di Eros Mandolesi
Nel quartiere Santa Lucia da circa dieci giorni caos e confusione sono all’ordine del giorno. La nuova ordinanza del Comune che ha rivisitato la circolazione stradale del rione dove si trova l’Ospedale di Macerata non ha di certo semplificato il transito automobilistico.
Noi di Cronache Maceratesi siamo andati sul posto per osservare la nuova viabilità raccogliendo anche le opinioni della gente dopo aver ricevuto segnalazioni da alcuni residenti.
La decisione di modificare le direzioni di traffico di via santa Lucia e via santa Chiara non hanno di certo risolto il problema allo sbocco di via san Francesco. Infatti in precedenza gli utenti che uscendo da via santa Chiara si immettevano in via san Francesco potevano girare a sinistra, tale manovra per la poca visibilità e il poco spazio a disposizione era causa di numerosi incidenti.
Per questo è stata modificata, creando però molti problemi. Con la nuova disposizione non si può più voltare verso sinistra ma si deve girare obbligatoriamente a destra in direzione di via Mattei, stesso discorso per via santa Lucia dove oltre ad aver invertito il senso di marcia vi è l’obbligo anche qui di girare a destra. Risultato: gli automobilisti che vorrebbero andare in direzione di Piediripa sono costretti a fare il classico giro dell’orto.
“Nel quartiere si è creato un percorso labirintico” questa la frase utilizzata da Francesco Monachesi per illustrare la situazione attuale del rione. “A mio avviso – prosegue – la soluzione studiata ha aggravato ulteriormente il disagio di prima non essendoci vie di fuga o spazio per inversioni di marcia, si direziona il traffico verso la valle del Potenza escludendo quella del Chienti. A questo punto era meglio prima a meno che non si metta una rotatoria davanti ai Cappuccini al posto dei semafori per agevolare il transito verso la zona industriale. Ma poi mi chiedo: Non vi era in progetto il collegamento tra via Mattei e la strada provinciale maceratese con una galleria di attraversamento in prossimità del convento dei Cappuccini che si doveva poi prolungare verso Piediripa?”
Franco Paparelli abita in via santa Lucia e ci spiega che questa non è di certo una soluzione idonea a snellire il traffico interno. “Così facendo si centralizza il traffico all’ingresso dell’ospedale e quando al mattino le auto si fermano per fare il biglietto del parcheggio creano un ingorgo tale da bloccare il transito per lungo tempo”.
Secondo Luisa Principi (fornaia del quartiere) il problema è dettato dal traffico che da quando è stata aperta la nuova galleria appesantisce e di molto via san Francesco, il transito delle auto si è quasi triplicato lungo la corsia principale aumentando il passaggio della auto anche tra le contorte vie del quartiere. Sono molto perplessa per la situazione che si vive adesso in zona. Ricordo il primi giorni in cui è entrata in atto l’ordinanza la gente che magari non conosceva bene le vie mi chiedeva infuriata informazioni su dove passare ed anch’io sinceramente mi sono trovata in difficoltà perché non avevo ben chiara la situazione. Si dice infatti che questa decisione sia stata presa di Comune accordo con il comitato di quartiere ma noi non ne eravamo al corrente e ci hanno colti impreparati”.
Per il barbiere Giorgio Stefani “la soluzione potrebbe essere quella di rendere obbligatoria la via di transito santa Lucia per poi girare per santa Chiara così che le auto possano girare indifferentemente sia a destra che a sinistra dando precedenza alle auto che salgono da via san Francesco. Capisco però che non è semplice perché dove andrebbero a parcheggiare poi gli abitanti della via? Sono molti i punti di domanda e poche le risposte ma questa non credo sia la giusta soluzione”.
Daniela Zucconi proprietaria del tabacchi in via santa Lucia ci confessa di aver perso dei clienti con la nuova disposizione. “Al di la di questo però se la scelta presa dal Comune mira ad evitare che si creino incidenti all’incrocio di via santa Chiara è davvero infelice perché le auto che passano di li, dirette verso la zona delle Vergini non avendo un’alternativa logica continuano a voltare a sinistra incrementando ulteriormente il rischio d’incidenti”.
Dello stesso avviso il Dottor. Frascarelli residente in via Rosetani fermatosi di passaggio a comprare il giornale: “Gran parte dell’utenza che percorre queste vie non conosce bene la zona ed ho avuto modo di notare che il cinquanta percento delle persone all’incrocio di santa Chiara, nonostante il divieto, voltano a sinistra. Non è sicuramente un comportamento corretto ma quali sono le alternative per dirigersi verso la zona industriale di Piediripa? Girare a destra fare tutto il giro della stazione per poi immettersi in via Pancalducci o addirittura arrivare fino alla rotatoria di Fontescodella e poi ritornar su? Mi sembra assurdo. Tra l’altro il disagio che si crea in questa via di uscita coinvolge anche le autoambulanze che in diverse occasioni restano imbrigliate tra le auto”.
