politica è invece quella che si confronta, che ascolta, che riconosce anche di aver sbagliato davanti ad argomenti seri e ragionati. Se si parla di partecipazione, la partecipazione allora va assiduamente praticata da tutti..
3. I partiti politici non sono blocchi monolitici di marionette e a qualcosa bisogna dire che servono. Anche questo va ricordato, come va ricordato che molte delle posizioni favorevoli al SUAP – diverse dalle mie ma rispettabili- erano in molti casi frutto di un legittimo modo di intendere lo sviluppo della città. Bene che ci sia stata discussione e che si sia giunti ad una decisione unanime. Male che sia avvenuta tardi e con troppi tentennamenti..
4. Parlando proprio di sviluppo e di territorio, sulla scena politica della nostra città è entrato prepotentemente un tema che dovrà essere un faro per i prossimi anni. Ovvero l’attenzione al territorio, al paesaggio, a uno sviluppo che sia equilibrato e rispettoso dell’ambiente, che proietti il nostro territorio verso il futuro e che non banalizzi lo sviluppo al “fare” o al “non fare”, al “sì” alle industrie o al “no” alle industrie. Tra i due apici c’è in mezzo qualcosa che si chiama “fare bene.”. La città e il Consiglio Comunale, con il voto di ieri, hanno detto questo. Prendiamone atto e diciamo che questa visione culturale è la vera vincitrice morale di tutta la storia.
5. Le decisioni di carattere urbanistico non possono essere considerate solo decisioni amministrative, ma sono temi politici e culturali che toccano tutti i soggetti che vivono in una qualsiasi realtà. Chi ci vive, chi ci lavora, chi ci vorrebbe vivere e lavorare. Mi auguro che la nuova storia che intende aprire questa amministrazione si doti di strumenti adeguati perché questo avvenga costantemente e nel modo più proficuo possibile, perché i cittadini possano immaginare e produrre la città in cui desiderano vivere.
6. In questi mesi si è sviluppato un modo trasversale di fare politica che ha interessato soggetti diversi. Partiti di maggioranza, di minoranza, comitati, liste civiche, singoli cittadini, senza strumentalizzazioni reciproche e senza guardare al proprio tornaconto elettorale. Questo modo di interpretare la passione civica è stato premiato e va perseguito per il bene comune della città.
7. L’informazione libera, plurale, partecipata è importante per una vera democrazia in cui il rapporto dei cittadini con l’amministrazione e con i partiti non si esaurisca al momento del voto. CronacheMaceratesi ha svolto un lavoro egregio. E’ stato un punto di incontro e di discussione fondamentale per rendere chiara la vicenda e per confrontarsi liberamente.
In ultimo – visto che possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo – mi preme un ringraziamento personale agli amici Marta Massetani, Stefano Quarchioni e Franco Borgani che non solo hanno occupato molto del loro tempo in un profiquo lavoro di informazione alla città ma che – aimè – mi hanno tirato dentro questa faticossisima questione.
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In effetti moltissimo è cambiato in così poco tempo:
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=35138
Da Roberto Cherubini riceviamo:
E’ una bella giornata oggi per me e per tutti coloro che hanno lottato in questi mesi per la difesa del territorio, ma è una bellissima giornata per tutti i maceratesi.
E’ una bella giornata perché ero in consiglio comunale e le mie orecchie hanno sentito quello che volevano sentire e cioè che il Suap Giorgini non è un atto singolo ma un indirizzo futuro per l’amministrazione.
Ho visto anche maggioranza ed opposizione collaborare fattivamente per la stesura di una delibera comune “non attaccabile” ed ho visto un consigliere avveduto ritirare la propria proposta avendo capito che avrebbe potuto complicare l’iter della delibera.
Quello che mi sorprende è invece la continua affermazione della continuità di una volontà della precedente amministrazione che non sta né in cielo né in terra.
La precedente amministrazione, capeggiata da Giorgio Meschini, ha catapultato nella città un piano casa enorme ed una minitematica che tanti cittadini stanno con forza osteggiando chiedendo un incontro pubblico.
Lo stesso ex sindaco, come è suo diritto, ha più volte affermato che “non vede il problema” Suap Giorgini.
