Aldo Alessandrini
«La nostra posizione sulla ubicazione di una discarica a Macerata, come sul biodigestore e sul termovalorizzatore al Cosmari, è stata sempre di chiara e netta contrarietà. Sagretti moderi i toni, noi non siamo né il gatto né la volpe e non siamo gli assistenti di nessuno». Risponde così il segretario comunale della Lega e capogruppo consiliare Aldo Alessandrini alla candidata al consiglio regionale per Avs Patrizia Sagretti che aveva detto che Lega e Fdi fanno uno il gatto e l’altro la volpe.
La questione ruota attorno a contrada Botonto prima sulle 23 zone identificate nella graduatoria regionale per la realizzazione di una discarica in appoggio al Cosmari, risultati che per Sagretti, come affermato nei giorni scorsi è un «primato che ha anche una componente politica». Alessandrini, con una nota, sottolinea: «Siamo contrari. Non posso entrare nel merito di dichiarazioni rilasciate in casa d’altri, ma questa è stata e sarà sempre la nostra posizione ribadita in Consiglio comunale come in Giunta. Come consigliere – aggiunge – ho sentito il dovere di partecipare ad una riunione indetta dal quartiere al fine di far sentire ai cittadini la vicinanza della Lega e soprattutto di ascoltare e di portare il nostra contributo. Quando è stato chiesto quale fosse lo stato del procedimento, ho riferito riferendo che ancora la procedura di Vas (su tutti i 23 siti) doveva essere aperta e che quindi c’era ancora tempo per poter fare osservazioni e dunque di far valere ogni elemento al fine di escludere l’ubicazione del sito a Macerata».
Il segretario cittadino del Carroccio, in risposta a Sagretti, evidenzia che «non è dato conoscere se la candidata fosse presente alla riunione e dunque se abbia potuto ascoltare il mio intervento perché se così non fosse non vedo come passa aver disquisito su quanto riferito, diversamente se fosse stata assente allora sarebbe ancor più grave, posto che non sarebbe neanche intervenuta per dare un proprio contributo».
L’esponente di Alleanza verdi sinistra, dice ancora Alessandrini «saprà certamente come la classifica per cui il sito di contrada Botanto è risultata prima con un calcolo matematico, attribuendo a ciascun criterio un peso di modo che, giocoforza, cambiando il valore di ciascun peso la classifica non sarebbe più la stessa e comunque la sussistenza di dati eventualmente non noti alla commissione potrebbe anche stravolgere la stessa. Pertanto, in definitiva – conclude Alessandrini – l’indicazione del sito in contrada Botonto ha ancora ampi margini per far evidenziare le criticità di detta ubicazione, quali in primis l’assenza di una viabilità sufficiente senza voler considerare la presenza di agriturismi e di coltivazioni biologiche».
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