di Mauro Montali
I “magnifici” cinque si son presentati questa sera, al cinema Italia, per l’ultima volta in pubblico prima che domani, domenica, la parola passi al popolo del centrosinistra e alle urne. Per una prima scrematura. Sarà difficile, infatti, che dalle primarie di coalizione possa uscire, in prima battuta, il candidato sindaco del centrosinistra che dovrà opporsi fondamentalmente a Fabio Pistarelli candidato del centro destra, che oggi pomeriggio si presenterà ufficialmente all’opinione pubblica maceratese, e a chissà a quanti altri (Maurizio Mosca in testa) che ambiscono a sedersi sulla poltronissima di piazza della Libertà.
Sicchè con i loro stili e con il bagaglio delle proprie consapevolezze, Massimiliano Sport Bianchini, Romano Carancini, Bruno Mandrelli e Romano Mari hanno dibattuto per oltre due ore, mentre fuori dal teatro di via Gramsci il freddo e il ghiaccio erano i veri padroni della città. Abbiamo lasciato fuori l’ultimo “magnifico”, ossia Pierpaolo Tartabini, esponente di “Sinistra, Ecologia e Libertà” che da ieri, con le dimissioni di Lorenzo Marconi da vicesindaco si è posto, in un certo senso, fuori dalla coalizione. E già perchè quello che si è consumato ieri non è ,e non sarà, uno “strappo” di poco conto. Il centrosinistra da ieri è una coalizione diversa. Ha perso il braccio sinistro: Calzolaio e i suoi. Sarà un bene per il Pd e gli alleati che gli sono rimasti o un male? Lo vedremo. Intanto ci preme di sottolineare che, al di là di piccole strumentalizzazioni elettoralistiche, del tipo presentarsi vergini e “discontinui” ai maceratesi come vorrebbero gli spezzoni vari della sinistra maceratese, tra Pd e gli scomodi compagni di un viaggio durato dieci anni, la frattura deriva da due concezioni opposte di concepire assetto e futuro di Macerata.
Diciamoci la verità: Ds e Margherita prima, il Pd poi hanno sempre tollerato malvolentieri il potere di veto che aveva assunto, via via sempre maggiore, Lorenzo Marconi. Che dando le dimissioni ha fatto un grande favore al Pd, soprattutto in tempo di campagna elettorale. Forse, qualcuno non se n’è accorto ma da ieri il partito di Bersani, ha riacquistato la sua più completa autonomia. Il che vuol dire capacità di manovra e di alleanze, sul fronte dei ceti medi e dello schieramento moderato, assolutamente decisivo per vincere le elezioni, che fino a ieri era precluso. Ma, su questo tema, ci soffermeremo tra un attimo. Torniamo a stasera, al cinema Italia.
Non tantissima gente, è vero. Colpa del freddo? E’ possibile. Ma è anche vero che la gente, o meglio il popolo del Pd, un’idea, su chi votare, ce l’ha già. Per cui non vale la pena di entrare nel dettaglio del resoconto.
Diciamo che tra lo stile di Mandrelli, la razionalità di Carancini (bravo Romano, su Rampa Zara hai detto parole definitive), la saggezza di Mari, la passione di Bianchini, risulta difficile parteggiare per uno o per l’altro. Saranno i cittadini a decidere. Però è stato un dibattito vero e appassionato. In discussione c’era (c’è) il futuro di Macerata. Giovani generazioni, sicurezza, sviluppo: cose di non poco conto. Ma tutt’attorno aleggiava un’altra questione. Quella del convitato di pietra, ossia Lorenzo Marconi e di sghimbescio Valerio Calzolaio, ossia gli ingombranti compagni di viaggio, quegli stessi che per anni hanno cercato, riuscendoci peraltro, di imporre limitazioni al centro storico, visto quasi come una Turris Eburnea. Già, ma il convitato di pietra (Marconi) era presente, sia pure silente. Ma la diplomazia ha avuto la meglio. Diplomazia che s’è inverata anche nell’intervento conclusivo del sindaco Giorgio Meschini, che ha fatto una bella difesa d’ufficio del suo decennale mandato. Ma fuori, la tempesta, e stavolta non solo meteorologica, imperversava.
Alferio Canesin, per esempio, rilasciava dichiarazioni, contro Marconi, al fulmicotone sull’account facebook di Cronache Maceratesi: “Lorenzo Marconi è persona assolutamente scorretta e sono dieci anni che mi tengo dentro il rospo. Attaccare in questo modo Carancini è fuori da ogni logica” e così via. Da notare che Canesin, come tutti sanno, arriva proprio da quel cotè di sinistra, di rito calzolaiano, dove aveva militato fino a due o tre anni fa.
Bufera, dunque. Al cui termine, tuttavia, si potrebbe profilare la darsena di un porto sicuro.
Il fatto è che Marconi e compagnia non hanno tollerato il voto del Consiglio comunale sull’apertura del centro storico (in tempi natalizi, si badi bene) un’ora prima, alle sette della sera, invece delle otto. Ma la questione vera è un’altra: il Pd, in tema di regolamento edilizio, ha preferito il buon senso rispetto alla rigidità delle norme, previste dal Consiglio regionale ma non vincolanti per le città al di sotto dei 50mila abitanti come Macerata che comporterebbero un aggravio del venti per cento per le costruzioni di nuove abitazioni.
