Dieci anni di Amministrazione Meschini
Come è cambiata Macerata?

Nella conferenza di fine mandato il sindaco ha illustrato quanto fatto

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di Matteo Zallocco
Una città che cambia. In meglio o in peggio? “Su questo ognuno può esprimere la propria opinione. Ma io sono soddisfatto del mio lavoro”. Giorgio Meschini ha parlato per due ore di fila questa mattina alla conferenza stampa di fine mandato dove è stata presentata anche l’edizione speciale del periodico comunale contenente il bilancio dei dieci anni di questa Amministrazione. Centosessanta pagine per raccontare cosa è stato fatto, tutto in chiave positiva. “Ci siamo limitati a riportare dati e fatti – dice Meschini – e ho puntato su questo titolo ‘Una città che cambia’ proprio perché in questi anni di cambiamenti ce ne sono stati tanti. Il mio augurio è che il prossimo sindaco sarà migliore del sottoscritto perché significa che la città andrà ancora meglio e vivrò meglio anch’io”.

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E cosa farà Meschini dopo le elezioni? “Mi piacerebbe la direzione generale dell’Arpam che è in scadenza e io penso di avere tutte le carte in regola per questo ruolo. Se servirò bene, altrimenti ho tante altre cose da fare. Di sicuro non mi vedrete in Comune, la mia presenza rischierebbe di essere d’intralcio. E’ giusto che dopo 10 anni si dia pienamente spazio ad altri che possano portare nuove idee. Io sono soddisfatto per aver concluso i due mandati consecutivi, cosa non così scontata se si guarda ad altre città. Sono orgoglioso di aver potuto svolgere questo servizio per la mia città. Siamo andati avanti per due mandati con gli stessi assessori, con gli inserimenti in corsa di Carosi e Di Geronimo e un’unica defezione con le recenti dimissioni del vicesindaco Marconi, per le quali devo ancora capire bene il perché”.
Lo stesso Marconi, presente in prima fila, è stato citato spesso dal sindaco che in diverse occasioni si è complimentato per l’operato del suo ex vice. A fianco di Meschini c’erano tutti gli assessori e il segretario comunale. “Lavorerò fino all’ultimo minuto – ha sottolineato il sindaco uscente – e a quanti dicono che sono stanco rispondo che non è vero, sto continuando a lavorare moltissimo anche se un po’ di stanchezza mentale dopo 10 anni credo sia fisiologica. Ma ad essere veramente stanchi non sono nè il sindaco nè gli assessori ma i consiglieri comunali che in questo ultimo periodo fanno fatica ad essere presenti”.

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Poi Meschini ha spiegato come è cambiata la città in questi 10 anni dalla crescita demografica (“siamo tornati a superare i 43.000 abitanti con un flusso di ritorno di cittadini italiani”) a quella industriale (“le attività economiche sono aumentate”).
Sono stati due gli obiettivi principali della sua Amministrazione: “Il recupero dei contenitori culturali e la viabilità. Nel primo caso abbiamo portato a termine l’apertura di Palazzo Buonaccorsi ed entro marzo riaprirà l’area principale della Biblioteca Statale Mozzi-Borgetti. La grande viabilità è stata conseguita con la Galleria che ha collegato via Mattei a Montanello senza dimenticare la terza corsia da Piediripa realizzata dalla Provincia e la Bretella di Villa Potenza fatta dall’Anas”.

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L’Amministrazione Meschini è stata anche contraddistinta dalla politica abitativa e urbanistica... “In molti ci accusano di avere cementificato la città facendo dei disastri, io invito a leggere i numeri. In 10 anni abbiamo previsto un milione di metri cubi con cui abbiamo completato il Piano Regolatore per i prossimi 10 anni. Inoltre è appena uscita una statistica secondo cui Macerata è il nono capoluogo in Italia per la presenza di spazi verdi. Siamo fieri del nostro Piano Casa che ha anche anticipato leggi nazionali”.
Quindi è stata rimarcata l’attenzione ai servizi sociali, all’associazionismo e allo sport per poi passare a parlare dello Sferisterio: “Per la Stagione Lirica c’è stato un lavoro duro, nel 2002 abbiamo dovuto fare un’operazione importante di risanamento, ma gli ultimi quattro anni, con la formula del Festival diretto dal Maestro Pizzi, sono stati importanti e abbiamo rispettato il budget. Ora lo Sferisterio non è solo la Stagione Lirica ma un teatro per la musica avendo ospitato 50 concerti in 10 anni ed essendo arrivata Musicultura che al Comune costa ma porta grande prestigio”.

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Capitolo centro storico: “In molte città e anche in piccoli paesi i centri storici si stanno svuotando, anche da noi ci sono difficoltà ma abbiamo sempre lavorato per valorizzarlo assumendo una politica di equilibrio tra le richieste (opposte) dei residenti e dei commercianti”.
Infine, la sanità. “Si dice che Macerata sia la Cenerentola delle Marche ma sono stati raggiunti obiettivi importanti: dall’emodinamica che partirà il 10 febbraio al polo oncologico più importante delle Marche”.
Sul nuovo Centro Fiere e il polo natatorio di Fontescodella Meschini risponde alla domanda dei giornalisti: “Il primo è un progetto ambizioso e le difficoltà sono una conseguenza della crisi economica, per il secondo stiamo aspettando che i privati ci presentino i progetti esecutivi, spero entro la fine di febbraio come ci hanno detto. Intanto ha riaperto la piscina di viale don Bosco”.
Meschini si dice poi amareggiato per la riduzione dei consiglieri comunali, che a Macerata passeranno da 40 a 30: “Non sono queste le spese della politica, ridurre il numero dei consiglieri significa ridurre la partecipazione dei cittadini”.
Gli stessi cittadini a cui chiediamo di commentare i nostri articoli proprio perché crediamo che la partecipazione sia fondamentale in una comunità.
Come è cambiata la città in questi ultimi 10 anni?
(foto di Guido Picchio)

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