di Alessandra Pierini
Da questa mattina Ubaldo Urbani, consigliere dell’Italia dei Valori, è ufficialmente l’ottavo assessore del Comune di Macerata. Urbani ha firmato il decreto ufficiale di nomina, alla presenza del Sindaco e della Giunta quasi al completo. Si occuperà del Personale, della Polizia municipale (rilevando le deleghe attualmente attribuite in via temporanea a Marco Blunno e Luciano Pantanetti) e delle Politiche del lavoro.
Molto soddisfatto il Sindaco Carancini che ha finalmente colmato una importante assenza: “La squadra è finalmente al completo. Urbani è la persona giusta al posto giusto e anche caratterialmente può dare alla giunta un valore aggiunto.”
Il neo-assessore, ha sciolto il silenzio, mantenuto nel corso delle ultime settimane riguardo alle vicende che hanno interessato il suo partito e ha dichiarato il suo immediato e completo impegno per Macerata: “Siamo arrivati alla mia nomina dopo un persorso articolato, ciò che conta è trovare una soluzione. Ora ci metteremo al lavoro.” Le deleghe attribuite dal Sindaco sono molto vicine alle competenze di Urbani: “Per esperienze e per curriculum queste deleghe sono le più adatte alla mia persona, ora valuteremo col Sindaco come strutturare gli interventi, tenendo conto delle competenze che spettano al Comune.”
Ubaldo Urbani, 45 anni, sposato, è laureato in giurisprudenza e abilitato alla libera professione di Consulente del lavoro. Esperto di diritto del lavoro e sindacale è stato prima responsabile del personale di un’importante azienda industriale e poi funzionario di Confindustria territoriale nell’area delle Relazioni industriali e politiche del lavoro. Attualmente è assistente alla Direzione generale di un’azienda commerciale della grande distribuzione con funzioni di coordinamento amministrativo.
Al suo posto in Consiglio comunale entrerà Giuliano Meschini, primo dei non eletti nella lista dell’Idv.
Foto di Guido Picchio
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Ubaldo Urbani assessore con deleghe al Personale,Polizia Municipale e Politiche del lavoro. Conosco la sua preparazione professionale, il suo temperamento e sono convinto che farà ottime cose. Auguri Ubaldo e buon lavoro.
Continuo a non capire perchè il Sindaco, nella sua funzione di Sindaco, vada in giro in camicia e golfino.
Lui rappresenta, nelle occasioni ufficiali della sua carica, la città.
Con il golfino può andare privatamente, la domencia, all’Abbadia di Fiastra…. Ma quando fa il Sindaco dovrebbe tenere giacca e cravatta.
il Sindaco è una funzione pubblica, non è un lavoro privato.
Al tuo negozio vai vestito come ti pare, ad un appuntamento pubblico no…. Ma è l’ABC delle buone maniere.
@ Cerasi
vuol significare che uno di noi. Oramai siamo alla sinistra dell’abbigliamento.
@Gelsomino, cioè siamo alla frutta?
.
. (però che bella amngiata che hano fatto!!!)
Sognavo da anni un Sindaco così informale nell’abbigliamento perchè mi rispecchia pienamente! non conta affatto la forma, ma la sostanza.
L’importante è ESSERE non certo APPARIRE.
Romano per me può anche presentarsi in pantaloncini corti, l’importante è che operi per il bene comune e con efficacia.
Caro Cerubini.
La forma non conta se l’attività è la tua, non se rappresenti un istituzione.
Nel tuo negozio, per quanto mi riguarda, ci puoi andare in giro anche nudo.
Ma il Comune NON è casa tua e rappresenta un istituzione e non vai vestito informale, soprattutto se stai rappresenando la tua funzione.
Per me è molto più elegante così che in giacca e cravatta.
Dove sta scritto che i canoni della rappresentanza siano quelli?
Lo dici tu? Sta scritto da qualche parte?
Caro Cerubini,
Io non dico assolutamente nulla, ma basta che ti informi….