Speriamo sia effettivamente solo una fase di studio perché così non può andare. Come non andava il famoso “semaforo intelligente” installato pochi mesi fa qualche centinaio di metri più giù, in prossimità del cimitero.
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Grazie a cronache maceratesi che sono stati gli unici ad ascoltarci, quando ciò sarebbe stato compito di “altri”. Aldilà di ogni polemica ancora niente viene fatto per sistemare questa situazione che sta diventando di giorno in giorno sempre più complicata.
Ripeto quanto scritto in un mio precedente commento invitando nuovamente gli assessori che hanno avuto questa “grande” idea a venirci a trovare ma soprattutto a risolvere i poblemi anzichè crearli!
Gli abitanti di S. Lucia dovrebbero prendersela inanzitutto con coloro (amministratori e tecnici) che, quando si decise di far passaare la strada di scorrimento in quella zona, non vollero andare a toccare dei terreni (indovinate un pò di chi?) e fecero passare la strada IN MEZZO a S. Lucia invece che DIETRO…
Ma qesto va benissimo….peròpenso anche che ci siano altre soluzioni più intelligenti.
Certo far passare la strada di scorrimento DIETRO la chiesa dei Cappuccini….
Sono anni che mi batto in Comune presentando mozioni per restituire Via San Francesco al quartiere e togliere il grande traffico. I costi della galleria, non prevista dal progetto originale, hanno annullato la strada che dalla rotatoria di Via Mugnoz doveva terminare nei pressi della Concessionaria Mosca per Piediripa. Naturalmente la nostra battaglia prosegue anche per togliere questi “esperimenti” pericolosi e di cattivo gusto. Ivano Tacconi capogruppo UDC Macerata
Le assicuro che il traffico sta impazendo e la cosa preoccupante è che anno preso una decisione circa il cambiamento della viabilità senza pensare alle conseguenze.
per qualsiasi cosa sono a disposizione.
I pochi commercianti di S.Lucia ringraziano per l’interessamento dimostrato da Cronache Maceratesi e attendono che dal cielo arrivi la stella cometa . . . .
Si, il problema nacque 30 anni fa…quando per non togliere i terreni alla parrocchia si decise di far passare la strada nel mezzo del quartiere…poi con il ponte di via Braccialarghe si completò l’opera e per noi abitanti di Santa Lucia è stata la fine…da quartiere periferico e tranquillo siamo passati ad avere una strada a scorrimento veloce che ci passa a 5 metri dalle case…comunque l’ultima modifica alla viabilità è stata veramente assurda!
Infatti il problema è che scelte odierne, bene o male, sono anche il risultato (o la toppa o lo stravolgimento, a seconda dei casi) di altre scelte compiute anni prima, quando c’era meno traffico, quando non si pensava che negli ultimi 15 anni ci sarebbe stata l’esplosione di auto per famiglia, ecc. ecc.. e quando certe terre non potevano essere toccate…
Il problema politico è proprio questo: avere degli amministratori capaci di vedere/immaginare/capire come sarà la città tra 20 anni (e comportarsi di conseguenza, senza prima chiedere “udienza”), non solo capaci di fare scelte utili per la loro rielezione.
Invece da noi (in generale in Italia) si guarda solo fino alla prossima elezione, quindi la visione è solo a breve…. Visione che MAI va a toccare certi interessi
Quando aprì la strada si scorrimento, almeno per i primi tempi, erano 4 gatti (e quasi sempre non cittadini) che da via Roma passavano per S. Lucia per saltare il giro delle mura..
Ma chi l’ha pensata e realizzata doveva pure capire (e non ha capito o, peggio, ha fatto finta di non capire per convenzienza) che, una volta che i maceratesi “si fossero abituati” alla strada, il volume di traffico sarebbe incrementato, sarebbe esploso.
Quindi in fase di progettazione andava “saltata” S.Lucia…
Però il terreno che si sarebbe dovuto espropriare era dei frati, quindi “intoccabile” visto che la Curia ha un certo peso in città.
Fosse stato il terreno di un povero cristo, senza santi in paradiso, ora potete pur star certi che la strada di scorrimento non sarebbe mai passata per S.Lucia….
