
Patrizio Leonelli, sindaco di Castelraimondo
«La decisione di revocare le deleghe all’assessore Elisabetta Torregiani non è stata solo necessaria: è stata inevitabile. Da tempo si era incrinata quella fiducia reciproca che rappresenta la base di qualsiasi amministrazione capace di lavorare in modo coeso». Così interviene il sindaco Patrizio Leonelli in merito al caso che la scorsa settimana ha scosso la politica di Castelraimondo. A pochi mesi dalla scadenza del mandato, il primo cittadino ha revocato la delega a Elisabetta Torregiani, assessore alla Cultura, Istruzione e Ambiente. L’ex assessora aveva parlato di un «caso politico degno di un romanzo».
Per Leonelli «non si tratta di un episodio isolato, ma di un percorso lungo, segnato da una graduale mancanza di condivisione e da decisioni assunte in autonomia, senza il confronto indispensabile con il sindaco, con la giunta e con la maggioranza che sostiene l’azione amministrativa. Nell’ultimo anno questo distacco è diventato evidente. Un clima di tensione, inizialmente sopportato per senso di responsabilità, si è trasformato in una vera difficoltà operativa, rendendo impossibile quella serenità di collaborazione che i cittadini hanno il diritto di pretendere. L’episodio citato in Consiglio comunale non è il motivo della revoca: è solo l’ultimo, e nemmeno il più rilevante, di una serie molto più ampia. Anche in questo caso si è cercato di distorcere i fatti, ma lo ribadisco con chiarezza: non è quell’episodio il centro della questione».
A detta del sindaco «non c’era più la fiducia non c’era più e non da oggi. Quando viene meno in modo così evidente e prolungato, il sindaco ha il dovere di intervenire per tutelare la stabilità, la credibilità e l’efficacia dell’amministrazione. La revoca delle deleghe è stata quindi una scelta obbligata per riportare unità, coesione e trasparenza all’interno del gruppo di maggioranza, e per continuare a onorare – con serietà – il ruolo che siamo chiamati a svolgere nei confronti dei cittadini, delle associazioni e dei commercianti. Loro meritano un’amministrazione che lavora unita, senza zone d’ombra e senza tensioni che rallentano l’azione amministrativa. È una decisione difficile, ma necessaria. E rappresenta al tempo stesso un impegno: continuare a lavorare con determinazione, responsabilità e chiarezza, sempre e soltanto nell’interesse della nostra comunità».
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È diventata prassi fare liste,per vincere le elezioni poi appena qualcuno ragiona con la propria testa perde la fiducia, e si butta. Ricordate Sindaci state ad amministrare la cosa di tutti non il vostro orgoglio o la Vostra immagine
La storia si ripete nel Comune
Intanto aspettiamo con ansia il gran premio di formula 1 a Castelraimondo, mondiali di calcio del 2032 e Sanremo 2026
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Caro Sindaco, a volte meglio tacere perché la toppa può essere peggiore del buco. Al di là degli arrampicamenti sugli specchi restano gli atti. L’episodio di cui si è parlato in Consiglio è citato nel decreto di revoca firmato da te ed è l’unico ad essere stato esplicitato