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La notte movimentata di Claudia

Dai tabulati e dalle testimonianze sono emersi dei litigi

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“Notte movimentata”. Così ,in Questura, definiscono le ultime ore di Claudia Bartolozzi, la donna  trentatreenne di Corridonia, trovata carbonizzata all’alba del 29 ottobre nella contrada di Alberotondo, quartiere Pace di Macerata. Il mistero della sua morte è destinato a rimanere tale ancora per qualche giorno ancora. “Almeno – dice l’avvocato della famiglia di Claudia, l’ex sindaco di Corridonia, Sandro Giustozzi-  fino a che non saranno completati la perizia calligrafica sul bigliettino che la donna ha lasciato e gli esami tossicologici in grado di stabilire se nel sangue c’era o no monossido di carbonio”. Suicidio, come da molte parti si sostiene o qualcosa di molto più inquietante?
“Notte movimentata”, dunque. Ma che significa? Gli inquirenti stanno facendo il loro lavoro. Sia dalle intercettazioni telefoniche che dalle testimonianze appare certo che in quella notte maledetta  Claudia abbia intessuto più di un qualche rapporto telefonico o umano.  Con uomini che le stavano vicino. E non solo, dunque, con il suo fidanzato Francesco che durante quelle ore tragiche era  rimasto a Verona e quindi in possesso di un alibi di ferro.
Comunque è emerso un particolare in più: il letto di Claudia era sfatto.  Il che vuol dire che Claudia ha dormito, magari sonni agitati per qualche ora, per poi prendere la sua auto, una fiat Panda seminuova, e imboccare, dalla sua casa di via Ercole Rosa, nel cuore del quartiere Pace, la strada per Montelupone per poi rigirarsi e mettere l’auto in direzione di Macerata. Tutto questo nell’ipotesi  del suicidio. “A me appare strano- continua a dire l’avvocato Giustozzi- che una persona che decide di mettere fine ai propri giorni lasci la casa in disordine. La letteratura medico legale afferma il contrario”.
Perché Claudia avrebbe deciso di togliersi la vita, e in modo così barbaro, in mezzo ad una strada di collegamento? “Sia chiaro- continua  a ripetere Sandro Giustozzi- che lo stesso vale per l’ipotesi dell’omicidio. Perché una persona decide di ucciderne un’altra proprio in mezzo la strada e in prossimità di due case abitate? I conti non tornano”.
Ma in Questura tagliano corto: fu una notte piena di litigi per Claudia. “Litigi che hanno pesantemente influito in una struttura psichica già fortemente debilitata”.



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