Da Daniele Principi, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà:
“Con il Commissariamento della Provincia di Macerata si chiude finalmente un teatro dell’assurdo durato più di due settimane.
La sentenza del Consiglio di Stato, apparsa da subito inoppugnabile in quanto decretava formalmente la nullità delle operazioni elettorali tenute l’anno scorso, è stata utilizzata invece in un inquietante dibattito volto al raggiungimento di un improbabile accordo dell’ultima ora.
Ora che la situazione si è invece chiarita riteniamo opportuno fare alcune considerazioni e rivolgere un appello a tutte le forze di opposizione alla Giunta Capponi.
Invece di continuare a discutere se l’accoglimento del ricorso presentato dalla LAM sia stato o meno una fortuna per la nostra Provincia, noi pensiamo sia giunto il momento di iniziare ad aprire un confronto serio tra tutte le forze che si oppongono e si sono opposte alle politiche portate avanti dall’ Amministrazione Provinciale nel corso di quest’anno a guida del centrodestra.
Una Giunta provinciale che è stata incapace di risolvere le annose problematiche riguardanti il nostro territorio, prima fra tutte la questione dei rifiuti, che stiamo continuando a spedire a Fermo (a pagamento) per via di una mancata capacità di operare delle scelte coraggiose in tal senso.
Oggi il compito primario che siamo chiamati a svolgere è quello di creare una grande alleanza riformatrice cementata su basi politico-programmatiche serie, non imputabile di ambiguità, volta a sconfiggere la coalizione di centro-destra.
Questa alleanza dovrà però per forza di cose fondarsi sull’elemento distintivo della novità.
Non potrà quindi limitarsi alla riproposizione in toto dei vecchi schemi che si sono rivelati perdenti.
E’ quindi necessario aprire, fin da subito, un dialogo serio e costruttivo fra tutte le forze di opposizione, sia quelle presenti oggi in Consiglio Provinciale, sia quelle che sono rimaste fuori, per creare le condizioni necessarie al varo di un’alleanza dai caratteri forti e in grado di confrontarsi con la competizione elettorale.
La novità necessaria deve anche rivelarsi in una reale innovazione delle pratiche.
Il mutato quadro politico rispetto allo scorso anno ci impone delle considerazioni che non possono essere disattese in questa fase molto fluida.
Per questo, come Sinistra Ecologia e Libertà della Provincia di Macerata crediamo che il metodo che si è rivelato vincente per scegliere il candidato alla guida di un’ipotetica coalizione riformatrice sia quello delle primarie di coalizione.
Esperienze locali e nazionali ci dimostrano come, se affrontate con lo spirito giusto di unità e compattezza, le primarie possono rappresentare un’importante mezzo con il quale far crescere la partecipazione dei cittadini alla politica e uno strumento utile con il quale aprire spazi democratici ed elementi programmatici che altrimenti rimarrebbero soggiogati alla dialettica politica.
Elementi che, in fondo, non sono altro che la linfa vitale di ogni coalizione di centrosinistra e dei quali ci siamo troppo spesso dimenticati”.
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Sono importanti le alleanze.
forse è più importante QUANTO è aperto l’angolo politico verso il quale si rivolgono le primarie! più si escludono soggetti politici più si rischia l’autoreferenzialità: alcuni punti fermi di metodo di governo e di programnma, una grande apertura a soggetti diversi , una reciproca capacità di ‘politicocompatibilità’
Caro Daniele, vorrei poterti sostenere in questa esortazione , ma come mi sono già espressa più volte , per il metodo di selezione dei candidati che vengono presentati alle prmarie , che si facciano o non si facciano, nei fatti non è che una perdita di tempo, una chimera, uno spostamento d’aria. Chiuso un teatro dell’assurdo come dici, ecco quindi per me, che se ne riapre un altro con la farsa della pratica consolidata delle primarie cosiddette democratiche, che tanto piacciono al PD. A me no e ti spiego perchè con un paio di esempi elementari. Se tu a tavola mi offri tre piatti, di cui due non invitanti e uno che a confronto si presenta bene, senza neanche assaggiare, con gli occhi scelgo questo. Se tu mi metti alle gabbie di partenza tre cavalli , di cui due zoppi e uno che ha la potenza di arrivare, io a occhi chiusi punto su questo. Se le primarie si devono fare, se ci si crede allora facciamole, ma facciamo sì che non saranno le segreterie o i soliti che muovono le fila di tutto a decidere i candidati del centro sinistra da sottoporre a voto. Facciamo che chiunque del centro sinistra, che si identifichi o no in un partito e intenda candidarsi possa farlo. Saranno 10 o 100? Nè più nè meno di quanti si presentano alle elezioni “ufficiali”, solo sarebbero tutti ” di uno stesso colore”. Ogni candidato vada a farsi la sua raccolta firme per potersi presentare e …buona fortuna.