Ho quindi il grande rammarico di dover ancora osservare una politica che NON SBAGLIA MAI e che non ha il coraggio e la forza di dire: “abbiamo capito che la conservazione del territorio è prioritaria per la nostra città per cui alcune scelte fatte sono per noi sbagliate e le stiamo rivalutando”.
Uno straordinario intervento del consigliere Ballesi ha raccontato questa grande VERITA’.
Credo che nella vita le persone intelligenti possano cambiare idea, confrontandosi e conoscendo meglio certi argomenti.
Credo che Carancini e la giunta abbiano avuto questo ripensamento, ma allora perché non dirlo?
Sono un po’ perplesso, ma anche un po’ preoccupato, perché questo atteggiamento potrebbe anche derivare da una volontà di non indispettire troppo quei signori del mattone che all’interno del PD hanno una vasta rappresentanza.
Roberto Cherubini
Mi sembra che la prima lezione sia che il principio della continuità amministrativa, da sempre un principio e un valore cardine nella storia della civiltà comunale d’occidente, sia completamente saltato.
La seconda lezione è che ogni amministrazione, in conseguenza della prima, deve iniziare e terminare entro il tempo del suo mandato la propria “storia programmatica”.
La terza è che tutto ciò elimina la certezza del diritto per il cittadino che, ormai, in questa nuova realtà, non può più fidarsi dei propri rappresentanti eletti e, tanto meno delle strutture burocratiche che mandano avanti pratiche che alla fine verranno smentite.
La quarta lezione, una maggiore sfiducia nella politica e nei partiti, con conseguente e irresponsabile aumento del potere delle cosiddette associazioni che si ritengono sostitutive della democrazia delegata.
Ultima lezione, l’ipocrisia ecologista e ambientalista che anzichè condurre la battaglia ponendo al centro una questione morale grande come una casa, hanno ripiegato su marginali questioni ambientali.
anch’io sono stato presente in Consiglio Comunale a tutta la discussione ed anch’io ho gioito, insieme a molti, della positiva fine della stessa; anch’io, insieme a molti, ho partecipato in questi mesi alla discussione e sofferto il lungo e travagliato iter della vicenda Giorgini temendo a tratti incontrollati e incontrollabili colpi di coda.
Mi sembrano a questo punto chiare alcune cose:
– non è vero che tutto è già scritto: la partecipazione, la mobilitazione, la passione per una giusta causa (e la sacrosanta tutela del territorio lo è) può cambiare tendenze che sembrano insormontabili;
– questa stessa passione ha dato forza e, se possibile, aumentato la caparbia volontà della nostra amministrazione di adempiere a quanto dichiarato nel programma elettorale;
– di tutto questo mi sono sembrati consapevoli tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, che, ognuno seguendo i propri schemi tradizionali, non si sono potuti sottrarre dal riconoscere che a nessuno in quella sede era possibile giocare con la chiara volontà della città (tanto che gli interventi sono stati del tipo: volevamo fare di più e non ci è stato permesso!)
– è stato già detto ma voglio ripeterlo: ho apprezzato, insieme a molti, la collaborazione tra i consiglieri esperti in diritto, di maggioranza e opposizione, per raggiungere una delibera il meno attaccabile possibile;
– per finire mi sembra di poter affermare che la strada è segnata, è una strada in costruzione sulla quale bisogna marciare con una vigile attenzione (partecipazione e passione) facendo tesoro di precedenti errori e sapendo che la nostra città con pazienza vuole e deve riuscire a cambiare ma è una strada NUOVA ed insieme dobbiamo impegnarci per continuare a costruirla.
L’intervento di abelardo e’ emblematico di quanto si possano fare letture parziali e distorte di eventi che hanno assunto ben altri significati rispetto a quelli contenuti nelle “lezioni” impartite.