Vi dico sinceramente che la nuova circolazione di Santa Lucia non piace affatto neanche a me che abito in Via Cincinelli (dopo la chiesa dei Frati Cappuccini).
Fabrizio Fattori.
Sembra fin troppo scontato dire che Santa Lucia si sia accollata (suo malgrado) l’onere di togliere del traffico alle zone centrali di Macerata. In tutti gli interventi trovo dl vero, ma vorrei sottolineare una cosa: nessuno ha parlato di riduzione del traffico, non a Santa Lucia ma in generale. Finchè le macchine che circolano sono così tante si tratta solamente di spostare i problemi da una parte all’altra della città. Parliamo piuttosto di trasportgo pubblico, mobilità alternativa. Possibile che l’unico argomento di discussione finora emerso per la campagna elettorale è il famigerato parcheggio sotto rampa zara? Ma dico… nel 2009? Perchè non ne facciamo uno con un pallone aereostatico che sorvola macerata così magari la macchina la riprendi dove vuoi anche se ti sei spostato? Stesso problema dei rifiuti, ognuno vuole che il cassonetto sia spostatoi a sotto casa sua e messo sotto casa di qualcun’altro, nessuno che dice di ridurre i rifiuti e quindi ridurre i cassonetti.
sono d’accordo con te aprati ma LA DOMANDA sorge spontanea perchè noi vediamo queste cose mentre chi ci governa non le vede o fa finta di non vederle????
Volevo anche io ringraziare Cronache Maceratesi e complimentarmi con gli amici della redazione per l’encomiabilissimo servizio reso a quella parte di città che usa internet. Sarebbe importante se studiaste qualcosa di analogo – tipo uno spazio radiofonico, un foglio tabloid o qualcosa di simile – per raggiungere anche gli altri. Attualmente credo di poter dire senza tema di smentita che siete gli unici del settore a lavorare così bene, in città.
Essenzialmente per due motivi (credo):
– in primo luiogo è molto facile scrivere in un forum (come io per primo faccio), tutt’altra storia è trovare fondi e mettere daccordo le persone (con questo non voglio giustifiare nessuno)
– in secondo luogo i partiti sono per lo più lontani dalla realtà e sono legati a meccanismi di potere che spesso impediscono di fare cose impopolari. Perchè se è vero che il traffico a santa lucia crea problemi e qualcunoi protesta, vorrei vedere però se qualcuno si azzarda a dire che a macerata non vanno fatti altri parcheggi perchè bisogna ridurre le macchine o che bisogna andare a lavoro in bici o con l’autobus… secondo me ci scappa la sommossa popolare!
Anche quando si parla di sistema ecosostenibile, mobilità urbana, nuove edificazioni non si può sempre e solo parlare del “particolare” (S. Lucia, oppure le Vergini, oppure il Centro Storico) dimenticando di vedere l’aspetto “generale” e di capire come e perchè stia accadendo questo.
I mutamenti sociali, il cosiddetto progresso economico, le diverse dimaniche che regolano l’utilità marginale, la morfologia e lo studio del territorio, il consumo/ricerca di beni e servizi, ecc. ecc. non nascono 10 anni fa oppure 20….
60 anni fa non si poneva proprio il problema del traffico, non si poneva il problema dei rifiuti, non si poneva il problema dell’assetto urbanistico: arrivado da una guerra che aveva azzerato praticamente tutto la ricostruzione ed il boom economico hanno comportato che, negli anni 50-60 (rispetto all’inizo del secolo scorso), ci sia stato un benessere generale quindi maggiori consumi, quindi maggiori auto, quindi maggiori rifiuti, quindi maggiori problematiche….
Cercare di dare una risposta complessiva, oggi, ai vari problemi senza capire compiutamente come ci si è arrivati (e dove, presumibilmente, si andrà tra 10 o 20 anni) è dare solo una risposta parziale che, il più delle volte, è una risposta “tampone” (all’emergenza) ma che a corsa lunga non risolve se non addirittura aggravia (i termovalorizzatori di Napoli, visto che non si sa più dove mettere la ‘monnezza, è il classico tipo di risposta “immediata” di emergenza: ora bruciamo tutto ed i rifiuti spariscono, ma tra 10 anni avremo newlla popolazione problemi polmonari, malattie degenerative poichè il bruciare i rifiuti porta con se altri problemi)
Nello specifico la politica, che è fatta di uomini, ha un handicap difficilmente superabile.
La visione temporale è a corsa breve: 3-5 anni, fino alla prossima elezione.
Cioè tutte le soluzioni non vengono impostate per non avere problemi tra 50 anni, ma per avere pochi problemi tra 4-5 anni.
