
L’ospedale di Macerata
I dati Agenas vedono in testa linea gli ospedali di Civitanova e Macerata con prestazioni di alto livello per la chirurgia oncologica e nell’ambito osteomuscolare. Ad eccellere, ancora una volta, è Torrette che tocca i vertici in 7 aree valutate.
Si tratta dei settori: ambito cardiocircolatorio, sistema nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, osteomuscolare, nefrologia.
La rappresentazione utilizzata per la presentazione dei risultati, denominata Treemap, descrive 30 indicatori differenti, ognuno con specifici range (indici) di qualità all’interno di complessive 8 aree di riferimento.
Per quanto riguarda il Maceratese, l’ospedale di Macerata ha prestazioni di alto livello per la chirurgia oncologica. Civitanova, insieme al nosocomio del capoluogo, eccelle nell’ambito osteomuscolare.
Migliorano rispetto allo scorso anno tre strutture ospedaliere marchigiane: si tratta degli ospedali di Urbino, Fabriano e Civitanova.
Per ciascuno degli indicatori, l’ospedale di Torrette ha risultati altamente positivi, confermando così, un trend in progressivo miglioramento, con i dati migliori degli ultimi quattro anni di analisi nazionale da parte di Agenas.

L’ospedale di Civitanova
«I dati Agenas – esordisce il presidente della Regione, Francesco Acquaroli – confermano le eccellenze della sanità marchigiana, risultato soprattutto del lavoro quotidiano di tutti i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, tutti coloro che sono in prima linea negli ospedali, nei reparti e sui territori, a cui va il nostro principale ringraziamento. Questo risultato, che conferma l’eccellenza di Torrette e di ulteriori presidi sul nostro territorio, si affianca al lavoro di riforma che abbiamo voluto portare avanti in questi anni, di potenziamento delle strutture ospedaliere e dei servizi sanitari e delle reti sul territorio, in un’ottica di visione complessiva, e ci impegna a proseguire il percorso di miglioramento, garantendo cure di alta qualità e accessibili a tutti, e a rafforzare la collaborazione tra ospedali, territorio e università per affrontare le sfide future».
«Sappiamo – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Paolo Calcinaro – che il lavoro su vari temi è ancora ingente ma quello che oggi esce dal livello nazionale è un dato su cui ci deve essere consapevolezza: le Marche hanno molte eccellenze, livelli alti su numerose aree e in varie strutture. E questo va a riconoscimento di tanti medici, sanitari e operatori del sistema ma anche per certezza di tantissimi utenti. I dati danno una spinta per il lavoro e per migliorare dove sappiamo che ci sono margini o anche difficoltà. Un plauso anche al livello di Torrette e della sua squadra, tutta, dai reparti alla emergenza/urgenza. Ora continuiamo il lavoro sulle tematiche da migliorare in primis sui tempi delle liste di attesa, problema nazionale e non regionale».
Nell’edizione Pne 2025 sono state complessivamente valutate su tutto il territorio nazionale 1.117 strutture di ricovero per acuti (pubbliche e private), utilizzando i dati delle schede di dimissione ospedaliera (Sdo), linkati con l’anagrafe tributaria e con il flusso dell’emergenza-urgenza (Emur) per la parte relativa al Pronto soccorso.
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