In estate è piacevole godersi la vita all’aria aperta, nel verde e osservare gli animali. Le campagne governative e l’interesse delle associazioni è di solito volto a prevenire l’abbandono degli animali in vista delle vacanze estive. C’è però anche il risvolto della medaglia e coloro che si trovano ad accogliere un animale disperso o abbandonato possono trovarsi impreparati. E’ quanto accaduto a Giusy Governatori, una maceratese che nei giorni scorsi si è ritrovata in casa inattesi ospiti e ha voluto raccontare la sua esperienza:
“Voi sapete cosa bisogna fare quando nel vostro giardino arriva una poiana?
Io no! È arrivato un cucciolo di poiana (o almeno il vicinato mi ha detto così) circa una ventina di giorni fa, non so come, non so perché, ma ormai era lì!! Dietro consiglio della mia vicina, ho chiamato il WWF, mi ha risposto la segreteria telefonica, alla quale ho lasciato un messaggio, ma nessuno ancora mi ha richiamato. Ho telefonato alla guardia medica per un consiglio, la dottoressa, gentilissima, nonostante non sapesse cosa fare, mi ha consigliato di chiamare i carabinieri o ancor meglio i pompieri. Ho preferito chiamare i pompieri che, dopo un attimo di esitazione, hanno provato a dirmi se l’animale poteva rimanere li fino al giorno dopo, quando il servizio veterinario sarebbe venuto a portarlo via …… non so bene dove. Mossi da compassione hanno deciso di chiamare il servizio veterinario che, poco dopo, mi ha chiamato dicendomi di mettere il piccolo rapace dentro una scatola e chiuderlo fino all’indomani, quando sarebbero arrivati i collaboratori a prenderlo (vista l’ora, le 20,30, richiamare qualcuno dei veterinari per recuperare l’ospite significava pagare gli straordinari … siamo in un momento di crisi economica, va bene, facciamo questo sforzo di tenerlo nel mio giardino per una notte) . Cosa facilissima convincere un uccello (poiana o piccione o civetta che sia) ad entrare in uno scatolone. I vigili del fuoco mi hanno richiamato subito dopo chiedendomi se ero in grado di compiere tale azione. Che fare? Io e la mia vicina ci siamo armate di coraggio e siamo riuscite a metterlo dentro. Svegliata alle 7,50 dal servizio veterinario che mi ha annunciato che presto sarebbero arrivati i collaboratori, ho dovuto attendere le 10,30 l’arrivo di due ragazzotti che neanche si sono degnati di vedere se l’uccello stesse bene e dirmi magari che uccello fosse. Pazienza!!!
Voi sapete cosa fare se si trova un gatto abbandonato? Io, come al solito, no!
Passeggiando una sera con i miei cani (circa una settimana e mezza dopo la visita della poiana) ho trovato un micio piccolissimo che si era azzuffato con loro. Richiamati i cani, ho visto che il gattino era ferito e ho pensato che fossero stati loro a procurargli quelle escoriazioni. L’ho preso e portato a casa, ma siccome era tardi l’ho fatto dormire nella casetta di legno che ho in giardino. Il giorno seguente, sono andata dalla veterinaria che segue i miei cani, la quale mi dice che il gattino ha la tigna! Panico! Che fare? Io ho due cani, la tigna è un fungo che si attacca sia alle persone che agli animali. La mia veterinaria che ha curato con tanto amore questo micino (tutto gratis e mi ha anche dato parecchi sacchetti di crocchette per lui) mi dice che però non può tenerlo perché già piena di altri ospiti.
I miei cani non gradiscono la presenza del nuovo ospite, quindi cerco disperatamente un posto dove posso lasciare il micino. Il giorno dopo, con la mia vicina, che fortunatamente sempre mi aiuta, ho deciso di andare da un altro veterinario per chiedere ospitalità. Dopo più di un’ora di attesa, finalmente è il nostro turno e senza farci parlare visitano il “malato”, ma di tenerlo non se ne parla proprio, perché pericoloso per tutti gli altri animali. Mi dice che può tenerlo fino a Venerdì per prestargli le prime cure ad una modica somma di 40 euro al giorno più IVA. Solo la visita mi è costata 28 euro più le medicine che ho dovuto prendere non mi sono bastate 100 euro. Ho quindi telefonato al servizio veterinario di Macerata e una signora di cui non so il nome, sentita la storia mi ha detto che a Macerata non esiste un gattile e quindi loro non potevano fare niente. Mi consiglia di rimettere il micino dove lo avevo trovato o di telefonare ai vigili urbani che, se ritenevano il caso importante, avrebbero dato loro il permesso di ritirare l’animale. Rimasta allibita da tale risposta ho telefonato ai vigili urbani e un signore mi ha detto che non era un problema tenere un cane e un gatto insieme, perché anche lui li aveva in casa e stavano tanto bene! Mi dovrei sentire in colpa per avere due cani che seguono il loro istinto animale e non vedono di buon occhio la razza felina? Dopo 8 anni che ho un cane e 4 l’altro devo ora pure educarli a convivere con un gatto, per di più tignoso!!! Vorrei precisare anche, che il mio secondo cane, salvato dalla strada, è pure epilettico e quindi le sue difese immunitarie sono piuttosto scarse, a causa delle pasticche che deve prendere giornalmente.
