“Romano Carancini ha la massima libertà nella formazione della Giunta”. Lo hanno dichiarato questa mattina in conferenza stampa tre esponenti del Partito democratico: il coordinatore comunale Narciso Ricotta, l’ex sindaco e presidente del consiglio Gian Mario Maulo e il consigliere regionale Angelo Sciapichetti.
“Ieri sera si è svolto un secondo dibattito all’interno del partito – hanno detto – e abbiamo approvato all’unanimità di non consegnare nessuna lista a Carancini, neanche una rosa dei nomi allargata, ma di farlo scegliere tra tutti gli iscritti, i 40 candidati al Consiglio comunale e i due candidati al consiglio regionale (Irene Manzi e Romeo Renis), senza indicazioni di priorità. Questo per dare un segnale di rinnovamento totale nel modo in cui fino ad oggi sono stati scelti gli assessori e dimostrare che non c’è nessuna lobby dietro alle scelte. Il Pd non rivendica nessun assessorato e lascia a Romano Carancini la libertà di valutare tutte le nostre competenze per utilizzarle nel completamento della Giunta. I collaboratori devono essere persone di fiducia del sindaco che dovrà liberamente scegliere le persone giuste al posto giusto”.
La Giunta Carancini sarà pronta entro lunedì.
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E’ oggettivamente una bella novità che fa piazza pulita di tutte le illazioni sui lacci e lacciuoli imposti dal PD nella scelta degli Assessori…… E’ da augurarsi che anche gli altri Partiti della coalizione seguano lo stesso esempio. Il Sindaco, nella sua autonomia e con il necessario buon senso, potrà in tal modo esercitare pienamente e senza condizionamenti le sue prerogative. Il PD ha fatto la sua parte….
ahahahahahahahahah….
la legge sugli enti locali da agli assessori un profilo di persone di fiducia e collaboratori del Sindaco, non di delegati di partito: il PD sottolinea questa specificità, questo rinnovamento; il fato di non rivendicare nessuna delega specifica, poi, permette al Sindaco di formare una squadra coesa e di metere le persone giuste al posto giusto scegliendo tra una gamma di competenze amplissima; infine ciò permette una collegialità nell’azione di governo e una forza maggiore della Giunta, mentre restituisce ai partiti il ruolo di forza propositiva all’interno del Consiglio restituito al suo ruolo di controllo e, soprattutto, di indirizzo
Sarebbe bello se fosse vero anche lontano dalla stampa!!!
Il Sindaco potrà, più o meno, scegliere liberamente ma sembra, pare, si dice che ai Consiglieri indipendenti eletti in quota Pd sia stato fatto chiaramente capire di non avanzare richieste e di non autocandidarsi a ricoprire, più o meno ufficialmente, incarichi…
Tra l’altro non rivndicare nessuna delega specifica (tutto da dimostrare tra l’altro) non significa certo che non si chiedano posti in Giunta e non si avanzino nomi….
Speriamo sia vero comunque avremo la prova all’uscita delle liste della giunta. Ciao
Sarebbe veramente un bel segnale di discontinuità. Speriamo che gli altri partiti della coalizione facciano altrettanto. Poi giudicheremo a bocce ferme.
Benvenuto Romano !!
SEI SU SCHERZI A PARTE !!!!!!!!
mi piace questa soluzione, ma taglierei fuori i consiglieri sconfitti alla regione. niente ricicli.
Giusto, scelga Carancini tra tutti i candidati di lista., dove ognuno possa presentarsi con le sue referenze, competenze, esperienze, consenso elettorale, carattere e personalità.
Questa è lezione di democrazia e fiducia nel Sindaco eletto che si reputa capace di formare la sua squadra migliore, fra tutti coloro che ci hanno messo la faccia nel sostenerlo.
Troppi passaggi, troppi “iter parlamentari” per la scelta di un assessore, affossano la democrazia anzichè aumentarla.
In questo modo, decide il Sindaco……
NO il ” Consiiglio degli anziani”
NO il partito trasversale
NO quelli che non hanno giocato la partita
NO chi fa le uscite dalla porta e rientra dalla finestra quando è il momento
No chi spaccia il solito traffico d’interessi per innovazione
No chi tiene le fila da lontano e aspetta il raccolto sui voti e la fatica degli altri,
No chi si è impegnato sottobanco per racimolare voti d’appoggio al ballottaggio
Democrazia è partire tutti alla pari; Poi deciderà chi deve decidere coi suoi criteri di scelta..
La soluzione cui è giunto il Pd, per me, denota captazione del segnale di cambiamento vero che chiede la città e anche maturità in questa fase – sicuramente raggiunta a fatica, – perchè non è facile darsi al sacrificio per una scommessa.: chi sceglierà il Sindaco fra tutti noi 40 papabili?
E’ più semplice sicuramente, ma più subdolo e scorretto, eliminare le zavorre e arrivare leggeri al risultato con una rosa di nomi, scelti su una già ristretta lista di autocandidature, . dopodichè…su chi ricadrà la scelta,, va bene tutto.
chiaro.
