«Macerata ha ospitato 2 discariche,
il Consiglio ha già detto no
all’ipotesi di aprirne un’altra»

MACERATA - Il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia si schiera contro la possibilità di aprire un nuovo sito per portare rifiuti: «Continueremo a vigilare affinché non venga meno l’impegno assunto nei confronti dei cittadini»

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Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo di Fratelli d’Italia

Macerata è al primo posto della classifica tra i siti “papabili” per la nuova discarica con un’area in contrada Botonto. La classifica è stata anticipata da Cronache Maceratesi mercoledì e in seguito sono iniziate una serie di reazioni nel capoluogo per dire no all’ipotesi della discarica.

Tra i no c’è anche quello del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, guidato da Pierfrancesco Castiglioni: «Il Consiglio comunale di Macerata, nella seduta del 27 luglio 2021, si è espresso chiaramente contro l’ipotesi di realizzare una nuova discarica sul territorio comunale. Vi è da dire che l’amministrazione Parcaroli, ancor prima della proposizione della citata mozione, aveva comunque il proposito di non realizzare un’ulteriore discarica nel comune di Macerata e, con la presentazione della mozione da parte del Partito democratico, emendata e migliorata dalla maggioranza, l’amministrazione si è ufficialmente impegnata ad adottare “tutte le iniziative legittimamente esperibili, anche in sede giudiziale ove fosse ritenuto necessario, per evitare la realizzazione di una discarica in una delle quattro aree indicate dall’Ata». 

Anche la giunta il 16 settembre 2021 «ha espresso contrarietà all’approvazione di qualsiasi atto successivo che preveda l’inserimento nel Comune di aree o siti potenzialmente idonei alla realizzazione di una discarica, stante le peculiarità del territorio, in relazione alla vocazione turistica e culturale dei luoghi del capoluogo provinciale. Una posizione chiara, inequivocabile, espressa da un organo democratico che rappresenta l’intera cittadinanza maceratese».

Secondo Fratelli d’Italia nello studio per individuare le aree idonee, 23 in provincia, con ben sei nel territorio di Recanati e due in quello di Macerata, ritengono che «tra i parametri presi in considerazione dallo studio dell’Università politecnica sarebbe stato opportuno inserire (dandogli un punteggio) quello relativo al fatto che un territorio sia stato già interessato o meno dalla presenza di una discarica». Questo perché, aggiungono, «Macerata ha già ospitato due discariche nel corso della sua storia recente e che questa responsabilità ambientale è stata ampiamente adempiuta. È tempo che altri territori si assumano le proprie responsabilità. Riteniamo doveroso rispettare la volontà già espressa dal Consiglio comunale – affermano – e dalla giunta che da un indirizzo politico, continueremo a vigilare affinché non venga meno l’impegno assunto nei confronti dei cittadini».

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