Così ci sto, mi candido anch’io!
Non ci credo alla democraticità delle primarie , Daniele.
a macerata le primarie ‘aperte’ hanno funzionato: nessun limite alle candidature, anche dentro lo stesso partito, nessun veto nei confronti di nessuno purché sottoscrivesse la ‘condivisione di area’
ne verrebbe fuori una ‘contaminatio’ / una trasversalità all’interno della stessa area che permetterebbe di emergere a chi vale e sa coinvolgere.
meglio non parlare di come si sono svolte le primarie per le comunali di Macerata…lascerei proprio stare….o si dovrebbe parlare di voti presi a man bassa dagli immigrati che poi non hanno potere di scelta reale nelle elezioni effettive, oppure di candidati fantocci per fare un gioco d’interessi di qualche prestigiatore del tuo partito, Maulo.
il libero gioco dei consensi non lo puoi certo impedire, a meno che non blindi le primarie per candidature e per votanti (che significherebbe il contrario delle primarie e il contrario della democrazia): sta alla lealtà dei partecipanti che non puoi certo garantirti con regolamenti più rigidi: ma alla fine il gioco dei consensi ha …riportato! (forse l’unico limite da mettere èe sulla partecipazione solo di chi ha diritto di voto)
il gioco dei consensi ha riportato??? ah non lo so io… se vi ha riportato!
Basta guardare quello che sta succedendo in Consiglio comunale per rendersi conto di quanto…vi ha riportato! o forse adesso…non vi riporta più…chi lo sa!
Sbaglio o è proprio il PD, che sta ostacolando il suo Sindaco da quando si è insediato?
non mi funziona la modifica…quindi amplifico su un punto:
Sbaglio o è proprio il PD O CHI PER ESSO che ….ecc.ecc.
Ribadisco che secondo me le primarie (come ha dimostrato l’esperienza maceratese) se affrontate nel modo giusto e preparate con la dovuta perizia, possono essere un modo intelligente e vincente per aprire il dibattito sui programmi e sulla politica seria.
Altrimenti rischiamo di schiararci come tifosi, ma non come cittadini informati.
Mah Daniele… io ho un’altra percezione degli stessi fatti.
ciao!
Le primarie fatte senza regole non hanno senso non c’è controllo nè dei votanti nè dei candidati. Chiunque può presentarsi a votare per qualsiasi motivo e poi i votanti sono sempre una esigua parte dei sostenitori della sinistra. é solo una fasa.
Ora, a carte scoperte la vittoria è a portata di mano. Basta candidare un Udc e recuperare il recanatese Corvatta al suo partito d’origine (socialista). La vittoria sarebbe matematicamente certa. Se poi vogliamo continuare a farci del male accomodatevi pure…
Naturalmente niente vieta di accompagnare a questa operazione meramente elettorale (non per questo meno importante) un serio rinnovamento delle candidature. Perchè non invitiamo chi è disponibile a candidarsi a farsi avanti? Magari avremo delle gradite sorprese!
Le primarie maceratesi, per la scelta del candidato Sindaco del centrosinistra, hanno avuto dei chiaroscuri che, purtroppo in molti, hanno fatto finta di non vedere
Sono state, sicuramente, un grosso esempio di partecipazione ma, d’altro canto, hanno anche evidenziato che il “tutti possono votare” ((((((((anche coloro che non avrebbero avuto poi l’età per esprimersi alle amministrative, anche coloro che non erano in possesso del diritto di voto, anche coloro che non erano del centrosinistra)))))) non rafforza la coalizione, anzi.
Aver dato la possibilità di esprimersi anche ai “sommersi” (extracomunitari e minorenni) è un valido esempio di partecipazione diffusa che però ha falsato la competizione.
L’aver permesso a chiunque di votare (e non sono stati rari i casi di sostenitori/elettori dell’altro schieramento che si sono recati a votare) ha reso, seppur in piccola parte, deviata la scelta del candidato.
In questo marasma, come sempre accade, ci sono stati molti voti trasversali (nel PD il candidato “forte”, spalleggiato da molti, non è arrivato al ballottaggio) ed i soliti che hanno corso appoggiandosi a più cavalli.