di Matteo Zallocco
Tra martedì e mercoledì il Pdl dovrebbe ufficializzare il nome di Erminio Marinelli come candidato presidente per la Regione. Anche i coordinatori nazionali Ignazio La Russa e Denis Verdini danno la candidatura di Marinelli “sicura al 95%” e dunque con ogni probabilità sarà l’ex sindaco (e attuale vicesindaco) di Civitanova e consigliere provinciale ad opporsi al presidente uscente Gian Mario Spacca.
Il benestare a livello nazionale del partito è arrivato dopo quello dei coordinatori regionali Ceroni e Ciccioli. Un piccolo sussulto ai due l’ha fatto venire un ministro del governo Berlusconi che aveva avanzato il nome del senatore Saltamartini (sindaco di Cingoli) come candidato per le Marche. Ma proprio a Berlusconi il nome di Marinelli sarebbe piaciuto più di altri. Dicono i beninformati “perchè ha studiato ai salesiani”, proprio come il presidente del consiglio, “perché è uno sportivo”, per tanti anni è stato il medico della Civitanovese e perché è stato sindaco eletto con l’appoggio delle liste civiche e dell’Udc”.
L’Udc appunto, che non è più vicina al Pd come fino a qualche settimana fa e la settimana entrante dovrebbe essere quella decisiva per sapere cosa farà il partito di Casini sia alle regionali che alle comunali di Macerata.
Per quanto riguarda i candidati al consiglio regionale i nomi sicuri nel Pdl sono tre: Ottavio Brini di Civitanova, Francesco Massi di Tolentino e il volto giovane Isabella Parrucci di San Ginesio, eletta alle scorse provinciali.
Per gli altri sei nomi ce ne sono tre che sembrano molto probabili. Il primo è l’ex sindaco di Matelica e assessore provinciale Patrizio Gagliardi. Il secondo è Andrea Blarasin, anche lui assessore della Giunta Capponi, l’unico eletto nel capoluogo alle provinciali. Blarasin ha manifestato la volontà di candidarsi e difficilmente il Pdl potrà fare a meno di un candidato della città di Macerata, dopo la candidatura a sindaco di Fabio Pistarelli.
Il terzo nome viene da Civitanova e con ogni probabilità sarà scelto tra moglie e marito: l’ex capogruppo comunale di Forza Italia Fernanda Recchi o il presidente del consiglio provinciale Umberto Marcucci. La Recchi sembra favorita visto che in lista ci devono essere tre donne. Tra l’altro non sembrerebbe intenzionata a candidarsi Maria Grazia Vignati, assessore provinciale alla cultura.
Per i restanti posti si fanno i nomi di Renzo Marinelli di Castelraimondo, Corrado Speranza di Treia, Luciano Luzi di Montecassiano, Francesco Acquaroli di Potenza Picena, Ivana Marchegiani di Cingoli e Gianluca Pasqui di Camerino.
E’ già uscita invece la lista dei nove candidati del Pd che comprende i consiglieri regionali uscenti Sara Giannini (di Morrovalle) e Francesco Comi (Tolentino). C’è poi il maceratese Angelo Sciapichetti che non fu eletto alle scorse elezioni per la vecchia legge a tutela delle minoranze: al suo posto entrò in Consiglio Ottavio Brini nonostante ottenne circa 600 voti in meno del presidente regionale dell’Avis.
Di Macerata sono anche altri due candidati del Pd: il sindacalista della Polizia Romeo Renis e Irene Manzi, giovane impiegata in Provincia, Il candidato civitanovese è invece l’imprenditore e farmacista Daniele Maria Angelini. Un’altra giovane arriva da San Ginesio, si tratta della giornalista Valentina Polci. Fanno poi parte della lista l’ex sindaco di Fiuminata Claudio Mazzalupi e Cornelia Lanzani (di Montelupone), ex presidente provinciale delle Acli.
Ieri ha presentato la lista per le provinciali anche la Lega Nord. I candidati in provincia di Macerata sono: Antonella Ricotta, Enzo Marangoni, Pierino Rossetti, Giordano Giampaoli; Andrea Ruffini; Rodolfo Cintioni, Luigi Rapaccini, Sara Brunone e Sonia De Vincentis.
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Sottolineo soltanto che sia per il PDL sia per il PD San Severino Marche continua costantemente a non contare nulla.
Sono contento per la candidatuta dell’amico Erminio Marinelli, sia per motivi di amicizia e stima personale, sia perchè, da sempre, con la sua lista civica ha fatto sempre vincere il centrodestra a Civitanova, aggiungendo un valore percentuale definitivo e congruo.
uhm.. come san Tommaso, finché non tocco non credo!
invece Macerata conta molto…
mi conforta sapere che brini resta in regione. per le sue note qualità e per tutto quello che ha fatto in questi anni se lo merita proprio
marinelli è l’unica persona di Civitanova Marche degna di nota. Lo ha dimostrato come uomo, come medico e come sindaco. Poi il nulla. E mi dispiace che venga candidato alla regione per dar via libera a giochi politici che hanno un solo scopo: accentrare Civitanova Marche. Quando nei mesi scorsi si parlava si portare tutto a Civitanova Marche qulche lettore di Cronache Maceratesi mi ha datto del pazzo, ma i fatti mi danno, purtroppo ragione. Macerata spogliata del suo ruolo istituazionale e storico, S. Severino Marche mortificata a più riprese, Camerino abbandonata in mano alla sinistra, e l’elenco è lungo. Che sia l’inizio della fine della provincia di Macerata? Ed in tutto questo il candidato sindaco Pistarelli ha avuto un ruolo predominante consegnadno ti fatto la provincia di Macerata in mano ai civitanovesi….
Cari miei siamo proprio nei guai…..
Da “pesciarolo” [falchetto, per la precisione] questi commenti mi fanno sorridere. Il ruolo di Macerata è andato scemando con gli anni, man mano che calavano i motivi per andarci: scuola università, abitazioni, attività commerciali. La crisi dei centri storici, comune [scusate il gioco di parole] a tutta Italia ha colpito maggiormente la provincia.
Per quanto riguarda il piano politico, i suoi stessi attori hanno approfittato di una città in crescita che ha visto il passaggio da amministrazioni di sinistra ad amministrazioni di destra. Le difficoltà a vivere il centro [comunque ben fornito di parcheggio e ascensori] e la crescita di zone periferiche (villa potenza, piediripa, collevario) hanno peggiorato la situazione.
Merito dell’amministrazione Marinelli, e di chi lo ha circondato, è stato dare una nuova impronta alla città, facendola uscire dal provincialismo nel momento giusto.
MARINELLI PRESIDENTE !!!!!!!!!!!! Tutto il resto è noia…….
Presidente, un po’ di contegno 😉 comunque non c’èra bisogno di scomodare il gran maestro alias “er Califfo”!