Compendo che tu non sia avvezzo a portare giacca e cravatta.
Ed ovviamente ad una cerimonia ufficiale nessuno ti impedisce di presentarti con maschera e pinne, per voler fare l’estroverso a tutti i costi…
Ma in questo caso non saresti non-convenzionale, ma solo grezzo.
L’ufficialità della carica ti impone di andare vestito in un certo modo: non a caso quando è stata presentata la squadra del Sindaco la gicca la portavano tutti, così come le donne erano vestite con eleganza.
E non a caso anche l’ultimo assessore, come vedi nelle foto, era in gicca e cravatta poichè era una cosa ufficiale e non era un caffè con gli amici… Anzi in questo caso -a voler essere puntigliosi- è il Sindaco che ha mancato di rispetto per Urbani, visto che si è presentato “sportivo”, come se si trattatte di una spaghettata tra amici.
Io non uso portare la giacca, ma lavorando in proprio faccio come mi pare.
Ma quando rappresenti un’istituzione non fai come ti pare, o meglio puoi anche farlo ma fai la figura del “povero-me”, ignorante, che non ha mai messo il becco fuori casa…..
Lo stesso Cuppoletti, che io non ho mai visto vestire formale e tutte le volte che entravi al bar era il massimo dell’informalità (sia per come vestiva che per come trattava i clienti), quando è stato nominato Cavaliere del Lavoro aveva giacca e cravatta… Certo una giacca sgrgiante e una cravatta viva, ma pur sempre in giacca e cravatta visto che era una occasione ufficiale.
Ha perfettamente ragione Cerasi. Un sindaco nelle occasioni ufficiali veste giacca e cravatta. Sia per il rispetto delle Istituzioni che si è chiamati a rappresentare e secondo per il rispetto che si deve all’ospite. A meno che Carancini crede di essere Marchionne. Allora gli perdoniamo anche questo: se riesce a sollevare le sorti del Comune e della città di Macerata come ha fatto Marchionne con la Fiat, vabene anche il maglioncino blu.
Siamo ai livelli dei calzini turchesi del giudice Mesiano: che prevalga la sostanza sulla forma. Il primo ministro giapponese Koizumi si presentava spesso in maniche corte senza giacca e cravatta e non mi sembra che in Giappone non diano importanza alle forme di rispetto
Il giudice Mesiano avrà avuto pure i calzini turchesi, ma quando va in ufficio non va con le pinne e con la maschera.
Lo ripeto, anche se continuate a fare finta di non capire: personalmente potete andare vestiti come vi pare anche in ufficio con la ciambella e il costumino, ma ci sono delle occasioni in cui essere vestito con giacca e cravatta si deve.
E quando fai il Sindaco ,e sei nel pieno delle tue funzioni, devi. Punto.
Che ti piaccia o no devi. Punto.
Poi sei sei grezzo puoi andare vestito come ad una partitella di pallone tra amici, ma grezzo sei e grezzo rimani.. Non sei anticonvenzionale, sei greezzo: il che è molto differente dall’essere originale.
Io non ho dato un esame con la giacca e la cravatta, ma alla tesi ero in giacca e cravatta.
Certo potevo presentarmi anche con la maschera e le bombole di ossigeno, ma non sarei stato anticonvenzionale o eccentrico ma solo un B.d.C.
Anche io mi sono laureato in giacca e cravatta (ma ero giovane). Poi quando ho preso la specializzazione per l’insegnamento alle scuole superiori mi sono presentato in camicia (anche se la mia relatrice mi aveva intimato di presentarmi in giacca e cravatta). Infine quando mi sono specializzato come insegnante di sostegno mi sono presentato, dato che era estate (Koizumi docet), in maniche corte: ho preso il massimo dei voti. Il rispetto l’ho dimostrato con la preparazione. Però per la prossima specializzazione maschera e pinne sono una buona idea!
@Everybody.
La cossa pessima,assolutamente di cattivo gusto,oltre il golfino verde ,basil-butter, e` che e` stato eletto sindaco…………………..
