Anche Macerata è nel Cuore
dice no al Suap Giorgini:
“Stop alle speculazioni edilizie”

Sarà contrario il voto dei consiglieri Nascimbeni e D'Alessandro

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Francesca D'Alessandro e Fabrizio Nascimbeni

“Macerata è nel cuore” ha deciso: No al Suap Giorgini. La lista (poi costituitasi in associazione) che ha appoggiato la candidatura a sindaco di Fabio Pistarelli, risultando la seconda forza della coalizione di centro destra, ha fatto la propria scelta dopo un’accurata analisi.

“Stiamone pur certi – si legge nella nota stampa -,  senza un fronte compatto di un NO motivato, la variante Giorgini al prossimo consiglio comunale passerà.

Dopo un attento esame di tutti gli elementi della SUAP Giorgini, ( dati che abbiamo ottenuto con estrema difficoltà da altre fonti visto che la segreteria comunale, contraddicendo alle più elementari norme di democrazia e trasparenza, fino ad oggi aveva negato la richiesta dei nostri consiglieri comunali di potere valutare le delibere inerenti al caso) dopo un confronto con comitati, associazioni anche di diverse ideologie, perché se c’è una trasversalità consentita è quella virtuosa che non perde di vista il bene comune, diciamo no alla Giorgini.

Non si tratta solo di non essere d’accordo con la messa in atto di una industria insalubre ma sentiamo il dovere civico di opporci a una decisione che ha a che fare con la conservazione e la tutela del territorio. Territorio che continua ad essere sottratto alla sua vocazione agricola, a quella ruralità diffusa che tanto connota la nostra terra, con il ricorso sistematico alle varianti degli strumenti urbanistici locali.

L’area per la futura lottizzazione Giorgini è un’area di oltre sette ettari ed è parzialmente classificata dalle vigente normative, “territorio agricolo di interesse paesistico-ambientale”.

Preservare l’ambiente non vuol dire prendere posizione a oltranza contro un’industria insalubre, ma si tratta di convivenza civile, del rispetto della vita delle persone, del loro benessere, di chi nella zona ha già investito, seguendo tra l’altro direttive regionali quali il PSR ( Piano di Sviluppo Rurale).

Il Piano strategico Nazionale prevede di allargare la base produttiva agricola puntando sul binomio qualità-tipicità, rafforzando la filiera magari rendendola più corta a vantaggio davvero dei consumatori.

Nella zona Valleverde si va diffondendo la coltura biologica, casolari ristrutturati e trasformati in agriturismo: rivendichiamo con forza non solo il diritto di questi imprenditori che da anni investono nella zona, ma la promozione di uno sviluppo economico che veda nell’agricoltura e nel turismo rurale nuovi obiettivi per l’occupazione.

La variante Giorgini apporterebbe un cambiamento in una zona di cui non c’è bisogno perchè ha già la sua vocazione agricola e turistica:  perchè cambiarla in nome di quella che sembra l’ennesima speculazione edilizia? Magari una breccia di porta Pia per una futura conquista dell’intera Valleverde? Se la Conferenza dei Servizi, nel dare parere favorevole, ha precisato che la ditta Giorgini non reca un danno alla collettività, quali sono invece i benefici che la collocazione della ditta nell’area Valleverde comporta per i cittadini?

La Giorgini ha già dichiarato che non porterà un incremento dell’occupazione mantenendo invariata la sua attuale configurazione occupazionale di 24 impiegati.

In un’epoca in cui non sembra ci sia un grosso sviluppo economico da giustificare l’allargamento di una impresa di prodotti plastici o di altri insediamenti commerciali, si dovrebbe privilegiare chi in questa zona continua a dedicare passione e lavoro per la terra, aziende agricole che non solo dovrebbero essere sostenute anche perché ricoprono la funzione preziosa di mantenere un territorio, ma addirittura vengono ignorate dalle autorità locali.

E ancora, un paesaggio come quello di Valleverde andrebbe tutelato solo per la sua bellezza che è patrimonio di tutti.

Costruire in questa zona non reca solo un danno al turismo, all’agricoltura, alla tradizione, alla bellezza ma porterà a tensioni generali non facilmente risolvibili.

L’Associazione “Macerata è nel cuore” con i suoi consiglieri comunali Fabrizio Nascimbeni e Francesca D’Alessandro, chiede una presa di posizione chiara da parte del Sindaco di Macerata cercando di favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini di quanto esposto.

Chiediamo in generale che i politici facciano una politica autonoma non solo all’insegna delle competenze tecniche ma della moralità con una visione più ampia di sviluppo della città nel rispetto della qualità della vita.  Di tutti”.



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