Dalla Fabbrica di Nichi Vendola di Macerata:
“In quanto soggetto di partecipazione attiva alla politica locale, appresa dagli Organi ufficiali del comune di Macerata, con un rammarico condiviso da gran parte della cittadinanza, la decisione di ritirare dall’ordine del giorno la pronuncia relativa al Suap Giorgini come previsto per il prossimo Consiglio Comunale del 19 luglio, la Fabbrica di Nichi esprime pubblicamente la sua ferma contrarietà, non ravvisando nelle motivazioni fornite dal Presidente del Consiglio Comunale Romano Mari le motivazioni alla base della necessità di rimandare a data da destinarsi il parere che, a termini di legge, si sarebbe dovuto approvare in via definitiva entro 60 giorni dall’esito della Conferenza dei Servizi. Il nostro atto, politico e civico, si risolve in questo contesto, nel volerci distanziare da qualsiasi altra presa di posizione favorevole a un rinvio della pronuncia sulla variante al PRG che interessa l’area d’insediamento della Ditta Giorgini in località Valleverde. Le nostre motivazioni, che meno hanno a che fare con la materia giuridica, quanto più con quella squisitamente politica, sono indotte da una coerenza logica che possiamo così sintetizzare. Atteso che la conclusione dell’iter procedurale dello Sportello Unico delle Attività produttive – SUAP – prevede per sua natura, che la decisione ultima sul rigetto o l’accoglimento della domanda avviata da una qualsiasi impresa privata sia determinata dall’Ente comunale, con le dovute motivazioni nel caso di rifiuto di qualsiasi concessione di attività o anche della variante necessaria al PRG come nel caso Giorgini, ci sembrano perlomeno sorprendenti, per non dire contrarie ad ogni ratio, le perplessità di questa Amministrazione sulla legittimità di un rifiuto che è stato ampiamente dichiarato dalla sua stessa maggioranza. Le motivazioni espresse – di ordine ambientale, di tutela del paesaggio e della salute, degli interessi dei produttori agricoli locali e dei residenti, della salvaguardia storica e più in generale culturale dell’area – sembrano a noi invece ragione più che sufficiente per il diniego all’edificabilità nell’area di proprietà Giorgini, e ancora di più questa ragione diventa sostanziosa se si tiene conto che la popolazione maceratese – organizzata in comitati e col supporto di numerose associazioni – si è pronunciata sfavorevolmente in percentuale altissima contro un insediamento di tipo insalubre, proponendo – grazie al lavoro dei comitati e delle associazioni coinvolte, e da tempo, sulla questione – alternative reali che possono a nostro avviso ben concretizzarsi in quel “progetto serio con un vincolo paesaggistico – turistico a tutela di tutta l’area” che il nostro Sindaco afferma – e noi vogliamo crederci – di voler realizzare. Sempre a rigor di logica quindi, volendola trovare dove sembra non ci sia spazio, se tutte queste argomentazioni giuridicamente fondate sui singoli diritti parzialmente da noi elencati e sull’interesse pubblico generale preminente rispetto all’interesse privato dell’Azienda, non sembrano essere sufficienti a fronte di un “eventuale ricorso” che la Giorgini potrebbe intraprendere, allora tanto vale dare subito parere favorevole al suo insediamento, perchè ciò significa che nessuno di questi diritti è effettivamente tutelato e che il dettato dell’art. 41 della Costituzione è letto nei termini di una libertà dell’iniziativa economica privata che prevale su qualsiasi altro diritto esistente in capo alla collettività, con tanti saluti “alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla democrazia”. Nel richiamare quindi l’Amministrazione ai suoi doveri di tutela dell’interesse generale, a prescindere da qualsiasi “fatto nuovo” possa intervenire e da qualsiasi deriva che la sua decisione di rigetto possa incorrere in futuro, noi la esortiamo a pronunciarsi in aderenza all’art. 5. comma 2 del D.P.R. 447/98 il 19 luglio prossimo, corrispondente al primo Consiglio comunale utile per la sua pronuncia sul Suap Giorgini. Siamo certi di non sbagliare nel dire, che solo questo oggi sia il dovere del nostro Comune, non già quello di accentrare in sé anche i poteri giurisdizionali del TAR, la cui decisione non è mai prevedibile soprattutto in assenza di precedenti analoghi,oppure confondersi con le istanze del tutto lecite, ma privatistiche e costituzionalmente subordinate al bene pubblico, della Ditta Giorgini.
