Da Angelo Sciapichetti, consigliere regionale e portavoce provinciale del Pd:
Le preoccupazioni di tanti cittadini e associazioni per un ritorno alle urne in Provincia di Macerata dopo la sentenza del Consiglio di Stato,ad appena un anno dalle elezioni sono pure le nostre. Al di la della dialettica politica, che in questi giorni rischia di essere accesa più del dovuto, mi pare sia necessario chiarire che il Pd ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per evitare un epilogo certamente inaspettato, e dal centro sinistra non voluto e non cercato. Prova ne sia che il Pd provinciale si era opposto anche in giudizio di fronte al Tar delle Marche al ricorso di Gentilucci e della Lam, tanto da rinunciare in appello al costituirsi in giudizio. Ad onor del vero (basta andare a rileggere le cronache di quei giorni), fu proprio la destra a gioire per il ricorso di Gentilucci in quanto, in quel momento, metteva in evidenza le divisioni interne al centro sinistra a tutto vantaggio della coalizione guidata da Capponi. Il Pd optò sin dall’inizio con coerenza per il rispetto delle regole anche se, come sarebbe stato facile prevedere, la presenza di una terza candidatura avrebbe portato certamente al ballottaggio. Pur non conoscendo ancora le motivazioni della sentenza, credo non sia difficile immaginare che sia fondata sul recente provvedimento legislativo interpretativo fortemente voluto dalla maggioranza di governo alla vigilia delle elezioni regionali per “riammettere” liste di centro desta nel Lazio e in Lombardia, altrimenti una domanda sorgerebbe spontanea: perché il ricorso presentato dalla Lam è stato rigettato (in epoca antecedente al provvedimento) prima dal Tar e poi dallo stesso Consiglio di Stato? Non trovo personalmente motivi di grande soddisfazione per il ritorno alle urne, condivido anche le osservazioni di coloro che sostengono che un anno è troppo lungo per una sentenza di questo genere, e le preoccupazioni relative,(in un momento di gravi difficoltà economiche), al costo delle operazioni elettorali da sostenere,ma credo anche che alla base di una corretta democrazia ci sia il rispetto delle sentenze e delle regole,sempre, sia quando queste vanno a vantaggio che quando vanno a svantaggio delle proprie opinioni. Le garanzie del legittimo esercizio dei diritti individuali attivi e passivi di tutti i cittadini, e del relativo rispetto trasparente delle regole,che sono alla base della sentenza, non mi pare certo, come ho sentito dire in questi giorni, da qualche autorevole rappresentante delle Istituzioni, “questioni di lana caprina”. La destra finisce invece, anche in questo caso, per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica descrivendo l’applicazione di una sentenza (che è lecito dubitare possa essere evitata) come una catastrofe per l’intera comunità maceratese definendo scenari apocalittici. La verità è che la democrazia, non può accettare scorciatoie e ha delle regole,da rispettare; Il “fastidio” per il rispetto di tali regole ci conduce verso quella deriva populistica che il Pd intende combattere e sconfiggere sul piano della legalità e del confronto democratico.Di fronte all’esito di un giudizio, che dice con chiarezza che la consultazione elettorale del 2009 è stata irregolare, ci si deve adoperare tutti, destra e centro sinistra per ripristinare la legalità istituzionale e democratica. La democrazia non ha costi che non possono essere sopportati se vogliamo evitare guai maggiori per la nostra comunità civile”.
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Bisogna anche ricordare che il PD fu l’unico ad opporsi alla riammissione della LAM, altrimenti avrebbe gareggiato insieme alle altre 3 liste. Quindi farebbe bene a prendersi le proprie responsabilità, perchè il problema è tutto del centrosinistra, ma ne pagano le conseguenze tutta la provincia.
almeno che si abbia l’accortezza di farle in una sola giornata, per far si da ridurre i costi,sempre se si possa fare.
Tre osservazioni:
1) In attesa delle motivazioni, si tende a pensare che la sentenza del Consiglio di Stato sia frutto delle recenti modifiche legislative introdotte dal Governo in materia elettorale per le vicende del Lazio e della Lombardia. Non so se è così, ma in ogni caso non vedo cosa ci sarebbe di strano se il Consiglio di Stato avesse ribaltato la sentenza del Tar Marche semplicemente perché sbagliata. Succede decine di volte……dov’è lo scandalo ? Altrimenti che ci sarebbe a fare l’appello ?
2) Al Sig. Renna vorrei dire che, all’epoca, la riammissione o meno della LAM non poteva in alcun modo dipendere dalla posizione assunta dal PD (su questo Sciapichetti è stato del tutto puntuale); gli organismi a ciò deputati decidono a prescindere dalle posizioni assunte da terzi soggetti…..
3) Le elezioni sono state irregolari; al di là dei mercanteggiamenti, tutti legittimi e comprensibili, ammesso che ci siano stati, questo è il dato certo. Mettere sul piatto il costo delle nuove elezioni è un pò come dire che la regolarità delle elezioni ha un prezzo…..non è un pò troppo ? Poi, nessun è particolarmente cntento di dover ri-votare, ma non si può dire di no perché costa troppo….
signor perticarari, se la risposta riguarda anche il mio commento, mi sembra solamente di aver scritto di cercare di contenere i costi nei limiti del possibile. se non mi riguarda le chiedo umilmente scusa
se la riammissione non poteva dipendere dal PD allora che si è costituito fare?