E cioe’
1. Parlare di “continuità amministrativa” in un paese dove da almeno due decenni vige il sistema dell’alternanza politica a tutti i livelli di governo significa non saper leggere la realtà dei fatti
2. Un’amministrazione potrà concludere il proprio programma di governo solo se sara’ in grado di formulare e perseguire obiettivi credibili e non spot a fini elettoralistici
3. La certezza del diritto in materia di governo del territorio non significa di certo far prevalere l’interesse privato sul primario interesse generale
4. Il denunciato “aumento del potere delle cosiddette associazioni” e’ l’effetto e non certo la causa dell’incapacita della politica e della “democrazia delegata” di saper rappresentare le istanze di una collettività; casomai le associazioni vanno a riempire un vuoto sempre più ampio lasciato dalla politica e dalle istituzioni
5. Nel caso Suap Giorgini parlare di “ipocrisia ecologista” come incapacità di “porre al centro la questione morale” significa non aver colto l’alto spessore etico dell’azione delle associazioni che sole hanno avuto il coraggio di denunciare gli aspetti speculativi latenti dietro la richista del Suap prima ancora del danno ambientale che essa avrebbe procurato; peraltro quel danno irreparabile avrebbe rappresentato un grave vulnus all’etica dell’azione politica
ma allora la politica macertaese è imrovvisamnente rinsavita si è presa la sue responsabilità!
uau!!!!!!!!
chebbello vedere finalmente “un modo trasversale” di occuparsi positivamennte del bene della città e dei maceratesi… sono quasi commosso
non sarà che magari sono stati COSTRETTI a bocciare il suap?
non sarà che dopo essersi esposti in campagna elettorale non hanno avuto il fegato di procedere come hannno sempre fatto fregandosene dell’interesse pubblico?
non sarà che invece la giogrini è stata sacrificata in cambio di qualcosaltro magari ancora più sostanzioso?
spiacente ma prima di gridare al miracolo c’è da vedere qualche fatto un pò più sostanzioso ma ne riparleremo a breve con la minitematica. intanto la simonetti è passata nel silenzio generale contro il parere della provincia
a nessuno viene il dubbio che cedere sulla giorgini possa essere il miglior modo per mettercela ancora una volta in cuIo?
@ Girotti
Mi sembra non retorica la sua ultima domanda…. 🙂
Prendo in prstito le parole di Calafati
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=46368
Calafati ha continuato a parlare di Macerata: «Nel 1995 venne fatto un Piano Regolatore come se la città dovesse arrivare a 100.000 abitanti. Macerata ha avuto un sovradimensionamento a Piediripa, Sforzacosta e Villa Potenza e non si è accorta che si sta svuotando. Sono in corso dei processi che la stanno indebolendo e senza un ripensamento profondo continuerà a creare dei non luoghi come è Piediripa. Lo svuotamento di Macerata e Tolentino creerà dei forti squilibri a tutta la provincia. Se non siamo neanche in grado di posizionare Giorgini in un luogo idoneo figuriamoci se si riuscirà a ragionare in termini di area vasta. Invece di accusarci a vicenda, costruiamo insieme delle soluzioni.»
Dopo valleverde, piano casa, minitematica e simonetti…..si potrà solo riflettere sugli errori commessi e non certo su un’idea di città che non c’è!!!
Serve una moratoria ed una riflessione profonda da fare con la città e con tutti i suoi attori, cittadini compresi.
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=46544
Condivido l’idea di quanti affermano che la quasi unanimità del consiglio comunale contro la variante giorgini, sia stata imposta più dalla paura che dalla ragione e dal coraggio politico.
Paura non tanto del ruomore ambientalista strumentalmente alimentato dalle tante associazioni fiorite come funghi intorno a questa questione, ma dai risvolti morali denunciati pubblicamente dal solo consigliere Pizzichini (UDC). Il fatto che si sia mobilitata una commissione legale bipartisan interna al consiglio per blindare giuridicamente meglio la delibera rispetto ad un possibile (ma si sa già improbabile) ricorso al TAR, è la conferma di questa debolezza e timore della politica.
Una debolezza che mi sembra colpire più l’opposizione che la maggioranza e in particolare il PDL, visibilmente spiazzato dalla raggiunta compattezza della maggioranza sulle ragioni del “no Giorgini”. Non è certo un caso che Salvatori si è astenuto (senza nascondersi) e la Pantana si è assentata dal voto dopo aver ululato alla luna il giorno prima.
