Impianto di rifiuti vicino al santuario:
«Manca il vincolo sul lato sud»

CIVITANOVA - In Comune c'è una richiesta di autorizzazione per un centro in via Del Torrione, l'ingegnere Giorgio Medori: «Per errore non è stato messo. E' un bene storico dal 1920». Il vicesindaco Claudio Morresi annuncia che dirà no in conferenza dei servizi

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Il santuario

di Laura Boccanera

Il Comune di Civitanova è pronto a esprimere parere negativo alla richiesta di autorizzazione unica regionale per la realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti edili non pericolosi in via del Torrione. La conferma è arrivata dal vicesindaco Claudio Morresi, che ha anticipato la posizione dell’amministrazione in vista della conferenza dei servizi convocata per valutare il progetto presentato da un privato.

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Giorgio Medori

Ma la decisione finale spetterà alla conferenza dei servizi stessa, dove il parere negativo «potrebbe comunque essere superato a maggioranza», come sottolinea allarmato l’ingegnere Giorgio Medori. Un’eventualità che mantiene alta l’attenzione sul tema, sia per gli aspetti urbanistici e ambientali sia per le possibili implicazioni legate alla tutela dei beni storici vicini all’area interessata.

Lo stesso Medori infatti aveva già promosso insieme ad Angelo Quintabà una raccolta firme per l’introduzione di un vincolo indiretto di 150 metri a protezione del santuario di Santa Maria Apparente, lato nord, contro la precedente variante urbanistica dei campi da paddle. Ora la proposta si rinnova per estendere la stessa tutela anche al lato sud del Santuario «minacciato da una nuova attività produttiva dalle particolari caratteristiche adiacente al centro abitato – dice Medori – ora la stessa raccolta firme va inoltrata alla soprintendenza Marche Ascoli, Fermo, Macerata, per correggere l’errore della mancata introduzione del vincolo apposito per proteggere il lato sud del santuario. Il santuario ha la dichiarazione di bene storico fin dal 1920 come il vicino “Torrione” bene storico sempre del secolo XV acquisito al patrimonio comunale nell’anno 2004. Ebbene il “Torrione” ha il vincolo volto a garantire la salvaguardia del contesto paesaggistico visivo e ambientale di 150 metri mentre il santuario no».

Sabato pomeriggio è prevista un’assemblea pubblica al centro civico con cittadini e promotori del confronto per parlare dell’impianto e delle possibili mosse da mettere in campo.

Un impianto per rifiuti speciali a Santa Maria Apparente: sabato assemblea pubblica



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