Per quello che ho letto sulla stampa, preciso che non sono un legale, se voi non vi sereste costituiti a suo tempo contro la riammissione, la LAM sarebbe stata riammessa. Questo era scritto anche su un articolo di CM di qualche tempo fa!
Comunque per una diatriba vostra (interna al centro sinistra) ci va di mezzo tutta la provincia, e questo è un dato chiaro a tutti. Poi non credo che siate così dispiaciuti di vedere la giunta Capponi cessare, che a mio modesto avviso stava svolgendo un buon lavoro.
La giustizia va difesa al momento giusto, il sottoscritto capo gruppo dell’UDC firmò la petizione per l’ ammissione della lista LAM guidata dal rappresentante dell’entroterra maceratese Gentilucci, all’ora esclusa per un ingenuo errorore di data. Tutti erano soddisfatti che questa lista civica non partecipasse alle elezioni provinciali. Non sempre servono i Giudici per mettere ordine, il buon senso e soprattutto il coraggio di difendere la democrazia, non si acquista a piacere o nelle opportunità come questa. Ripetere le elezioni provinciali in questo momento cosi delicato è pura irresponsabilità. Alla LAM va riconosciuti i suoi diritti da non confondere con le cosiddette poltrone. Trovare un accordo condiviso, si che è vera Giustizia e Democrazia.
è il contrario: gentilucci era pronto a trattare la rinuncia al ricorso al consiglio di stato con chi è stato eletto (cioè capponi), non con chi era all’opposizione (che non aveva niente da offrirgli). gentilucci l’ha detto più volte: il pdl non si è fatto sentire, e la lam è andata avanti. l’unico che, dal punto di vista politico, poteva evitare le elezioni era capponi, chiedendo a gentilucci di rinunciare in cambio di quello che vuole gentilucci (che non so cosa sia). il pd non poteva fare proprio nulla in questa vicenda.
l’esclusione della lam poi non è dipesa in alcun modo dall’opposizione del pd al primo ricorso al tar! la commissione elettorale l’ha esclusa, a torto o a ragione.
Peccato che dopo Cavallaro anche Scipichetti tenta di comunicare il contrario della verità. Nel 2009 la sinistra non voleva la presenza della LAM alle elezioni provinciali. e si è costituita (pd)contro il ricorso presentato dalla LAM per essere riammessa. Perchè? Perchè la LAM nasce contro la gestione della provincia di sinistra a guida Silenzi. La LAM infatti annoverava tra le proprie fila molti esponenti ex PD, sindaci, consiglieri comunali e provinciali. Comunque oggi il Consiglio di Stato ha annullato le elezioni del 2009 perchè la LAM aveva il diritto di partecipare alla competizione. Non credo la sentenza abbia preso in considerazione il decreto salvaliste non convertito in legge. La giustizia ha fotografato la situazione al 2009, altrimenti, Marinelli non sarebbe mai stato dichiarato decaduto in quanto al momento della sentenza era già entrato in vigore il T.U. 267/2000 che aveva eliminato l’incompatibilità. Quanti andranno a votare nella prossima primavera? scommettiamo non più del 35%, 40% ?
Viene da dire: ma da che pulpito viene la pedica! E mi riferisco alle affermazioni del consigliere Tacconi. Mi deve scusare per la mia schiettezza, ma credo che un minimo di decenza poltica ci vuole. Personalmente non ho mai apprezzato comportamenti camaleontici che gioco forza sono contradditori e assolutamente improduttivi e che comportano spendere parole al vento fine a se stesse, perché tanto non costano niente!!!
Tacconi è una bravissima persona, ma parla solo politichese e pensa che gli altri non se ne accorgano.
Secondo me il pasticcio è ascrivibile ad una commissione elettorale un po’ troppo fiscale.
C’è un aforisma di Lao Tze che chiarisce meglio la situazione del mero errore di data (2008 anziché 2009) della Lam nella presentazione della lista: “La giustizia è come il timone, dove la giri và”.
Comunque è presto per cantar vittoria perché ci sono diverse incognite:
1) Qual’ è il peso elettorale della Lam?
2) Chi sta dietro la Lam?
3) Si dovranno ripresentare gli stessi schieramenti (centro destra, centro sinistra, fiamma e lam) delle elezioni del 2009?
4) Si voterà fra un anno come prevede la legge o a novembre come fa credere qualcuno?
5) Si voterà seguendo la legge Calderoli, cioè con meno collegi e quindi consiglieri?
In ultima analisi per la Lam e C. vale il detto “Commerciante e porco pesalo dopo morto”!
Allora la sinistra dovrà per forza ricandidare Silenzi????
Ma su, non scherziamo per favore, a parecchi, anche del PD, potrebbe venire un infarto alla sola idea!
Condivido tutte le perplessità di Gabor.
La risposta del 14.06.2010 fatta alle ore 19:41 è come sempre nei miei confronti piena d’odio politico.
Egr. sign Tacconi lei è un politico e deve accettare le critiche, l’odio non centra nulla, centra invece la disitima politica nei suoi confronti. Siamo in democrazia e deve accettare anche questo, credendo tra l’altro che le critiche dalla sottoscritta rivolte a lei siano più che fondate. La sua risposta sembra più un alibi, lo dico con estrema sincerità.
Egreg. Sig.ra Platti: disistima politica. critiche fondate, democrazia intesa solo dalla Sua parte. Se questo nei miei confronti è il Suo giudizio, che debbo dirLe ? L’aspetto sempre in comune come già detto.