
Vincenzo Felicioli
Aumentano i fondi per le opere di ricostruzione post sisma a Fiuminata. La Cabina di coordinamento sisma nei giorni scorsi ha approvato nuovi incrementi finanziari per ad adeguare i quadri economici di interventi pubblici già programmati.
In particolare, l’intervento relativo ad una struttura polivalente, vecchio sito industriale, passato negli anni al Comune e dichiarato inagibile dopo le scosse del 2016, vede l’importo complessivo per il recupero passare da 668.276 euro a 1,05 milioni di euro, grazie a un incremento pari a 386.905 euro. «L’adeguamento si è reso necessario a seguito dell’aggiornamento dei costi e delle esigenze emerse in fase esecutiva – dice il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli -, consentendo di mettere in sicurezza il progetto e quindi il completamento secondo gli standard previsti».
In lista c’è anche l’intervento sull’ex scuola in località Fonte di Brescia passa da un importo iniziale di 356.245 euro a 607mila euro, con un incremento di 250.754 euro. «La struttura – spiega il sindaco Vincenzo Felicioli – potrà essere riconvertita a vocazione abitativa ma anche ricettiva. Il nostro paese ha tanto bisogno di strutture anche in chiave turistica. Tra l’altro quella di Fonte di Brescia è una zona preziosa, caratterizzata da un ambiente naturale ricco e incontaminato e nota per le sorgenti del fiume Potenza e di suggestivi percorsi cicloturistici apprezzati. Per la nostra comunità è un recupero importante e la riqualificazione potrà avere risvolti anche per lo sviluppo economico e occupazionale nella nostra zona con nuove progettualità».
Gli incrementi destinati a Fiuminata rientrano in un quadro più ampio di decisioni assunte nell’ultima Cabina di coordinamento sisma che, la Regione, ha approvato nel complesso adeguamenti finanziari per oltre 21 milioni di euro, con l’obiettivo di mettere in sicurezza opere pubbliche strategiche. «L’obiettivo non è aumentare la spesa – conclude il commissario -, ma consentire ai cantieri di andare avanti e ai comuni di non restare bloccati. Gli incrementi approvati dalla Cabina servono a mettere in sicurezza interventi già programmati, adeguandoli ai costi reali e garantendo la continuità della ricostruzione senza scaricare nuovi oneri sugli enti locali».
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