Il Pd lo sa bene. Su questa tema si vincono o si perdono le elezioni. Giorgio Meschini fu rieletto sindaco quasi con il sessanta per cento dei voti grazie al piano casa.
Ora, la sinistra di Marconi avrebbe voluto di nuovo imporre il suo diktat, a costo di andare contro gli interessi della gente comune e soprattutto di quel ceto medio composto dagli ingegneri, architetti, geometri, che sono il collante (anche affaristico, certo) per qualunque alleanza vincente. Pd e spezzoni del centro destra si son messi d’accordo, nel Consiglio comunale di tre giorni or sono, per un rinvio, solo un rinvio, ma tanto è bastato per far saltare la fragile alleanza con la sinistra radicale. La “purezza”, ammesso che sia così, contro la politica.
“Marconi se n’è ghiuto e soli ci ha lasciati” avrebbe commentato Togliatti (il “migliore” lo disse a proposito di Vittorini).
La politica ricomincia da questo punto. E dalle primarie di domani.
Nelle foto di Guido Picchio: in alto, i cinque candidati alle primarie e il pubblico non certo numeroso presente al dibattito; in basso Fabio Pistarelli e Giulio Conti sembrano fare pace nel corso della cena del Pdl che si è tenuta stasera alla Filarmonica, proprio di fronte al cinema Italia.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Caro Mauro,
dare del “Vittorini” a Lorenzo Marconi, nonostante il tenore del tuo bell’articolo, è fargli un complimento per niente indifferente.
Mi permetto invece una battuta: se Meschini ha vinto con oltre il 60% per il Piano Casa (il famigerato piano casa), sarà proprio per quello che il suo successore di centrosinistra perderà le prossime elezioni.
Caro Mauro, ottimo articolo, come sempre. Non rinunci mai al “bello stile” e alla “sostanza” delle cose.
Relativamente al Piano Casa del quale parla l’amico Filippo, farei una variante ( letteraria) a quanto scrive sulle vittorie o sconfitte. Se questo Piano Casa è così “nefasto”, quali sono i nomi degli “edili” che da sinistra si sposterebbero a destra? Io penso che il Piano Casa sarà, forse, “rimodulato” o “aggiornato”. Tali aggiornamenti sono possibili sia da destra che da sinistra, più in particolare dal “centro”. Non centro storico, ma la parte “moderata” della città. Dal mio punto di vista io credo in una competizione tra centro\sinistra e centro\destra e noto che al “centro” c’è la Lista dell’amico Giorgio Ballesi, persona moderata e capace, civile e corretta ( come lo fu il fratello Carlo). Ritengo che nessuno tirerà per la giacca Giorgio ma sono altrettanto convinto che il suo posizionamento sarà decisivo e fertile. Non commento la questione del vicesindaco.
Come ho scritto su altro articolo il “piano casa” era un modo per fare cassa per l’aministrazione, tanto che solo i folli pensano che tutto verrà realizzato
(((((((https://www.cronachemaceratesi.it/?p=13107#comment-3270 –commento nr. 3 del 14 dicembre 2009 alle 15:50– )))))))
“Ora, la sinistra di Marconi avrebbe voluto di nuovo imporre il suo diktat, a costo di andare contro gli interessi della gente comune e soprattutto di quel ceto medio composto dagli ingegneri, architetti, geometri, che sono il collante (anche affaristico, certo)…”
Quindi secondo Montali, e non solo, imporre norme costruttive che aumentino la qualità dei fabbricati e il risparmio energetico, è contrario agli interessi dei cittadini. Siamo davvero sicuri di questo?
Non sarà che questo è contrario esclusivamente agli interessi affaristici di una certa categoria di persone?
A Bolzano (dove notoriamente c’è un clima tropicale) si costruisce con norme molto più vincolanti di quelle che si volevano applicare qui a Macerata, e sono tutti contenti e soddisfatti; o i cittadini di Bolzano sono degli idioti oppure a noi sfugge qualcosa…
@Beppe
Comprendo che la vostra anima ecologista vi faccia parteggiare, sempre e comunque, con chi si dichiara ecologista.
Ma non conoscendo bene le dinamiche interne alla coalizione mi sembra che stavolta rischi di farla fuori dal vaso
No Gianfranco, non parteggio per nessuno, tanto meno per chi si dichiara ecologista nei giorni dispari.
Montali nel suo articolo ha dato per scontato che quelle norme fossero contrarie all’interesse collettivo; io mi sono permesso di metterlo in dubbio.
Le dinamiche interne alla coalizione c’entrano solo col fatto che quelle norme sono state bocciate, non col fatto che fossero valide oppure no.
Se non ho capito male l’apporovazione del regolamento è stata rinviata, ma potrei aver capito maleperchè non ho seguito molto i lavori dell’ultimo Consiglio
Tra l’altro il regolamento (almeno quelo di cui io ho preso visione mesi fa) non mi sembra che fosse così “spinto” in materia di ecosostenibilità, quindi sembra una baruffa incentrata sul nulla.
