«Un luogo di cultura e sostegno sociale:
mi batterò affinché Musicultura resti»

MACERATA - La vicesindaca Francesca D'Alessandro non ha dubbi e rilancia: «Serve un connubio stabile con Unimc e Accademia di Belle Arti per trasformare la città in un punto di riferimento culturale, artistico e sociale per i giovani»

- caricamento letture
DAlessandro_Giunta_FF-14-650x434-1-325x217

La vicesindaca Francesca D’Alessandro

«Il mio impegno è chiaro: lavorare affinché Musicultura resti legata alla sua casa naturale, Macerata e lo Sferisterio, e continui a crescere come luogo di cultura e di sostegno sociale». Ci mette la faccia la vicesindaca Francesca D’Alessandro. La possibilità che il festival lasci la città, dopo i tagli nei contributi arrivati da Regione e Comune, sta scuotendo il dibattito cittadino e messo la maggioranza sulla graticola, ma l’assessora ai servizi sociali non vuol sentire parlare di un possibile addio e anzi rilancia, auspicando un connubio sempre più stretto tra la kermesse, Unimc e l’Accademia di Belle Arti.

«Macerata ha una storia forte, fatta di tradizioni che nel tempo sono diventate un vero tratto identitario della città e dello Sferisterio – evidenzia D’Alessandro – Musicultura, da 36 anni, è parte di questa identità. È il festival che ha portato qui la canzone d’autore, ha dato spazio ai giovani talenti e ha creato un legame autentico con il nostro territorio. Lo Sferisterio è il cuore della città, e il record degli iscritti di quest’anno conferma un rapporto che non si può spezzare. Come vicesindaca e assessora ai servizi sociali voglio sottolineare un aspetto che spesso resta in secondo piano ma che per me è centrale: il valore sociale di Musicultura. Questo festival è uno spazio dove i giovani possono mettersi in gioco, raccontarsi, dare forma attraverso la musica alle loro emozioni, alle loro speranze e anche alle loro fragilità. In un momento storico in cui le nuove generazioni vivono disagi profondi, pressioni forti e un crescente senso di smarrimento, Musicultura diventa un luogo che accoglie, ascolta e offre opportunità concrete. Macerata ha anche una forza che dobbiamo valorizzare sempre di più: una prestigiosa Università e un’Accademia di Belle Arti autorevole. Queste istituzioni formano migliaia di studenti che cercano stimoli, luoghi vivi e occasioni reali di crescita. Per questo credo che il rapporto tra Musicultura, l’Università e l’Accademia debba diventare un connubio stabile. Insieme possono trasformare Macerata in un punto di riferimento culturale, artistico e sociale per i giovani, un luogo dove studiare, creare, esprimersi e costruire il proprio futuro».

Qui la musica non è solo arte, secondo D’Alessandro. «E’ anche cura, ascolto, possibilità. È una strada che permette ai ragazzi di trovare una direzione e di trasformare ciò che vivono in un progetto. È un bene comune che merita protezione, responsabilità e visione. Macerata merita una cultura viva e inclusiva. Musicultura è una delle sue voci più autentiche. E io sarò al suo fianco».

Il Pd in difesa di Musicultura: «L’amministrazione porterà la città a un destino di irrilevanza»

Musicultura, questione ideologica? Fondi tagliati e la politica tace. Altre città pronte ad accoglierla

Musicultura da record: 1.328 iscritti ma Nannipieri rilancia l’allarme «Attendiamo il sostegno delle istituzioni»



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X