Regionali, Rizzo scende in campo:
«La sinistra ha tradito Berlinguer,
Ricci e Acquaroli eseguono ordini»

ELEZIONI - Ad Ancona la presentazione del programma di Democrazia sovrana e popolare con il "terzo" candidato governatore Claudio Bolletta: «Siamo l’unica alternativa agli affaristi. Restituiremo ai marchigiani ciò che è stato tolto». Il coordinatore ex Pci si candiderà nella circoscrizione di Pesaro

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Marco Rizzo con una foto di Matteo Ricci e il candidato governatore Claudio Bolletta con l’immagine di Enrico Berlinguer

La candidatura nella circoscrizione di Pesaro per sfidare Matteo Ricci a casa usa e la promessa di «restituire ai marchigiani ciò che è stato tolto dagli euro-speculatori guerrafondai». È un Marco Rizzo show, quello che si è tenuto oggi ad Ancona, a Palazzo del Popolo. Il coordinatore nazionale di Democrazia sovrana e popolare (Dsp), insieme al suo candidato governatore Claudio Bolletta, ha presentato il programma per le prossime regionali. 

«Vi presentiamo le nostre Marche libere da tutti i marchi degli “affari” e da partiti ormai privi di morale politica agli ordini di Bruxelles» hanno commentato Rizzo e Bolletta aprendo l’incontro. Un attacco diretto al Partito democratico e al centro destra: «Siamo l’unica alternativa agli affaristi di destra e di sinistra. Loro vedono le comunità come un prodotto da spremere per ottenere profitti e consensi, noi ascoltiamo e studiamo per ricavare risposte vere ai bisogni ignorati di tantissimi marchigiani in difficoltà». Rizzo ha poi annunciato la propria candidatura: «Mi candido nella circoscrizione di Pesaro, meritano di meglio di uno come Ricci».

I toni si sono alzati ulteriormente quando Rizzo ha evocato lo spirito della sinistra storica: «La sinistra ha tradito la questione morale di Berlinguer, che vedendo gente come Ricci si rivolterebbe nella tomba» ha affermato. «Hanno fregato troppa gente ancora convinta che il Pd sia una filiazione di un pensiero nobile e non una mutazione genetica opposta alla vecchia tradizione comunista. Non vedo l’ora di candidarmi alle Regionali, nella circoscrizione, ormai solo “rossa di vergogna” di Pesaro, per far capire a Ricci la differenza tra queste due visioni».

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Claudio Bolletta con Marco Rizzo

Claudio Bolletta ha spiegato le misure economiche previste, a partire dalla risposta alla crisi industriale causata, secondo Dsp, dalle politiche dell’Unione europea e dalla guerra: «La crisi economica dovuta ad una situazione geopolitica sconvolta da interminabili scenari di guerra peggiorate dalle politiche belliciste e suicide dell’Ue – ha spiegato il candidato – sta producendo una desertificazione industriale del territorio mai vista negli ultimi decenni».

«Interi comparti della nostra manifattura sono in ginocchio – ha continuato Bolletta – a causa del costo del carburante e delle materie prime e per via di una spesa energetica fuori controllo, causata dal taglio al gas russo e dall’obbligo, da economia di guerra, di comprare il prezioso combustibile ad un prezzo quattro volte maggiore con impennate di almeno il 30% dei costi».

A pesare, anche il ricorso alla cassa integrazione: «L’incremento vertiginoso del ricorso alla cassa integrazione mostra una sofferenza strutturale dagli effetti inediti, proprio nel corso di questo assurdo triennio di impegno bellico. In particolare, la cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) si attesta a circa 23,2 milioni di ore, mentre il ricorso a Fis e altri fondi arriva a poco più di 270 mila ore. Rispetto agli anni precedenti, nelle Marche, l’attivazione di questo strumento registra un aumento di 7 milioni ore (+44,9%)».

Il giudizio politico è netto: «Ricci ed Acquaroli eseguono, per conto dei loro marchi politici, gli ordini di Roma e Bruxelles. Rappresentano burocrazie di pochi garantiti che speculano sulle spalle del popolo. Noi vogliamo ribaltare il tavolo, restituendo ai marchigiani, ai lavoratori, ai piccoli imprenditori, agli agricoltori, agli artigiani e ai commercianti, ciò che gli è stato tolto dagli euro-speculatori guerrafondai. La nostra è un’alleanza sociale che unisce le lotte di chi vive del proprio lavoro contro l’alta finanza, partendo dall’ascolto dei bisogni della società marchigiana».

Nello specifico, Bolletta propone il suo approccio alle crisi industriali: «Situazioni come la Whirlpool o la Indelfab si risolvono non con il sonno della politica come è stato fatto sinora, ma mantenendo la piena occupazione e difendendo un’industria strategica per l’economia nazionale. Interventi di protezione del lavoro possono costituire un modello per un piano generale di intervento statale con una precisa priorità: le criticità si risolvono a favore del lavoro e non della speculazione. La sovranità è anche protezione dei cittadini e dei territori da chi vorrebbe imporre, come unica legge, il profitto».

Centrale anche la tutela delle imprese locali: «La difesa delle piccole e medie imprese – ragiona Rizzo – passa per l’opposizione alla concorrenza sleale delle multinazionali, anche con piattaforme regionali per l’e-commerce e la logistica ad un tasso bassissimo (al massimo il 5% di sovrapprezzo, contro il 20% o 30% in vigore oggi). Un procedimento dello stesso genere può essere messo in piedi per gli affitti degli alloggi, per i bed and breakfast e per gli alberghi. Piccoli proprietari ed albergatori non devono pagare l’altissima percentuale oggi presente, mentre occorre agire per una riduzione dell’Iva al 15% per quanto riguarda il commercio al dettaglio, abbassando la tassazione per le imprese artigiane (rimborso Irap) e le partite Iva».

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Gianluca Crocetti con Marco Rizzo alla rassegna Filosofarte di Civitanova

Bolletta rilancia anche sul settore primario: «L’importanza del settore primario e del potenziamento delle attività economiche e delle microimprese che operano nel comparto anche tramite la creazione di una banca pubblica delle sementi, fondamentale per preservare la tipicità e la genuinità del prodotto agroalimentare dei nostri territori, nonché la sovranità della nostra agricoltura, pesantemente minacciata dalle normative europee».

Infine, la proposta sociale: «Il rafforzamento della solidarietà sociale nei confronti delle persone che soffrono» è per Dsp un punto chiave. «Quintuplicare il finanziamento attualmente ricevuto dalle famiglie in difficoltà e l’incremento delle pensioni per gli invalidi civili. Il nostro obiettivo è aumentarle (74/99% di invalidità) ad 800 euro e a 1200 euro (100% di invalidità), con una integrazione regionale valida almeno per due anni, con la richiesta di “esportare” questo criterio in tutta la nazione».

Il tour di Marco Rizzo nelle Marche ha toccato ieri sera anche Civitanova, dove è stato protagonista della rassegna Filosofarte insieme a Gianluca Crocetti. 

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