di Alessandra Pierini
Cristiana Di Stefano potrà finalmente tornare ad avere una vita fuori da casa e ritrovare un po’ di autonomia, dopo essere rimasta per 6 anni bloccata nel suo appartamento perchè, malata di sclerosi multipla, non poteva permettersi un montascale e una carrozzina (leggi l’articolo). La raccolta fondi avviata da Cronache Maceratesi lo scorso novembre (leggi l’articolo) ha dato il via ad una vera re propria gara di solidarietà alla quale hanno partecipato molti maceratesi e non solo che hanno prontamente risposto all’appello. Questo ha permesso di raccogliere gli 11mila euro necessari per realizzare il sogno di Cristiana. Proprio ieri, infatti è stata raggiunta la cifra che permetterà di acquistare poltroncina montascale e carrozzina elettronica che le consentiranno di uscire di casa, di muoversi e persino di andare a fare la spesa.
Per Cristiana si è attivato il negozio Articolo Tre di Sforzacosta che ha fornito gli strumenti necessari a Cristiana a prezzi agevolati. La Banca delle Marche, inoltre, ha messo a disposizione un conto corrente dedicato dove effettuare bonifici senza costi aggiuntivi. L’ordine dei prodotti necessari è già stato inviato e si prevede che saranno entro un mese a disposizione.
Cristiana è felicissima e ha scritto un messaggio per ringraziare: «Purtroppo posso fare solo un semplice ringraziamento generico, perché i donatori mi hanno chiesto di rimanere anonimi, soprattutto quelli che hanno donato molto, io li ho rinominati “angeli in incognito”. La gioia e l’emozione che provo è indescrivibile, quanto la sorpresa di scoprire che tantissima gente mi vuole bene, sia a Sforzacosta, che a Casette Verdini (io vivo nel mezzo praticamente), che in tutta Italia, attraverso internet, sono arrivate donazioni da ogni luogo, com’è piccolo e banale il mio grazie a tutti, confrontato al loro grande cuore».
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Veramente ancora non sono stati raggiunti, ma mancano circa €1400, che non sono pochi…
Saldo contabile al 19/01/2013 9.662,04 EUR
Grazie a tutti, soprattutto a Cronache maceratesi.
SCUSATE MA HO SAPUTO SOLO ORA CHE LA CIFRA MANCANTE, NON ANCORA VISIBILE SUL CONTO E’ STATA VERSATA IERI. WOWWWWWWWWW!!!!
FINALMENTE… aprendo CM si legge una “bellissima” notizia tra tante un pò deprimenti !!! Un augurio a Cristina: ora puoi recuperare il tempo trascorso chiusa in casa… era ora.!!!
🙂 🙂
A nome del Consiglio Comunale di Pioraco, che, anche se in piccola parte, ha contribuito a rendere felice Cristiana, vorrei ringraziare di cuore Cronache Maceratesi che è stato l’artefice principale di questo SUCCESSO!!! E con l’occasione approfitto di C.M. per invitare Cristiana e chi lei ritiene più opportuno, a passare qualche giorno di vacanza la prossima estate a Pioraco, chiaramente nostra ospite!
Ringrazio infinitamente il Consiglio del Comune di Pioraco anche per l’invito. Non mancherò di venire a Pioraco, che ho visto dalle foto, è sito in un luogo stupendo, così potrò conoscervi personalmente. Però non verrò da ospite, perché sono certa che quel denaro risparmiato, potrete utilizzarlo per aiutare qualcuno in difficoltà, o promuovere un evento a scopo benefico… magari in uno scenario così bello, si potrebbe organizzare per esempio, un concorso canoro e destinare il denaro raccolto durante la manifestazione, al potenziamento dei servizi sociali, o di assistenza domiciliare. Vi abbraccio forte.
Anche questa volta, la bella iniziativa di Cronache Maceratesi ha avuto il successo meritato; un pubblico riconoscimento alla testata e soprattutto al non comune, disinteressato impegno di Alessandra Pierini, curatrice di questa ed altre coraggiose iniziative; già, perché per far bene e fare del bene, in questo mondo “rovesciato” ed “orfano” del buon senso, ci vuole una buona dose di semplicità, cauto anticonformismo e, appunto, bel coraggio …
sono contenta che ora Cristiana possa uscire di casa, ma una domanda sorge spontanea, la carrozzina elettrica DEVE essere fornita dall’ASL , senza se e senza ma, un po’ più complesso il montascale o pedana mobile . E’ stata inoltrata domanda all’ASL per la carrozzina ? Conosco la disabilità DA 40 ANNI e i diritti credo debbano essere riconosciuti , se ci affidiamo al buon cuore dei cittadini come riusciremo a far capire a chi sta al potere che i cittadini disabili hanno dei diritti sancoti dalle leggi che non possono essere ignorati?