Siamo ben lontani da un giornalismo anglosassone. Nell’articolo si percepisce una certa soddisfazione per le dimissioni di Marconi. Addirittura si intravedono (si auspicano?) facilità di manovra strategiche. Il quarto potere a volte sembra essere l’unico. Per quanto riguarda poi “la gente comune” non se ne può più di ascoltare e leggere certe espressioni.
Ero presente alla serata e dico la mia sottolineando quello che è emerso nel grigiore di una serata sotto tono:
-come ha detto Tartabini all’inizio della conferenza non c’è stata alcuna partecipazione popolare perchè le persone presenti erano TUTTE (escluso io e qualche altro) chiaramente impegnate da anni in politica
-loro sfortuna ha voluto che la prima domanda sorteggiata fosse la mia (così i candidati sapranno contro chi sparare!!) e recitava:
“avete spalmato sulla città 1milione di metri cubi di nuove costruzioni ed ora fate le verginelle. Vi siete accorti che non si vende neanche quello che è stato fino ad ora costruito? come mai non approvate definitivamente il P.E.A.C. (piano energetico per le nuove costruzioni)? forse qualche cavillo dà fastidio ai vostri amici?”
PANICO IN SALA per una domanda non cretina (tipo: cosa fareste nei primi 100 giorni di mandato?) e chiarissimo balbettio del primo candidato invitato alla risposta. 20 minuti di puro politichese ad eccezione degli interventi di Tartabini ed in parte Bianchini.
La gente sa che vi fate le domande e rispondete da anni nella stessa maniera, per questo non viene. Vi starete domandando perchè sono venuto io? semplicemente perchè speravo di poter fare quella domanda!!!!
LISTA DI CITTADINANZA “MaceraTiAmo”
http://www.maceratiamo.it
http://www.youtube.com/maceratiamo
@ Roberto
Come avevo detto sopra: l’appovazione è stata rimandata, quindi non vedo proprio come potesse esserci tutto questo panico in sala in quanto un conto è rimandare un’approvazione ed un altro è invece non accettare, negare o votare contro.
Oppure tu hai fatto un processo alle intenzioni???
Tra l’altro essendo tutti da anni impegnati in politica non credo che se la siano fatta nei pantaloni, sia perchè hanno tutti una certa esperienza sia perchè il 99% dei prsenti era a loro favore e quindi non discutevano con una platea ostile.
Per ultimo continui a fare confusione.
L’edificabilità prevista con il “piano casa” è teorica perchè non sta scritto da nessuna parte che devono “per forza” costruire ma che, se non costruiscono entro un certo tempo, non possono farlo dopo.
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=13107#comment-3270 –commento nr. 3 del 14 dicembre 2009 alle 15:50–
C’è nell’aria un senso di disfacimento che è preoccupante per Macerata. Oggi più che mai è necessaria una guida politica concreta e realista e non basata su spot pubblicitari fatti anche da “dilettanti allo sbaraglio”. Non credo che si possa promettere senza avere chiaro cosa aspetta, in termini di gestione economica, la prossima amministrazione. Da un lato c’è un centro sinistra con le sue presunte liste civiche più o meno mascherate che è diviso profondamente al suo interno e non è in condizioni di affrontare seriamente i problemi che si stanno profilando all’orizzonte. Dall’altro lato c’è un centro destra che denuncia tutti i suoi limiti e per il quale ho seri dubbi sulla sua capacità amministrativa. Di personaggi se ne stanno presentando tanti, ma a mio avviso nessuno credibile.
quasi, Placido. Quasi nessuno.
esatto, quasi Filippo…
Dalla nostra casella postale:
Gentile redazione,
nonostante vari tentativi non sono riuscito a entrare come utente.
Sono Mauro Proietti, segretario della sezione di macerata del PdCI.
Vorrei interloquire con il giornalista Montali riguardo al suo articolo sulla presentazione delle primarie.
Noi non siamo ai margini delle primarie; semplicemente ne siamo fuori come da tempo espresso. E questa nostra posizione è nota fin da subito a tutti i partiti della coalizione a cominciare dal PD con cui abbiamo un rapporto non conflittuale ma di confronto serrato e costruttivo.
Dall’articolo traspare che la sinistra a Macerata sia rappresentata solo da Sinistra e Libertà. Non è così. Anche se con le difficoltà derivate dalle vicende delle elezioni politiche il nostro partito continua a esistere, a partecipare all’attività amministrativa di giunta e consiliare. Il nostro ultimo risultato alle provinciali non è stato così negativo e dalla lista comune, nell’ambito del progetto politico con il partito della Rifondazione, ci aspettiamo un risultato incoraggiante.
Sul tema delle alleanze c’è stato un confronto all’interno della coalizione molto franco. E anche il PD non si è opposto alle nostre obiezioni sull’allargamento a forze politiche che, o hanno già espresso preclusioni nei confronti della sinistra o hanno posizioni in altri organismi istituzionali non certo conciliabili con una partecipazione ad una coalizione per il governo della città.
cordiali saluti
Mauro Proietti