Schianto mortale tra le campagne,
la Cassazione respinge il ricorso:
23enne va ai domiciliari

La Bmw trovata in un campo

Incidente mortale tra le campagne di Tolentino, il 23enne va ai domiciliari. La Cassazione ha respinto il ricorso dell’avvocato difensore Domenico Biasco sulla decisione del Riesame che aveva dato l’ok ai domiciliari (provvedimento rimasto in sospeso nell’attesa della pronuncia della massima corte).

Leonello Vitali

Il tutto parte dal gip del tribunale di Macerata che non ha accolto la richiesta della misura cautelare presentata dalla procura. A quel punto il pm ha fatto ricorso al tribunale del Riesame che ha ritenuto vi fossero i gravi indizi di colpevolezza e il rischio di reiterazione del reato accogliendo la richiesta dei domiciliari. Il legale del 23enne aveva però fatto ricorso in Cassazione.

L’incidente risale al 4 maggio. Intorno alle 5,30 del mattino si scontrarono una Fiat Panda con al volante il 91enne Leonello Vitali e una Bmw che poi finì in un campo (il conducente non venne trovato sul posto e i carabinieri risalirono al proprietario dell’auto, appunto il 23enne). Nell’incidente avvenuto a Tolentino, in località Divina Pastora, Vitali perse la vita.

A dare l’allarme era stato un passante che aveva visto l’auto dell’anziano finita fuori strada. A pochi metri da lì c’era la Bmw senza nessuno all’interno. I carabinieri hanno poi rintracciato il 23enne e la procura lo ha indagato per omicidio stradale. Il giovane, che non ha la patente valida in Italia, all’epoca aveva negato di essersi trovato alla guida. Il legale, dopo la pronuncia del Riesame, aveva ribadito: «non c’è certezza che il mio assistito fosse alla guida».

La Cassazione ha respinto il ricorso dell’avvocato. Al 23enne ora verrà applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

La Panda guidata da Leonello Vitali

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