In rappresentanza
Tamara Moroni , Marilisa Cannarsa , Angelo Piepoli
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Leggo l’articolo di oggi sul Carlino a tutta pagina nella cronaca locale, e resto sconcertata delle dichiarazioni rilasciate dal Signor Claudio Giorgini che si dice anche arrabbiato…. che se la prenda con la legge 447 o col suo Avvocato o coi suoi consulenti, che da quanto ho potuto capire non l’hanno ben informato sul tipo di procedura che ha intrapreso e sull’esito incerto che ne poteva derivare!
Non se la deve prendere col Comune, se la deve prendere con chi l’ha male assistito. Se ha fatto degli investimenti mentre era in corso la sua domanda, quantomeno è stato incauto e troppo fiducioso. Ma andiamo alla cronaca . Giorgini dice: Chiederemo i danni al Comune di Macerata. Se erano contrari al nostro insediamento, perché non lo hanno detto subito, invece di farci perdere tre anni…..”
E’ incredibile davvero, che Giorgini stia ancora a porsi questa domanda al punto in cui siamo e voglia pure farsi forte di questa argomentazione per avanzare una pretesa di risarcimento. Per questo mi chiedo se chi lo assiste legalmente l’abbia mai informato sulle caratteristiche del documento unico da sottoporre alla pronuncia del Consiglio comunale e soprattutto l’abbia allertato sul concreto rischio di rigetto che comporta uno SUAP.
Il Comune infatti, all’inizio della procedura , svolge la sua funzione amministrativa mettendo a disposizione lo sportello unico AP a cui le imprese possono rivolgersi per poter avviare tutte quelle pratiche ( licenze, concessioni, atti abilitativi, autorizzazioni sanitarie e varie , ecc.) per l’esercizio di una qualsiasi attività. Ma la caratteristica dello Suap è quella di assorbire in un unico procedimento , tutti i singoli procedimenti finalizzati al rilascio del singolo atto amministrativo e di conseguenza, ogni singolo procedimento diventa una parte integrante del “tutto unico” (c.d. sub procedimenti o endoprocedimenti) e come tali perciò, non hanno efficacia ed autonoma rilevanza e validità esterna. Nello specifico va detto poi, che Giorgini si è avvalso della procedura “ Semplificata” che comporta anche in più fasi, l’’interpellanza della Conferenza dei Servizi.
In sostanza quindi , il procedimento unico si conclude con un unico atto che, nel caso di accoglimento dell’istanza, consente la realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale nel suo complesso o diversamente col rifiuto , viene bocciato ogni progetto aziendale da parte della P. A. con un atto decisionale di competenza non più degli uffici al primo piano, ma del più alto organo amministrativo che è il Consiglio comunale, il quale delibera tenendo conto, non solo del rispetto dei requisiti richiesti prodotti nei singoli atti, ma soprattutto in virtù di principi d’interesse generale legati a quella determinata impresa.
Ecco quindi, che non ha senso il lamento di Giorgini oggi, poiché il Comune è chiamato a deliberare solo alla fine del percorso amministrativo di produzione della documentazione richiesta e non è sua prerogativa quindi anticipare i tempi di risposta, perché allora sì, questo intervento sarebbe arbitrario andando a intralciare la normale acquisizione di tutti i dati necessari per potersi pronunciare .
Se al discorso puramente tecnico amministrativo, assommiamo anche che Giorgini non verrebbe a produrre cioccolatini nel territorio del nostro Comune ma materie plastiche in un’area con tutt’altra vocazione che ospitare industrie e per di più insalubri, penso ci sia ben poco da stupirsi se questo Comune POTREBBE, non accogliere la sua richiesta.
Se ho scritto cose sbagliate a termine di legge, mi corregga cortesemente qualcuno che sia più esperto.
Invito nel rispetto di chi legge , tutti coloro, politici e avvocati che hanno letto le famose carte, a dirmi dove ho sbagliato nella mia esposizione sopra.
Magari rispondesse proprio l’Avvocato della Giorgini ad illuminarci sulle parole del suo cliente, o quei consiglieri di maggioranza e opposizione che temono la richiesta di risarcimento spiegando a tutti su cosa legittimamente si fonda questo timore, dato che dal testo del regolamento SUAP, non s’intravede questa opportunità.
