Avevano cercato di pagare due mensilità ad un avvocato per la gestione di un ristorante, usando un assegno scoperto: ora sono imputati al tribunale di Macerata. I fatti che vengono contestati ad Anna Maria Brandoni, 71 anni, di Camerano e a Massimiliano Corvella, 38, di Ancona, risalgono all’agosto e al settembre del 2011. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Stefano Lanari, Brandoni in qualità di titolare della ditta Otoro Italia srl, e Corvella, come gestore di fatto della ditta, avrebbero contratto una obbligazione concernente l’affitto di azienda relativo alla gestione di un ristorante pizzeria che si trova a Potenza Picena, in contrada Acquabona, con un canone d’affitto di 3mila euro. Denaro che dovevano versare all’avvocato Massimo Camiciola, erede della proprietaria dell’immobile dove si trovava il ristorante pizzeria. I due imputati, dice l’accusa, al fine di pagare due restanti mensilità, in vista dell’imminente rilascio della struttura, avevano consegnato un assegno per saldarle. Che però risultò, dice l’accusa, non coperto. Brandoni e Corvella sono imputati per insolvenza fraudolenta. Al processo Camiciola si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Rita Sisti.
(Gian. Gin.)
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