Cerasi ha ragione……..e come se al vaticano si affacciasse il PAPA con il golfino di carancini….
Ma dai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Caro Monachesi,
Vedo che glissa su quello che ho scritto:
…..”Il giudice Mesiano avrà avuto pure i calzini turchesi, ma quando va in ufficio non va con le pinne e con la maschera”…..
Se lei pensa che, ad un incontro istituzionale, presentarsi in camicia o in pinne e maschera sia anticonformista non sarò certo io che le consiglierò come vestirsi.
“Vesto come mi pare” quando si deve, per rappresentanza e rispetto degli altri, andare con giacca e cravatta è solo una forma esibizionistica; uno sterile voler fare il bambino tignoso a tutti i costi, un volere esasperatamente far vedere a tutti di non essre omologato.
Dichiarare -con la maglia a maniche corte- di essere fintamente controcorrente a cosa serve, visto che poi per altre 1.000 cose si è perfettamente integrati nella società?
Per quanto mi riguarda è liberissimo di andare in mutande a fare lezione…
Anzi sarò il primo che firmerà la sua petizione per fare lezione in brache di tela…. Tanto se non si insegna nulla, se non si trasmette la gnosis si resta incapaci in mutande, in giacca e cravatta, in frac….
Ma tu pensa se in Italia uno deve seguire i giapponesi e Koizumi ! Koizumi chi? Quello che c’aveva una camicia da affrontare solo con robusti occhiali da sole?
Siamo fantastici, siamo capaci di cavillare su una cosa che è talmente semplice da sembrare banale, eppure c’è chi tira fuori Koizumi. Abbiamo da imparare da tutti per carità, ma pure da Koizumi che poi è stato ampiamente contestato pure lui. La forma cari miei è sostanza, non è una cosa da scartare come la buccia di un frutto.
@Cronache Maceratesi
facciamo una indagine semi-seria sui nostri sindaci ? 🙂
Come sempre è difficile mettere d’accordo chi non la pensa nel medesimo modo. Allora, parlando dei saggi pensieri popolari, è più reale: ‘la forma è sostanza’ oppure ‘l’abito non fa il monaco’? e via disquisendo.
Io penso, senza voler esprimere il verbo assoluto e senza dover ricorrere all’esempio di altri personaggi (brutta cosa il copiare!), che ci sono momenti, istituzionali e non, in cui è necessario che il sindaco dia un’immagine forte, di ufficialità. Ci sono altresì occasioni quotidiane in cui una persona, compreso il sindaco, può interpretare il momento con la propria personalità. D’altra parte mi sembra che questa cosa Carancini l’abbia applicata anche in campagna elettorale e credo che diversi l’abbiano votato anche per questa sua ‘informalità’.
Ora sta a lui dimostrare con i fatti di meritare la fiducia ottenuta, con giacca e cravatta ma anche senza…..
Caro marco,
Non è questione di formalità o informalità.
Se sei il Sindaco (e sei nell’esercizio delle tue funzioni) non vai vestito come se dovessi andare a prendere un caffè dagli amici.
La presentazione dell’Assessoere era un momento formale; diverso il caso in cui incontri il Sindaco fuori dal palazzo Comunale che, dopo la riunione, si toglie la giacca ed ha la cravatta allentata.
Però lo ripeto: per me il Sindaco può andare, istituzionalmente, vestito anche con la ciambella con la paperrella e la maschera.
Portare l’infradito alle riunioni comunli e avere la camicia sbottonata a far vedere ilpetto quando inaugura una Fiera a Villa Potenza….
Però non veste informale oppure è originale, sarebbe solo grezzo e poco rispettoso dell’incarico che rappresenta.
Ovvio che se lo incontro in spiaggia privatamente NON mi aspetto che stia in giacca e cravatta,….
….Ma se il Sindaco, nella sua funzione di Sindaco, va ad un incontro ufficiale a Citanò (il 10 agosto) mi aspetto di vederlo in giacca e non in pantaloncini corti.