Non mi do per vinta, provo un’altra carta … il canile municipale. Anche se più premurosi e interessati alla mia storia, mi dicono che non possono tenerlo perché attaccherebbe la tigna a tutti i cani che ci sono. Sentita la risposta che il servizio veterinario mi ha dato, telefonano loro a questo ufficio e ottengono la stessa risposta, anzi la medesima signora dice di riferirmi che non devo abbandonare il gatto vicino al canile perché attaccherebbe la malattia a tutti (mentre posso abbandonarlo alle Vergini, dove l’ho trovato, così l’attacca a tutti gli animali che abbiamo noi?). Morale della favola? Ho ancora il gattino a casa e lo sto curando, ma non mi è possibile tenerlo qui perché la casa è piccola e già due cani sono abbastanza!!!
Io mi domando … tante campagne pubblicitarie per evitare l’abbandono di animali nei periodi estivi, tante belle parole, immagini … a che pro? Chi sa, cosa bisogna fare quando si ha la “sfortuna” di trovare un animale abbandonato e non si può tenerlo in casa? Chi ha, poi la forza di lasciare un micino di soli due mesi e mezzo, nuovamente in strada, sapendo che è malato e quindi cacciato via dai suoi simili? Chi mette in certi uffici persone incapaci di dare risposte sensate o almeno che non vadano contro la politica dell’abbandono?
Qualcuno è interessato a prendere questo micino, quando sarà guarito?”
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..direi proprio che due animali in poco tempo è quasi record!!! forse qualcuno li mette lungo la tua strada!!!!
Non mi sembra il caso di scherzare. Come giustamente dice la signora è inutile spendere soldi in campagne pubblicitarie e poi non dare nemmeno un numero verde cui rivolgersi. Purtroppo nel mondo ci sono milioni di bambini abbandonati ogni giorno e capisco che la salvezza di un animale, seppure rilevante, debba andare in secondo piano…ma risparmiamoci l’ipocrisia delle campagne di educazione.
Ciao Giusy, premetto che è davvero triste rendersi conto che ci sono persone che considerano gli animali oggetti da abbandonare quando diventano un peso ingrombante! io ho collaborato per tre anni col WWF e di queste cose ne ho viste parecchie….. detto questo le cose da fare quando si trova un animale abbandonato è capire se si tratta di un animale selvatico o domestico. La differenza sta nel fatto che sono considerati domestici gli animali come il gatto e cane mentre, gli altri, sono tutti selvatici (la poiana ad esempio). Trovare un cucciolo di poiana è davvero una rarità ma non so dirti se sei stata fortunata o meno (visto soprattutto le vicessitudini che hai passato!). In questo caso, il mio consiglio, è chiamare la provincia e farsi passare l’ufficio caccia e pesca presso il quale operano le guardie venatorie che si occupano (anche) di recuperare questi animali. dopodichè il loro compito è quello di consegnarli ad un CRAS (centro recupero animali selvatici) che deve curarli e favorirne il reinserimento nel loro ambiente naturale. Il WWF purtroppo (te lo dico per certo vista la mia militanza passata nell’associazione!), non avendo più obiettori coi quali mandare avanti la propria sede cittadina, non ha nessuno che si possa occupare di queste cose e quindi, credo, nessuno ti risponderà mai… Però lo stesso WWF ha un proprio centro recupero (per lo meno sino a qualche anno fa c’era!) che è presso l’OASI Ripa bianca di Jesi per cui, per questi animali, è possibile contattare la sede di Jesi di questa associazione e concordare con loro la consegna dell’animale. Ultima possibilità è provare a contattare l’ufficio CITES del corpo forestale ma non so fino a che punto loro possano aiutarti. Questo è quello che andrebbe fatto in merito agli animali selvatici…. per quelli domestici invece il discorso è purtroppo molto più difficile! come hai potuto constatare ognuno scarica la responsabilità su qualche altro ente ma, alla fine, tocca a chi trova l’animale prendersene cura. Visto che il gatto che avevi trovato era malato di tigna, credo avresti dovuto chiamare l’ufficio zootecnico del comune presso il quale c’è un veterinario che è obbligato a curare questo animale dato che, la trasmissione della malattia, è un pericolo per la “comunità”. Ad esempio, l’ufficio zootecnico, è obbligato ad intervenire quando in una determinata zona cittadina prolificano i gatti andando a constatare la presenza di questa comunità animale, recuperando e sterilizzando i gatti femmina, riportando gli stessi animali dopo circa un giorno nello stesso luogo e verificando, dopo circa un mese, lo stato di evoluzione della stessa comunità. Spero di esserti stato di aiuto per le future situazioni che potranno verificarsi anche se, in cuor mio, spero che le persone trovino la sensibilità e bontà dentro loro stesse per non lasciare più su un ciglio di una strada un povero animale indifeso.
