Civitanovese, l’addio di Profili:
«La cessione della società a Borrelli
è la prova che non sono un irresponsabile»

Francesco Borrelli (a destra) e Mauro Profili (a sinistra)

di Andrea Cesca

Mauro Profili si congeda con una lettera di commiato, il neo presidente Francesco Borrelli chiama a raccolta i tifosi per il derby con la Fermana dell’11 gennaio annunciando prezzi popolari in tutti i settori del Polisportivo.

Il cambio di proprietà ufficializzato ieri con l’acquisizione del 100% delle quote da parte del presidente di Enerfin porterà una ventata di novità ad iniziare dalla squadra, il sodalizio rossoblù attingerà a piene mani dal calcio mercato di riparazione, l’ultima posizione di classifica fa paura. «Il passaggio delle consegne a Borrelli è la dimostrazione che non sono un irresponsabile – scrive Mauro Profili, rammentando che è stato il presidente più longevo, il primo ad aver portato la Civitanovese al successo all’Helvia Recina nel derby con la Maceratese – sia i semplici tifosi che i politici possono informarsi per apprezzare in quali mani ho consegnato quello che avevo ricevuto: quelle personali di Francesco Borrelli, la cui caratura e serietà, la cui storia e la cui solidità patrimoniale sono sotto gli occhi di tutti ed al quale auguro con cuore sincero di raccogliere ogni miglior successo per la soddisfazione di tutta la città».

Mauro Profili

Profili ringrazia tutti, soffermandosi sui professionisti che lo hanno assistito «nell’ultimo tempestoso periodo» e dopo gli auguri di rito manda un messaggio ad Enzo Lo Torto, ex vicepresidente della Civitanovese, senza però nominarlo, il quale si sarebbe lamentato per non essere stato messo a conoscenza della vendita della società essendo proprietario del 25%: «Quanto alle voci di azioni giudiziarie da parte dell’ex socio Lotogas, posso solo dire che, nonostante sia stato regolarmente convocato (come sempre e come prevedono statuto e legge) perché c’erano le perdite da coprire e occorreva immettere altri soldi per ricostituire il capitale, come vuole la legge, lo stesso non si è presentato all’assemblea. Punto. Per cui attendo serenamente».

Francesco Borrelli

Il neo presidente Francesco Borrelli, dopo aver dichiarato di voler riportare la Civitanovese tra i professionisti, in mattinata ha rilasciato altre dichiarazioni contestualmente agli auguri di fine anno. Un messaggio diretto alla città e alla propria tifoseria: «Il Natale è un momento di riflessione e di unione. A nome mio e di tutta la società, auguro a ciascun tifoso della Civitanovese un Natale sereno e un 2026 ricco di soddisfazioni. L’auspicio è che il nuovo anno possa regalarci risultati importanti dal punto di vista sportivo e, soprattutto, che possa riavvicinare sempre di più i nostri tifosi allo stadio. Vogliamo ripartire insieme, con entusiasmo e senso di appartenenza, già dalla prima partita del 2026 contro la Fermana, con uno stadio che torni a essere il cuore pulsante della nostra città. Proprio per questo motivo, per la gara con la Fermana, il prezzo del biglietto sarà fissato in tutti i settori dello stadio a 5 euro, per favorire la massima partecipazione del nostro pubblico».

Questa la lettera integrale di Mauro Profili.

«Tengo a precisare che ho sempre agito per tutelare la società, la squadra e i collaboratori, quindi e in definitiva per tutelare la tradizione sportiva della città, nonostante quanto accaduto a partire dalla scorsa primavera e che tutti possono ben rammentare per quanto apparso anche sui mezzi di comunicazione locali e nazionali.

Sono certo che il passaggio delle consegne a Borrelli ha dato la dimostrazione di non essere quell’irresponsabile o peggio (come qualcuno mi ha voluto dipingere), ma di aver cercato sempre di garantire il fatto che la Civitanovese doveva finire in mani serie ed adeguate, dopo che ormai era giunta a termine la mia vicenda pluriennale a seguito della sfortunata retrocessione della stagione scorsa.

Mi sia però consentito richiamare tutti i fatti, visto che sono stato anche il presidente più longevo e che sotto la mia responsabilità la Civitanovese è passata dalla Prima categoria alla serie D nazionale, con due campionati consecutivi (Promozione ed Eccellenza) vinti in soli 12 mesi, togliendosi dopo anni anche lo sfizio di battere i cugini maceratesi a casa loro.

Mi preme perciò sottolineare che la conclusione della mia vicenda dimostra come io abbia detto il vero, dato che tutti i civitanovesi, sia i semplici tifosi che politici, possono informarsi per apprezzare in quali mani ho consegnato quello che avevo ricevuto: quelle personali del dottor Francesco Borrelli, la cui caratura e serietà, la cui storia e la cui solidità patrimoniale (tengo nuovamente a precisare) sono sotto gli occhi di tutti ed al quale auguro con cuore sincero di raccogliere ogni miglior successo per la soddisfazione di tutta la città.

Alla fine del percorso, tengo a ringraziare tutti coloro che mi sono stati accanto, tecnici, giocatori e collaboratori, dal primo all’ultimo, che hanno permesso, con enormi soddisfazioni nei periodi positivi ed anche con ammirevole spirito di sacrificio in quelli meno felici, che questa esperienza sportiva possa ancora rimanere in piedi, nonostante tutte le difficoltà affrontate di cui tutti mi sono testimoni.

Ringrazio anche chi mi ha assistito professionalmente nell’ultimo tempestoso periodo, l’avvocato Gabriele Cofanelli, l’avvocato Massimo Bertola e da ultimo l’avvocato Giacomo Perri, e soprattutto il dottor Giuseppe Eleuteri e il dottor Michele Cerrone di Civitanova Marche, peraltro apprezzati anche dalla nuova proprietà (con tutti i valenti collaboratori dello studio Eleuteri e Cognigni, in primis la dottoressa Michela Fabi). Quindi Buon Natale e Buon Anno a tutta Civitanova, “un cuore, una squadra, una città”.

P.S. quanto alle voci di azioni giudiziarie da parte dell’ex socio Lotogas, posso solo dire che, nonostante sia stato regolarmente convocato (come sempre e come prevedono statuto e legge) perché c’erano le perdite da coprire e occorreva immettere altri soldi per ricostituire il capitale, come vuole la legge, lo stesso non si è presentato all’assemblea. Punto. Per cui attendo serenamente».

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