Marina essere informati e conoscere le cose, non vuol dire sapere tutto, conoscere ogni singola situazione e quindi scrivere cose buttate lì, dando la colpa alla Asl, o altre figure del pubblico. Anch’io conosco bene leggi, diritti e disabilità, ma della mia situazione la Asl non è colpevole.
La Asl certamente mi avrebbe dato una carrozzina, come mi ha dato altri ausili, ma sicuramente avrei dovuto pagare una bella differenza di prezzo. Inoltre non avrei mai potuto comprare il modello che va bene a me che ho trovato da Articolo Tre, ma avrei dovuto adattarmi a sceglierne uno dai negozi che mi obbligava la Asl, perchè un disbile può andare solo nei negozi convenzionati, non può andare dove vuole, quindi se poi non trovavo quella con i requisiti, o me ne facevo andar bene una, oppure me la pagavo altrove…
Cosa non poco importante è che per avere la carrozzina dalla ASL dovevo restituire il letto, è la legge, non è colpa di nessuno… certo il letto costa meno, ma io i soldi per comprarlo non li ho… con la pensione già è tanto arrivare a fine mese dopo aver pagato affitto, terapie, medicine indispensabili non mutuabili, bollette, ecc., figuriamoci un letto elettrico…
Il montascale la Asl me lo avrebbe passato se il Ministro della salute avesse firmato l’approvazione al nuovo nomenclatore, ma purtroppo negli ultimi 10 anni, i ministri che si sono alternati, sembra non abbiano avuto un attimo di tempo per firmare tale approvazione.
Il mio sfogo su FB da cui è partito tutto, era sui prezzi esagerati degli ausili per disabili e sull’impossibilità della maggior parte delle persone, di poterli acquistare, anche perchè al contrario di come accade nel campo delle auto, non sono previsti incentivi, sconti, saldi, rateizzazioni, ecc.
non è assolutamente vero Cristiana che per avere la carrozzina dovevi restituire il letto ,non esiste una legge che dice così, te lo posso assicurare, non metto in dubbio che ti abbiano detto così, ma se leggi bene il nomenclatore tariffario che pur se opsoleto è ancora in vigore puoi leggere che non esiste nessuna norma di questo genere , così come avrsti potuto averla senza dover pagare differenze , l’articolo 1 comma 6 del nomenclatore spiega che in caso di gravissima disabilità ecc,ecc, certo spesso bisogna insistere e doumentare le richieste però ci si può arrivare , così come l’ASL non può obbligarti a andare in negozi convenzionati.Conosco la disabilità da 40 anni E è stata una continua lotta, ho dovuto nel 2011 rivolgermi alla legge per avere il letto elettrico per mia figlia , costo 6500 euro , l’ASL è STATA CONDANNATA A PAGARE PURE LE SPESE DI AVVOCATO. Comprendo che instaurare una lotta burocratica con l’ASL non sia piacevole , ma i diritti ci sono, almeno per ora e rivendicarli è secondo me un dovere oltre che un diritto . Poi ognuno è libero di cercare la soluzione più facile o che più l’aggrada , ma io rimango sempre dell’idea che non voglio per pietà ciò che mi spetta per diritto .
Buongiorno a voi , ho seguito la vicenda della Sig.ra Di Stefano fin dall’inizio. Non sono intervenuto per non creare intralci ne alla Sig.ra Di Stefano ne ai mille volontari che hanno contribuito per fa si che il progetto arrivasse al traguardo tanto sperato ; cosi è stato, bene . D’accordo invece con la Sig.ra Marina , lei ha fatto bene a condurre una battaglia ( credo che cosi sia stata , conoscendo bene le ASSLL ) per la tutela dei suoi diritti , cosi non dovrebbe essere mi chiedo solo quanto e costato ai contribuenti ( pagando anche le spese legali ) ,. forse si potevano fornire due letti ………. il D.M 332/99 (nomenclatore Tariffario) e legge dello stato e non può essere omesso dalle varie Regioni , quindi per caduta alle ASSLL . Buona giornata a tutti.
Non voglio entrare in polemica con Giuseppe e Marina, non devo prendere le difese di nessuno, ma amo la verità, per cui ribadisco che voi potrete conoscere tutto, però se vi sto dicendo che la Asl non ha violato i miei diritti, non potete dire che non è vero… come potete pretendere di conoscere bene la mia condizione? Io non vi conosco e voi non conoscete me.