Per gli animali selvatici bisogna chiamare la Polizia Provinciale che è convenzionata con un vaterinario…AL SEGUENTE NUMERO VERDE: 800216659.
il problema è che la Poliz. Provinciale la sera non risponde (di giorno in teoria si) quindi dopo le 8 di sera bisogna chiamare il servizio veterinario.
Una sola richiesta da parte mia…cercate, prima di toccare un animale selvatico, di capire se è realmente in difficoltà o se ha semplicemente “snidato” ed ha una madre nei dintorni che si occupa di lui.
Scusate l’intrusione!
Mi sembrano parole a vuoto quelle che dite!
Come fa uno a sapere tutte queste cose, sigle, numeri etc….
Se la signora ha chiamato il servizio veterinario, forse non doveva essere lo stesso a consigliarle questi numeri e indirizzi, anzichè rispondere di rimettere il micio li dove era stato avvistato? Poi tenere una poiana nel giardino, chiudendo gli animali che aveva in casa senza sapere se il rapace, per quanto piccolo, potesse essere pericoloso per se stesso o per gli animali, non è così semplice.
Non vedo perchè fornire il nome degli enti a cui rivolgersi o addirittura il numero telefonico gratuito per il recupero dei selvatici possa essere considerato indaginoso o addirittura definito “parole a vuoto”…continuare a lamentarsi dell’inefficienza dei servizi pubblici invece è molto più utile….
Parole a vuoto, non voleva essere un’offesa per chi le ha fornite adesso che è successo il fatto, però forse sia la Signora Tognetti che il Signor Angeletti sono più al dentro delle cose e saprebbero come muoversi. Gente inesperta o, che non si è trovata mai di fronte a queste situazioni non sa poi cosa fare e si sente offesa e presa in giro dalle persone che sono al di la della cornetta telefonica e danno risposte a dir poco inadeguate.
Errata corrige non è il Signor Angeletti ma intendevo il Signor Principi.
Ringrazio le persone che hanno dato informazioni utilissime, ma la mia domanda principale rimane sempre la stessa: Come mai il servizio veterinario o la Polizia Municipale non mi ha consigliato la stessa cosa?
Vorrei rispondere a Sara Tognetti che io non ho toccato l’animale selvatico, ma lui era nel mio giardino e ho dovuto chiudere i miei cani in casa per paura che lo attaccassero o che lo stesso rapace per difendersi attaccasse loro. Nonostante io insegni inglese e spagnolo a scuola, non ho imparato il linguaggio degli animali e non ho capito se aveva “snidato” o era in difficoltà, so solo che non sapevo cosa fare e sinceramente avevo paura! Cosa abbastanza legittima! :):)
Per Giusy era un consiglio “generale” per tutti, niente di personale, figurati! E comunque i consigli posoono essere seguiti o no, non credi?
io sono sempre disponibile a seguire i consigli, ci mancherebbe e te ne ringrazio infinitamente. Voleva essere una battuta la mia! Ciao Sara e ancora grazie! :):):):)
il problema che ha avuto Giusy purtroppo è reale ed è legato alla carenza di informazioni e, onestamente, se comprendo le difficoltà che può avere un privato cittadino nell’affrontare una situazione simile, non comprendo invece la disinformazione dei dipendenti pubblici. Come ho detto in precedenza, ho collaborato col WWF e, inevitabilmente, gli addetti agli uffici pubblici spesso non sanno proprio cosa fare per segnalazioni di questo tipo e questo si che è preoccupante…
BRAVO MASSIMO!!!!! Proprio questo è il problema principale!
Bravissimo Massimiliano hai fatto centro!!!!
Cara, Immancabili polemiche a parte vorrei sapere: hai trovato dove sistemare il gattino? a Perugia c’è un gattile municipale gestito dall’enpa con la ASL di Perugia. Se non si sistema posso cercare di prenderlo io. Ciao
Grazie Caterina, a quanto pare il gattino si trova tanto bene a casa mia che non vuole e non ci pensa affatto ad andarsene. Ormai mi sono rassegnata a tenerlo io, evitando litigi fra cani e gatti. In compenso la tigna adesso ce l’ha il mio cane. DI QUESTO POSSO SOLO RINGRAZIARE I SERVIZI ADEGUATI CHE LA MIA CITTA’ OFFRE. Mi auguro solo che non si attacchi anche all’altro cane o a me! Sarebbe una tragedia e un continuo stillicidio alle mie finanze.