@ boezio
Pizzichini ha letto cronache maceratesi come tanti altri maceratesi…..
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=44656
@ Ranzuglia.
Ha ragione Lei, il primo a denuciare la “questione morale” -nota come SUAP Giorgini- è stato cronachemaceratesi con l’inchiesta credo del giornalista Matteo Zallocco. Tuttavia Pizzichini è stato l’unico a farne il centro delle sue considerazioni politiche nell’aula consiliare, senza le quali probabilmente l’UDC sarebbe stato favorevole alla variante industriale.
In ogni caso l’inchiesta non è stata fatta su iniziativa o dietro la spinta delle associazioni ambientaliste che oggi cantano vittoria. Loro puntavano essenzialmente su una sorta di moral suasion cultural-ecologista lasciandosi sempre ampi margini di contrattazione politica con l’attuale maggioranza. E’ una storia nota ormai da decenni in Italia.
@boezio
In ogni caso l’inchiesta non è stata fatta su iniziativa o dietro la spinta delle associazioni ambientaliste che oggi cantano vittoria.
Se lo dice lei non ho motivo di dubitare!!!!
@boezio
un lettore attento avrebbe di certo notato che CM hanno ringraziato anche l’amico Quarchioni per l’impegno profuso per scoprire quale manovra si nascondeva dietro la variante giorgini, ed essendo lui stesso componente del comitato UDC ha sempre illustrato al partito gli sviluppi della situazione, ed è grazie al suo lavoro che da giugno il comitato comunale UDC aveva deliberato il no alla variante.
Non posso quindi condividere quando si scrive che l’UDC probabilmente avrebbe votato a favore.
Massimo Pizzichini ha ben rappresentato in consiglio quelle che erano le posizioni dell’UDC, sin da giugno eravamo a conoscenza delle quote societarie all’interno della “industrie giorgini srl”, che ritenevamo l’elemento dirompente per bocciare la variante e come tale si è deciso di usarlo nel momento più opportuno, come i fatti hanno dimostrato. Viene quasi da dire che la motivazione per bocciare la variante è stata messa su un piatto d’argento dagli stessi richiedenti…
Tartari, puoi dire a Pizzichini di chiamare il consigliere Nazionale Udc Quarchioni per vederci, ho tanta voglia di capire le assenze in consiglio comunale della Pantana e di Ricotta. Ve lo chiede il vostro Capo Gruppo UDC al Comune di Macerata.
@ Tacconi.
Come te siamo in tanti ad avere la stessa voglia e curisità. Forse Tu -capogruppo UDC- non conosci cose che invece il comitato comunale UDC conosce bene.
@ rpiccia
Vedo che fa finta di non capire e non vedere l’evidenza. Il ruolo che le varie associazioni hanno giocato sulla vicenda Giorgini è del tutto marginale e per certi aspetti strumentale. Senza l’intervento autonomo della stampa e del personale politico organico ai partiti presenti in consiglio comunale, la pratica si sarebbe chiusa favorevolmente alla richiesta dei Giorgini. La critica è rivoltà a quei partiti e consiglieri (liberi dal vincolo di mandato)che non sono stati in grado di garantire un principio costituzionale e di civiltà giuridica; la certezza del diritto.
Si Boezio, sono abituato ad avere il partito sempre contro. Sono un democristiano della scuola Enrico Mattei. Ora mi accusano di proporre l’Udc in giunta, quanto mai..La mia preoccupazione è una sola, il bene della città e soprattutto il silenzio preoccupante dei giovani disoccupati non rappresentati in consiglio comunale e nei movimenti di lotta. Questi connubbi li conosco bene, posseggo tutti i dati per difendermi. Macerata crescerà comunque, il cambiamento è nell’aria i molti cespigli sparzi in consiglio si stanno guardando
@abelardo
forse dovrebbe leggere meglio il mio commento del 14 ottobre..
Poi in relazione alla presunta autonoma iniziativa di CM nel trattare il caso Giorgini la invito a sentire coma la pensa il direttore Matteo Zallocco.. Vedrà che lei cambierà idea sul vero ruolo delle associazioni..