Mi associo, con un distinguo relativamente a quanto sostiene Renato. Se un partito, uno qualsiasi, presentasse il Premio Nobel per l’Architettura a chi andrebbe urbanistica? Se un altro Partito presentasse, che so, un allievo di Modigliani ( Economia) a chi andrebbe il Bilancio?. E così via. Se un ” vecchio” fosse intelligente e un nuovo un “cretino” come comportarsi? Se una donna non fosse all’ltezza di un uomo ( o viceversa) chi lo stabilisce ( il sesso?).Faccio solo degli esempi incontrovertibili. ( Leggasi Kant: Critica della ragion pura. Sul tema delle “antinomie” e delle “opposizioni” equivalenti e indimostrabili). Proseguo, perchè vedo che il gioco è attraente. Si potrebbe ( se tutti fossero in accordo, ovviamente) scegliere dalla “società civile” altri nomi. Ma cosa è la “società civile”? La società civile è civile ed è incivile la politica? Dunque se la politica è incivile tutti sono incivili, assessori, consiglieri,sindaco. Oppure se la politica è civile, sono civili tutti.Inoltre sono più “civili” e “liberi” i nostro avversari di Destra? Come si dimostra questo eventuale assunto? La “società civile” in che senso è civile? E’ civile perchè chi da essa proviene non si è presentato alle elezioni? E poi ancora il “soggetto civile” che spunta dalla società civile ha una sua storia, come tutti, del resto. Anche Poggiolini, quello che “rubava” consentendoglielo l’allora Ministro della Salute De Lorenzo, proveniva dalla Società civile, pensate che insegnava nella civilissima Università di Camerino ( era quasi uno scienziato).Per dire, con Popper, che tutto è probabile e nulla è vero o falso.
Ma c’è un rimedio: gli assessori producono dei progetti e il consiglio li vota.Del resto, forse si dimentica, che l’Assessore è un “tecnico” scelto dal Sindaco che elabora progetti e fa delibere in Giunta. Queste delibere, per Legge, alemeno molte, debbono essere vagliate da Consiglio che le vota. Ma anche il Consiglio fa delibere e le può fare in molti modi, in Commissione, con Mozioni e così via. In sintesi la nostra democrazia è “parlamentare”. A Roma accade il contrario: il Ministro delibera e il Parlamento vota. Ma lo spirito della Legge è ben diverso.
Questa è musica per le mie orecchie Garufi! Hai espresso chiaramente il concetto del ” bypass partitico” . Basta applicare il principio dell’ ‘affidamento tecnico, dello specchietto di genere, dell’attrattiva fatale del ” nuovo” anche se pescato nel ” vecchio” e l’ operazione è riuscita. Penso che se Macerata avesse voluto più società civile a governare, avrebbe vinto una delle tre liste civiche. Invece ha vinto la politica, la quale per tutta risposta che fa ? Va a trovare la sua forza nella società civile.
A questo punto, la domanda è ” per rappresentare gli interessi della città e degli elettori , meglio essere o ….. non essere ? ” questo è il problema. .))
Personalmente penso che gli assessori siano una facciata da presentare alla popolazione.
Oggi la gente è affetta dall’antipolitica e ciò spinge i partiti a presentare nuove facce il più possibile non politiche per dare un segnale di ascolto. Ma poi???
Chi muove tutto?
E purtroppo la gente guarda solo in superfice e esalterà o condannerà il Sindaco solo in base a 8/9 nomi. Ma si chiederà mai come vengono valutati i vari progetti?
E poi il discorso dei vari posti alle partecipate e altri ruoli molto remunerati ma lontano dagli occhi della massa. E’ lì che le vere partite si sono giocate.
@Guido
Perché ti sei chiamato fuori dalla lotta per un assessore? Penso che tu abbia le carte in regola molto più di altri per la cultura .
@Tamara
Vai alla cena che sei forte!!! ( io non vengo perché non rinuncio alla mia partita a calcetto del venerdì con gli amici neanche morto!!!!! :-)))))))))))))))))))))))))
Garufi :…anche tu non sei salito sulla giostra ?? mi sa che è meglio che cambiamo “mestiere” noi due ahahahah
A me questa “totale libertà di scelta” per Carancini sa molto di polpetta avvelenata. Del tipo “Hai completa libertà, e appena qualcosa non va sono c***i tuoi”
Sei libero se non devi dire “grazie” a nessuno.
Non mi sembra questo il caso.
Per Tamara: si, sarò alla cena. Delle Beffe? Almeno ci si può divertire.
Per Stefano: ti ringrazio per la stima. Sono tuttavia convinto che “solo” il Consiglio sia fondamentale. Ovviamente se il Consiglio vuole fare il Consiglio.
Per Tamara: mi chiedi se sarò o saliro suklla giostra ( degli assessori). Penso che continuerò a leggere Le stanze e la Giostra di Poliziano ( Angelo Beolco detto il Poliziano). Perchè, vedi, la Giostra consiliare è affascinante.
Garufi, constatavo con ironia le autoesclusioni.
Eh Guido allora presto verrai com me e Tamara nel “quarto polo” :-)))))))
Per Stefano: chiamiamolo quarto. Garibaldi partì da Quarto. Anche Fini.
Per Tamara: lo avevo capito, anche io ero ironico. Intanto…tutti a cena.