Su che altro è fondata quindi? Ditecelo, siamo tutti pronti a cambiare idea, anche se penso che in ogni caso “Parigi val bene una Messa” detto altrimenti: se c’è un prezzo da pagare per riappropriarsi di quell’area così preziosa per noi e le future generazioni, occorre anche interrogarsi se vale la pena pagare il prezzo di un risarcimento. Con una buona politica sopra, una volta vincolata l’area, vuol dire che s’inizierà a farne una fonte d’investimento nel rispetto però, della sua naturale vocazione.
esprimo la mia piena e convinta adesione alla posizione della “fabbrica di nichi” di Macerata: il consiglio comunale ha ampi e validi motivi per andare subito alla decisione definitiva. Tutte le associazioni chiedono un NO al SUAP il prossimo 19 luglio
OH Macerata, città della politica degli avvocati! …Quando ti serve, non se ne trova uno qui! Più facile trovare un falegname.
Ma vedete che cosa sono? Tutti leggono, se non leggono li informano, ma nessuno che risponda. Magari ti rispondono con una querela , ma mai che ti facciano capire qualcosa: sono fatti per imbrogliare mica per sbrogliare infatti.
Qualche politico-avvocato, si è mai degnato di spiegare queste quattro righe di due articoli di legge??
E no!!! perchè poi si rischia che tutti capiscono e dopo come fanno a dirci che stanno ancora ad approfondire le carte e a menarla con la solfa del risarcimento ???
Avete notato che i Consiglieri che, più o meno pubblicamente, erano favorevoli alla Giorginiin questi giorni sono presumibilmente tutti al mare e sono spariti da C.M., dai quotidiani locali, dalla politica cittadina???
L’augurio che si potrebbe fare per il bene di Macerata è che non tornino….
Troppi sono tra gli abitué i desaparecidos …..come dice la pubblicità ?
” Senti che ariaccia? ” ; “C’è qualcosa nell’aria ”
Un mago chi ha inventato questo slogan !!!!
Noi della Fabbrica di Nichi, abbiamo intenzione di andare a fare un’attenta verifica di tutti coloro che hanno interessi in quell’area: chi ha venduto, comprato terreni , tramite chi e assistito da chi, per conto di chi, progetti falliti e quelli approvati. Faremo una mappa e riferiremo , ricostruendo la storia degli ultimi 50 anni se necessario tra Valleverde e San Claudio, compreso Cityper e terreni confinanti.
Tempo ce n’è per illustrare i risultati della ricerca a tutti .
C’è tempo fino al prossimo Consiglio di settembre o oltre.
Intanto la destra, tranne Macerata nel Cuore, continua a latitare, a non dare risposte, confermando che loro si spostano dove conviene, peggio dell’UDC.
In campagna elettorale Pistarelli diceva fortemente no alle serrandine della prefettura e un pò meno fortemente no alla Giorgini. Ora rimane il no alle serrandine….
Che bella politica, complimenti, ma d’altronde, abituati alle cricche, alla p2, p3, ai vari Cosentino, etc. cosa ci si può aspettare?
Amici di Cronache Maceratesi, Il sottoscritto c’è (anche con il portatile) il fatto è che devo lavorare. Il Mare? le Ferie? Cosa sono. Poi parlare sempre fra di noi contraddicendoci sempre non è poi cosi bello ed entusiasmante.Sulla Giorgini Macerata Capoluogo ha dimostrato una forte debolezza politica, la paura di discuterne nel punto giusto istituziuonale che è il Consiglio Comunale, dove Macerata tutta è rappresentata, indebolisce di molto il ruolo politico della nostra città.
Io non sono l’avvocato della Gorgini ma devo dire che Tamara non ha sbagliato una virgola… complimenti per i tuoi interventi puntuali e decisi e ottimo il lavoro della Fabbrica di Nichi. Il nostro territorio non può sopportare l’insediamento di uno stabilimento nocivo e mortifero. Mi sembra abbastanza chiaro che il futuro dello sviluppo stia finalmente prendendo la strada della tutela ambientale e dell’eco-sotenibilità. La nostra provincia rappresenta questo tipo di ideale sia nel suo territorio che nell’immaginario di ogni suo abitante. Basta svendere l’ambiente per favoritismi economici o per conoscenze politiche. Ben venga un’attenta analisi per verificare gli interessi che girano intorno a quei terreni, sicuramente verranno fuori parecchi scheletri.
In un mondo deturpato e moribondo la tutela dell’ambiente viene al primo posto.
Che Giorgini andasse a zappare per rifarsi dell’utile che ha perso, i prodotti Bio sono un buon investimento, tanto la terra ce l’ha!
@ Marco Ribechi
Sono tornata a visitare per caso la pagina e ho visto il tuo post: ti ringrazio di tutto e di cuore .
un cordiale saluto