Questo è quanto e se anche cambiassero completamente gli uomini politici (immaginiamo un totale cambiamento delle eprsone sia a livello locale, Comune-Provincia, che a livello generale, Regione-Parlamento) non cambierebbe il risultato del problema: chi sostituisce avrà una visione limitata temporale di 3-5 anni….
La Politica, con la “P” maiuscola (che non può essere fatta oggi visto che nei pariti è pieno, anche ad incarichi di vertice, di nani e ballerine), è proprio questo….. Operare nel breve periodo ma mettere in cantiere ANCHE operazioni di medio/lungo periodo che vedranno la fine tra 5-10-15 anni.
Che vedranno la fine quando coloro che hanno messo in cantiere l’operazione difficilmente saranno ancora li.
Un esempio positivo (di lungimiranza) sono le autostade, le ultime grandi opere pubbliche iniziate ormai oltre 30 anni fa… All’inizio lungo le autostrade passavano pochissime auto, poichè circolavano in Italia pochissime auto (rispetto ad oggi).
Ma si ebbe una visione del fatto che il traffico sarebbe aumentato.
Oggi il peggiore difetto è la mancanza di fantasia, l’incapacità di vedere oltre il proprio orticello personale, la mediocrità mentale.
«Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.»
A nome dei commercianti di S. Lucia confermo che nell’ultima settimana e in questa c’è stato un notevole calo di clientela, quella di passaggio, ma anche i locali che partono e tornano con la macchina rinunciano visto che se si fermano da noi poi potranno solo prendere direzione Via Roma o fare il giro per via Rosetani (con ulteriore perdita di tempo). Ben venga il semaforo per i pedoni che era stato chiesto da tanto tempo ma non si potrebbe collegarlo ad un rivelatore di velocità? Ce n’è uno in via Cincinelli, altri a Casette Verdini . . .Il problema degli incidenti è la velocità.
appunto…
Si, paradossalmente il traffico nel quartiere è diminuito perchè parecchia gente che prima entrava da via Santa Lucia per fermarsi un attimo per andare nei vari negozi adesso, per evitare giretti inutili, preferisce andare direttamente da un’altra parte…
Rispondendo ad Aprati:
Il movimento Maceratiamo, di cui faccio parte, risponde perfettamente alle Sue domande, in quanto, come da programma visibile sul sito http://www.maceratiamo.it, propone, tra l’altro:
– Diminuzione tassa sui rifiuti per i cittadini virtuosi e controlli seri, politiche di incentivazione alla riduzione degli imballaggi; Programmi di educazione ambientale nelle scuole primarie, per educare gli alunni alla comprensione del problema rifiuti-ambiente;
Riduzione del volume del traffico mediante aumento dell’efficienza, frequenza e puntualità dei trasporti pubblici, inoltre incentivazione al Car-sharing;
No al parcheggio di rampa Zara, in quanto, come da nostra inchiesta pubblicata ieri sul carlino macerata, è dimostrato che i parcheggi esistenti sono più che sufficienti e in gran parte inutilizzati.
Cordialmente
Fulvio Ventrone
Che l’origine dei problemi viari di S. Lucia, come di altre zone, risalgono ha scelte fatte decenni fa è cosa evidente a tutti. Oggi il problema, in attesa di realizzare le soluzioni strutturali già individuate nel PRG (passante sotto i Cappuccini), è quello di gestire al meglio l’emergenza creatasi con l’apertura della galleria delle fonti.
Personalmente presentai nel giugno 2008 una apposita mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nel settembre/08, finalizzata alla predisposizione di un piano di interventi articolati per il recupero qualitativo del quartiere: sosta, attraversamenti pedonali protetti, semaforo a chiamata, inquinamento, igiene urbana ecc.. Dopo un lungo periodo di inerzia il Comune ha oggi deciso di avviare una sperimentazione limitandosi semplicemente a modificare il senso di marcia di alcune vie interne al quartiere. Un tentativo fallito sul nascere anche perchè di difficile comprensione. Gli accertati rischi di incidentalità all’incrocio tra l’arteria principale di via S. Francesco e via S. Chiara risultano ora duplicati all’incrocio con via S. Lucia. Una simile soluzione poteva funzionare -per il breve periodo- se si fosse realizzata una rotatoria all’incrocio dei Cappuccini, altrimenti, come ho già detto in commissione, sarebbe stato meglio limitarsi al solo semaforo a chiamata. Tra l’altro l’attuale sperimentazione, per garantire una maggiore sicurezza, avrebbe richiesto un tutoraggio continuo dei VV.UU che, invece, hanno abbandonato il campo dopo appena due giorni.