Se la Asl mi avesse fatto un torto avrei combattuto come ho sempre fatto. Le istituzioni locali, regionali e nazionali, potranno confermarvelo che non sono una che si fa calpestare i diritti, loro si che mi conoscono per le molte battaglie che ho fatto, di cui tanta gente ne sta beneficiando da anni.
Sono anche convinta che quando Alessandra Pierini ha letto il mio sfogo su FB, ha voluto raccontare la mia storia e in seguito proporre l’iniziativa, non l’abbia fatto perchè provava “pietà” per me, ma soltanto per aiutarmi a risolvere una situazione irrisolvibile. Chi conosce realmente come stanno le cose, sa che non c’era soluzione. Così chi ha organizzato il concerto e tutti quelli che hanno donato, non l’hanno fatto perchè provano “pena” per me, ma solo per aiutarmi… e molti di quelli che hanno donato conoscono veramente come stanno le cose e lo hanno fatto per affetto, non per “pietà”.
Ma poi voi credete che dal 2007 ad oggi sia stata a girarmi i pollici e che non abbia fatto tutto quello che umanamente era possibile, supportata per quello che potevano, dai servizi sociali? La soluzione sarebbe stata la casa popolare, ma finchè ci sarà gente che mi “passa avanti in graduatoria” qualcuno onestamente perchè gli spetta, ma molti disonestamente imbrogliando carte e situazioni, sapete benissimo come funziona, io la casa non riuscirò mai ad averla e tra l’altro a Sforzacosta nemmeno le costruiscono.
Quindi per cortesia evitate di scrivere cose che nel MIO CASO “che c’azzeccano?” direbbe qualcuno… Sono certa che sfogliando le pagine della testata, ci saranno casi e situazioni, meritevoli di sdegno, rabbia, ecc., verso Asl e altre istituzioni, perciò tenetevi carichi a sparare lì le vostre cartucce.
Un abbraccio e ancora grazie a tutti.
Marina , se posso darti del tu, ho scritto solo a conclusione di un opera nobile portata a termine con altrettanto gesto nobile ; forse sono stato frainteso , non era nella mia intenzione e non mi permetterei mai di farlo , sopratutto se poi non conosco bene la realtà dei fatti , quindi chiedo scusa se sono stato male interpretato. Ho voluto dare solo un contributo per le tante persone che si potrebbero trovare nella medesima situazione, nient’altro . Non ho mai pensato , e ancora una volta chiedo scusa, che il gesto , ripeto nobile ,sia stato fatto per pietà , credo invece che chi ha dimostrato affetto verso di te , lo abbia fatto con il piacere di farlo .
Mi sono soffermato che è LO STATO CHE DEVE FAR FRONTE a tutto ciò attraverso le leggi (ci sono come puoi vedere) e non le persone comuni, altrimenti tutto diventa volontariato , per farti un esempio Teletohon : la ricerca sulle distrofie muscolari va avanti grazie alla gente comune, come te , come me ………… eppure abbiamo un ministero che si occupa della ricerca scientifica o mi sbaglio……..ma non esiste perché dobbiamo finanziare i partiti e i nostri cervelli scartati dalle università italiane perché non all’altezza (vedi le cronache ) trovano posto in america , e guarda caso a capo di università e / o progetti importanti …………allora credo che un certo bisogna pure farla finita o no?
Tengo a precisare Cristina che non è rivolta a te la critica , assolutamente , ma al sistema .
Saluti e tanti auguri .
Cristiana , io sono contenta che tu abbia risolto la tua problematica odierne , però credimi, e lo dico perchè sono tante le persone a cui le ASL DANNO RISPOSTE ERRATE ,volutamente o meno non lo so, ho aiutato tante famiglie in tutta Italia a avere gli ausili negati e questo solo perchè non applicavano correttamente la legge, non è certo per “lustrarmi” che scrivo questo, ma per far capire a chi vuole capire che i diritti ci sono , faticoso a volte farli mettere in pratica, ma secondo me ne vale la pena , poi ripeto ognuno libero di comportarsi come crede. Credo che i diritti per le persone con disabilità conquistati dall’impegno di tante persone nel corso degli anni si vanifichino se non li si esige. Giuseppe il costo del letto di 6500 euro era per un letto extratariffario che le ASL possono autorizzare con le relative relazione dei medici che ne giustifichino la prescrizione . Comunque Cristiana mi dispiace che tu la prenda così, non volevo certo criticare te o l’operato di chi ha voluto aiutarti, solo far conoscere e capire che le leggi ci sono i diritti pure e le persone con disabilità hanno bisogno principalmente che vengano riconosciuti il loro diritto come cittadini .