“Domenica 17 gennaio – scrivono Narciso Ricotta, coordinatore comunale del Pd, Bruno Mandrelli e Romano Mari – al ballottaggio delle Primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Macerata è importante tornare a votare e consolidare la grande partecipazione delle elezioni del 20 dicembre scorso, per costruire tutti insieme – cittadini, iscritti, forze politiche e liste civiche – la futura Amministrazione comunale.
Il nostro candidato, Romano Carancini, è espressione dei valori più autentici della nostra città. A lui va il nostro incondizionato e convinto appoggio: siamo forti proprio perché plurali e perché vogliamo lavorare insieme per il bene di tutti, come una vera squadra.
Romano Carancini, che ha alle spalle una solida esperienza amministrativa, saprà essere un punto di riferimento per tutti i cittadini e per chi, al di là delle appartenenze politiche, crede ancora nelle buone idee. Attraverso la sua persona e la sua passione, il Partito Democratico si fa oggi promotore del progetto di una città moderna e dinamica, che muove ed utilizza i suoi talenti migliori, e si mette al servizio di questo progetto, da realizzare tutti insieme.
Uomo, qualità, accoglienza e sviluppo: scegliere Romano Carancini significa muovere un primo passo per dare a Macerata una forma concreta per i prossimi cinque anni”.
Nella foto: i candidati al primo turno delle primarie, da sinistra Massimiliano Bianchini, Bruno Mandrelli, Romano Carancini, Pier Paolo Tartabini e Romano Mari. Domenica il ballottaggio decisivo tra Bianchini e Carancini per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra.
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Scrive Gian Mario Maulo:
Come ex sindaco, che vive dentro i problemi sociali, culturali, economici, occupazionali della città, invito i cittadini di Macerata a partecipare alle primarie e ad esprimere la propria fiducia a Romano Carancini, rigoroso professionista e padre di famiglia, vicino ai cittadini, di area democratica, di formazione cattolica ispirata ad una laicità positiva, esperto di problemi amministrativi, profondo conoscitore dei problemi del Comune e della città; egli rappresenta un salto generazionale nella politica maceratese,. Nei dieci anni in cui è stato capogruppo in Consiglio Comunale ha dovuto studiarsi le delibere ad una ad una, per esprimere pareri, orientamenti, e, spesso, anche critiche ed emendamenti: la parola decisa, la capacità di mediare, lo spirito di dialogo ne hanno fatto il consigliere che, in sintonia con tutto il centrosinistra, ha sempre unito, cercando anche consensi al di là della maggioranza sulle singole delibere, valorizzando le critiche e cogliendo ‘fior da fiore’ perfino fra le spine di interventi duri ed aspri della minoranza.
E nell’esprimere pareri diversi dalla Giunta, è stato in grado di ritessere situazioni difficili e cercare sintesi un passo più in là, con soluzioni più ampie e condivise.
Macerata ha bisogno di questa generazione nuova: un personale competente e libero che sa inventare il nuovo per dare speranza a questa città.
I consensi attorno a Carancini sono plurali: oltre il PD, tanti cittadini riconoscono in lui l’autonomia, la competenza, l’esperienza, il rinnovamento, la determinazione per un cambio di passo.
Comprendo che l’amico Gian Mario, che tanto si è speso nel supportare Carancini in questi ultimi 2 mesi, in vista della votazione di domani dimostri coerenza e faccia un elogio del candidato da spellarsi le mani.
Ma il richiamo al’essere un rigoroso professionista, un buon padre di famiglia, di formazione cattlica ma con una vena positiva di laicità, esperto di problemi amministrativi, la parola decisa ecc. ecc. mi pare tanto la pubblicità del venditore di auto usate che cerca in tutti imodi di invogiare all’acquisto: ha le gomme seminuove, la pelle color amaranto da un tocco di classe, e poi guardi la cromatura degli scarichi, la ferfezione dell’impianto stereo….. Un usato con ancora almeno 5 anni di garanzia!
Io credo che nessuno dei 2 possa ritenersi “nuovo” ma se proprio bisogna cambiare preferisco allora scegliere uno candidato abbia più o meno la mia età (ed abbia avuto più o meno il mio percorso politico e culturale) e non uno che, anagraficamente, è più vicino all’età del Sindaco uscente.
Il miglior candidato era Bruno Mandrelli.